...Tremonti vince ancora... chi, se non lui, avrebbe potuto pronunciare la frase supercretina, al dibattito parlamentare su Telecom? Nessuno: infatti l'ha pronunciata lui. Mitico Tremonti, il Tafazzi della destra... solo che il Tafazzi di sinistra si dava le bottigliate sugli zebedei, mentre Tremonti usa un martello da selciatore... Ecco La Frase (rivolta a Prodi):sabato 30 settembre 2006
...Tremonti vince ancora... chi, se non lui, avrebbe potuto pronunciare la frase supercretina, al dibattito parlamentare su Telecom? Nessuno: infatti l'ha pronunciata lui. Mitico Tremonti, il Tafazzi della destra... solo che il Tafazzi di sinistra si dava le bottigliate sugli zebedei, mentre Tremonti usa un martello da selciatore... Ecco La Frase (rivolta a Prodi):Relatività delle misure: 4.Energia
La misura “energia” è l’ultima delle misure che vengono trattate in questo capitolo. E’ un argomento piuttosto complesso, teso , in questa sede, a dare un breve cenno di cosa si s’intenda per energia ed in particolare di “energia cinetica” ed una spiegazione, per quanto possibile semplificata, della famosa formula einsteiniana.
E’ mia intenzione, per la prossima puntata, così come promesso, di presentare l’ipotesi alternativa alla Teoria della Relatività.
Con il mio più vivo ringraziamento per tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la tenacia di seguirmi fino a questo punto.
Charly Brown
Per farci un’idea di cosa s’intenda per energia e in cosa consista, potremmo partire dal concetto base della meccanica dei quanti. Come già accennato nel primo capitolo di questo saggio, il “quanto” o per esteso il “quanto energetico” è assunto dalla fisica moderna come l’unità di misura dell’emanazione energetica. Potremmo chiederci cosa sia l’emanazione energetica e che ruolo ricopre il “quanto” nel suo contesto. Ebbene, per emanazione energetica s’intende il potenziale di emissione della materia espresso in una varietà praticamente infinita di frequenze, che vanno dalle onde lunghe a alle radiazioni gamma. Per dirla in termini numerici, si va da un’onda al secondo a circa due miliardi di queste, nella stessa misura di tempo. S’intende che la varietà di frequenze entro questa scala sia infinita, alla stessa stregua di come la misura di un metro risulterebbe infinita qualora non fissassimo una frazione unitaria base con cui suddividerlo. Nel caso dell’emanazione energetica otterremmo che un qualsiasi pezzo di materia contiene un potenziale infinito di energia, mentre nel caso del metro, che questo risulterebbe una misura spaziale infinita.
Un metro, possiamo dividerlo in centimetri o in millimetri o volendo in micron o milionesimi di micron ecc. , ma alla fine dobbiamo fermare la nostra corsa verso un infinito irraggiungibile, per determinare una base fissa di quantità standardizzata, che potremmo chiamare un “quanto spaziale”. Lo stesso tipo di soluzione che i filosofi atomisti trovarono a proposito della divisibilità della materia. Tagliamo una stringa e ne otteniamo due più corte, poi quattro, poi otto ecc. ecc. ma fino a quando…all’infinito? Evidentemente no. Ad un certo punto dovremmo arrivare ad un groppo indivisibile, che pone fine ad ulteriori tagliuzzamenti: l’atomo ( dal greco a-tomos = non tagliabile). Anche se poi le tecniche sviluppate nel secolo scorso hanno ampliamente travolto questa barriera d’inscindibilità dell’atomo, resta il fatto che, prima di tuffarsi nell’infinito dovremmo incontrare qualcosa di concreto, che ci rappresenti il seme o la base palingenetica di tutta la struttura. E se non c’è concretamente, nel senso che ci è impossibile, per così dire, fargli la foto, dobbiamo intuirla o eventualmente fissarla arbitrariamente.
La soluzione di Max Planck, riguardo il “quanto energetico” rispecchia in tutto e per tutto questa logica: se prendiamo in considerazione una retta cha va dal valore 1 a quello di 2 miliardi ( tanto è la gamma delle variazioni di frequenza) e non fissiamo una base standard di frammentazione, possiamo dividerla in sottomultipli all’infinito. Cosa facciamo allora per renderla commestibile ai fini di una quantificazione? Semplice: poniamo con una matita dei punti uguali e adiacenti fra loro su tutto il percorso e proclamiamo ognuno di questi l’unità di misura assoluta ed indivisibile di tutta la retta. Che poi, ognuno di questi pacchetti base sia a sua volta divisibile in sottopacchetti, a questo punto non ce ne importa niente, altrimenti cominciamo da capo ad annaspare nell’infinito. In termini di concretezza poi, cosa sia un “quanto” e che dimensioni abbia non c’è nessuno che possa dirlo. In termini di logica, potremmo dire che un quanto è un grumo di materia da cui scaturiscono frequenze tanto vicine tra loro, da non essere percepite come differenze, o meglio, definibili come frequenza unitaria.
Da un’angolazione puramente materiale – quindi non teorica – possiamo senza dubbio affermare che qualunque unità di materia, quando definita in termini di massa, non può contenere un potenziale energetico infinito. Allo stesso modo come una retta che va da uno a due miliardi di unità standardizzate rappresenta dopotutto una retta finita. Il problema che Planck si trovò di fronte sorgeva proprio da questa contraddizione: come può una massa materiale finita contenere un potenziale energetico infinito? L’introduzione della teoria dei quanti risolve egregiamente questo problema., ma sul piano teorico soltanto.
Ovviamente se consideriamo le onde magnetiche alla stregua delle onde sonore è assolutamente impossibile farci un idea in concreto di che tipo di frammentazione dobbiamo figurarci in rapporto allo stabilire la misura di un quanto. Per dirla in breve: se pensiamo ad un “quanto energetico” come lo descriveremmo ad un nostro amico che non sa cosa sia? Non saremmo in grado di farlo, certamente. Un atomo, possiamo disegnarlo o perfino fargli un monumento a Bruxelles. Un quanto no. Perché? Semplicemente perché un atomo è una struttura materiale definita indirettamente in concreto, mentre un quanto è una pura frazione teorica.
Nel contesto della misura “energia” ( =E )”cercherò qui di fornire una spiegazione del significato di quella formula che, per numerosi decenni, quasi una parola magica, ha incantato alcune generazioni: E = mc²
Diciamo in tutta semplicità che, tradotta in linguaggio laico, starebbe a definire la quantità di misure unitarie di energia cinetica prodotta da una massa “m” alla velocità della luce (c) . In altri termini, questa formula risponde alla domanda: quante unità standardizzate di energia mi occorrono per portare una massa “m” alla velocità della luce “c”.
Oppure: quante unità di energia sviluppa una massa “m” alla velocità di “c”.
Ma ora ci chiediamo: quale massa può raggiungere la velocità della luce senza espandersi all’infinito? L’abbiamo già visto: quella dei fotoni. Che massa ha un fotone? 0, abbiamo già visto anche questo. Ora sostituiamo il valore di massa del fotone nella formula sopra indicata:
E = 0c² = 0 .
Il risultato di questa sostituzione ci porterebbe a concludere che l’energia necessaria per portare una massa = 0 alla velocità di “c” , resta sempre = 0. Così come dire che, l’energia prodotta da una massa 0 alla velocità della luce è sempre = 0
Qualunque altro valore di massa, diverso da 0 , porterebbe questo risultato uguale ad infinito.
Così come è messa, la famosa ed ascetica formula che, per quasi un secolo, ha rappresentato il simbolo di una mente superiore, si tradurrebbe in una scarna ed insignificante formuletta dove, in ogni caso, in tutta la fenomenologia magnetica (leggasi: fenomeni che si verificano alla velocità della luce), E = 0.
Ora, per non essere accusati di superficialità, proviamo ad approfondire il significato di questa formula, partendo dalle sue origini.
Probabilmente qualcuno avrà pensato che, come nell’aneddoto della mela di Newton, Einstein, una mattina, abbia incidentalmente messo due dita nella presa di corrente e fu folgorato da questa luminosa intuizione. Invece si sbaglia. La formula in questione è tratta dall’elaborazione di qualcosa che già esisteva in precedenza. Una formula di Newton. In verità egli calcolò che l’energia necessaria a portare una massa “m” alla velocità “v”, e’ proporzionalmente uguale alla metà del valore di massa per la velocità “v” al quadrato. Vediamola in simboli:
E= ½mv²
Qui sopra vediamo la sorella maggiore, negletta e abbandonata a seguito dalla elaborazione che l’ha trasformata in E = mc² , per i fenomeni di natura magnetica. Il che non è frutto di intuizione, ma di pura necessità. Ecco: secondo Newton e la logica corrente, due auto che si scontrano frontalmente ognuna alla velocità di 100 km/h, hanno un impatto globale equivalen te a 200 km/h. Ma due particelle che si scontrano ognuna a velocità vicine a quella della luce, non possono produrre un impatto globale uguale a due volte questa. Perché? Ci si chiede. Perché la Teoria Generale della Relatività ha stabilito che la somma delle velocità di due particelle non può mai essere superiore alla velocità della luce “c”.
Se dovessimo riscrivere in termini classici la formula di Einstein, così come Newton l’avrebbe intesa, dovremmo scriverla così: E = ½m2c² , che e’ in pratica la stessa cosa di E = mc².
Perché tanta gloria per un artifizio matematico allora? La risposta sta qui sopra: perché una velocità di due volte quella della luce non è, nel contesto della Relatività, teoricamente concepibile e così invece come Einstein l’ha riscritta, resta coerente con le premesse della sua teoria.
COMMENTI
Commenti
charly brown ha detto:
Vincenzo, che Eistein fosse stato un grande furbacchione, non ho il minimo dubbio. Se pensi che per un secolo Einstein ha fatto digerire ai >180iq, palle ancora piu' gigantesche di quelle che il cipria ha fatto digerire ai <60 iq nostrani, qualche merito dobbiamo riconoscergielo. Anche se adesso e'tempo che vada a nanna anche lui.
Vincenzo Carollo ha detto:
Secondo il mio spirito maligno, persino il pensiero scientifico di Einstein sarebbe stato influenzato dai gioiosi natali del Berluska. Il Berluska, lo sappiamo, non è voluminoso, ma ha una massa compatta, con peso specifico enorme, come se fosse fatto di piombo; eppure risalirebbe subito a galla anche se lo buttassimo in una cisterna di olio extravergine di oliva. C'era da stravolgere tutta la fisica, a cominciare dal Principio di Archimede, per comprendere perché Berluska è insommergibile! Si direbbe che Einstein, saputo della nascita del Berluska abbia voluto preparagli una fisica su misura: -il tempo, che oltre a dilatasi si può anche contrarre, per poterlo contare e ricontare a cicli di 35 anni; -la, misura della massa che può espandersi all'infinito: una spintarella iniziale per animare il corpo di moto accelerato e via verso il gigantismo; -il buco, quello immensamente più grande di un semplice buco finanziario: il buco nero, che inghiotte tutto quello che gli gira attorno senza possibilità di essere risputato fuori. Vedi, ho il sospetto che anche il buco nero sia stato pensato da Einstein in funzione del futuro anticomunismo del Berluska, nel senso che tutta la manna che cade dal cielo dentro il buco nero, una volta dentro, non viene distribuita secondo il sinistroide principio di uguaglianza, tutto per tutti; ma secondo il principio della "singolarità", tutto e tutti per uno. Il genio di Einstein capì subito che papparsi un'itera galassia era troppo per il "singolo" e allora per evitare il rischio di indigestione, pensò che la pappa, doveva prima essere compressa, talmente compressa da renderla invisibile, un punto astratto senza dimensioni; In questo modo è chiaro che il titolare della "singolarità" può papparsi cose più grandi di lui, conservando le sue piccole dimensioni. Guardato da quasto punto di vista Einstein non è stato soltanto un GRANDE, ma anche un grande furbacchione!
charly brown ha detto:
Vincenzo, la tua critica e' corretta. Ma se partiamo dal "si sa che l'universo e' in espansione" mi trovi in disaccordo: ci sono altre mille ragioni che non calzano o che fanno a pugni con le leggi naturali. Per risparmiare spazio e ripetizioni, ti rimando all'articolo nr 5 di questa serie "L'espansione universale". Forse l'avrai gia' letto, nel caso contrario troverai alcune ragioni a sostegno della mia convinzione che l'universo non sia in espansione.
Vincenzo Carollo ha detto:
Si sa che l'universo si espande e che le galassie più lontane si allontanano a velocità sempre più prossime a quella della loce. Si arriva a queste misure partendo dall'ipotesi della costanza della velocità della luce. Quando le galassie raggiungeranno la velocità della luce, secondo i calcoli relativistici, avranno massa infinita, il loro tempo per noi si fermerà e nulla potremmo conoscere più di loro: spariranno, insomma, dal nostro universo visibile. D'altra parte, essendo la velocità della luce indipendente dal moto della sorgente, dovremmo continuare a vederle a qualsiasi velocità si spostino, in qualsiasi direzione. C'è qualcosa però che apparentemente non quadra, quando si prende in considerazione la massa: dovendo tendere all'infinito, la massa di una galassia in fuga dovrebbe irradiare un'energia più grande, tale da risultare più splendente, più si allontana dalla terra. Questo postulato della costanza porta a delle strane conseguenze; naturalmente il grido giunge dall'abisso della mia ignoranza.
charly brown ha detto:
Pasionaria, grazie della fiducia. Un abrraccio
pasionaria ha detto:
coraggio charly... è sempre così per chi precorre i tempi... probabilmente vaii... più veloce della luce!
charly brown ha detto:
Candido 13.02 Secondo la teoria classica, non esiste limite teorico alla velocita'. Secondo quella relativistica, invece esiste. Nella prima i limiti di velocita' sono di natura pratica: il tipo di energia, la forma dell'astronave, la possibilita' di sottrarsi in qualche modo all'accelerazione ecc. Se si pensa che con un'accelerazione costante di 1G (la forza d'attrazione terrestre)che consentirebbe agli astronauti di sentirsi come a casa, si raggiungerebbe la velocita' della luce in poco meno di un anno. Quindi, diaciamo, 8 anni per decuplicarla, si capisce che teoricamente la possibilita'dei viaggi interstellari esiste, ovviamente e' legata al progresso tecnologico. D'altra parte chi avrebbe mai pensato un secolo fa di poter andare in 10 ore da Roma a S.Francisco, o di potersi parlare dall'Olanda alla Sicilia, come se fossimo vicini di porta? Cio' che frustra l'idea dei viaggi interstellari non sono i problemi pratici, sempre risolvibili, ma quelli teorici, che non permettono agli oggetti dotati di massa la possibilita' di eguagliare e di sorpassare la velocita' della luce. Il che e' una bufala e sono quindici anni che cerco di farlo capire con dati concreti.
pasionaria ha detto:
pipistrello rosso c'è posta per te!!!!
charly brown ha detto:
Vincenzo 12.08 Ecco: secondo la formula di Newton, l'energia cinetica della tua "pedata"viene suddivisa in parti eguali tra azione e reazione. Vale a dire che se nella tua sadica impresa impiegassi, diciamo, 10 newton di forza e supponendo che la tua massa sia la medesima di quella del destinatario, ti troveresti a rotolare per la stessa distanza, in direzione opposta al tuo "amico". Diversamente, trattandosi di masse di differente valore, se la stessa pedata la rifilassi al Giulianone, otterresti di spostarlo di qualche centrimetro, mentre tu ti faresti un bel volo di 100 metri: quindi attento, e'gente pericolosa da prendere a pedate.
Vincenzo Carollo ha detto:
Supponiamo che io dia un'energica pedata nel sedere di chi in questo momento è oggetto del mio sadico pensiero. La forza della pedata si trasformerà in energia cinetica che lo farà volare, supponiamo a 100 metri di distanza lungo una traiettoria necessariamente parabolica. Quando il mio carissimo amico si troverà giusto al vertice della parabola tutta l'energia cinetica si sarà trasformata in energia potenziale, tale da generare al momento dell'impatto e alla ipotetica distanza di 100 metri, una forza uguale a quella della mia pedata. Escludiamo la possibilità di trasferire energia a pedate nel sedere, resta il fatto che la pedata, non viene semplicemente "assorbita" da chi la riceve, ma viene fisicamente convertita in qualche altra cosa, capace di produrre una forza equivalente. Domanda: l'individuo che riceve una pedata nel sedere, normalmente non vola e la pedata non si riconverte in forza evidente. In quali forme più probabili dobbiamo aspettarci che esca fuori la pedata?
Tafanus ha detto:
Cara Pasionaria, io vivo praticamente "cazzando" dalla primavera del lontano '94! Kisses Antonio
pasionaria ha detto:
@ Taffy ecco che hai trovato il modo di cazzare la randa (?)senza turbare i principi dell'entropia!!! E vuoi vedere che ci esce persino la coppa america viste le aderenze del "cazzatore eolico" con giorgdablù?
Tafanus ha detto:
Charly e Vincenzo: vi ringrazio per le vostre forbite ed esaustive risposte parascientifiche (o paracule?)
Vincenzo Carollo ha detto:
X Charly e Tafanus Secondo me, per il principio di conservazione dell'energia, se si sgonfiano le palle, si gonfia automaticamente lo spinnaker, ottenedo in tal modo un'autonomia di cazzate di almeno tre giorni, più il combustibile di riseva, Silvio e Adornato... e si planerebbe senza alcun problema.
charly brown ha detto:
Taf, per adsso col fiato delle loro cazzate hanno solo saputo gonfiare le palle. Per spinnaker credo che dovremo aspettare.
Tafanus ha detto:
Vincenzo Carollo; mi hai dato una grande idea!!! se riesco ad invitare Silvio per un giro in barca, l'energia eolica che produce sparando cazzate sarebbe sufficiente a gonfiare lo spinnaker anche in assenza di vento? se poi mi riuscisse il colpaccio di portare insieme a lui anche Adornato, potrei planare?
pasionaria ha detto:
@ charly il cipria "super-novo"? naaaaaaaaaaaaaaaaaaa, ampiamente "usato" e pure "insicuro"...
charly brown ha detto:
Vincenzo, devi vedere il problema sotto una angolazione diversa: anche i capelli del cipria sono in fase di entropia. Cosi'che anche l'energia delle bistecche e dell'aragosta non si riproducono piu'in enrgia peluta (Ep = 0). Tranne sperare che il suo cranio esploda, trasformandosi in supernova celebrale, e dai resti della nube di neuroni, si ripronuca una scatola cranica di seconda generazione, piu' compatta e pelosa della precedente. Circa la domanda seria questo e' il problema che si evince dalle leggi della termodinamica, ma per la fisisica teorica, la materia si produca in energia, ma come l'energia si rioproduca in materia e' un mistero ancora irrisolto (ufficialmente).
Vincenzo Carollo ha detto:
L'energia è definita come la capacità di un sistema di compiere lavoro; Berlusconi che non smette mai di compiere lavoro è dunque l'esempio tangibile dell'energia, in tutte le sue forme. Consideriamolo dal punto di vista eolico, avete mai pensato quanto vento ha prodotto, parlando, in due volte 35 anni? "Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma“ disse Lavoisier e dunque tutta l'energia eolica prodotta dalle chiacchiere di Berlusconi per fortuna non è persa, ma esiste sutto altra forma, non si sa quale, ma esiste. Quando Berlusconi alza il dito medio alla Santanchè o ne alza due per fare le corna, compie ugualmente un lavoro, prendendo l'energia dalla bistecca e trasformandola in corna o nel raffinato gesto del dito medio alla Santanchè. La formuletta di Einstein E = mc² può dare un'idea di quanta energia si può ricavare dalla massa di un solo capello di Berlusconi, fatto volare alla velocità prossima a quella della luce. Eppure nessuno ha pensato ad una centrale a capello di Berluska! Più seriamente: che ne è di tutta l'energia che la terra riceve dal sole, visto che nulla si distrugge, ma tutto si trasforma?
charly brown ha detto:
Caio, prima la domanda seria: La teoria di E. parte da un'assiona. Dice, poniamo che la velocita' della luce sia costante e che invece che la "lunghezza" di una unita' di tempo sia relativa alla velocita' con cui un oggetto viaggia. Usa le formule di Lorentz e matematicamente i conti tornano. Tutto il discorso che segue, ha sempre come fondamento assiomatico, che c sia una velocita' limite. Sarebbe inconciliabile nel caso di somma di velocita' di particelle assumere una velocita'di 2c, perche' si scontrerebbe col fattore costante e con l'ipotesi di insuperabilita' di c. Questo limite non e' stato riscontrato tecnologicamente ne' appare sul Codice Spaziale. E' solo un arrangiamento matematico per non sconfessare la premessa su cui si fonda. Te capi'? Per gl'eremiti, provo ad indovinare: erano caduti in letargo nelle loro caverne. Dormendo il tempo passa in fratta.
pasionaria ha detto:
@ charly grazie per i consigli di fitness :-D ma "errata corrige xpasionaria non sono io....
charly brown ha detto:
Pasionaria, mettiamola cosi', in termini terra-terra: diciamo dovresti percorrere ogni gliorno 5 chilometri alla velocita' media di 10 km/h. Naturalmente a piedi e con una tuta da ginnastica impermeabile.
harly brown | 30/09/06 a 15:33 a quale velocità della luce dovresti far viaggiare me per portarmi al peso filiforme del Taf. senza disentegrarmi completamente? Ma dove sei stato dolce istrione? è un sacco che non ti leggo.
charly brown ha detto:
Pasionaria, basterebbe farlo volare a 9/10 della luce per fargli gia' assumere la massa del Ferrara.
charly brown ha detto:
Taf, fai anche tu dietrologia ?
Tafanus ha detto:
Pasionaria, il cav. che compie i "secondi trentacinque anni" mi ricorda il sottoscritto; una volta, usmato di essere oggetto di attenzione da parte di una gentile fanciulla che mi conosceva solo via e-mail e non personalmente, alla fatidica domanda "posso chiederti quanti anni hai?" ho così risposto: "...sono più vicino ai quaranta che ai trenta..." Non ho mentito...
pasionaria ha detto:
e per di più fwermo bloccato nei suoi meravigliosi secondi 35 anni... teribbbbile!!!!
pasionaria ha detto:
Ma ve lo immaginate un cipria infinito alla velocità della luce? ARGHHHHHHHHHHHHHH!!!!!
charly brown ha detto:
Candido, partendo dalla teoria della Relativita', la massa del suo corpo (indipendentemente dal fatto che sia quella del Giulianone o di Fassino) dovrebbe espandersi all'infinito, mentre la sua dimensione temporale si fermerebbe. Secondo la fisica classica, invece non succederebbe proprio niente. Una velocita' di 300000 km/s o di 30 km/h, non fa nessuna differenza. Soltanto un'accelerazione violenta puo'essere fatale per il corpo umano. Mai, una velocita' costante.
Candido Volteri ha detto:
Caro Charly, se un uomo viaggiasse alla velocità della luce, cosa succederebbe al suo corpo?
venerdì 29 settembre 2006
Una massa di non meno di duecento "Arditi" invade Roma, per combattere contro le tasse di Prodi
CI AVEVANO AVVERTITI – Se “le sinistre” metteranno più tasse per tutti, mobiliteremo le Masse. Questo era stato l’inequivoco avvertimento che la Destra aveva lanciato. Ci avevano avvertiti, ed hanno mantenuto la promessa. Non possiamo dire di essere stati colti alla sprovvista.
Il primo "Girotondo" di destra ha sfilato ieri mattina davanti al ministero dell'Economia. Per protestare contro la riforma fiscale del governo Prodi e in vista della maratona parlamentare sulla Finanziaria, i massimi esponenti di An - tranne Fini - si sono ritrovati con circa 200 militanti di Azione Giovani Roma.
In piazza sono andati Gianni Alemanno, Ignazio La Russa, Adolfo Urso, Teodoro Bontempo, e delegazioni di Forza Italia e Lega Nord. Oltre 200 i partecipanti secondo le forze dell'ordine, a scandire slogan contro il vice-ministro Vincenzo Visco ("Visco tu ci uccidi con il fisco") e contro il premier ("Coraggio, Prodi è di passaggio"). Slogan anche sulle t-shirt indossate dai deputati ("No al Grande Fratello fiscale") e, su una decina di monitor che espongono la scritta "F24 on line? No grazie" con riferimento all'entrata in vigore, il 2 ottobre prossimo, del fisco telematico.
"Questa è la dimostrazione che l'Unione è il governo delle tasse - dice Maurizio Gasparri -, siamo in piazza per rivendicare la guida dell'Italia, che abbiamo governato diminuendo la pressione fiscale". E' però Gianni Alemanno a sottolineare il cambiamento di rotta della destra: "Riprendiamo la tradizione simbolica dei Girotondi per protestare contro questo governo che è sempre più lontano dalle piazze". E annuncia che a metà settembre saranno "i professionisti" a scendere in piazza "contro Bersani". Un'attivismo di piazza di destra che, però, specifica La Russa, ha una sua precisa denominazione: "'I nostri non si chiamano girotondi ma caroselli tricolori''.
Duecento persone in piazza, non sono una cosa da prendere sottogamba; è un segnale inequivoco. Le masse di destra si sono risvegliate, e sono scese compatte in piazza (o in Piazzetta?). Erano non meno di duecento, inclusi i leaders Gianni Alemanno, Ignazio La Russa, Adolfo Urso, Teodoro Bontempo, e delegazioni di Forza Italia e Lega Nord.
Particolarmente profondi gli slogans delle manifestazione; due su tutti:
"Visco tu ci uccidi con il fisco"
"Coraggio, Prodi è di passaggio"
Molto apprezzati anche gli slogans che campeggiavano sulle t-shirts dei parlamentari di AN, contro i controlli telematici del fisco. Non vorremo mica scherzare? Finchè di lotta all’evasione fiscale si parla nei talk-shows o al Bar dello Sport, va benissimo, ma qui sembra che “le sinistre” vogliano passare dalle parole ai fatti…
La Manifestazione di Massa ha prodotto inevitabili disagi alla circolazione in tutta la città, fino al Grande Raccordo Anulare. A tarda sera, il traffico non si era ancora normalizzato. E’ stata una delle manifestazioni più imponenti mai viste a Roma, superata forse solo dai walk-around di Marco Pannella, Rita Bernardini e Marco Cappato. Basti pensare che quando il corteo si è mosso, mentre le prime avanguardie erano già all’altezza del civico 26, la coda del corteo era ancora all’altezza del civico 24!
Inevitabili le polemiche con coloro che hanno accusato “Le Destre” di avere a suo tempo ironizzato sui girotondi delle “Sinistre”, per poi fare la stessa cosa. Sembra che La Russa sia rimasto tutta la notte a spiegare alle folle oceaniche che Le Destre non hanno fatto i “Girotondi”, ma i “Caroselli”. Schiere di semiologi al lavoro per capire bene la differenza.
L’ex Ministro Gasparri (uno dei più credibili candidati al nostro “Award”) ha spiegato: “siamo in piazza per rivendicare la guida dell'Italia, che abbiamo governato diminuendo la pressione fiscale".
Le “sinistre” milanesi hanno subito replicato, organizzando per questa sera una grande manifestazione al Baretto di via Sant’Andrea (sono attese non meno di tre-quattro persone), per rivendicare la guida della città di Milano. Sembra infatti che un fine matematico abbia calcolato che, toutes proportions gardées, 200 sta a 57 milioni di abitanti come 3,5 sta a un milione…
Una menzione particolare merita l’On. Cesa dell’UDC; questo codardo si è rifiutato di partecipare alla Grande Manifestazione di Massa (ma non era di Roma?) accampando la scusa che non si può manifestare contro provvedimenti la cui natura è, per il momento, ignota allo stesso Prodi…
QUANDO “LE SINISTRE” FACEVANO GLI INFANTILI E RIDICOLI “GIROTONDI”
Roma, 14 settembre 2002
Al via a piazza San Giovanni in Laterano, a Roma, il "girotondo" sulla giustizia. Altissima la partecipazione. Gli organizzatori avevano previsto 200mila persone ma la cifra dovrà essere aggiornata al rialzo. Nanni Moretti ha inaugurato gli interventi dal palco di piazza…
"La sinistra ha perso ovunque, in tutto il mondo. Per questo nascono i girotondi, a uno non resta che rifugiarsi nell' infanzia". Così, da Pian del Re sul Monviso, dove è giunto nel pomeriggio per la tradizionale cerimonia leghista della raccolta dell' acqua alle sorgenti del Po, Umberto Bossi commenta la manifestazione contro il governo Berlusconi in corso oggi a Roma.
"Fa piacere pensare come era bello allora quando giravamo, quando eravamo bambini - ha aggiunto - ma ormai è il tempo degli adulti. E' cambiato il mondo". In ogni caso, ha puntualizzato, "io non ce l'ho con chi va in piazza: sono d' accordo che la piazza è un luogo di libertà e di democrazia". Secondo il ministro però, "i girotondi non fanno rivivere le cose che sono morte". "Lasciateli girare - ha ironizzato rispondendo alle domande dei giornalisti - girare uno può girare, i matti girano per esempio all' infinito…
mercoledì 27 settembre 2006
Word Stupidity Award - 2006
Usa, l'Award 2006 per i più stupidi: Stravince Bush, ma c'è pure Zidane.
Pubblicati i risultati dell'edizione 2006 del bizzarro riconoscimento - Premi a frasi, situazioni, film, mode, leader che brillano in "cretineria" - L'iniziativa, alla quarta edizione, è organizzata dagli animatori di un sito alle frasi più sciocche del presidente Usa è riservata un'intera sezione.
L'AMERICA, dice il luogo comune, è il Paese delle mille opportunità, e un'occasione non si nega a nessuno. Nemmeno ai cretini e agli ignoranti. E proprio a queste categorie sembrano appartenere alcuni americani molto "visibili", ai quali sono stati assegnati i "World Stupidity Award", i premi della stupidità. Come negare un riconoscimento a George W. Bush, se davanti a una mappa del Brasile esclama, al cospetto del presidente brasiliano Ignacio Lula da Silva, "Accidenti, che Paese grande!". Non ce n'è solo per Bush, già stupido ad honorem grazie a Fahrenheit 9/11, alla sequenza in cui, con alcuni scolaretti, declama "La mia capretta" mentre le Torri Gemelle vengono giù. C'è spazio anche per film, situazioni, ideologie e aree geografiche. Purché brillino per cretineria.
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Ad attribuire il riconoscimento sono i navigatori, voto solenne su sito ufficiale. A ideare i World Stupidity Awards è l'ARSE, "Academy Recognizing Stupidity Everywhere", "team di esperti altamente qualificati, di fatto un pugno di idioti" spiega SpokesMoron Spence sul sito. L'iniziativa ha visto la luce nel 2003 "e dà ai cretini e agli ignoranti il credito che meritano, in un'epoca in cui le informazioni sono più accessibili che mai". Il credo dell'Accademia: "Tutti siamo stupidi, ma ad alcuni va spiegato".
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Veniamo ai premiati per il 2006, cinque per ciascuna categoria. Ai più dice ben poco il nome di Donald Thompson, in testa a "L'uomo più stupido". Il signore è un giudice dell'Oklahoma che durante tre processi ha avuto la geniale idea di usare una "penis pump", la pompetta che consente ai meno in forma di avere e esibire strabilianti quanto estemporanee erezioni (il cretino è stato arrestato a giugno per atti osceni). Vincono pure Michael Brown, ex direttore della Fema (la protezione civile Usa che gestì l'emergenza dell'uragano Katrina), il nordcoreano Kim Jong II ("Pronti alla guerra totale" disse a luglio dopo il lancio di prova di sette missili), il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad.
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Hillary Clinton osserva che "oggi i giovani pensano che 'lavoro' sia solo una parola di sei lettere", il vicepresidente Usa, Dick Cheney è convinto che "la resistenza irachena è agli ultimi respiri": a entrambi il riconoscimento per "la dichiarazione più cretina".
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Cose di casa nostra per "Il momento più stupido": la testata di Zidane a Materazzi, al primo posto. Alle sue spalle ricompare Dick Cheney, che durante una battuta di caccia spara in faccia per errore all'amico Harry Whittington. Seguono Britney Spears che guida con il figlio piccolo in braccio, il danese Jyllands-Posten che pubblica le vignette su Maometto e le manifestazioni contro le vignette medesime.
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Se Mel Gibson, che fa pipì in strada mentre lo arrestano per guida in stato di ubriachezza, conquista il premio per aver reso "una situazione stupida, ancora più stupida", nella stessa sezione c'è anche l'amministrazione Bush in Iraq, così come il presidente in persona condivide con Michael Jackson, Tom Cruise e Ahmadinejad il premio per "mancanza di senso della realtà".
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Basic Instinct 2 è il film più cretino dell'anno, seguìto da Il Codice Da Vinci. Per aver "messo a rischio il pianeta", vince la Corea del Nord, argento pari merito a Israele e Hezbollah, poi l'Iran, poi l'industria delle armi e quella del petrolio. Usa, l'Award 2006 per i più stupidi.
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Torniamo da dove eravamo partiti. Cioè, al presidente. A lui è riservata un'intera sezione, "Le frasi più stupide di George W. Bush". Tipo "Io sono quello che decide, e decido che cos'è meglio"; "E' nell'interesse del nostro Paese trovare coloro che potrebbero danneggiarci, e metterli al sicuro"; e il fantastico "Wow! Che grande, il Brasile".
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...che dire??? tremo al pensiero di cosa potrebbe succedere in Italia se lanciassimo un "Award" riservato ai nostri concittadini... potremmo iniziare con le nominations: un ex-premier che vuole andare a trovare Papà Cervi insieme a Romolo e Remolo, esibisce bandane, fa le corna, mostra il dito
medio e la scarpa col tacchetto, dà del Kapo al capogruppo di un partito straniero, si occupa di fioriere e di mutande... potremmo continuare con un ex ministro degli esteri che parla con estrema competenza di una inesistente repubblica della ex URSS... proseguire con l'unico Commissario Europeo in pectore che sia stato cacciato ancor prima dell'insediamento, con un ex ministro delle finanze che nell'agosto 2001 annuncua l'inizio di un Nuovo Miracolo Italiano con inizio al 1° Settembre 2001... (non un giorno di più, non uno di meno...)
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...vogliamo dedicare i commenti a questo post alle "nominations" di casa nostra? motivazioni brevi, stringate... poi metteremo i più "nominati" in un apposito sondaggio...
notizia tratta dal sito di Repubblica.it
lunedì 25 settembre 2006
Vigevano, e la "qultura" della destra
...in attesa di qualche foto dell'evento dell'anno (il matrimonio di mia figlia), cominciamo il racconto dalla fine...
...domenica mattina; ci svegliamo, è già "the day after"... alcuni amici e parenti venuti da varie regioni d'Italia dovranno trovarsi a Linate nel tardo pomeriggio. Abbiamo la felice idea di portarli in visita turistica a Vigevano, ad ammirare una delle più belle piazze del mondo: la Piazza Ducale, voluta da Ludovico il Moro (progetto attribuito a Leonardo, Torre del Bramante)...
Riusciamo a parcheggiare tutti in una stradina laterale a pochi metri dalla Piazza. Ci avviamo a piedi, ed avvicinandoci alla piazza sono impaziente ed orgoglioso dello spettacolo che fra qualche minuto riuscirò ad offrire ai miei ospiti, quasi come se la Piazza l'avessi fatta io.
Nella viuzza San Giorgio, che porta verso l'ingresso più famoso della Piazza, bancarelle con modelli delle cose più disparate; in esposizione anche una orribile limousine americana, e un'auto d'epoca che non centra una mazza; bancarelle varie, odore di patate fritte...
Entriamo nella piazza; un colpo d'occhio che non dimenticherò facilmente; tutta la piazza è occupata, longitudinalmente, da una struttura in ferro e plastica con una specie di otto volante sviluppato in orizzontale; tutti i lati coperti da plastica con appiccicato qualche manifesto di sponsors vari; da un lato della piazza non si vede l'altro lato; negli angoli liberi dal "mostro", bancarelle della "mutui.com", una enorme bancarella di un panificio, musica idiota che proviene da almeno tre fonti sonore diverse che gracchiano insieme. Folla sbracata di fine estate.
Sulla Torre del Bramante, un enorme poster di uno scarparo locale. Siamo rimasti di sale. Mi sono vergognato come un ladro, come se questo scempio lo avessi perpretato io. Siamo andati in un bar a mangiare un panino, ed alla cameriera, che sembrava molto sveglia, ho chiesto: "...ma a chi è venuta in mente una cosa simile???..."
Questa ragazza, molto sveglia e gentile, mi ha detto che i vigevanesi alfabetizzati erano sconvolti da questa idiozia, ed ha aggiunto che questa non era neanche la cosa peggiore che fosse capitata a Vigevano: in precedenza, c'era stata una mostra di Guttuso. Poichè l'affluenza alla mostra non era quella desiderata, la Giunta aveva pensato bene di vivificare l'evento invitando per alcune ore al giorno una porno-star. Senza, parole, senza commenti.
Ho chiesto che giunta ci fosse a Vigevano: useless to say, giunta di Centro-Destra, guidata da Forza Italia.
domenica 24 settembre 2006
Silurati RAI: l'inventore del "panino" non se ne fa una ragione
SILURATI RAI / LO SFOGO DI CLEMENTE MIMUN
di Denise Pardo – L’Espresso
Gli scontri con la redazione. I giudizi sui conduttori. I rapporti coi politici. Il direttore uscente si confessa. E avverte il suo successore: 'Ci vuole un fisico di ferro' colloquio con Clemente Mimun
Dopo la nomina di Gianni Riotta al suo posto alla direzione del Tg1:" Mi sono preso due giorni di vacanza per evitare l'effetto statua Saddam Hussein". Sul voto favorevole dei consiglieri del centrodestra sulla sua sostituzione: " Non me ne importa un bel niente di come ha votato Giuliano Urbani". Sul presidente della Rai e sul direttore generale, zero outing: "Non dirò una parola contro Claudio Petruccioli e Claudio Cappon". Clemente Mimun, un posto speciale nel cuore di Silvio Berlusconi, per 12 anni direttore di lungo corso e di grandi ascolti, prima al Tg2, poi al Tg1, non ha ancora deciso il suo futuro, anche se i vertici di viale Mazzini gli hanno offerto, a scelta, o Rai Sport o le Tribune e i Servizi parlamentari. Mentre una buona parte della sua ex redazione, alla notizia del suo rimpiazzo rilascia dichiarazioni estatiche di felicità ai giornali e molti bookmaker scommettono che prima o poi Ulisse Mimun tornerà a Itaca-Tg5, lui fa un bilancio con 'L'espresso' dei suoi anni al primo telegiornale d'Italia. Gli scontri con i politici, i rapporti con i giornalisti, ma anche le sue considerazioni (perplesse) sulla speranza che l'arrivo del centrosinistra equivalga alla primavera della Rai. Il colloquio è nella lugubre Saxa Rubra, lui è in jeans dalla testa ai piedi e scherza con la segretaria che, per distrazione, esce dalla stanza mentre le sta parlando: "Oh, va bene che sta per arrivare un altro direttore, ma non mi state neanche più a sentire?".
Dodici anni da direttore. Un bilancio?
"Eccellente, straordinario, sfavillante, impressionante. Sì, sono tronfio. Ho avuto sei diversi consigli d'amministrazione e dieci diversi direttori generali, per sei anni e mezzo sotto il segno del centrosinistra, e tutti hanno sempre trovato il modo di manifestare concretamente con aumenti di merito il lavoro che facevo".
La vie en rose alla Rai.
La redazione ha parlato di anni orribili, con accuse di gestione dittatoriale, poco pluralismo […]
"Ci sono i j'accuse, i libri bianchi dell'Usigrai con alcune cose vere. Lo scontro di Berlusconi con Schultz al Parlamento Ue senza audio, solo raccontato. Il pubblico aumentato per il discorso di Berlusconi all'Onu... Tutto giusto. Ma ricordo, altri episodi analoghi fatti dai direttori nominati dal centrosinistra: ad esempio, i fischi all'indirizzo di Massimo D'Alema, soffocati. Basta consultare l'archivio di 'Striscia', il materiale c'è ed è succoso. Mi hanno messo in conto anche il ritardo nel dare la notizia della morte di Nicola Calipari: un episodio, causato da un corto circuito redazionale, che mi ha fatto stare veramente male, sia giornalisticamente che umanamente".
Ma i rapporti interni sono stati burrascosi, più che con altri direttori.
"Non credo di aver avuto più problemi degli altri. È che sono stato il più longevo. Chiunque venga al Tg1 si accorgerà che qui c'è una redazione che pensa di essere padrona del giornale. Un grande giornalista come Rodolfo Brancoli è andato via dopo poche settimane.
Gad Lerner è durato poco di più. Per un errore redazionale, non suo, ha dovuto lasciare in fretta e furia".
Non può dire di essere stato un direttore molto democratico.
"Ho fatto tutto quello che dovevo fare nei miei 12 anni da direttore. Ho rivoluzionato il Tg2 con successo, ho portato il Tg1 al top degli ascolti, il mio 'dopo tg' ha toccato quasi il 30 per cento. So che Tiziana Ferrario ha detto: 'L'importante è che Gianni Riotta ci faccia fare i giornalisti'. Pensavo che Tiziana in questi anni avesse coperto su mio incarico importanti crisi internazionali e guerre. Mi piacerebbe sapere chi le ha detto che si trattava di vacanze intelligenti".
Il cdr si è espresso duramente su di lei.
"I sindacati criticano per definizione, ne hanno diritto e dovere. Ma uno dei componenti, Filippo Gaudenzi, si è spinto un po' oltre, dicendo che la mia partenza è una sorta di 25 aprile. Probabilmente, si fa forte del contributo magistrale che offre sempre su arrivi di salme, funerali di Stato e cataclismi di varia natura".
Momenti aspri con Maria Luisa Busi, con Lilli Gruber sulla mancanza di libertà...
"Tutti sanno che i conduttori devono avere credibilità e bucare lo schermo, ma sono assolutamente irrilevanti ai fini del risultato. Nessuno ha il coraggio di dirlo, io l'ho affermato subito, appena insediato. In più, buona parte di loro vanno solo in video e traggono il massimo della riconoscibilità e del prestigio personale dal lavoro collettivo. Detto questo: la Busi? Eravamo d'accordo che avremmo parlato di cose serie... Ricordo una copertina del magazine tv del 'Corriere' con Bruno Vespa in braccio a Busi e Gruber, le stesse che, dopo poco, erano in prima linea per sfiduciarlo".
Il miglior conduttore del Tg1?
"Non abbiamo molto in comune, né in politica né sul calcio, ma David Sassoli è oggettivamente bravo. Lo apprezzo anche perché davanti ai colpi di scena è un emotivo. Non mi piacciono le macchine".
E il miglior cronista politico?
"Clemente Mimun".
Ci sarà qualcun altro, meno dotato di lei naturalmente?
"Daniela Tagliafico".
Come? Proprio la Tagliafico andata via dal Tg1 con le solite accuse?
"Era bravissima. Al Tg2 abbiamo formato una coppia straordinaria. Secondo me, le hanno suonato la carica dimenticando poi la serenata".
Tagliafico mi sembra in grado di ragionare da sola. Cambiamo argomento: lei è stato il re del famigerato metodo panino...
"Panini, bidoni.. Non vedo l'ora di assistere allo spettacolo, aspetto al varco di essere illuminato con le nuove tecniche. Tanto per cominciare, anche la mia sostituzione ha seguito un metodo: quello dello spoils system, non è stata certo una scelta editoriale. Ma da studioso voglio capire come, visto che il centrosinistra è composto da tanti partiti e partitini, si quadrerà il cerchio. Sa che, in campagna elettorale, Antonio Di Pietro, lamentando la presenza minima dell'Italia dei Valori, mi telefonava per dirmi simpaticamente diretto: 'Perché non mi vuole far raggiungere il 2 per cento?'".
Sostiene che per Riotta non sarà facile.
"Riotta? Non oso neanche farne il nome. Come Dio, non si nomina invano. Gli ho fatto gli auguri, ma non l'ho mai visto all'opera e quindi non ho pregiudizi verso di lui. Però tutti quei politici, quegli intellettuali che esultano: 'Ora cambia tutto', non sanno quello che dicono. Voglio proprio vedere. Francamente ho letto analisi più serie su 'Liberazione' del mio amico Piero Sansonetti".
Semplicemente, si auspica un tg con più informazione, più pluralismo e meno partiti.
"Certo, certo, più giornalismo investigativo, più inchieste, conosco il refrain. A parte che servizi del genere ne abbiamo fatti a iosa, non so quanti dedicati alle morti bianche, ma lasciamo stare. Il Tg1 è istituzionale, giusto? Bene. Parla il papa. Ma anche il presidente della Repubblica. Poi c'è il premier e il capo dell'opposizione. I partiti della maggioranza, tanti, i partiti dell'opposizione. E i presidenti delle Camere che non se ne stanno più tranquilli in Parlamento come un tempo. Pier Ferdinando Casini ha girato il mondo, Marcello Pera è diventato il capo dei neo-con. Il Tg1 dura solo 30 minuti. E di questo passo si fa in automatico".
Con quale uomo politico ha avuto il rapporto più difficile?
"Con Piero Fassino. Dopo un confronto piuttosto pesante e poco civile, non ci siamo parlati per cinque anni. Stimo e sono amico di sua moglie Anna Serafini e lei ha tentato più volte di spegnere l'incendio, ma c'è stato poco da fare".
D'Alema si è pubblicamente espresso per la sua sostituzione.
"Era alla Festa dell'Unità e doveva esibire un bottino di guerra" […]
...Clemente J. Mimun non se ne fa una ragione... in fondo ha solo mixato il discorso di Berlusconi all'ONU, in un'aula deserta, con l'aula stracolma per il discorrso di Kofi Annan; ha tolto l'audio al "kapo" dell'europarlamento; ha inventato il panino; ha falsificato la realtà giorno dopo giorno... ma è convinto in buona fede di aver subito una sorta di sopruso per essere stato allontanato dal TG Uno... lui ha fatto l'audience... l'idea che anche il Festival di Sanremo o il Grande Fratello facciano audience, e che questo non significhi che siano trasmissioni di "grande giornalismo" non lo sfiora neppure... Povero Clemente, così sinceramente sprovveduto...
sabato 23 settembre 2006
Clamoroso! in Alleanza Nazionale ci sono almeno due intellettuali!
Ultim'ora: AN ha riunito in un grande albergo di Roma gli "intellettuali" di AN.
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Questa sarebbe già una notizia (il fatto che in AN ci siano degli intellettuali, ed il fatto, ancor più clamoroso, che ce ne siano più d'uno; come potrebbe spiegarci Charly Brown, per "riunire" qualcosa, questo insieme deve essere costituito da almeno due elementi).
Dunque, questa prima notizia: in AN ci sono ALMENO due intellettuali, e Fini li ha chiamati a raccolta. Però la nostra ironia svanisce non appena leggiamo l'elenco degli "intellettuali". In primo luogo, sono persino più di due. In secondo luogo, non è presente Marcello Veneziani (di Fisichella si sapeva da un pezzo); infine, i nomi dei partecipanti... ecco uno guarda l'elendo dei nomi, e capisce perchè certi interventori del Tafanus, di quelli col fascio littorio tatuato sul cervello, siano così colti.
Alla kermesse era presente, intanto, mezza RAI (ma si... proprio quella RAI "in mano ai comunisti"): c'erano Malgieri, Socillo, Mazza, la Vergara (quella che trascorre il suo tempo da sposa con tale Luca Giurato), Paglia, Maffei, Magliaro, Sangiuliano ed altri...
...e poi tanti ospiti eccellenti... da Luca Barbareschi, a Maurizio Belpietro, a Ferdinando Aiuti che fustiga AN per aver appoggiato la pagliacciata del professor Di Bella... e poi tantissime altre teste... d'uovo; Maurizio Gasparri, lo stesso Fini (Gianfranco, perchè Massimo sa leggere e scrivere), Ronchi, Torriero, Mantovano, Del Debbio...
...narrano le cronache che Fini sia molto soddisfatto per la riuscita di questa aggregazione di cervelli; vorrebbe farli alla griglia...
venerdì 22 settembre 2006
La Repubblica delle Banane: siamo un popolo di santi, poeti, navigatori, e intercettatori
Attentato alla Democrazia
di Ezio Mauro - Repubblica
All'ombra della più grande azienda italiana, la Telecom, è cresciuta per anni una centrale di spionaggio illegale che non ha precedenti nella storia del nostro Paese. Giuliano Tavaroli, l'ex capo della Security di Pirelli e Telecom arrestato ieri con altre 20 persone, aveva ai suoi ordini un esercito aziendale di 500 dipendenti, ma soprattutto era al centro di un network fuorilegge che secondo i magistrati formava "una vera e propria ragnatela parallela" in grado di usare "tutti i mezzi concretamente esistenti sul mercato" per raccogliere "qualsiasi tipo di informazione", violando "i principi costituzionali fondanti di questo Paese".
Gli spiati sono soprattutto imprenditori e finanzieri (Benetton, De Benedetti, Della Valle, Geronzi, Tanzi), ma i file illegali sono più di centomila. Lo spionaggio avveniva attraverso la sicurezza Telecom, le agenzie d'investigazione privata di Emanuele Cipriani, longa manus di Tavaroli, le intercettazioni abusive, l'uso dei tabulati telefonici, l'abuso sulle intercettazioni legali della magistratura, che fino a qualche tempo fa avvenivano attraverso il "Centro nazionale autorità giudiziaria" controllato proprio da Tavaroli. In più, con la corruzione si compravano notizie riservate sulle banche dati del ministero degli Interni, dell'Economia, della Giustizia, "nonché informazioni e atti svolti da agenti e pubblici ufficiali dei servizi segreti italiani e stranieri". Una colossale banca privata - e ovviamente fuorilegge - di informazioni riservate e illegali, coltivata e nascosta nel cuore della modernità d'impresa, tra i telefonini e le fibre ottiche. Con un legame diretto con il Sismi non soltanto sul terreno operativo, ma anche nel vertice, visto che l'ordinanza del Gip parla di "rapporti pericolosi" con i servizi segreti e in particolare con l'ex numero due del Sismi Marco Mancini, fino all'istituzione di un canale segretissimo "per le informazioni più delicate e riservate", sul quale operava proprio Mancini, in connessione con Tavaroli e Cipriani: un terzetto che nell'ordinanza un teste chiave definisce "la banda Bassotti".
Questa enorme massa di informazioni illegali e di dati riservati era commissionata "per la stragrande maggioranza" da uomini Telecom e Pirelli "e pagata con denaro di tali società". Non solo. L'attività di Tavaroli non era soggetta a controllo alcuno "se non a livello di vertici aziendali". Gli atti criminali avevano "come destinatario, come soggetto interessato" qualcuno "posto al di sopra di Tavaroli", che le utilizzava "a propri fini". Questo è il quadro di un sistema illegale che attenta, per le sue dimensioni e le sue ramificazioni, alla democrazia sostanziale del nostro Paese. Quando "Repubblica" lo ha svelato, con l'inchiesta di Giuseppe D'Avanzo e Carlo Bonini, il vertice Telecom ha parlato di "attacchi esterni per indebolire l'azienda".
Oggi è chiaro invece che l'azienda è minata al cuore da questo scandalo, non dal suo disvelamento giornalistico. I vertici, o gli ex vertici, dovrebbero dire tutto ciò che sanno, aiutando la democrazia, e non solo la magistratura, a estirpare questo cancro: che - attenzione - è ancora pericoloso..
giovedì 21 settembre 2006
...il telefono, la tua voce...
Intercettazioni abusive, 18 mandati d'arresto
ROMA - Diciotto ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione nell'ambito dell'inchiesta milanese sulle intercettazioni abusive che coinvolge Telecom e il Sismi.
Una vicenda dai mille risvolti, dallo spionaggio nei confronti di Alessandra Mussolini prima delle elezioni regionali del Lazio a quello collegato al rapimento di Abu Omar.
Che vede nel ruolo di spiati giudici, giornalisti, politici e uomini di altri servizi. E che è stata segnata tra l'altro dal suicidio di Adamo Bove, manager Telecom con compiti di alto livello nel settore della sicurezza.
Secondo quanto confermato dai carabinieri del Comando provinciale di Milano gli arresti riguardano l'indagine della Procura della Repubblica di Milano sul settore security di Telecom Pirelli. In particolare, tra gli arrestati vi sarebbero numerosi pubblici ufficiali e una decina fra agenti e militari in servizio in Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri. Gli arresti e le decine di perquisizioni riguardano le città di Milano, Firenze, Bologna, Prato, Torino, Novara e Como.
...e se la sinistra chiedesse la costituzione di una bella commissione d'inchiesta, magari per "audire", fra gli altri, anche "er betulla" e il "maitre à penser" Tronchetto? ...così, tanto per non lasciare sempre a questi fustigatori di costumi l'iniziativa...
martedì 19 settembre 2006
La Sicilia di Totò Vasa-Vasa Cuffaro
…e mentre il centro-sinistra si lascia attaccare per un contato non illecito fra Tronchetti e il consigliere economico di Prodi, nella Sicilia di Totò Vasa Vasa Cuffaro (la Sicilia del 61 a zero), succede che…
“Palermo, pagati per contare i tombini - Nelle ex municipalizzate mogli e figli - Settanta dipendenti per censire le bocchette delle fognature - Quattrocento nuovi ingressi in tre anni tutti assunti senza concorso”
di ATTILIO BOLZONI - Repubblica
PALERMO - C'è anche chi viene pagato per contare, ogni giorno, i tombini di una città. E c'è chi prende lo stipendio per controllare, ogni giorno, quanti sono quei loro colleghi che contano i tombini. Tutti hanno la qualifica di ispettori ambientali. Sono una settantina solo a Palermo e guadagnano 800 euro al mese. Prima erano precari, adesso hanno un lavoro fisso. Come quei 397 assunti senza concorso nelle aziende comunali. I loro nomi sono stati tenuti segreti per un po'.
Gli interessati e i loro sponsor si erano appellati alla tutela della privacy, il presidente per la protezione dei dati personali però ha preferito renderli pubblici per la legge sulla trasparenza. Non è stata una gran sorpresa: sono tutti parenti di uomini politici.
Nella Sicilia degli sprechi e degli imbrogli, degli accordi sottobanco, della Regione idrovora con i suoi stellari costi sanitari e i suoi debiti miliardari, si continuano a buttare soldi e a moltiplicare poltrone e compensi e consulenze. È sempre festa a Palermo. Si cancellano 1700 posti letto negli ospedali pubblici, si chiudono guardie mediche, ma quando c'è da assumere figli e mogli e cognati non si bada a spese. L'ha fatto anche il neo presidente dell'Assemblea regionale Gianfranco Micciché. Nello stesso giorno in cui annunciava tagli a Palazzo dei Normanni - venerdì 15 settembre - ha chiesto anche due autisti in più: voleva uomini di fiducia per i suoi spostamenti nell'isola per i prossimi quattro anni. […]
Con 15mila e 500 dipendenti e quasi 100mila stipendi pagati ogni mesi, la bancarotta della Regione non ci sarà certo per i due prossimi fortunati autisti. È un circolo vizioso. Denaro investito per sperperare denaro. È il caso di quei settanta lavoratori di "Palermo Ambiente", azienda costituita tra la Provincia e i comuni di Palermo e Ustica per la gestione integrata dei rifiuti. Formati in un corso finanziato in parte dalla Comunità europea, per sette anni sono stati precari e poi - nove mesi fa - l'assunzione a tempo indeterminato. Una cinquantina di loro ogni mattina esce dall'ufficio, sale in auto e va verso un quartiere. Lì cominciano a contare i tombini e le feritoie sui marciapiedi, quelle per il deflusso delle acque piovane. Poi tornano in ufficio con un foglio zeppo di numeri: la lista dei tombini di Palermo.
A volte ricevono l'ordine di fotografarli, uno per uno, rione per rione. Fino a qualche mese fa gli ispettori ambientali andavano in giro per le vie della città a intervistare i palermitani. Dovevano fare solo una domanda, sempre la stessa: "Palermo è sporca o pulita?". Quell'altra ventina di ispettori ambientali è invece "distaccata" negli uffici con un compito specifico: controllare le presenze dei cinquanta che stanno fuori a contare tombini. L'amministratore delegato di "Palermo Ambiente" ha fatto sapere che "si tratta di una situazione temporanea e che le attività della società devono essere ancora delineate". (cazzo… prima li assumono e poi “delineano” ?)
Molto tracciate invece le scelte di quelle che una volta erano chiamate le "municipalizzate" […] …queste aziende hanno fatto 397 assunzioni negli ultimi tre anni, tutte per chiamata diretta. Lo scandalo (non c'è nulla di penalmente rilevante se non per quegli 11 reclutati senza titoli), era esploso una prima volta nell'agosto dell'anno scorso. In un'interrogazione al sindaco Diego Cammarata, il consigliere dei ds Diego Faraone voleva conoscere l'elenco dei lavoratori ingaggiati senza concorso. Dalle società era arrivato un secco rifiuto: "Per ragioni di privacy noi quei nomi non ve li diamo". E spiegava il vice sindaco Giampiero Cannella: "Io li renderei pubblici, ma si rischia la gogna mediatica, un clima da Unione Sovietica, mi sembra una violenza ingiusta verso chi era disoccupato e ora ha finalmente un posto di lavoro".
Dopo un anno di polemiche qualcuno aveva chiesto anche al difensore civico Antonino Tito un suo intervento, l'avvocato Tito però si è defilato: "Non ho il potere di fare questa richiesta". Si è scoperto poi che il figlio e la figlia del difensore civico erano anche loro in quell'elenco dei 397 assunti, il primo preso alla Sispi e la seconda alla Gesip. Il commento dell'avvocato a liste note: "È tutto regolare, i ragazzi hanno un lunghissimo curriculum".
Tutto regolare, tutto secondo legge. E per tutti assunzione assicurata da parente. Proprio per tutti. Qualche giorno fa il Garante della privacy si è pronunciato: "In nome della trasparenza, divulgate gli elenchi". E così ora i nomi della lista stanno per uscire, uno dopo l'altro. Non ce n'è uno solo che non sia parente di qualcuno. Tantissimi sono anche i personaggi minori della politica cittadina che si sono autosistemati, che hanno fatto in modo di essere assunti loro stessi nelle aziende finanziate per intero o per quote maggioritarie dal Comune di Palermo.
Ogni ex municipalizzata è un feudo. Per esempio all'azienda del gas ha trovato posto Cinzia Ficarra, moglie di Alberto Campagna, assessore comunale con la delega alle "risorse umane" e alle "risorse non contrattualizzate", cioè i precari che attendono un lavoro stabile. Gli altri favoriti dalla sorte all'Amg: Antonino D'Arrigo, figlio del consigliere comunale dell'Mpa Leonardo D'arrigo; Eva Benzi, che è la nuora del direttore dell'azienda; Stefano Mileci e Michele Avvinti, tutti e due candidati trombati alle ultime elezioni provinciali, il primo di Forza Italia e il secondo di An. (…quando si parla di AN, bisogna sempre ricordarsi di aggiungre: “Il Partito dalle Mani Pulite”)
All'Amap è stato assunto Giovanni Puleri, genero dell'assessore regionale al Bilancio Guido Lo Porto di An. All'Amia sono entrati in organico Giuseppe Milazzo, presidente forzista della VI circoscrizione e il compagno di partito Giuseppe Federico, consigliere della II circoscrizione. E poi anche Debora Civello, cognata di Francesco Scoma, il primo degli eletti di Berlusconi alla Regione.
La Sispi ha un marchio molto Udc. Il primo degli assunti è stato Antonino Pisano, fedelissimo del governatore Cuffaro. E poi c'è Zaira Cintola, figlia dell'ex assessore regionale al Bilancio Salvatore. Alla Gesip altra infornata di Udc. Tra i figli fortunati di Palermo anche quello di un sindacalista. Si chiama Tiberio Cantafia, suo padre Francesco era il segretario della Camera del lavoro di Palermo fino a quando a giugno è stato eletto deputato per i Ds a Palazzo dei Normanni.
Interesse privato in atto pubblico
…lo dico o non lo dico? È la seconda volta che, nel giro di un mese, sfrutto il blog per loschi fini privati… però questa settimana sono stato assente dal blog per due giorni, ed ho saltato la newsletter per due giorni, e qualcuno comincia a pormi delle domande imbarazzanti…
…un amico mi ha chiesto se per caso è “La Voce d’Italia” che mi procura distrazioni; Silvia Palombi gentilmente mi manda a dire che se scopre che sono andato in barca si incazza; un amico siciliano mi chiede, telegrafico: “…FIMMINI?”…
…desidero tranquillizzare tutti: “La Voce” è in ritardo di almeno tre settimane, per via del software; non sono andato in barca; indovina, in un certo senso, l’amico siciliano: …fimmini, fimmini… Insomma, non nel senso che qualcuno potrebbe pensare, ma nel senso che la più giovane della mie “fimmine”, Marianna, il 23 settembre convolerà (si dice così?) a “giuste nozze”
…MARIANNA QUANDO ANCORA VENIVA IN BARCA CON NOI, AL TIMONE DELL’ALIOCHA…
Marianna, per chi non lo sapesse, è nata a Parma. Per fortuna quando lei è nata il mitico Dottor Kagnolazzi non era ancora un luminare della medicina, poiché in una cittadina piccola come Parma le probabilità di imbattersi nel Dottor Kagnolazzi sarebbero state tutt’altro che modeste (e i rischi “medici” che la mia tafanina avrebbe corso sarebbero stati piuttosto elevati…)
…come vedete, la vita è piena di rischi e di incognite; Marianna è riuscita, finora, a schivarli tutti, tranne il matrimonio… il matrimonio verrà “celebrato” in una chiesetta scelta da lei, immersa nelle risaie vicino alle quali andrà a vivere (Valenza Po)…
…per convincersi che in fondo c’è qualcosa di peggio del matrimonio, l’ultimo viaggio “da nubile” che ha fatto, in agosto, ha incluso dei luoghi che “più peggio” non si può… i lager nazisti di Dachau e di Terezin, vicino Praga, “specializzato” in bambini fino ai 12 anni…
…ecco, in questo mese mi è toccato (e mi toccherà ancora) darle una mano in termini organizzativi, anche se finora si è occupata lei, con pignoleria patana, di tutti i più piccoli particolari organizzativi; da parte mai, ci ho messo solo quel tot di critiche che fanno parte del ruolo di rompi.glioni di ogni padre che si rispetti (anche se sono riuscito ad evitare frasi del tipo “i gusti sono gusti” o, peggio, “…ai tempi miei…”
...auguri, Tafanina...
sabato 16 settembre 2006
Morta Oriana Fallaci: il mondo islamico in festa.
E' morta la scrittrice Oriana Fallaci -"l'Alieno" alla fine l'ha sconfitta
FIRENZE - Oriana Fallaci è morta. La scrittrice e giornalista si è spenta la notte scorsa nella casa di cura "Santa Chiara" a Firenze. Aveva 77 anni. Da molti anni lottava contro il cancro da lei definito "l'Alieno". Fallaci era stata ricoverata dopo il peggioramento del suo stato di salute. Accanto alla giornalista la sorella Paola e un nipote. Pochi altri avevano accesso alla sua stanza durante il ricovero. E solo gli intimi erano a conoscenza del progressivo peggioramento delle sue condizioni di salute e del suo rientro in Italia dagli Stati Uniti dove la Fallaci risiedeva stabilmente. Tra le disposizioni da lei impartite, anche quella di togliere il nominativo dalla cartella clinica.Secondo quanto si apprende da fonti vicine alla famiglia non sarà allestita nessuna camera ardente e le esequie saranno celebrate in forma strettamente privata. Si tratterà di un funerale non religioso: la scrittrice voleva evidentemente confermare la sua laicità. (?) Nei giorni scorsi in clinica aveva ricevuto la visita di monsignor Rino Fisichella, con cui aveva rapporti di lunga e consolidata amicizia.
Oriana Fallaci, in questo ultimo periodo, si era resa protagonista di polemiche e dibattiti sollevati dai libri e dagli articoli pubblicati dopo gli attentati dell'11 settembre. Posizioni in "difesa della cultura occidentale" in netta contrapposizione al fondamentalismo islamico. Per tutta la vita la giornalista aveva espresso opinioni anticlericali, ma negli ultimi anni si era avvicinata al cattolicesimo, fino a dichiarare pubblicamente la sua ammirazione verso Benedetto XVI. Il 27 agosto del 2005 il Papa l'aveva ricevuta a Castel Gandolfo in udienza privata. Nel marzo dello scorso anno era partita una raccolta di firme per chiedere al Presidente della Repubblica di conferire alla Fallaci il titolo di senatore a vita. L'appello era stato sottoscritto da oltre 75.000 persone.
... a ruoli invertiti... Gasparri direbbe che 56.925.000 persone non avevano sottoscritto?
venerdì 15 settembre 2006
Gianni Riotta al TG Uno: e questo sarebbe il "regime"?...
Rai: Gianni Riotta alla Direzione del TG UNO; Clemente J.Mimun“a disposizione” del Direttore Generale; Braccialarghe alla direzione del personale; il super - berlusconiano Comanducci agli acquisti…
…non possiamo dire “…peggio di così non poteva finire”, perché al peggio non c’è limite; però siamo sicuri che ognuno di noi potrebbe indicare almeno dieci nomi di giornalisti che meglio di Riotta avrebbero interpretato gli umori e le ambizioni degli elettori di centro sinistra. Invece siamo andati su una scelta “narcotizzante”, talmente tranquillizzante per l’opposizione che persino il pasdaran Casini ha approvato… brutto segnale.
…e questo sarebbe “il regime” delle sinistre? …en passant… quanto prende il paninaro Mimun al mese per “stare a disposizione”? Ci piacerebbe saperlo… La nomina di Riotta è passata col solo voto contrario della suffragette patana Bianchi Clerici (che tra latro parlava non contro Riotta, ma in difesa di Mimun)…
ROMA - Via libera alle nomine Rai. Dopo settimane di polemiche il Cda ha nominato Gianni Riotta alla direzione del Tg1 e Maurizio Braccialarghe alla Direzione del Personale. Nomine varate su proposta del direttore generale Cappon. Il cda ha anche stabilito il passaggio di Gianfranco Comanducci alla direzione acquisti e la collocazione temporanea di Clemente Mimun a disposizione del dg. "Queste nomine sono state fatte in piena autonomia" dice il presidente Claudio Petruccioli che annuncia la volontà di andare in commissione di vigilanza "per rispondere a qualunque richiesta di audizione".
La nomina di Riotta, vicedirettore del Corriere della Sera, è passata con il solo voto contrario di Giovanna Bianchi Clerici (contraria alla sostituzione di Mimum), mentre quella di Braccialarghe con il voto contrario di Angelo Maria Petroni. Per quanto riguarda l'ex direttore del Tg1 Clemente Minum, Cappon ha spiegato di aver proposto al direttore uscente del Tg1 due direzioni editoriali (una delle quali è Rai Sport) ma che Mimun avrebbe chiesto tempo per decidere. Il Cda ha anche nominato due vice di Comanducci alla direzione Acquisti: alla vicedirezione Acquisti e Contratti è stato nominato all'unanimità Pierfrancesco Forleo, mentre alla vicedirezione Servizi Marco Brancadoro. Quest'ultimo ha ricevuto il solo voto contrario di Petroni […]
Repubblica.it
giovedì 14 settembre 2006
...salviamo la soldatessa Hunziker...
Migrazioni: quando eravamo noi "brutti, sporchi e cattivi
Ellis Island, sulla foce dello Hudson, è stato il principale porto di arrivo per l’immigrazione dal 1892 al 1924. Molti di noi (meridionali, veneti, etc…) possono trovare traccia dei propri cari emigrati negli USA fino a tempi relativamente recenti: insomma, fin quando i viaggi in aereo non sono diventati competitivi. Sulla West Coast operava invece, con finalità analoghe, Angel Island, nella baia di San Francisco, dove arrivavano soprattutto immigrati cinesi.
La storia di Ellis Island è “terapeutica” in due opposte direzioni mentali:
la prima, in positivo, vuole rendere omaggio (senza esagerare) agli USA, che hanno accolto, solo in questo periodo e solo attraverso l’ingresso di Ellis Island) più di 12 milioni di immigrati, praticamente da ogni nazione del mondo; inoltre, anche se oggi le condizioni di accoglienza di Ellis potrebbero, per alcuni aspetti, apparire durissime e degradanti, bisogna relazionarsi con l’epoca (fine ‘800); per quell’epoca, la sola idea di costruire una struttura apposita, destinata al “filtraggio” dei nuovi arrivati, era decisamente rivoluzionaria.
Dico “senza esagerare” perché gli Stati Uniti, paese pragmatico e dall’etica protestante, certo non accoglievano bastimenti carichi di straccioni per senso umanitario, ma perché gli USA avevano bisogno di quantità enormi di mano d’opera a basso costo.
La seconda “direzione terapeutica” è invece diretta ai nostri fascisti, ai nostri leghisti, ai nostri berluscones, e a titolo preventivo anche a noi stessi: diceva un famoso sociologo (Tafanus Brianteo) che il razzismo è come un inavvertibile spiffero che si insinua da una finestra chiusa; non ci accorgiamo neppure di questo spiffero, finchè non ci arrivano addosso, all’improvviso, i suoi effetti. Si diventa razzisti un poco alla volta, senza accorgersene.
Quando ci accorgiamo di avere addosso i primi sintomi della malattia, in genere la malattia è già cronica. Il vaccino che io prendo (e che ho fatto prendere alle mie figlie per tutta la vita) consiste in una sana terapia (si chiama “tuffo nel passato”), che mi costringa a ricordarmi da dove vengo, dei miei lontani parenti sparsi per il mondo (Venezuela, Australia, USA, Argentina); del perché ci sono andati, di quanto hanno sofferto per l’emarginazione sociale e culturale, delle condizioni nelle quali si è svolto il viaggio… a proposito… non hanno affrontato tutto questo “per spacciare droga, rubare in villa, sfruttare la prostituzione o stuprare”… poi abbiamo esportato anche qualche mafioso, esattamente come da noi arriva qualche magnaccia e qualche sfruttatore…
I respingimenti, in genere, sono stati relativamente bassi (circa il 2%); però quelli che appartenevano a quel 2%, e che avevano fatto debiti per il viaggio di sola andata, non erano esattamente felicissimi, quando venivano rimessi su una nave per un viaggio di ritorno verso il mondo senza speranza che avevano creduto di aver lasciato, e verso i debiti che non avrebbero mai potuto ripagare…
L’esame di Ellis Island era fisico, mentale, morale; come dei funzionari non esattamente coltissimi potessero fare un “esame mentale” a un immigrato di cui non conoscevano probabilmente neanche la lingua, è un grande mistero…
Da questo esame erano esentati i “benestanti”, cioè quelli che arrivavano con un buon gruzzolo, e che avevano fatto il viaggio in prima o seconda classe. Quelli erano sani, intelligenti ed onesti per definizione.
Da Ellis Island non sono entrati solo “ladri, spacciatori e stupratori”; è vero che da quel varco noi abbiamo mandato il grande Lucky Luciano, ma è altrettanto vero che senza quel varco la grande America mai avrebbe avuto lo sviluppo industriale che ne ha fatto la più grande potenza mondiale, né avrebbe mai potuto sfoderare l’orgoglio di annoverare fra i propri cittadini personaggi come Isaac Asimov, Irving Berlin, Frank Capra, Claudette Colbert, Frank Costello, Xavier Cugat, Max Factor, Padre Flanagan, Bob Hope, Al Jolson, e tanti, tantissimi altri meno noti al grande pubblico, ma notissimi nei loro rispettivi settori di attività.
Questo è un piccolo contributo del Tafanus alla lotta preventiva al virus del razzismo.
mercoledì 13 settembre 2006
Italianii Brava Gente - 119 migranti desaparecidos
da GIULIANO FOSCHINI e LORENZA PLEUTERI - Repubblica.it
...119 "desaparecidos" dalla Polonia in Puglia. Erano venuti a lavorare, le famiglie non hanno più notizie. L'Antimafia esamina 15 morti anomale...
...questo blog aveva ripreso, il 1° settembre, l'inchiesta condotta da Fabrizio Gatti dell'Espresso, che si era infiltrato nel mondo del caporalato in Puglia, denunciando quanto aveva visto coi propri occhi. Non sembra che quell'inchiesta abbia suscitato particolare risonanza. Ora questa nuova "notizia" arriva dalla polizia di un paese europeo. Chissà se il TG Uno di Clemente J. Mimun troverà il tempo di occuparsene. Magari fra una selezione per Miss Italia e una sfilata di moda?
BARI - Pawel è in posa. Storte, a riempirgli la faccia, due lenti da secchione. Quella di Leszek , invece, sembra una foto segnaletica. Teresa in una altra istantanea abbraccia la figlia, forse la nipote: è un giorno di festa, porta i capelli con la piega appena fatta, un giro di perle, un vestito rosso. Pawel, Leszek e Teresa sono cittadini polacchi. Le loro facce e i loro nomi da venerdì sono sul sito Internet della polizia polacca, insieme a quelle di 116 connazionali. Non sono latitanti. Non sono delinquenti. Sono scomparsi. Centodiciannove donne e uomini che dal 2000 al 2006 hanno lasciato la fame e la miseria delle regioni del sud della Polonia, sono sbarcati in Italia per fare i braccianti o le badanti e sono spariti. Inghiottiti dal nulla. Ora, con l'appello e con le schede on line, li cercano gli investigatori della “policja” di Varsavia, i parenti, gli amici, i diplomatici. In Puglia, soprattutto. Provincia di Foggia, tavoliere, terra di pomodori e di caporali.
È lì, in particolare, che gli uomini e le donne polacche, reclutati in patria con annunci trappola, erano stati indirizzati da agenzie e intermediari con promesse di un lavoro decente e di guadagni sicuri. È lì, ed è più di una ipotesi, che molti di loro sono finiti a vivere da schiavi. Umiliati. Picchiati selvaggiamente. Torturati. E forse anche uccisi o lasciati morire. La Direzione distrettuale antimafia e i carabinieri del Ros di Bari, chiusa a luglio una prima inchiesta su sfruttati e sfruttatori, in questi giorni stanno indagando su quindici morti "anomale": quattordici polacchi e un lituano trovati senza vita - strangolati, bruciati, investiti, affogati - all'interno del triangolo del pomodoro rosso, lo stesso che sembra aver inghiottito i desaparecidos.
"Le proprie famiglie non hanno cancellato i ricerchi" scrive in un italiano tenero e stentato la polizia polacca, parlando di Piotr, Ilona, Ewa, Zoltan, Bogumila, Pawel e via elencando. "Chiunque sappia il luogo del loro presente soggiorno, viene pregato di informare la questura più vicina". Alla questura di Foggia, dove per mesi le denunce di scomparsa hanno preso polvere, così come nelle piccole caserme dei carabinieri di provincia, si sono finalmente messi al lavoro: la Mobile ha cominciato un controllo incrociato tra la lista pubblicata su Internet, le banche dati, le informazioni contenute in operazioni di servizio. Ma non è semplice cercare gli invisibili.
Lo sanno anche a Varsavia. Dove, per fermare una strage ufficialmente senza morti e per non dover aggiornare continuamente il sito, i detective hanno cominciato a lavorare anche sulla prevenzione. Sulla home page, prima delle foto dei desaparecidos, c'è il vademecum per non diventare schiavi in quella terra promessa chiamata Italia: non trattare con gli sconosciuti che si offrono come intermediari; non fidarsi degli annunci pubblicati sui giornali da privati; rivolgersi soltanto alle agenzie di collocamento riconosciute e chiedere sempre l'indirizzo e il numero di telefono del datore di lavoro; esigere sempre da lui un contratto scritto e soprattutto accettare soltanto impieghi legali, con contratti scritti. E ancora: portare e nascondersi addosso un minimo di soldi per essere in grado di fuggire e di tornare a casa, se le cose si dovessero mettere al peggio. Le croci polacche piantate nella Spoon river del Tavoliere sono già troppe. Cesar, scappato dalla fame, in Puglia c'è venuto a morire. Così Dariusz, Lezek, Czeslaw. E Slamovit, classe '61, bracciante per forza, come quasi tutti gli altri. Lo trovarono bruciato, il 2 luglio 2005, dentro l'ex macello di Stornara. I carabinieri dissero che era morto per caso, un incidente, aggredito dalle fiamme appiccate dai contadini per bruciare stoppie all'esterno del vecchio edificio. Ma il passaporto poggiato sul suo corpo, carbonizzato, devastato dalle fiamme, era integro, intatto.
E scenari inquietanti sono emersi anche dalle intercettazioni dell'operazione chiusa a luglio. Un caporale dell'Est specializzato in braccianti polacchi, arrabbiato perché due dei suoi schiavi erano riusciti a scappare, al telefono annunciava alla fidanzata: "Andrò in campagna. Non gli permetterò di comportarsi così. Ho detto che oggi ne ammazzo uno o due come esempio. Sono andato dal padrone. Mi ha riferito che due se ne sono andati con degli zaini. Ho preso in prestito due coltelli. Li ho sempre nella mano. Due coltelli, carini. Vado e ne ammazzo almeno due in campagna. Io oggi devo fare ordine in campagna".
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