venerdì 29 giugno 2007

Moshe Katzav, Presidente d'Israele, si dimette per le accuse di abusi sessuali

E' stato accusato da alcune componenti del suo staff - Ieri aveva accettato il patteggiamento della pena. Gli succederà Shimon Peres, già eletto dal Parlamento

Moshe_katsav GERUSALEMME - Moshe Katsav ha rassegnato le dimissioni da presidente dello Stato di Israele. A gennaio si era autosospeso dall'incarico, perché sotto inchiesta per abusi sessuali ai danni di alcune impiegate del suo staff. Ieri ha accettato il patteggiamento della pena firmando la dichiarazione di colpevolezza per una serie di reati sessuali, ma rischia ancora il carcere se dal prosieguo delle indagini, che scatterà con la formalizzazione delle accuse subito dopo che le dimissioni avranno effetto, emergesse anche il reato di stupro.

Eletto nel 2000, il mandato sarebbe scaduto il mese prossimo. Gli succederà Shimon Peres, già eletto da Parlamento israeliano. Katsav, 61 anni, ha rimesso il mandato al presidente della Knesset, Dalia Itzik, ha riferito un suo stretto collaboratore. Le dimissioni avranno effetto entro 48 ore, dopo le quali sarà Itzik a rilevare l'incarico a interim.

Il patteggiamento, che non risparmierà a Katsav l'ignominia di essere stato il primo presidente d'Israele a essere condannato per reati sessuali, è stato fortemente criticato dai movimenti femministi e dalla stampa locale.

...dunque, era tutto vero. Il porcone non era una vittima delle calunnie dei comunisti, amici dei terroristi di Hamas... ora aspettiamo con impazienza l'articolessa di Fiammetta Nierenstein, che ci spieghi che si tratta di calunnie, o che i comunisti gli hanno "teso una trappola"...

mercoledì 20 giugno 2007

ALLE 18,00 IL CIPRIA "SALE AL COLLE"

Sarà una bella gita. Borsa frigo al seguito, vino dei Castelli, bella compagnia (pensate, insieme al Cipria, che già da solo farebbe "comitiva, ci saranno Bossi e Fini...). Se Fortebraccio fosse ancora vivo, scriverebbe:

"...d'accordo. Sono Saliti al Colle. Si sono scambiati i convenevoli d'uso. Si saranno seduti intorno all'interprete, che traduceva Bossi in italiano. Ma una volta esauriti i convenevoli, che cazzo si saranno detti?..."

Invidio Berlusconi o Camilla?

2giraglia2007...qualche tempo fà, uno di quei geni che frequentano il blog del Miracolato, finalmente mi ha sgamato, e mi ha scritto: "...ho capito perchè odi tanto Berlusconi: la tua è tutta invidia..." Ho provato, timidamente, a spiegare che non avrei vissuto "culo e camicia" con Bossi, Bondi e Schifani neanche per tutto l'oro del mondo, ma senza successo. Ogni mia frase non faceva che accrescere la sua consapevolezza che io odio Berlusconi. E' stato inutile persino spiegargli che Berlusconi mi aveva ridato la linfa vitale, quella che rischiavo di perdere con la dipartita di Craxi e la chiusura di "Cuore"; tutto inutile...

...ora, per fare un ultimo, disperato tentativo di far capire a questo fine analista quali siano le cose e le persone che invidio, mi viene in soccorso una cara amica, Erika, che mi ha inviato la breve e-mail riportata in calce). Erika per oltre vent'anni è stata compagna fissa di crociere veliche, insieme a Marisa, qualche volta alle mie figlie,  a suo marito Lele, e ai suoi figli, Norberto e Camilla.... eravamo vicini di barca a Beaulieu, all'inizio ci davamo persino del lei. Poi è stato un ventennio caratterizzato da vita in simbiosi, cambi di barche (sempre alla ricerca di quel metro in più), navigazioni, porti, rade, bel tempo e bufere, bagni ed interminabili discussioni politiche...

3giraglia2007 Voglio parlare al "fine analista" di Camilla, che all'inizio della storia era una bambina, che io chiamavo "la mia fidanzatina". Camilla aveva una venerazione per Marisa, con la quale passava tutto il tempo possibile ed immaginabile. Avevano, entrambe, un amore "carnale" per tutto ciò che è marino. Passavano insieme delle ore a cazzeggiare, ma in acqua. Col passare degli anni, l'amore di Camilla per il mare si è rivelato per quello che era: non un'infatuazione passeggera, ma un amore duraturo. Camilla è andata per alcuni anni a frequentare i corsi di Caprera; intanto, raggiunta l'età dell'Università, si è iscritta a... indovinate? Biologia Marina. Si è infiltrata sulla Goletta Verde, ed ora me la ritrovo a fare regate d'altura...

La mia ex "fidanzatina"! Ecco, fine analista, chi invidio: non il Cipria, per quanti fantastiliardi possa avere, ma Camilla, una ragazzina che "volle, fortissimamente volle", ed ora si ritrova incardinata a studi, lavori, impiego del tempo libero, tutto in un'area che adora. Il mare, e tutto quello che al mare sta intorno, sopra e sotto. Camilla non ha un quarto di secolo, e una vita davanti...

[La lettera di Erika]

Carissimi Antonio e Marisa,
ecco due foto di regata con Camilla ( v. anche la bella foto dell'art. " Giraglia  - Le partenze" sul sito Yacht Club Italiano) ) mentre "fatica" ( lei è quella al centro ):  nonostante la rottura della barra del timone,  il cesso otturato appena passate le Isole di Hyères, la bonaccia o quasi fino a tre quarti della "lunga" e la rete da pesca acchiappata nel golfo di Genova, si sono divertiti assai (oltre alle serate Tropeziane, hanno fatto circa 50 miglia in 4 ore, toccando la velocità di 13,5 nodi in planata : ...noi manco a motore + vele + spinta del dio Nettuno... ). Un abbraccio
Erika
( quando rinasco mi sposo un genovese ....)

venerdì 15 giugno 2007

G8 di Genova: la "macelleria messicana"/2 - Il Questore Canterini

"Alla Diaz fu una notte cruenta, ma il macellaio non sono io":  dopo il racconto di Fournier al processo, parla l'allora comandante del reparto celere, Il questore Canterini: "C'era una macedonia di polizia. Quando entrai era tutto finito: vidi sangue ovunque"
di CARLO BONINI - Repubblica

Scuola_diaz...questo post è dedicato a un nostro lettore che per brevità chiamerò "L'Idiota". Dopo le ammissioni di Fournier, queste ineffabili dichiarazioni del suo Capo, Canterini (da due anni esiliato a Bucarest). Ma a noi preme sottolineare, a beneficio dell'idiota, che per quanto possiamo zoomare sui giubotti dei poliziotti, visti davanti o visto di dietro, proprio il "nome e cognome" chiaramente in vista dei poliziotti non riusciamo a vederli. Non dubitiamo che ci verrà in soccorso l'idiota, con qualche suo documento fotografico che finora è sfuggito a tutti. Così come siamo sicuri che l'idiota ci darà una interpretazione autentica del perchè 26 poliziotti su 28 rinviati a giudizio si avvalgano della facoltà di non rispondere. Perchè? cos'hanno da nascondere?...

...infine, vorremmo l'interpretazione autentica dell'idiota anche sulle ultime dichiarazioni del giovane carabiniere che ha sparato a Carlo Giuliani, così come sui poliziotti col viso coperto da passamontagna (che secondo l'idiota erano una nostra invenzione). Se poi l'idiota ha tempo, ci potrebbe anche spiegare perchè "non un solo black-bloc" sia stato fermato, e perchè tali Ascierto, Fini e Castelli abbiano passato la giornata nella sala operativa della Questura. Castelli si recò anche nei mattatoi della Diaz e di Bolzaneto, senza notare nulla di anomalo. Non è un genio?...

...nel frattempo ieri l'idiota è stato smentito persino da un giornalista di destra (un cronista del Quotidiano Nazionale), che nella notte della "macelleria Messicana" fu accuratamente massacrato addirittra all'interno del suo sacco a pelo. Noi siamo faziosi (e questo è scritto nella nostra ragione sociale). Ma lo sono, sbilanciati a sinistra, anche i giornalisti di destra?. idiota, se ne faccia una ragione...

Questore_canterini_3La voce del questore Vincenzo Canterini arriva da Bucarest. Il Viminale ce lo ha spedito due anni fa a occuparsi di traffico di organi ed esseri umani presso una struttura Interpol, mettendo il mare tra lui e il Reparto celere di Roma, tra lui e la scuola "Diaz" di Genova, dove, la notte del 21 luglio del 2001, agli uomini che allora comandava venne ordinato di fare irruzione. Sessantatrè feriti. Una "macelleria messicana", per usare le parole del vicequestore Michelangelo Fournier, che di Canterini era il vice. "Io un macellaio non lo sono mai stato", dice lui. Insiste: "Capito? Chi parla non è mai stato un macellaio. E' un signore che è in polizia da 41 anni, fa sindacato con il "Consap" e vive in Romania, dove l'Amministrazione gli ha chiesto di andare. Detto questo, sapete quando Fournier ha parlato di "macelleria messicana"? Dieci giorni dopo quella notte. E sapete con chi? Con il Procuratore di Genova dove si era presentato spontaneamente per riferire quel che aveva visto. E sapete chi lo aveva accompagnato dal procuratore? Vincenzo Canterini. Dunque, sono un macellaio io?".

Dunque, la macelleria c'è stata
"Il termine è folcloristico. Ma non c'è dubbio che è stata una notte cruenta".

Il sangue lo ha visto anche lei?
"Certo che l'ho visto. Ne ho visto tanto e dappertutto".

Questurini_zoom1_2 Ha visto poliziotti picchiare donne e uomini inermi?
"No".

E Fournier, allora? Ha ammesso di aver visto e interrotto il pestaggio di una ragazza a terra. Si è scusato per aver taciuto sei anni questa circostanza. Lui ha visto e lei no?
"Premesso che Fournier è come un figliolo per me, io e lui diciamo in fondo la stessa cosa".

"In fondo", lei ha appena detto di non aver visto nessun pestaggio.
"Come ho ripetuto per tredici ore al processo di Genova, come spiegai nell'immediatezza dei fatti alla Commissione di inchiesta e appunto al procuratore di Genova dove andai insieme a Fournier, quando entrai nella "Diaz" era tutto finito. Cominciai a salire le scale della scuola e mi fermai al primo piano, proprio quando sentii le urla di Fournier".

Cosa vide?
"Fournier era vicino a una ragazza ridotta malissimo. E mi diedi da fare per far soccorrere lei come gli altri feriti che erano nella scuola".

Qualcuno la testa l'aveva rotta a quella ragazza.
"Non gli uomini del mio reparto. Non a caso, Fournier dice di essersi dovuto togliere il casco e di aver gridato "Basta!" a chi la stava picchiando. Se fossero stati i nostri ragazzi, Fournier non avrebbe avuto necessità di togliersi il casco, perché il nostro intero reparto era connesso da interfono. Avrebbe usato quello".

Questurini_zoom2_2Dunque, lei arriva a cose fatte e né quella notte, né successivamente, riesce a venire a capo di chi si è comportato da macellaio. È così?
"Quella notte, dentro la Diaz, c'era una macedonia di polizia".

Una "macedonia"?
"Come si vede dai filmati, nella scuola entrarono almeno in 300. I miei uomini erano solo 70. Poi c'erano colleghi di altri reparti celeri, identici a noi per abbigliamento se si eccettua il cinturone bianco. C'erano agenti con l'Atlantica (camicia a maniche corte ndr.), agenti delle squadre mobili con pettorina e casco, poliziotti dell'Anticrimine. Di tutto, insomma".

Insisto. La notte della "Diaz" le ha cambiato la vita. Da due anni vive a Bucarest, e in tutto questo non è riuscito a venire a capo di chi si abbandonò alle violenze.
"Che vuole che le dica? È così. Che devo fare? Appena rientrai a Roma, chiesi tutte le relazioni di servizio di chi era stato nella scuola quella notte. Ma non seppi allora e non so oggi chi si è reso responsabile delle violenze".

Nella "Diaz" i suoi uomini rimasero a braccia conserte?
"Ma no. Non dico questo. È ovvio che qualche manganellata l'avranno data. Ma so per certo che nessuno dei miei uomini ha mai picchiato una donna o un uomo a terra. Né ha mai ricevuto ordini di questo genere. E non lo dico solo io".

Questurini_zoom3_2Chi altro lo dice?
"Evidentemente non lo sa nessuno, ma soltanto su 2 dei 78 tonfa (i manganelli ndr.) in uso al mio reparto quella notte, le perizie del Ris dei carabinieri hanno trovato tracce di sangue. E quei due tonfa erano in dotazione a due agenti rimasti feriti, Ivo e Parisi. Dunque, è molto probabile che il sangue sia il loro. Dico di più. A Genova, Vincenzo Canterini è imputato di un solo presunto reato. Non violenze, non pestaggi. Ma di aver stilato una relazioncina di servizio al questore di 15 righe sui fatti di quella notte che non sarebbe stata veritiera".

Tacere la verità non è un vanto per un funzionario di polizia.
"Io non ho taciuto un bel niente. Io riferii al Questore quello che avevo visto. Avevo visto la pettorina e il giubbotto di uno dei miei squarciato da una coltellata e la perizia del tribunale, al contrario di quel che affermò inizialmente il Ris dei carabinieri, ha stabilito che quella coltellata fu inferta. Ho visto venire giù di tutto dai piani alti della scuola e infatti tredici dei miei sono finiti in ospedale. Quali bugie ho detto?".

A distanza di sei anni ci sarà qualcosa che si rimprovera di quella notte. O no?
"Mi rimprovero di non essere riuscito a imporre una soluzione diversa da quella che poi fu adottata. Ma è anche vero che non ne ebbi modo".

Quale soluzione diversa?
"Suggerii a chi comandava in quel momento di tirare all'interno della scuola qualcuno dei potenti lacrimogeni di cui avevamo dotazione. E di aspettare che chi era dentro uscisse. Ma non ci fu verso".

A chi lo suggerì?
"All'allora vicecapo della polizia e capo dell'Antiterrorismo Arnaldo La Barbera".

Arnaldo La Barbera è morto. Non può né confermare, né smentire.
"E infatti faccio a fatica e mi dispiace doverne parlare. Ma queste cose le ho dette già sei anni fa, quando il povero Arnaldo, un amico, era ancora vivo. Io non so con chi si consultò a sua volta La Barbera. So cosa venne deciso e so che quando l'irruzione cominciò io rimasi fuori dalla scuola e il mio reparto passò sotto il comando di due funzionari della Digos di Genova".

...non dubitiamo che "L'Idiota" avrà anche una spiegazione anche per le "armi improprie" trovate alla Diaz dopo esservi state trasportate (esistono prove documentali) dai poliziotti, che le avevao prese in un vicino cantiere. Così come L'Idiota sarà in grado anche di spiegarci la storia delle molotov portate alla Diaz da poliziotti rei confessi. E non mancherà di solidarizzare con Canterini, che aveva proposto di "smettere" (di far cosa, visto chelui non ha visto niente?), ma ha avuto la sfifa di dirlo solo a La Barbera, che, essendo piuttosto morto, non può confermare. Quando si dice la sfiga.

giovedì 14 giugno 2007

Forza Italietta - L'uomo del Colle ha detto si.

Berlusca_bossi ...ecco un ennesimo ritratto dell'Uomo (che dico uomo, dello Statista) che "salirà al Colle in un ultimo, disperato tentativo di far uscire l'Italia dallo stato di "vergogna" in cui è precipitato...

"C'è da vergognarsi di questa sinistra antiamericana durante la visita della più grande democrazia del mondo, che ci ha dato la libertà e la dignità. Questo è inaccettabile, è tornata l'Italietta" (Silvio Berlusconi, 8 giugno 2007)                

"Fantastica quella volta che ho parlato a Eltsin per venticinque minuti della Csce, la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione europea, e non sapevo cosa fosse. Eravamo a cena. Eltsin si lamentava che l'Europa non lo aiutava a risolvere la crisi in Cecenia attraverso la Csce. Io mi dicevo: chissà di che parla. Finisce, silenzio, finché lo svedese Carl Bildt per toglierci d'imbarazzo dice: 'Abbiamo qui il presidente di turno, chiediamolo a lui'. E si gira verso di me. Io sussulto, poi sento i tricolori che sventolano alle mie spalle, capisco che non posso fare una figuraccia per il mio Paese. E comincio a parlare e per venticinque minuti discetto di Cecenia, Europa, guerre. Alla fineScan10002_2 Mitterrand mi dice: 'Bene, la questione è nelle tue mani'. Quale?, mi chiedo io. Appena finisce la cena prendo Felipe Gonzales da parte e gli chiedo: 'Ma tu lo sai che cos'è la Csce?'. Lui comincia a ridere, non si ferma più, e finisce seduto per terra tanto che lo devo raccogliere..." (Silvio Berlusconi, Corriere della Sera, 2 febbraio 1998).              
"Mi dispiace che non siamo in Italia: sentire i canti in arabo è una cosa che ci poteva essere risparmiata" (Silvio Berlusconi nella chiesa di Hammamet al funerale di Bettino Craxi, 21 gennaio 2000).                

"Rasmussen è anche il primo ministro più bello d'Europa. Anzi, io penso di presentarlo a mia moglie, perché è molto più bello di Cacciari, secondo quel che si dice in giro... Povera donna... Ah ah ah, you don't knok the history? I explain you after... (Silvio Berlusconi in conferenza stampa al fianco del premier danese in visita in Italia, 4 ottobre 2002).                

"Signor Schulz, so che in Italia c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò" (Silvio Berlusconi inaugura a Strasburgo il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea e risponde così a una domanda del capogruppo socialista Martin Schulz sul conflitto d'interessi, 2 luglio 2003).                

Berlusca_corna_veronica "Nel bel mezzo del discorso di Chirac in Canada, Berlusconi si è alzato e ha cominciato a distribuire orologi agli altri leader, con un delizioso sprezzo politico" (The Time, 15 luglio 2003).                

"Dopo che gli ospiti avevano terminato il gelato tricolore - pistacchio, vaniglia e fragola - Berlusconi si è diretto a passo svelto verso una scalinata di marmo invitando i giornalisti a seguirlo nella stanza da bagno di cui aveva parlato in precedenza. Ha aggiunto che li portava lì perché la cosa poteva 'interessare alle signore'. E li ha invitati ad andare al piano di sopra a vedere la vasca da bagno nella quale Gary Cooper ha lavato la schiena ad alcune signore... Quando una giornalista scozzese particolarmente alta si è messa accanto a lui per farsi fotografare, il primo ministro, che è relativamente basso, ha cominciato a saltare su e giù come se volesse colmare il divario in altezza. È stato uno spettacolo insolito... Venerdì a cena le cose serie non sono state ignorate... Tuttavia, per la maggior parte del tempo, Berlusconi ha parlato di se stesso" (International Herald Tribune, cronaca da Bruxelles, 15 luglio 2003).

(Marco Travaglio - Repubblica.it)

mercoledì 13 giugno 2007

Genova, G8 - Il Vice Questore: "Sembrava una macelleria"

Genova, la testimonianza del vicequestore Fournier, uno dei 28 poliziotti imputati per la sanguinosa irruzione nella scuola Diaz: "Non dissi nulla per spirito di appartenenza"

Scuola_diaz GENOVA - "Sembrava una macelleria messicana": è con queste parole che Michelangelo Fournier, all'epoca del G8 del 2001 a Genova vicequestore aggiunto del primo Reparto Mobile di Roma, descrive quello che vide al momento dell'irruzione nella scuola Diaz. Una descrizione ben diversa da quella che Fournier, uno dei 28 poliziotti imputati per la vicenda, fornì inizialmente. "Durante le indagini non ebbi il coraggio di rivelare un comportamento così grave da parte dei poliziotti per spirito di appartenenza", ha confessato oggi in aula a Genova, rispondendo alle domande del pm Francesco Cardona Albini. Nelle dichiarazioni rese inizialmente da Fournier ai pubblici ministeri Zucca e Cardona Albini, il poliziotto aveva raccontato di aver trovato a terra persone già ferite e non pestaggi ancora in atto.

"Arrivato al primo piano dell'istituto - ha detto - ho trovato in atto delle colluttazioni. Quattro poliziotti, due con cintura bianca e gli altri in borghese stavano infierendo su manifestanti inermi a terra. Sembrava una macelleria messicana". "Sono rimasto terrorizzato e basito - ha spiegato - quando ho visto a terra una ragazza con la testa rotta in una pozza di sangue. Pensavo addirittura che stesse morendo. Fu a quel punto che gridai: 'basta basta' e cacciai via i poliziotti che picchiavano", ha raccontato ancora Fournier.

Sollecitato dalle domande del Pm Cardona Albini, ha aggiunto: "Intorno alla ragazza per terra c'erano dei grumi che sul momento mi sembrarono materia cerebrale. Ho ordinato per radio ai miei uomini di uscire subito dalla scuola e di chiamare le ambulanze". Fournier ha poi raccontato di aver assistito la ragazza ferita fino all'arrivo dei militi con l'aiuto di un'altra manifestante che aveva con sè una cassetta di pronto soccorso. "Ho invitato però la giovane - ha raccontato - a non muovere la ragazza ferita perché per me la ragazza stava morendo".

Fournier però ha anche cercato di ridimensionare in parte le responsabilità dei poliziotti: "Sicuramente nella scuola c'erano persone che hanno fatto resistenza, issato barricate, per cui non mi sento di dare la patente di santità a tutti gli occupanti dell'istituto". "Non posso escludere in modo assoluto che qualche agente del mio reparto abbia picchiato", ha detto ancora. In merito poi all'episodio del vice questore Troiani, il poliziotto che avrebbe portato le due bottiglie molotov nella scuola, come prova a carico dei 93 no global, poi arrestati, Fournier ha raccontato di aver visto il collega vicino alla camionetta con addosso il casco del Reparto Mobile di Roma. "Casco e cinturone del nostro reparto - ha spiegato - erano stati distribuiti in occasione del G8 anche ad altri reparti mobili".
(Repubblica.it)

Un piccolo omaggio a Sandro Baldoni

Debutta stasera al cinema Anteo di Milano (20,15 e 22,15) il film di un caro amico: "Italian Dream", di Sandro Baldoni. Sandro ha già diretto due films "sorprendenti" ("Strane Storie" e "Consigli per gli acquisti").
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Io non ci sarò. Non ho avuto il coraggio di cercarlo all'epoca della drammatica perdita di suo fratello Enzo in Iraq, non lo farò oggi per una occasione a metà fra il culturale ed il mondano. Per chi non ha coinvolgimenti personali, il consiglio è, se può, di andarci. Perchè Sandro è una delle più belle menti che il mondo della comunicazione abbia mai prodotto. Sandro viene infatti dal mondo della pubblicità, e cioè da un mestiere che gli ha regalato ampie soddisfazioni, ma al quale ha guardato sempre con "distaccata ironia": della serie "fare della pubblicità è pur sempre meglio che lavorare".
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Con Sandro ho avuto la fortuna di stare spesso insieme, negli anni 70/80, anni nei quali ci siamo ritrovati, con ruoli diversi, in un fantastico gruppo di lavoro che faceva capo alla FCA: c'era Sandro Baldoni, la "testa colta e pensante del gruppo"; c'era Lele Panzeri, uno dei migliori art-directors che la piazza milanese abbia mai prodotto, al quale mi avvicinava anche la passione per la vela. C'era Fabrizio Sabbatini, un "maledetto toscano" borbottone e polemico con tutto e con tutti, Direttore dell'Agenzia, e infine c'ero io, che avevo l'ingrato compito di "razionalizzare" le idee, quasi sempre geniali, spesso persino "vendibili", a volte meno, di questa manica di matti sapienti. Sono stati anni belli, pieni di speranze, di stimoli, di cose che rischiano di non tornare più.
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Io a Sandro devo molto di quello che sono. Ha contribuito a trasmettermi parte della sua ironia, mentre ha fallito nel compito di trasmettermi la sua grande moderazione e tolleranza. Non si può rubare tutto, ad un amico. Lo ringrazio per quanto mi ha dato.

martedì 12 giugno 2007

E' stato accusato da alcune componenti del suo staff - Ieri aveva accettato il patteggiamento della pena. Gli succederà Shimon Peres, già eletto dal Parlamento

Moshe_katsav GERUSALEMME - Moshe Katsav ha rassegnato le dimissioni da presidente dello Stato di Israele. A gennaio si era autosospeso dall'incarico, perché sotto inchiesta per abusi sessuali ai danni di alcune impiegate del suo staff. Ieri ha accettato il patteggiamento della pena firmando la dichiarazione di colpevolezza per una serie di reati sessuali, ma rischia ancora il carcere se dal prosieguo delle indagini, che scatterà con la formalizzazione delle accuse subito dopo che le dimissioni avranno effetto, emergesse anche il reato di stupro.

Eletto nel 2000, il mandato sarebbe scaduto il mese prossimo. Gli succederà Shimon Peres, già eletto da Parlamento israeliano. Katsav, 61 anni, ha rimesso il mandato al presidente della Knesset, Dalia Itzik, ha riferito un suo stretto collaboratore. Le dimissioni avranno effetto entro 48 ore, dopo le quali sarà Itzik a rilevare l'incarico a interim.

Il patteggiamento, che non risparmierà a Katsav l'ignominia di essere stato il primo presidente d'Israele a essere condannato per reati sessuali, è stato fortemente criticato dai movimenti femministi e dalla stampa locale.

...dunque, era tutto vero. Il porcone non era una vittima delle calunnie dei comunisti, amici dei terroristi di Hamas... ora aspettiamo con impazienza l'articolessa di Fiammetta Nierenstein, che ci spieghi che si tratta di calunnie, o che i comunisti gli hanno "teso una trappola"...

Storie di (stra)ordinario malcostume/2 - Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti Viendalmare

"Assunzioni anomale in Comune"

Moratti_culturista Al setaccio della Finanza 93 contratti fatti dalla giunta Moratti  In sette non possono nemmeno fregiarsi del titolo di «dottore». Per conquistare un posto da funzionario comunale, per loro, è bastato un diploma di scuola media superiore. Due, invece, pur ricoprendo un incarico «di alta specializzazione», non sembrano avere alcun titolo per ricoprire quel ruolo. Su 93 nomine effettuate a Palazzo Marino alla fine dello scorso anno dall´amministrazione da fine maggio capeggiata da Letizia Moratti, il lavoro investigativo delle Fiamme gialle del Nucleo regionale di Polizia tributaria di Milano, su più punti, ha scoperto «anomalie» che ora sono al vaglio del procuratore aggiunto Corrado Carnevali.

Sessanta pagine di rapporto in tutto, più due faldoni pieni zeppi di curricula dei «fortunati» neoassunti a Palazzo Marino. Si va dal «minimo» di 70 mila euro assegnati a una stagista, ai circa 320 mila euro annui lordi per il funzionario più alto in grado. Mediamente stipendi da 150 mila euro.  Il caso più «anomalo» riguarda l´assunzione del fotografo assunto con la qualifica di «vice caposervizio» nell´ufficio stampa di Palazzo Marino. Spesa per il Comune: poco più di 79 mila euro lordi. G. C. è un professionista dell´immagine, nel suo curriculum spicca il compito di membro dell´ufficio stampa del sindaco Moratti nella sua campagna elettorale. In pratica, immortalava l´ex ministro nella corsa per diventare primo cittadino.

La premessa, è bene sottolinearlo, è che allo stato attuale le Fiamme gialle non possono ipotizzare un reato preciso. Servono nuove verifiche. Spetterà al numero due della procura, Carnevali, verificare la correttezza delle nomine ed, eventualmente, ipotizzare un reato. La normativa in materia è molto scivolosa, ma soprattutto la giunta Moratti ha di fatto azzerato la precedente pianta organica di Palazzo Marino. Sulle 93 nomine passate alla lente di ingrandimento dai militari, solo 3 riguardano funzionari che erano in carica anche durante la giunta guidata da Gabriele Albertini. Sul resto è stata una vera e propria rivoluzione.

Tutto era partito da un esposto presentato a novembre da un nutrito gruppo di esponenti dell´opposizione: primo firmatario Basilio Rizzo. Il destinatario era la Corte dei Conti che, dopo aver letto le accuse, ha anche trasmesso una copia alla procura. Da lì, Carnevali, ha aperto un fascicolo contro ignoti e senza indagati. Servono prove per sostenere un´accusa per queste ipotesi di reato. Da qui la delega alle Fiamme gialle. Stando alla denuncia, «la spesa complessiva per l´assunzione dall´esterno ammonta a oltre 9 milioni di euro». Dall´esposto a oggi, però, le nomine sono lievitate di quasi un terzo. Da qui a dire che c´è stato un danno per l´Erario, come sostiene con fermezza l´opposizione, servono comunque ulteriori verifiche.

Ma mentre la Guardia di finanza verifica, in Comune il tema dei costi della politica resta caldo. E il sindaco Moratti ha deciso di passare alla controffensiva: ieri ha riunito i partiti della Cdl, annunciando loro che venerdì la giunta varerà un pacchetto di misure per tagliare le spese. «Dobbiamo dare un segnale che Milano dà il buon esempio al Paese», ha detto ai suoi il sindaco. Annunciando che lei per prima si ridurrà lo stipendio, passando da quello di sindaco alla busta paga di un semplice assessore. E poi, riduzione di enti para-comunali, consorzi e fondazioni, risparmi nei costi interni del Comune. Compresa una limitazione delle consulenze esterne.
Walter Galbiati - Emilio Randacio (L'Espresso)(12 giugno 2007)

...il caso della Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti Viendalmare è da psichiatria criminale, per l'associazione fra malcostume e demagogia. Dunque butta fuori tutto il personale assunto dall'odiato Albertini; assume 93 persone, spesso senz'arte nè parte, con stipendi medi da 150.000 euro (per confronto, un co.co.pro, quando gli va bene, porta a casa 10.000 euro); assume a 80.000 euro un tizio che ha il grande merito di averla fotografata durante la campagna elettorale, nascondendo sapientemente l'incombente alopecia....

...poi, fulminata sulla via di Assisi, Patria del Poverello, scopre che Milano, capitale morale, deve dare "l'esempio" al resto del paese, ed annuncia tagli. A cominciare dal suo stipendio. Assicuratrice, petroliera, aereo privato, ricchezze sconfinate... con lo stipendio da sindaco "ridotto", come direbbe il cabarettista Salvi, "ce la farà a farcela"?... Sono aperte le sottoscrizioni a favore della Brichetto...

La Politica Alta (m. 1,54, coi tacchi) – Cronaca di martedì 12 Giugno 2007

Ieri si sono conclusi gli spogli delle elezioni amministrative in alcuni comuni italiani. Il Cavaliere ha deciso: devo “salire al Colle”. Glielo ha spiegato il suo consigliere politico, Sandro Brioscio. Per dare la spallata, dobbiamo salire “Al Colle”.

Berlusconi_milanIl Cavaliere pensava che si trattasse dei Colli Albani, ed aveva già chiesto al fido cuoco Michele di preparare gli arancini di riso ed il “ruoto” di pasta al forno”. Poi il consigliere Sandro Brioscio gli ha spiegato che si trattava di salire al Qui Rinale, e che sarebbe stato inopportuno presentarsi col ruoto di pasta al forno.

Cav.: Buongiorno, c’è il napoletano?

Brioscio (premuroso): Presidente, dobbiamo chiedere del Presidente Napolitano...

Cav. (infastidito): napoletano, napolitano... Brioscio, non la pago per polemizzare su queste sciocchezze.

Napolitano (apparso nel frattempo): Prego, signori (sic!), accomodatevi, la vostra visita mi era stata preannunciata da Belpietro. A cosa devo l'onore?

Cav.: Presidente! (insomma, Presidente...), lei deve  sciogliere le camere... siamo in mano ad un governo illegittimo, che governa senza mandato popolare. Abbiamo votato domenica e lunedì, e abbiamo vinto noi: a Monza, a Pieve Emanuele, a Borgomanero...

Napolitano: certo, Cavaliere, in tutti i comuni dove avete vinto saranno sciolti i precedenti consigli comunali, e saranno insediati i nuovi consigli...

Cav.: Presidente, lei non ha capito!

Brioscio (sottovoce): Silvio devi dire "non mi sono spiegato"...

Cav.: Presidente, Brioscio dice che io non mi sono spiegato, ma io credo che lei non abbia capito: abbiamo vinto anche a Rho, a Sant'Antino e a Pisticci. Ora lei deve sciogliere le camere. Le ho già portato il foglietto precompilato. Deve solo mettere una firma...

Napolitano (paziente): Cavaliere, vede, per sciogliere il consiglio comunale di Pisticci non c'è bisogno della firma presidenziale.

Cav. (spazientito, nervoso): Presidente (anzi, presidente), lei non deve sciogliere il consiglio di Pisticci; deve sciogliere le camere. Alle precedenti elezioni hanno fatto i brogli, e poi con questa legge elettorale di merda non si governa, e poi noi vogliamo ricontare...

Napolitano (paziente): ma vede, Cavaliere, i brogli devono essere dimostrati... e comunque le precedenti elezioni sono state gestite dal suo governo e dal suo ministro degli Interni... se ci sono stati brogli, non posso chiederne conto a Prodi e a Giuliano Amato, non trova?

Cav. (sempre più irato): ma presidente del cazzo, le ho detto che vogliamo ricontare, fa finta di non capire o è scemo di suo?

Napolitano (paziente): vede cavaliere, la Giunta per le elezioni è presieduta da un uomo del suo partito. Glielo ha detto, che volete ricontare? Perchè vede, magari non ha capito bene, ed è per quello che il riconteggio va a rilento. Poi mi dicono che più "si riconta", più stanno emergendo voti a favore dei suoi avversari. E' sicuro di voler "ricontare" fino in fondo"?

Cav. (livido): io sono sicuro solo che dobbiamo sciogliere le camere, e con questa legge elettorale di merda non si può governare!

Brioscio (sottovoce): Presidente, questa legge elettorale l'abbiamo fatta noi!

Cav. (incazzato nero): Brioscio, non ti pago mica perchè tu mi dia torto ogni cinque minuti. Da oggi non sei più il mio consigliere. Fai venire subito qui Mara Carfagna e Michela Brambilla. E anche Cicchitto. E Schifani.

Nel frattempo, con discrezione, il Segretario del napoletano ha provveduto a chiamare il 118. Entrano due persone di bianco vestite, ma non sono Mara Carfagna e Michela Brambilla, bensì due robusti infermieri di una vicina casa di cura, travestiti, per non dare nell'occhio, da Mara Carfagna e da Michela Brambilla. Il Cavaliere prova a farle sedere sulle sue ginocchia, ma le sue ossa scricchiolano paurosamente. I due infermieri viaggiano sui 90 chili ciascuno.

I due impostori, chinandosi fin quasi ad inginocchiarsi, riescono a prendere il cavaliere, afferrandolo sotto le ascelle; lo sollevano a trenta centimetri dal suolo, sino a farlo sembrare alto 1,84, e, con molta delicatezza, lo portano via.

Il Presidente Napolitano, detergendosi una goccia di sudore dalla fronte, torna ad immergersi nelle sue letture. Prima della "Salita al Colle" del nano, stava leggendo Kafka (da un anno, uno dei suoi autori preferiti). Di Sandro Brioscio si sono perse le tracce. Alcuni dicono che si sia suicidato ingoiando il "ruoto" di pasta al forno preparato per la Salita al Colle. Altri dicono che, colto da improvvisa pazzia, stia facendo il giro di tutte le "leccherie" italiane, in preda a feroci crisi da astinenza, cercando altra merce pregiata da leccare. Cicchitto e Schifani stanno spiegando a Prodi che in fondo loro lo chiamavano Mortadella, ma con molto affetto, e che hanno sempre avuto grande stima di lui. Emilio Fede si è impiccato alla più alta parabolica di Cologno Monzese, non senza aver gridato per l'ultima volta "Viva Silvio"!

lunedì 11 giugno 2007

Statisti: quando i black-blocs portavano la Camicia Nera

(di Marco Travaglio)Repubblica Alemanno_gianni

"L'idea che a un capo di Stato in visita nella capitale del nostra nazione (George W. Bush, ndr) non sia possibile visitare una chiesa e la sede di un'associazione sociale in un quartiere di Roma è un duro colpo per l'immagine della nostra città e dell'Italia. Roma è la capitale, la sede della Città del Vaticano, del turismo e dell'accoglienza e non può subire una simile offesa. Mi pare quindi inaccettabile che il sindaco di Roma Veltroni, che si è sempre qualificato come il garante dei valori di apertura e solidarietà della nostra città, di fronte a questa pessima figura non trovi niente di meglio che esprimere generiche preoccupazioni e fare il Ponzio Pilato. La realtà è che ancora una volta Roma, amministrata dal centrosinistra, e la nostra nazione governata da Prodi si sono dimostrate prigioniere dei ricatti politici delle violenze di piazza dell'estrema sinistra e di chi nel governo si incarica di rappresentare questi estremisti".
(on. Gianni Alemanno, An, Ansa, 8 giugno 2007).

"Tutta la città di Roma deve un profondo ringraziamento agli oltre diecimila uomini in divisa che ieri, con il loro impegno, con il loro coraggio e con la loro pazienza, hanno impedito che gli scontri di piazza organizzati contro il presidente Bush dilagassero in tutta la città. Nessun ringraziamento va invece fatto ai promotori delle manifestazioni che dovrebbero essere consapevoli del fatto che, organizzando proteste in concomitanza con eventi critici come quello di ieri, non possono non creare l'occasione per incidenti e violenze da parte delle frazioni più estremiste. Nelle violenze c'è una responsabilità oggettiva che coinvolge tutta l'estrema sinistra, parlamentare e non, che ha fortemente voluto demonizzare la visita a Roma del presidente Bush. Mi auguro che il problema dei gruppi estremistici nella Capitale non venga archiviato in attesa passiva di nuovo scontri e di nuove violenze. C'è infatti, nella nostra città un vasto arcipelago di gruppi estremistici che predicano ogni giorno la violenza come strumento di lotta politica e che poi la praticano ogni qual volta hanno un'occasione di visibilità e di agibilità. Questo arcipelago viene mantenuto artificialmente in vita, tollerando occupazioni e illegalità diffusa che creano uno spazio antagonista fuori da ogni controllo".
(on. Gianni Alemanno, An)  (Ansa, 10 giugno 2007). 

Alemanno_trombone"Un gruppo di giovani appartenenti a formazioni di destra hanno tentato questa mattina, poco prima dell'arrivo del presidente americano Bush a Nettuno, di sdraiarsi per terra nella piazza verso la quale il capo della Casa Bianca era diretto, per bloccare il corteo. I ragazzi, una trentina secondo la Polizia, sono stati dispersi dalle forze dell'ordine, che ne hanno fermati alcuni e li hanno portati al commissariato di Anzio per essere interrogati, altri sono scappati. Già nei giorni scorsi volantini scritti da organizzazioni di destra erano circolati nella zona 'Contro lo sbarco americano a Nettuno'... Sugli incidenti avvenuti a Nettuno, la federazione romana del Msi ha emesso un comunicato per stigmatizzare il comportamento di Polizia e Carabinieri. I giovani del Fronte della Gioventù - afferma la nota - erano guidati dal segretario nazionale Gianni Alemanno. Quando i manifestanti si sono gettati a terra - conclude il comunicato - hanno innalzato striscioni con le scritte 'Alleati sì, servi no' e a favore di una piena autonomia dell'Italia all'interno della Nato... L'ufficio stampa del Msi ha diffuso una nota in cui è detto: 'Appare inaccettabile e incomprensibile la durezza inaudita usata dalle forze di polizia contro i giovani missini, contro i quali sono stati usati metodi che appartengono solo ai regimi liberticidi e che hanno giustamente indignato i cittadini di Nettuno'...".
(Ansa, 28 maggio 1989). 

Fascisti_2 "Tredici aderenti al Fronte della Gioventù sono stati arrestati a causa degli incidenti avvenuti ieri mattina a Nettuno, poco prima del passaggio del corteo con il presidente degli Stati Uniti e la moglie, che si recava in visita al cimitero americano. Tra gli arrestati, Giovanni Alemanno, segretario nazionale del Fronte della Gioventù. Le accuse sono quelle di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentativo di blocco di un corteo ufficiale... Durante gli incidenti un funzionario di polizia, un agente e un carabiniere sono rimasti feriti in modo non grave. Poco dopo l'arrivo di Bush a Nettuno, alcuni aderenti al Fronte della Gioventù hanno organizzato un sit-in con cartelli di protesta e, dopo un primo invito ad abbandonare la carreggiata da parte della polizia, al quale non hanno aderito, sono stati trascinati via di forza. Anche alcuni cittadini, che erano in attesa del passaggio di Bush, hanno rincorso i manifestanti perché ritenevano che avessero disturbato in modo provocatorio un avvenimento che a Nettuno era particolarmente sentito. Le segreterie nazionale e provinciale del Fronte della Gioventù hanno stgmatizzato il comportamento della Polizia e dei Carabinieri i quali, si legge in una nota, 'hanno aggredito brutalmente i manifestanti, colpendoli con calci e pugni e con la bandoliera usata come frusta e hanno colpito alcuni giovani con le radio portatili in dotazione'. Per quetso motivo il Fronte della Gioventù 'chiede l'immediata scarcerazione dei 13 giovani arrestati e l'apertura di un'inchiesta da parte della magistratura per accertare le responsabilità di chi ha dato l'ordine di aggredire e disperdere, con inusitata violenza, una manifestazione che aveva carattere pacifico e non violento'".
(Ansa, 29 maggio 1989).

"Gianni Alemanno, il segretario nazionale del Fronte della Gioventù, e gli altri missini che erano stati arrestati a Nettuno, sono stati scarcerati. Lo ha reso noto un comunicato del Msi, precisando che Alemanno è stato interrpogato in carcere dal magistrato, che gli ha poi concesso gli arresti domiciliari. Nel comunicato si afferma che 'la manifestazione di Nettuno voleva rappresentare un monito per chi troppo facilmente dimentica il nostro passato e offende la memoria di migliaia di caduti che si sono battuti per la dignità della Patria, mentre altri pensavano solo a guadagnarsi i favori dei vincitori'".
(Ansa, 30 maggio 1989).

sabato 9 giugno 2007

CORRIERE DELLA SERA
 
...mai più senza... nasce la TV (TiVedo) della Brambilla. Apolitica, of course....
 
Visibile sul canale 862 di Sky - Ecco la Brambilla tv: «I politici? Non da noi» - Quattro ore di diretta, le trasmissioni al via da lunedì: «Diamo voce alla gente comune. Populismo? Concetto ormai superato».
 
Michela Vittoria Brambilla, presidente dei Circoli della Libertà (Ap)
ROMA - Nasce il canale televisivo dei Circoli della Libertà. Le trasmissioni inizieranno lunedì prossimo alle 14 sul canale 862 di Sky e su diciassette emittenti regionali. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Associazione Nazionale Circolo della Libertà, sarà il supervisore generale, coadiuvata da Dede Cavalleri, direttore generale dei Circoli della Libertà. Giorgio Medail, un passato in Fininvest, dirigerà la rete.

BRAMBILLA TV - «La nostra sarà una tv per la gente e fatta dalla gente - spiega Michela Vittoria Brambilla - I politici hanno già tanti palcoscenici: la nostra idea è dunque quella di creare una piazza mediatica per le persone comuni, perché possano finalmente far sentire la loro voce. I cittadini avranno la possibilità di portare di fronte alla telecamere temi e problemi di attualità: potranno denunciare episodi di malasanità e di malagiustizia, o ancora il dilagare della criminalità nella loro zona, la mancanza di infrastrutture, la tassazione iniqua a cui sono soggetti. Ma potranno anche raccontare storie positive, che di solito non fanno notizia». In totale saranno quattro ore quotidiane di diretta, dalle 14 alle 18. La redazione sarà a Roma, in via Gregorio VII. Ci sarà uno studio anche a Milano.
Brambilla_tv
IL PALINSESTO - Durante le quattro ore di diretta, tuttavia, troveranno spazio anche le notizie positive, della «buona Italia che fa notizia» perché, ha spiegato Brambilla «nel nostro Paese, fortunatamente, c'è anche qualcosa che va bene. Spesso - ha sottolineato la presidente dei Circoli della Libertà - veniamo accusati di populismo ma questo è un concetto ormai vecchio di almeno dieci anni». «Un dato di fatto è che la politica non c'entra nulla con quanto sta facendo l'attuale Governo Prodi per il Paese -ha aggiunto- e denunciare questo non vuol dire fare dell'antipolitica, anzi. Noi non siamo antipolitici, ci permettiamo solo di dare voce ai cittadini, far dire loro quello che in realtà pensano. Bollare di populista chi esprime il proprio disappunto - ha concluso - significa non conoscere la realtà del Paese».
 
Medail ...dunque... lasciatemi indovinare... il Direttore sarà Giorgio Medail: qualcuno se ne ricorda? all'epoca della "scesa in campo" Medail, con cappellone alla "gei ar" e microfono, girava per le vie d'Italia a chiedere: "cosa ne pensate di Berlusconi"?... Ovviamente trovava solo gente che ne pensava tutto il bene possibile.... .
 
...tanta fedeltà è stata finalmente premiata. Anche lui, come Liguori, avrà qualcosa da "dirigere": la TiVedo di coscialunga brambilla. Meglio che niente. In fondo, si tratterà di una TV d'opinione: niente politici, solo "la ggente". Scommettiamo? come Medail, 13 anni fa, trovava solo entusiastici fans di Silvio, adesso troverà solo gente incazzata nera per "le tasse di Prodi". il randagismo in Sardegna, i brogli elettorali... Ovviamente la TiVedo della Brambilla sarà autofinanziata coi ricavi del commercio del pesce. Per puro spirito civico. Non perdiamoci questa TV di qualità...

Nasce la TV di Michela Coscialunga Brambilla. Da non perdere

CORRIERE DELLA SERA
 
...mai più senza... nasce la TV (TiVedo) della Brambilla. Apolitica, of course....
 
Visibile sul canale 862 di Sky - Ecco la Brambilla tv: «I politici? Non da noi» - Quattro ore di diretta, le trasmissioni al via da lunedì: «Diamo voce alla gente comune. Populismo? Concetto ormai superato».
 
Michela Vittoria Brambilla, presidente dei Circoli della Libertà (Ap)
ROMA - Nasce il canale televisivo dei Circoli della Libertà. Le trasmissioni inizieranno lunedì prossimo alle 14 sul canale 862 di Sky e su diciassette emittenti regionali. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Associazione Nazionale Circolo della Libertà, sarà il supervisore generale, coadiuvata da Dede Cavalleri, direttore generale dei Circoli della Libertà. Giorgio Medail, un passato in Fininvest, dirigerà la rete.

BRAMBILLA TV - «La nostra sarà una tv per la gente e fatta dalla gente - spiega Michela Vittoria Brambilla - I politici hanno già tanti palcoscenici: la nostra idea è dunque quella di creare una piazza mediatica per le persone comuni, perché possano finalmente far sentire la loro voce. I cittadini avranno la possibilità di portare di fronte alla telecamere temi e problemi di attualità: potranno denunciare episodi di malasanità e di malagiustizia, o ancora il dilagare della criminalità nella loro zona, la mancanza di infrastrutture, la tassazione iniqua a cui sono soggetti. Ma potranno anche raccontare storie positive, che di solito non fanno notizia». In totale saranno quattro ore quotidiane di diretta, dalle 14 alle 18. La redazione sarà a Roma, in via Gregorio VII. Ci sarà uno studio anche a Milano.
Brambilla_tv
IL PALINSESTO - Durante le quattro ore di diretta, tuttavia, troveranno spazio anche le notizie positive, della «buona Italia che fa notizia» perché, ha spiegato Brambilla «nel nostro Paese, fortunatamente, c'è anche qualcosa che va bene. Spesso - ha sottolineato la presidente dei Circoli della Libertà - veniamo accusati di populismo ma questo è un concetto ormai vecchio di almeno dieci anni». «Un dato di fatto è che la politica non c'entra nulla con quanto sta facendo l'attuale Governo Prodi per il Paese -ha aggiunto- e denunciare questo non vuol dire fare dell'antipolitica, anzi. Noi non siamo antipolitici, ci permettiamo solo di dare voce ai cittadini, far dire loro quello che in realtà pensano. Bollare di populista chi esprime il proprio disappunto - ha concluso - significa non conoscere la realtà del Paese».
 
Medail ...dunque... lasciatemi indovinare... il Direttore sarà Giorgio Medail: qualcuno se ne ricorda? all'epoca della "scesa in campo" Medail, con cappellone alla "gei ar" e microfono, girava per le vie d'Italia a chiedere: "cosa ne pensate di Berlusconi"?... Ovviamente trovava solo gente che ne pensava tutto il bene possibile.... .
 
...tanta fedeltà è stata finalmente premiata. Anche lui, come Liguori, avrà qualcosa da "dirigere": la TiVedo di coscialunga brambilla. Meglio che niente. In fondo, si tratterà di una TV d'opinione: niente politici, solo "la ggente". Scommettiamo? come Medail, 13 anni fa, trovava solo entusiastici fans di Silvio, adesso troverà solo gente incazzata nera per "le tasse di Prodi". il randagismo in Sardegna, i brogli elettorali... Ovviamente la TiVedo della Brambilla sarà autofinanziata coi ricavi del commercio del pesce. Per puro spirito civico. Non perdiamoci questa TV di qualità...

venerdì 8 giugno 2007

Lo sport in TV,e l'ignoranza crassa del giornalettismo sportivo

Mara_santangelo

A Parigi, al Roland Garros, Mara Santangelo, in coppia con Alicia Molik, ha vinto il titolo di doppio contro le titolatissime Srebotnik e Sugiyama.

E' la prima volta in assoluto che un'italiana vince un torneo del "Grande Slam", uno dei quattro tornei più importanti del mondo.

Eurosport non ha trasmesso la finale (pur avendone i diritti), perchè ha dovuto trasmettere l'ennesima replica di Lituania - Italia di calcio. Grazie.

P.S.: Invano potreste cercare la notizia sui giornali online o sulle agenzie, mentre sappiamo tutto su Gilardino...

"Buffone, vattene a casa". Decine di persone accolgono così il Cavaliere

Per consentirgli di proseguire la passeggiata, forze dell'ordine in tenuta antisommossa - Berlusconi contestato a Genova - Per il Cavaliere uova e insulti - Il suo commento: "Solo quattro illiberali, la maggioranza è con me"
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Berlusconi_buffone "Solo quattro illiberali". Così il leader di Forza Italia liquida la contestazione subita oggi a Sestri Ponente, storico quartiere di sinistra di Genova. Ma per Berlusconi la passeggiata elettorale alla vigilia del ballottaggio per le elezioni provinciali si è trasformata in una piccola via crucis. Grida, squilli di trombe da stadio e lancio di alcune uova (una ha colpito un agente della scorta), per oltre mezz'ora. "Buffone, buffone, vai a casa": così alcune decine di persone hanno accolto a Sestri Ponente il leader della Cdl, che mostrava una mano vistosamente fasciata ("Me l'hanno stritolata i miei fan", è stata la sua spiegazione).
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Dai contestatori, a cui si sono uniti anche i passanti, sono arrivati anche canti in dialetto, con l'obiettivo di far allontanare l'ex premier. Per consentire al Cavaliere di proseguire la passeggiata, le forze dell'ordine in tenuta antisommossa hanno formato due cordoni di sicurezza. La risposta di Berlusconi è stata un commento secco: "Sono quattro illiberali che urlano insulti scontati: la maggioranza qui a Sestri Ponente è con me".

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Dito E mentre sostenitori (al grido di "Elezioni, elezioni") e contestatori si affrontavano verbalmente sulla strada principale, via Sestri, il capo di Fi ha continuato a dirigersi verso piazza Bernardo Poch. Qui ha concluso la sua visita nel quartiere rosso, risalendo sull'auto blindata assieme alla candidata per la Provincia Renata Oliveri. Ma giusto un istante prima di chiudersi la portiera alle spalle, il Cavaliere ha lanciato l'ultima sfida a chi l'aveva accolto a colpi di uova. Saltellando accanto all'auto blindata, ha diretto il classico coro dei suoi sostenitori: "Chi non salta comunista è...".

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Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore di Fi Sandro Bondi, definendo quanto accaduto "indecente" e chiedendo che la sinistra prenda le distanze dai contestatori ed esprima la sua solidarietà alCorna leader della Cdl.

Repubblica.it

...questa volta Berlusconi non ha chiesto ad un pubblico ufficiale di identificare chi gli urlava "buffone"... forse perchè gli "identificandi" erano troppi?... e poi, come dovremmo chiamare un "uomo pubblico" che dirige il solito coretto "chi non salta comunista è... è..."? Statista? mi sembrerebbe eccessivo. Quanto a Sandro Bondi, cantore ufficiale del nano, se ne faccia una ragione: indecente è il nano, non chi lo chiama buffone...

mercoledì 6 giugno 2007

Leggete Libbbero: tre Direttori al prezzo di uno

Qualche giorno fa un amico, avendo ricevuto una newsletter nella quale riportavamo un articolo del "Betulla", mi aveva chiesto: "...ma non era stato radiato?" L'argomento è stato magistralmente approfondito dal collega Jack Farrow de "La Voce d'Italia", che ha pubblicato il seguente articolo:
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La_voce .

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Oltre a “Betulla”, ancora a libro paga anche il predecessore Feltri, radiato dall'Ordine per violazione dei princìpi deontologici - Libero: il quotidiano di centrodestra ha tre direttori e cinque vice -Farina, sospeso dall’Ordine dei giornalisti perché informatore dei servizi, ha un contratto come “direttore commerciale”

Milano, 21 mag. – A Libero non bastava un direttore. Ed evidentemente neanche due, se il quotidiano di centrodestra ha deciso di reclutarne un terzo. Dopo aver perduto Vittorio Feltri, radiato dall’Ordine dei giornalisti per aver pubblicato una lista di presunti pedofili, è toccato al suo vice Renato Farina – uomo di Comunione e liberazione – assumere la gerenza del giornale. Travolto dallo scandalo sui servizi, e sospeso dall’Ordine per 5 anni per essere stato a libro paga di Pio Pompa e Marco Mancini - l’ex numero due del Sisde tutt’ora in galera per il rapimento dell’imam di viale Jenner Obu Omar – è toccato ad Alessandro Sallusti assumere l’onore della guida dell’ex organo ufficiale del Movimento monarchico (sigla politica grazie alla quale Libero incassava milioni di euro di finanziamento pubblico). Mentre a Vittorio Feltri è stata riservata la qualifica di “direttore politico”, Farina (il cui nome in codice era “Betulla”) è stato “premiato” con un contratto di direttore commerciale, che ben si addice al suo recente passato di “venditore” di notizie al servizio segreto civile. E siccome “non c’è due senza tre, ed il quattro vien da sé”, alla terna di direttori è stato già affiancato Gianluigi Paragone, già direttore della Padania, organo ufficiale della Lega nord, ed attuale vicedirettore di Libero, in pole position per la cabina di regia. Visto come vanno le cose, l’editore della testata vicino alla Cdl, deve aver pensato che fosse meglio preparare una squadra di vicedirettori. A Paragone, infatti, si affiancano Fausto Carioti, Luigi Santambrogio, Pietro Senaldi e Giovanni Tagliapietra. Tagliapietra è l’uomo di fiducia della famiglia Angelucci, proprietari, oltre che del quotidiano milanese, anche del centro commerciale Shopping center tuscolano. E proprio negli uffici dello Shopping center in via Tuscolana 950 ha il suo ufficio Tagliapietra.

Angelucci story
L’anno scorso Angelucci era finito agli arresti domiciliari per corruzione e violazione delle norme sul finanziamento dei partiti politici, nell’inchiesta della Procura di Bari che riguardava l’ex governatore della Puglia Raffaele Fitto, oggi deputato di Forza Italia (il pm aveva chiesto l’arresto per entrambi). Secondo le accuse dei magistrati pugliesi, nel 2004, Fitto, nella sua qualità di Presidente della Giunta regionale, avrebbe fatto svolgere una ricognizione della situazione operativa di diverse Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per conoscere se queste nella regione Puglia fossero in grado di operare autonomamente come servizio pubblico nell’ambito delle Asl di appartenenza. Pur avendo ottenuto da tale ricognizione risposte che non escludevano la funzionalità autonoma delle Rsa, Fitto avrebbe offerto alla Giunta regionale un quadro non veritiero, secondo cui nella regione 11 Rsa erano impossibilitate ad operare, ragione per cui era necessario appaltarne il servizio all’impresa privata. Pertanto, la Giunta regionale provvedeva a deliberare una gara d’appalto per un ammontare di 198 milioni di euro. Alla gara partecipavano diversi raggruppamenti imprenditoriali, tra cui il Consorzio San Raffaele, riconducibile alla Tosinvest S.r.l. della famiglia Angelucci. Secondo il Gip la gara d’appalto sarebbe stata connotata da alcune anomalie: in una seduta della commissione aggiudicatrice veniva restituita l’offerta del Consorzio San Raffaele, la quale poi però risultava vincitrice della gara; l’offerta del Consorzio San Raffaele sembrava meno conveniente di quella di un altro concorrente in quanto il canone di concessione da corrispondere alla regione sarebbe stato inferiore a quello offerto da un’impresa non vincitrice. A fronte di questa attività contraria ai propri doveri di ufficio, Fitto avrebbe ricevuto un compenso illecito di 500 mila euro in varie tranches, anche per il tramite dell’ufficio amministrativo dell’Udc in Calabria, da destinare alla campagna elettorale per le successive elezioni regionali, ed in particolare alla lista «La Puglia prima di tutto». Per la ricezione di questi contributi Fitto è accusato sia di corruzione che di illecito finanziamento dei partiti politici. Peraltro, secondo l’accusa, Fitto avrebbe anche tentato di accontentare ulteriormente il Consorzio San Raffaele facendogli conferire «in estensione» e senza gara la gestione di ulteriori 4 Rsa, operazione tuttavia non riuscita per il voltafaccia di un funzionario della regione, dapprima ritenuto fidato.

Jack Farrow

...il seguito di questo articolo è che Libero ha chiesto alla "Voce", tramite un legale, di rimuovere l'articolo. Il Direttore  de "La Voce",Marco Marsili, al quale ho già espresso tutto il mio apprezzamento, ha risposto "picche". E Libero, ancora una volta, ne esce con l'immagine fracassata... Chi sarà il prossimo Direttore di "Libero"? Io punterei sul Generale Speciale...

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...

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