domenica 30 novembre 2008

Il Senatur alle prese con l'asinità del figliolo

20081129Spezziamo un'arancia in favore della famiglia Bossi - Il Senatur, alla terza bocciatura consecutiva del figliolo patano, sembra che si sia incazzato di brutto, ed abbia lanciato l'idea del "federalismo esaminatorio". Non solo mogli e buoi dei paesi tuoi, ma anche esaminatori. Secondo la ragionevole proposta del senatur, un ragazzo di, poniamo, Chignolo Po, può essere esaminato da un professore di Chignolo, ma non da un professore si Castrovillari, o di Roseto degli Abruzzi.

Questa volta sono totalmente solidale col senatur. Prendiamo l'italiano: a Castrovillari i "brut terun" dicono "vada a destra", a Chignolo Po la dizione esatta è "vadi a destra"; a Roseto degli Abruzzi un illetterato vi chiederà: "vieni anche tu?"; a Chignolo Po vi chiederanno: "vieni anche te?"; a Catanzaro (me lo ricordo bene), io operavo "sotto l'égida" di qualcuno; a Desenzano, si opera "sotto l'egìda".

Anche la geografia, è opinabile: a Cassano Magnano sono convinti che esista un'area etnico-politica, chiamata Patania, che include, in alcuni giorni, le regioni toccate dal Dio Po; in altri momenti, si allarga fino ad includere anche la Toscana, le Marche e l'Umbria. A Castrovillari, invece, sono convinti che esista un'area climatica, chiamata Val Padana (famosa soprattutto per la sua nebbia, da cui il detto popolare "Nebbia in Val Padana").

La Ministra "Tailleur Semovente", avvocatessa Gélmini, farebbe bene a non prendere sottogamba questo problema, e segnarlo in bella evidenza sulla sua rubrìca. Anzi, sulla sua rùbrica.

 YES, WE CARE! AIUTIAMO CHI è RIMASTO INDIETRO!

  

sabato 29 novembre 2008

Mai più senza: l'ultima Palla di Beppe Grillo

Palladelgrillo La notizia, debitamente amplificata sul suo blog, girava da giorni, da quando Beppe Grullo ne ha fatto un elemento clou del suo spettacolo teatrale, che si intitola (omen, nomen) "Delirio". La portata dell'evento è storica. Quasi come quella dell'auto ad idrogeno, che il grullo usava in palcoscenico, per respirare a titolo dimostrativo il prodotto del tubo di scappamento. Emissioni? solo H2O. Peccato che Grullo arrivasse in teatro col maxi-SUV; peccato che non sia mai stato invitato a respirare i fumi della centrale termoelettrica di Caorso, che produceva l'energia necessaria a fare il processo di idrolisi che fornisce l'idrogeno...

Il "Nuovo Miracolo Grullesco è una Palla a forma di palla. Miracolosa. Quasi eterna. La comprate una volta, e... addio per tre anni a Dash e a tutti i detersivi per lavatrici. In tre anni, mille euri di risparmio assicurato. La Palla fa tutto da sola: lava, sbianca, profuma, candeggia, sterilizza. Forse, in una prossima versione perfezionata, sarà anche in grado di stirare. Grullo ci sta lavorando.

Ora, però, si sono messi di traverso i soliti antigrullisti prevenuti: Il Salvagente, Mi Manda Rai Tre, e, buon ultimo, il Tafanus, a demolire il lavoro di questo cazzone all'idrogeno. Ormai, dopo il successo epocale delle iniziative grullesche su "Parlamento Pulito" e sul referendum libera-informazione, quasi tutte le persone sagge hanno preso la bella abitudine, appena il grullo ne spara una delle sue, di andare a "vedere le carte". Così il Salvagente prima, e RaiTre ieri, hanno voluto verificare i miracoli della Palla Magica, dal nome altamente tecnologico: "Biowashball". Cazzo! come suona bene!

Ma leggete questo articolo sul "Salvagente":        [Articolo Prova Tecnica]

La Palla è quello che dichiara onestamente di essere una palla. Grillo, ancora una volta, dimostra di essere quello che non sa di essere: un grullo. Quanti poveracci, e quante poveracce, avranno buttato nel cesso i 35 euri (quasi il costo di un mese della Carta Caritas-tevole di Berlusconi&Tremonti, le "Palle Miracolose" della politica italiana?) Quelli che meno tasse per tutti e un milione di posti di lavoro?

Ecco, in sintesi, i risultati del test del "Salvagente"

Lavare senza detersivo? Il bluff delle Magic ball - Una pallina di plastica per togliere le macchie: ma un test di Salvagente dimostra il contrario.
(Giulio Meneghello - Il Salvagente)

È una pallina di plastica verde con all’interno pezzetti di ceramica, a vederla sembra un giocattolo ma promette di rivoluzionare il nostro modo di fare il bucato. Pulito impeccabile senza più detersivi e con acqua a meno di 50 gradi. Questi gli effetti della sua “magia”, che sarebbe basata su una reazione chimico-fisica, la ionizzazione, che la ceramica, senza l’ausilio di alcun tipo di detergente chimico, produrrebbe con l’acqua alterandone le caratteristiche tanto da renderla capace di sciogliere lo sporco.

Stando a quello che dichiara il produttore, con la Biowashball nei tre anni corrispondenti alla vita di una pallina si risparmierebbero circa 1.000 euro in detersivo, una cifra sufficiente a far investire volentieri 35 euro, tanto costa, nell’innovativo prodotto. Anche perché al risparmio per le tasche va aggiunto quello per l’ambiente, che si ottiene evitando di riversare migliaia di litri di detersivo ogni anno con gli scarichi della nostra lavatrice. E in più ci si mette  al riparo da molte controindicazioni dei detersivi, che spesso non sono proprio amici della pelle. Insomma, Biowashball avrebbe tutte le carte in regola per un successo dirompente, e infatti negli ultimi due mesi, grazie anche alla pubblicità che Beppe Grillo ne sta facendo nel suo spettacolo “Delirio” (nel quale fa una dimostrazione d’uso in diretta), sta suscitando molto clamore.

Beppegrillo01 Settimana dopo settimana nei blog e nei forum su internet crescono le discussioni e l’interesse sulla pallina per lavare senza detersivo. Ci sono gli entusiasti che organizzano ordini di massa dal produttore svizzero e gli scettici che ne mettono in dubbio l’efficacia. Non mancano nemmeno le testimonianze di chi l’ha provata: quelle di chi è totalmente soddisfatto, e quelle di chi, invece, spiega che, sì, lava, ma con lo sporco più impegnativo non ce la fa.

Se la pallina magica funziona o meno è una questione che ha subito appassionato anche il Salvagente, sempre attento a soluzioni che possano far bene all’ambiente e al consumatore, come a smascherare eventuali bufale. Abbiamo deciso così di tagliare la testa al toro commissionando un test di laboratorio per dire con certezza se Biowashball lava veramente.

I tecnici hanno messo in funzione tre lavatrici: una con la dose consigliata del detersivo in polvere leader di mercato (40 grammi di Dash in polvere), una con la Biowashball e la terza solo con acqua. In questo modo è stato eseguito il test standard con cui viene normalmente valutata l’efficacia di detersivi e altri prodotti per il bucato. Vale a dire che, alla stessa temperatura e con lo stesso carico e ripetendo la prova diverse volte, sono state lavate macchie standard (su pezzuole di cotone macchiate in laboratorio da istituti certificatori in modo da avere, per le diverse sostanze, tre serie di macchie assolutamente identiche tra loro) successivamente esaminate allo spettrofotometro, lo strumento che misura il grado di rimozione dello sporco, e contrassegnate con un valore da 1 a 100 (dove 100 è la rimozione completa).Delirio

Le macchie standard sono quelle indicate dalle linee guida europee per questo tipo di test: 23 macchie corrispondenti ai tipi di sporco più comuni, dall’olio di motore all’erba, dal vino rosso al make up e così via. Il risultato? Purtroppo per chi sperava nel miracolo Biowashball lava, ma esattamente quanto l’acqua da sola [...] La differenza tra Biowashball e acqua è invece risultata praticamente nulla [...]

Questo articolo fa parte di un test pubblicato da Il Salvagente sul numero 46 del 20-27 novembre 2008

P.S.: Il fatto che della Palla Miracolosa Beppe Grullo stia facendo il clou del suo spettacolo, e che il titolo del suo spettacolo sia "Delirio", è puramente casuale. Ovviamente il DVD del suo delirante tour "Delirio" è già regolarmente in vendita sulla Bancarella Telematica di Beppe Grullo.

venerdì 28 novembre 2008

Ponte sullo stretto: un momentaccio...

Ponte, impossibile fare espropri: i tempi si allungano ancora - Alla vigilia della riunione del Cipe emergono nuovi dubbi sull'iter e sulla fattibilità. E i soldi già stanziati potrebbero finire altrove - Nonostante le garanzie del governo e le speranze di Cuffaro e Lombardo la Grande Opera non ha ancora un progetto definitivo
(di Giuseppe Baldessarro - Repubblica.it)

Pontestretto_2 REGGIO CALABRIA - Il sogno del Ponte sullo Stretto di Messina passa per la riunione del Cipe in programma oggi. E non è solo una questione di soldi. L'amministratore delegato della "Stretto", Pietro Ciucci, ma soprattutto il General Contractor, vincitore dell'appalto per la progettazione e la realizzazione della megaopera, aspettano i finanziamenti necessari per far ripartire l'iter e, ancor di più, garanzie dal Governo affinché questo non venga più bloccato.

Insomma la società non vuol più correre il rischio che eventuali futuri cambi di maggioranza possano trasformarsi in un nuovo stop al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia, come già avvenuto alla fine del 2006 col governo Prodi. Garanzie e soldi dunque, tanto più in un periodo di recessione internazionale e di crisi.

In caso contrario non vi sarebbe la disponibilità dei privati ad andare avanti in un'operazione che di incognite ne ha già tante di suo. Ad iniziare da quelle sollevate dal professore Remo Calzona - per anni componente della commissione Anas, coordinatore del comitato scientifico della Stretto di Messina e dello stesso Cipe, per la fattibilità del Ponte - che dopo aver taciuto (almeno pubblicamente) le proprie perplessità da consulente, ha scritto un libro, "La ricerca non ha fine", nel quale in sostanza afferma che il ponte, così come progettato, potrebbe non stare in piedi.

L'iter riparte. Del Ponte si discuteva già in campagna elettorale, con Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo (rispettivamente ex e attuale governatore della Sicilia) impegnati a guidare la rivolta degli isolani a Roma al grido "U ponti u vulimu". Rincuorati, nello stesso periodo, dallo stesso Belusconi che garantiva ai suoi elettori "U ponti vi facimu". E coerentemente a quanto affermato nella scorsa primavera, subito dopo le elezioni, nuove assicurazioni sono arrivate sia dalla maggioranza che dai membri del nuovo Governo, premier in testa, e dall'intero centrodestra.

Berlusconi02 A stretto giro di boa, lo scorso 16 settembre la Stretto di Messina si è riunita; il Cda ha chiesto all'amministratore delegato Pietro Ciucci di rinnovare la convenzione che regola la società con il Ministero delle Infrastrutture, con l'obiettivo di "dare avvio alla progettazione definitiva nel 2009, di aprire i cantieri entro la metà del 2010 e di inaugurare l'opera entro il 2016".

A ottobre Ciucci però chiarisce: "Il ponte sullo Stretto sarà percorribile nel 2016-2017, ma dipende dalla coerenza dell'azione del Governo e da quanto saremo bravi noi". Un invito, in altri termini, a non fare gli errori del passato. In una fase decisiva, visto che nell'aria c'è già l'intenzione di Roma di mettere mano ad un nuovo piano nazionale per le infrastrutture.

I finanziamenti. A settembre, a Messina, alla festa del Movimento per l'autonomia di Lombardo (Mpa) arriva il sottosegretario alla presidenza Gianfranco Micciché che annuncia entusiasta: "Il Cipe, in una delle sue ultime riunioni ha stanziato 700 milioni di euro per gli espropri dei terreni". Il forzista tuttavia invita ad andar cauti sulla realizzazione del ponte e aggiunge: "Posa della prima pietra? Non esageriamo perché quando sarà non lo so. Quello che so è che il Cipe ha finanziato gli espropri per i terreni, e gli espropri si fanno non per costruire campi da calcio...".

E via ai complimenti e agli abbracci. Peccato che l'annuncio di Micciché non abbia fondamento, visto che la legge italiana prevede che gli espropri possono essere fatti solo in presenza di un progetto definitivo, che al momento non esiste ancora. A inizio novembre il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli ha annunciato: "Nel piano anticrisi da 80 miliardi di euro del Governo, da varare per far fronte alla crisi economica, 44 miliardi, divisi in due tranche, saranno destinati alle opere pubbliche". Tra queste "il Mose a Venezia, il raccordo Parma-La Spezia della Cisa, la Milano-Mantova, l'autostrada Civitavecchia-Livorno, la BreBeMi e poi una parte del Ponte sullo Stretto di Messina [...] 

Cuffarocannoli Insomma, il rischio è che di soldi al Ponte ne restino pochini - anche in virtù della contropartita che la Lega chiederà per il nord - mentre alla "Stretto di Messina" fanno il punto della situazione e tentano di far ripartire la macchina.

Il riavvio del progetto, alla luce dello stop di un anno e mezzo, deve necessariamente riguardare l'aggiornamento dei corrispettivi contrattuali, della Convenzione con il concedente Ministero delle Infrastrutture e del relativo piano finanziario. In particolare, devono essere individuate le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione, anche in sostituzione dei fondi ex Fintecna in precedenza destinati al Ponte e che con legge dell'ottobre del 2006 sono stati versati al bilancio dello Stato e finalizzati alla realizzazione di altre oper [...] 

Le perplessità di Remo Calzona.

Ad agosto scorso la casa editrice Dei-Tipografia del genio Civile, ha pubblicato un libro dell'Ingegner Remo Calzona, dal titolo sibillino "La ricerca non ha fine", nel quale vengono messi in discussione alcuni elementi del progetto. Calzona è stato per anni componente della Commissione Anas per il parere di fattibilità del Ponte, e sullo stesso argomento vanta il titolo di componente e relatore della Commissione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e coordinatore del Comitato scientifico della "Stretto di Messina".

Smessi i panni di consulente entusiasta del progetto oggi sostiene che il ponte potrebbe non stare in piedi a causa del suo stesso eccessivo peso e che i materiali potrebbero collassare, non essendoci prova della loro resistenza. In più esprime perplessità sulle reali condizioni di sismicità dell'opera, sulla situazione geomorfalogica, sull'impatto ambientale e socio culturale. Calzona inoltre propone un progetto alternativo che prevede un enorme pilone in mezzo al mare, a fronte della campata unica prevista dalla Stretto di Messina. All'esperto ha già risposto il Cda della "Stretto" che ha confermato di ritenere il progetto preliminare del ponte sospeso, a campata unica con pile in terraferma, la "soluzione definitiva di costruzione del Ponte sullo Stretto", sulla base di valutazioni di fattibilità tecnica, di impatto ambientale e di costi economici. Al contempo la "Stretto" avrebbe esaminato lo studio compiuto dal proprio Ufficio Tecnico, "con la collaborazione di alcuni esperti noti a livello internazionale (i docenti universitari Fabio Brancaleoni, Giorgio Diana e Michele Jamiolkowski), sul progetto alternativo proposto dal professor Remo Calzona, e dall'analisi è emersa la complessiva infondatezza delle affermazioni critiche di Calzona sul progetto preliminare del 2002 e la non fattibilità dell'ipotesi progettuale dallo stesso prospettata". Insomma, capitolo chiuso.

Insomma, siamo ritornati indietro di vent'anni, nella discussione. Cucù, cucù, forse il Ponte non c'è più... Un altro Grande ed Epocale Successo del Governo Grandoperista

martedì 25 novembre 2008

I TAGLIANI BRAVA GGENTE

Kamikaze_fashion_2I TAGLIANI BRAVA GGENTE - Hanno confessato i quattro giovani incensurati fermati dalla squadra mobile di Rimini con l'accusa di essere i responsabili del tentato omicidio di Andrea Severi, il clochard tarantino di 44 anni che fu dato alle fiamme mentre dormiva su una panchina lo scorso 10 novembre.

I quattro sono Alessandro Bruschi, 20 anni, barista; Matteo Pagliarani, 19 anni, impiegato in un laboratorio di analisi; Enrico Giovanardi, 19 anni, elettricista; Fabio Volanti, 20 anni, studente. Sono tutti nati a Rimini da famiglie che il capo della mobile Nicola Vitali ha definito "modestissime ma normali".

LA "DRAMMATICA FATALITA'" - Il Cipria dovrà farsene una ragione. Il dramma di Rivoli non è dovuto ad una "drammatica fatalità". Il Fato (maiuscolo), non c'entra un cazzo. Ha tentato oggi di spiegarlo al Cipria persino Bertolaso, non iscrivibile alla categoria dei comunisti che seminano zizzania e pessimismo.

Qualcuno, se può prendersi un mese sabbatico da dedicare all'educazione semantica di nani da giardino, provi a spiegare al Cipria la differenza fra "casuale" e "causale". Sarà durissima...

La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

3rdplace Centinaia di iniziative in tutto il mondo celebreranno oggi la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, perché ovunque sono milioni le vittime di aggressioni e soprusi. Tante, troppe, anche in Italia dove, secondo i dati dell'Istat sono quasi 7 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita.

Cinque milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), tre milioni 961mila violenze fisiche (18,8%). I partners sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica rilevate, che nella quasi totalità dei casi non vengono denunciate. Oggi sono decine le iniziative organizzate in tutta Italia, che hanno visto un prologo con la manifestazione che sabato scorso ha 2ndplaceradunato a Roma 50.000 donne riunite dalle associazioni femministe e delle studentesse universitarie [...]

Ma la Giornata mondiale è l'occasione anche per segnalare le situazioni più compromesse nel mondo, come ha fatto la Sezione italiana di Amnesty International che ha lanciato una campagna in favore delle donne colpite da Hiv/Aids in Sudafrica: su 5,5 milioni di persone malate il 55% dei contagi riguarda le donne [...]

E l'Ifad, il Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo dell'Onu ricorda che le donne delle comunità povere nelle aree rurali sono particolarmente soggette alla violenza, violenza che viene esercitata sotto diverse forme: abusi sessuali e fisici tra le mura domestiche, stupri, diffusione di Hiv-Aids, pratiche tradizionali, come la mutilazione genitale, e il traffico di esseri umani. L'Ifad ha anche ricordato che la data del 25 novembre ricorda quanto avvenuto nel 1960, quando furono violentate ed uccise le sorelle Mirabal, paladine della lotta di liberazione della 1stplaceRepubblica Dominicana dalla dittatura.
(ANSA)

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Questa la nota dell'ANSA, che ho scelto perchè riporta le scarne e terribili cifre, senza gli inutili orpelli di note di colore, che distraggono dalla sostanza.  In questo contesto, poteva mancare il pezzo di bravura della Bocca di Forza Italia? No, non poteva mancare, ed infatti, puntuale è arrivato:

"...il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha presentato a Milano la "scatola rosa", un rilevatore satellitare istallato sulle auto delle donne che segnala automaticamente gli incidenti stradali e, su chiamata, lancia in caso di pericolo un sos alle forze dell'ordine..."

E se la Ministra lasciasse fare queste cose ai tecnici? Se ricordasse di essere Ministra delle "Pari Opportunità" e non delle "Opportunità di Genere"? Se riflettesse sul fatto che spesso ci sono donne anche in macchine guidate e/o intestate ad uomini? E che ci sono uomini che guidano macchine intestate a donne? La morte per incidente stradale non seguito da Epirb tempestivo soccorso è più grave se riguarda una donna, o è "grave uguale" anche se riguarda un uomo? Ministra, non scopra l'acqua calda. Questi giochini esistono da tempo. Si chiamano EPIRB, acronimo di "Emergency Position Indicating Radio Beacon". Gli Epirb funzionati davvero costano fra i 1000 ed i 2000 euro. Diciamo 1000. Lei li ha 20 miliardi di euro per attrezzare 20 milioni di auto? Si? Bene! Ora aggiunga il fatto che un segnale di una "radio-beacon" non dev'essere solo trasmesso, ma anche ricevuto, decodificato, e interpretato (si tratta di furto d'auto? di incidente? di pericolo? di affondamento di imbarcazione?). Tutto si può fare, e di fatto si fa. Ma serve anche un abbonamento annuale (che costa una tombola) a società quali Viasat, Geosat, Sarsat ed analoghe. Vede, ministra, i sistemi di segnalazione satellitare sono cose alquanto complesse. Più complesse che non la leggina sulle puttane e sui loro clienti, che hanno suscitato la malcelata ilarità dei questori di tutta Italia.  Le lasci fare a chi se ne intende. Siamo seri.

Vede com'è complessa la vita, Ministra, appena si abbandonano le cabine dei camionisti.., L'ANSA ci informa quindi che:

"...per quanto riguarda l'Italia, mentre le Acli hanno lanciato una "pubblicità regresso" contro la violenza, oggi Telefono Rosa distribuirà a Roma 10 mila copie di una guida per la prevenzione delle violenze. L'associazione ha anche rivolto un appello alle parlamentari per un'azione comune perché sia approvata la legge che istituisce il reato di stalking..."

Bene la "Pubblicità Regresso", e farla è certamente meglio che non farla, anche se serve a poco. Il violento delinquente non lo fermi, magari fra sei mesi, perché improvvisamente si ricorda di uno spot che ne avrebbe dovuto cambiare gli standards etici. E' come gli appelli del Papa a "restituire il rapito all'affetto dei suoi cari". Male non fanno, ma non mi risulta che siano MAI serviti a qualcosa.

La distribuzione della guida, poi, in 10.000 copie, è poco più che uno spot di autopromozione delle ACLI. Il costo è certo, il numero è ridicolo (copre lo 0,03% delle donne), l'effetto pratico è nullo.

CHE FARE?

A livello planetario, non ho risposte che possano essere contenute nel breve spazio di un post (basti pensare a quanto ci sia da fare contro le mutilazioni genitali, gli stupri di guerra, lo sfruttamento della prostituzione, il ricatto economico, i matrimoni combinati, la poligamia, il diritto alla protezione da infezioni sessuali, l'aborto, il controllo dell'embrione pre-impianto...)

In nessun paese, Italia inclusa, sarà mai superato il problema dell'intrinseca maggior vulnerabilità della donna alla violenza fisica, dovuta alla strutturale differenza di peso corporeo, massa muscolare, e forse predisposizione alla violenza fisica. Credo quindi che meglio sarebbe lavorare su cose fattibili.

Fra queste, metto in primo piano il fatto che spesso la donna è vittima di violenze in ambito familiare, poichè è costretta a subire la violenza economica. La mancanza di autosufficienza economica, spesso costringe la donna a rimanere dove non vorrebbe, con un uomo che, se potesse, lascerebbe in due minuti.

L'Italia è uno dei paesi occidentali a minor tasso di occupazione femminile. Ecco, ministra dei camionisti, pensi a questo. Pensi a provvedimenti che incentivino l'assunzione delle donne. Pensi a provvedimenti che assicurino alla donna la possibilità di avere un figlio senza essere licenziata. Pensi a dare alle donne che lavorano asili-nido che non costino quanto tutto il suo stipendio. Pensi a rendere libere le donne di fuggire da un uomo violento. Lasci perdere le puttane (che nella sua testolina sono solo un brutto problema di "arredo urbano"), e non si occupi di EPIRB, di cui, in tutta evidenza, non capisce una mazza. Si occupi di cose serie, Si occupi di cose fattibili. Le puttane, signora mia, ci sono sempre state, e sempre ci saranno. E ci saranno finchè ci saranno uomini disposti a comprare corpi e donne disposte a vendere corpi. Lei (come ministra, of course) dovrebbe saperlo benissimo.

QUALCOSA CHE NON PIACERA'

Vorrei concludere con qualcosa che a qualche femminista dura e pura non piacerà. Non mi piacciono le manifestazioni "di genere". Avrei preferito una giornata contro la violenza "tout court", maschile o femminile che sia. Non mi piacciono le "quote rosa", come non mi piacerebbero le "quote azzurre". E, fatto salvo il concetto, già espresso, della maggior "potenzialità fisica" dell'uomo nell'esercizio della violenza, non mi piace che se ne faccia quasi un discorso di  maggior "predisposizione etica". Gli episodi di "efferata" crudeltà fisica femminile non mancano (basta scorrere l'indice analitico di certe trasmissioni TV, ma non voglio innescare polemiche).

Poi esiste un tipo di violenza psicologica, altrettanto crudele di quella fisica, che non ha sesso. Ecco, mi piacerebbe che un giorno riuscissimo a riunificare tutte le varie "Giornate" contro le violenze di genere o di specie, dentro un unico grande contenitore, che educhi e sensibilizzi tutti contro LA VIOLENZA, da chiunque e con qualsiasi strumento praticata. Tafanus

lunedì 24 novembre 2008

Rivoli: la "drammatica fatalità" italiana si chiama Berlusconi

Tafanus Questa, e solo questa, è la drammatica fatalità italiana: ritrovare ancora al potere, dopo 14 anni dalla "scesa in campo",  un simile demente. Uno che mentre il mondo crolla sotto la frana ormai inarrestabile del loro liberismo all'amatriciana, non trova di meglio che andare ai vertici internazionali a fare cucù alla Merkel. "Dolcetto o scherzetto"?

Drammatica fatalità è ritrovarsi come Ministro Brunetta, che lotta ferocemente contro i "fannulloni" da 800 euro, e per valutarli assume "esperti" da 300.000 euro all'anno.

Drammatica fatalità è ritrovarsi con un La Russa al cui cospetto le forze armate sono costrette a scattare nel Presentat'arm... Arm!

Drammatica fatalità è ritrovarsi con un giovane ex picchiatore fascista a sindaco della più importante città italiana.

Drammatica fatalità è ritrovarsi come  ministro della pubblica istruzione un tailleur semovente. Sotto il vestito, niente.

Drammatica fatalità è ritrovarsi come ministro delle pari opportunità una di cui si dice tutto il bene possibile, specie nell'ambiente dei camionisti.

Potremmo continuare.

Drammatica fatalità sticazzi

Berlusconimalore"Non c'erano indizi di pericolosità, poteva accadere ovunque". Questa la brillante, autoassolutoria dichiarazione del coglione pittato. Poteva accadere dovunque, ma è accaduto e continua ad accadere nelle fatiscenti scuole italiane. Quando oltre una scuola su dieci non è a norma con l'impiantistica elettrica ed idraulica; quando una scuola su due non è a norma con le norme antincendio; quando due scuole su tre non hanno il certificato di sicurezza statica, fatalità è solo il fatto che non ci sia una Rivoli a settimana.

Drammatica fatalità è avere un responsabile della Protezione Incivile che oggi dichiara che metà delle scuole è a rischio, ma che non risulta abbia finora promosso alcuna azione legale o di seria prevenzione per proteggere (civilmente, of course) i nostri ragazzi dalla "drammatica fatalità".

E' commosso, Bertolaso, quando racconta dell'altra "drammatica fatalità";

"...non dimenticherò mai la notte di San Giuliano, il 31 ottobre del 2002. Ero là con i soccorritori. Il vigile del fuoco davanti a me estraeva i corpi da sotto le macerie. Diceva solo "vivo" quando c'era qualche speranza di salvare un bambino. Non ce l'hanno fatta in 27. Quella notte ci siamo detti tutti che non si poteva accettare quella tragedia senza reagire". Tra il 2002 e il 2003 vennero stanziati 500 milioni di euro "ma solo all'inizio di quest'anno quei fondi sono stati spesi concretamente". Sei anni, uno scandalo. Lei ha idea che cosa succederebbe se arrivassero domani i 4 miliardi necessari?".

No, Bertolaso, non abbiamo idea, e non vogliamo averla. Ma una idea ce la siamo fatta su quanto è successo. I primi soldi sono stati stanziati - lo dice lei, e noi le crediamo - fra il 2002 e il 2003 (Governo Prodi, I suppose...); poi lei cerca di far passare l'idea che si sia iniziato a spenderli "all'inizio di quest'anno". Due righe più avanti arriva l'errata corrige: si è iniziato a spenderli "fra la fine del 2007 ed i primi mesi del 2008" (ancora Governo Prodi, I suppose). E' scandalizzato, Bertolaso. Sei anni! Però poi si riprende, e spiega PERCHE' ci siano voluti sei anni per iniziare a spendere:Scuolarivoli

"...prima abbiamo dovuto attendere che i due ministeri competenti, quello della Pubblica istruzione e quello dei Lavori Pubblici, si mettessero d'accordo sui criteri per scegliere le scuole da ristrutturare. Poi è stato necessario il via libera del Cipe. Poi la palla è passata alle Regioni, alle Province, ai Comuni e alle Province autonome. Così i lavori sono partiti tra la fine del 2007 e l'inizio di quest'anno..."

Bertolaso, mi perdoni, ma voi non siete il "governo del fare"? la legge che prevede la requisizione delle scuole non a norma esiste da 22 anni. Non è stata MAI applicata, neanche UNA volta. Ha subito ben NOVE proroghe, da governi di sinistra e di destra. Noi komunisti siamo scusabili. In fondo, siamo una massa di fannulloni incapaci. Ma voi innovatori, uomini del fare, persone prestate alla politica dal mondo delle intraprese, dove cazzo eravate? cosa cazzo avete fatto? Non era Tremonti quello che ironizzava ad ogni convegno, fra applausi scroscianti di adoratores autotrasportati, sulle leggi e i regolamenti che potrebbero coprire la Milano - Salerno con la loro carta? Non siete voi "quelli che il federalismo", che avreste avuto il dovere (sulle capacità non ho il minimo dubbio), di delegificare, di semplificare, di delegare allo stato periferico? Come mai un manager IBM (addirittura!) come Lucio Stanca - omen nomen - ha attraversato la sua stagione politica senza lasciare tracce visibili di se, ed un fannullone comunista come Bassanini, nella sua breve stagione da Ministro della Funzione Pubblica, ha rivoluzionato i rapporti fra cittadino ed amministrazioni pubbliche attraverso le vie dell'informatica?

Drammatica fatalità è quella di essere governati da questo mucchio selvaggio di teste di cazzo; uno dice che dei 42.000 edifici scolastici, 28.000 non hanno le prescritte autorizzazioni di agibilità; il Capo delle TdC (quello della "drammatica fatalità") rettifica: ci sono almeno 2.500 edifici che richiederebbero "approfondimenti". "Richiederebbero"??? "Approfondimenti"??? Ma questi come cazzo parlano...

Ma la giostra dei numeri sparati a cazzo di cane non si ferma qui, non si ferma più: leggete quest'altro passaggio, del mitttico Bertolaso:

Berlusconi_bertolaso "...dal 2002 a oggi sono state censite 3.000 scuole sulle 57 mila italiane (a quelle pubbliche vanno aggiunte le 15 mila private). E gran parte di quelle 3.000 scuole sono a norma solo per il 30-40 per cento dello standard previsto dalle leggi. Un quadro preoccupante. Tra tante cifre Bertolaso sintetizza: "Dovremmo poter intervenire in tempi brevi su almeno 15 mila scuole per metterle in sicurezza. Ma non possiamo mai abbassare la guardia..."

...57.000, 42.000, 28.000. 15.000, 3.000, 2.500, 100...  peccato che al lotto si possano giocare solo numeri compresi fra 1 e 90... In questo bordello di numeri, una sola cosa emerge in tutta la sua drammatica stupidità: Il Bertolaso (aso... aso...) ammette che in 6 anni sono state "censite" 3.000 scuole su 57.000: la follia del 5,26% in 6 anni; la follia dello 0,88% del patrimonio edilizio ogni anno. A questi ritmi, il censimento sarà completato in soli 114 anni. Non oltre il 2122.

Poi arriva il Tailleur Semovente, Ministra per Caso, o per meriti sconosciuti ai più, per informarci "... di aver incaricato Guido Bertolaso, nei mesi scorsi, a (a?) sottoporre a verifica un lotto di circa 100 scuole (circa?). "Abbiamo inserito in Finanziaria un finanziamento di 70 milioni di euro - sottolinea - si tratta soprattutto di scuole in zone sismiche, cercheremo di procedere alla messa in sicurezza".

Ecco un'altra faccia (pardon un altro tailleur) della "drammatica fatalità" italiana. Ministra, che cazzo dice? "circa cento edifici"? sottoporre a verifica? Qualcuno spieghi alla Ministra Autocertificata Avvocato a Reggio Calabria che "circa" 100 scuole sono "circa" lo 0,24% del patrimonio edilizio. E del restante 99,76% che ne facciamo? Ci prepariamo il discorsetto addolorato ed indignato, in ciclostile, che possa tornar buonio al prossimo crollo, ai prossimi morti?

Subito dopo il dramma di Rivoli, il Tailleur Semovente si è affrettato a spiegare che "gran parte" dei "risparmi (8 miliardi di euro - NdR) previsti a spese della scuola in finanziaria, saranno destinati, of course, ai problemi della messa in sicurezza dell'edilizia scolastica. Ministra, in buon "itagliano" "gran parte" di 8 miliardi significa almeno 4.000.000.001 euri. Di questi "oltre" 4 miliardi di euri da spendere a questo scopo, nella vostra finanziaria non esiste la minima traccia. Non lo dico io. Lo dice Lei:

Gelminitestavuota "... abbiamo inserito in Finanziaria un finanziamento di 70 milioni di euro. Si tratta soprattutto di scuole in zone sismiche, cercheremo di procedere alla messa in sicurezza..." significa uno stanziamento di ben 2.500 euri per edificio. Che spreconi! Ministra, ci spiega che cazzo pensa di fare, in un edificio inagibile, oltretutto in zona sismica, con 2.500 euri? Si prenda tutto il tempo che le serve, so che per lei il pensiero logico è una sorta di parete di sesto grado. Caso mai, costituite un brains' trust col quasi Premio Nobel Brunetta, con la Carfagna, e con la Carlucci, una esperta in "fisica della particella" che il mondo scientifico ci invidia.

Infine, due parole, scritte di malavoglia e con malagrazia, sull'ennesima "drammatica fatalità" italiana: il sedicente sindacalista Bonanni, quello che "difende gli interessi dei lavoratori" parlandone con Angeletti, Berlusconi e Marcegaglia, tentando di entrare ed uscire da casa berlusconi usando, come un malfattore, la porta posteriore di servizio, e negando il non negabile, finchè non viene sopraffatto da una slavina di testimonianze e da una valanga di merda:

Bonanni, con sprezzo del ridicolo, denuncia "gravi responsabilità delle istituzioni" Qualcuno informi Bonanni, con le dovute cautele, che le Istituzioni sono anche i leaders dei sindacati: anche dei sindacati gialli, quelli che giocano a "culo e camicia" coi padroni, cercando di nascondersi all'unico sindacato che tenta disperatamente di restare sindacato delle parti deboli della società, e non dei padroni delle ferriere.

Infine, con grande sprezzo del ridicolo, Raffaele Bonanni punta il dito contro le istituzioni: "...bisognerebbe mobilitarsi tutti senza distinzioni politiche e ideologiche...", dice, e non gli scappa neanche da ridere, mentre parla di "mobilitarsi "tutti"; anche quella CIGL dalla quale Bonanni si è nascosto entrando dal retro in Via dell'Anima?

Ecco, questa è la "drammatica, vergognosa, indiscutibile fatalità" italiana. Quella di un popolo che si è ingoiato il cervello, e che continua a tenere ai vertici delle istituzioni personaggi come questi. Peggiori, se possibile, dei Gava, dei Pomicino, dei De Lorenzo.

P.S.: mentre finisco di scrivere, il TgUno spiega che ogni anno nelle scuole italiane si verificano oltre 100.000 "incidenti" all'anno. Due incidenti e mezzo per edificio scolastico. Possiamo dirlo? Siamo dei miracolati.

domenica 23 novembre 2008

PER I RIFUGIATI PALESTINESI - Roma, 29 Novembre 2008

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

SABATO 29 NOVEMBRE

ore 15 piazza Esedra 

 

Nel disinteresse quasi totale dell'opinione pubblica, e con la complicità dei cosiddetti paesi democratici, in Palestina continua a consumarsi la tragedia di un popolo privato dei suoi diritti elementari, primo fra tutti il diritto ad una vita degna per sé e per i propri figli.

 

Le politiche di occupazione e chiusura dei governi israeliani oltre che impedire con la forza e con l'illegalità lo sviluppo e la crescita pacifica di una popolazione, il suo diritto a determinarsi come entità politica in uno Stato, così come previsto dal diritto internazionale, mettono una seria ipoteca sulla possibilità di un futuro di pace per tutti coloro che convivono nella Palestina storica.

Questa politica è il logico compimento di più di sessant'anni di strategie tese all'esclusione e al rifiuto del diverso che, sin dal 1948, hanno reso palese l’obiettivo dei governi israeliani: avere uno stato ebraico puro, una terra dove il numero degli arabi fosse ridotto al minimo.

 

 

La resistenza palestinese, in tutte le forme che essa ha sviluppato in questi anni, è stato l'unico argine all'annientamento di un popolo, alla sua definitiva scomparsa e dispersione.
A questa resistenza noi sentiamo di dover portare la nostra solidarietà sollevando e tenendo ancora viva la questione palestinese in occidente e nel nostro paese.

 

In questo quadro vanno inserite le tante manifestazioni di solidarietà internazionale, da quelle più piccole, organizzate quotidianamente dal tessuto associativo che opera attraverso i tanti momenti di solidarietà diretta, alle operazioni di rottura dell'infame embargo anti-palestinese, come quella portata avanti di recente a Gaza.

 

Per tenere desta questa attenzione, specie in un contesto fortemente segnato dalla regressione politico-culturale dell'Italia verso uno strisciante razzismo di massa, è necessario anche giungere a manifestazioni pubbliche e di massa che, negli anni scorsi, hanno contribuito a mantenere, con le poche forze disponibili, la questione palestinese dentro l'agenda politica italiana, a dispetto di quanti avrebbero voluto marginalizzare il problema. Le priorità sono quelle degli ultimi anni, anche se col passare del tempo la situazione è andata sempre più peggiorando:

 

La fine dell'occupazione e del furto delle risorse naturali, in primis l'acqua.

Il diritto al ritorno, nella Palestina storica, per i rifugiati palestinesi.

La fine del blocco economico contro la popolazione di Gaza.
La distruzione del muro.
Lo smantellamento degli insediamenti colonici israeliani.
La liberazione dei prigionieri, innanzitutto.
Per uno stato palestinese con Gerusalemme capitale.

Campagna nazionale 2008 anno della Palestina

Per informazioni : www.forumpalestina.org

 

Guardate le cartine in basso. Guardate cos'era la Palestina nel 1946, e guardate cos'è diventata adesso. Guardate, e se siete nei paraggi di Roma,  portate il vostro sostegno morale alla causa dei palestinesi. Tafanus

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Palestina_2 

sabato 22 novembre 2008

Jfk Sono trascorsi esattamente 45 anni. Il giorno 22 Novembre 1963, dopo 10 mesi e 2 giorni di presidenza, JFK veniva ucciso a Dallas da un pazzo... o forse no. La sua colpa principale era stata quella di essere, nell'America tazzista degli anni '60, un Presidente non solo democratico e progressista, ma addirittura un sognatore pazzo che voleva imporre la fine delle discriminazioni razziali.

55 anni dopo, c'è Obama, che ha le stesse idee malsane, e in più è anche "abbronzato". Speriamo, ardentemente speriamo, che non ci ammazzino anche questo.

E' morto stamattina Sandro Curzi, il padre nobile del TgTre, quel TG che era stato "regalato" al PCI dal regime del pentapartito perchè tanto non contava nulla, e che in pochi anni era diventato l'unico TG guardabile. Telekabul. Alcuni lo chiamavano così con disprezzo, io lo chiamavo così con affetto e stima.

Pochi oggi ricordano che Sandro Curzi era stato uno dei pochi entrato in RAI per merito, chiamato ad un ruolo importante da quel Sergio Zavoli, allora Direttore del TgUno, ed oggi in paziente attesa che una squadra di genieri dell'esercito riesca a schiavardare il patetico Riccardo Villari dalla poltrona di Presidente della Commissione di Vigilanza. Dio me l'ha data, guai a chi me la tocca.Curzisandro_3

Meno ci è piaciuto il Curzi direttore del Tg de "La 7", dove pure ha avuto le attenuanti generiche di dover passare sotto padroni non proprio commendevoli,

Ancora meno ci è piaciuto il Curzi, spesso accomodante membro del CdA Rai. Nessuno è perfetto, ma il ricordo complessivo che ne portiamo addosso è largamente positivo.

Ciao, Sandro. Sei stata una delle poche persone "della TV" di cui non dobbiamo vergognarci. Riposa in pace, pensando che riuscirai, grazie alla tua morte tempestiva, ad evitarti il dolore di dover assistere, impotente, ad uno dei periodi più vergognosi della storia italiana, che pure di periodi vergognosi ne ha già conosciuti tanti. Tafanus

Hillary Clinton ha accettato l'offerta del presidente eletto Barack Obama di diventare segretario di Stato. Lo scrive il New York Times, citando due fonti vicine alla ex first lady (da Adnkronos).

Hillaryclinton Trovo che sia una pessima notizia. Prima di tutto perchè, come hanno fatto notare molti esperti di politica internazionale durante le primarie dei democratici, l'esperienza internazionale accampata da Hillary, in contrapposizione ad Obama, è stata solo quella di "first lady" al seguito; poi perchè ha impostato le primarie come una guerra personale, dura, e a volte sleale nei confronti di Obama, piuttosto che come una battaglia che, alla fine, avrebbe dovuto essere di entrambi contro i repubblicani.

Cose che lasciano il segno. Infine, perchè nessuno mi toglierà dalla testa che tenterà di ritagliarsi il ruolo di "Presidente di fatto" rispetto al "ragazzino Obama". Ne vedremo di tutti i colori, con prevalenza del "noir".

I Tagliani brava ggente: Cinque ragazzi tra cui due minorenni sono stati arrestati questa mattina all'alba dai carabinieri, che li hanno accusati di aver compiuto nel tempo diverse aggressioni a sfondo razziale nella zona periferica del Trullo a Roma. La banda era composta da 10 giovani.

La banda sarebbe responsabile di numerosi episodi di pestaggi aggressioni ed intimidazioni, tutti sfociati poi in rapine, a numerosi cittadini stranieri della zona del Trullo. Secondo l'accusa, la banda riusciva anche a ingenerare paura nelle vittime, a non denunciare quanto accaduto, per via della loro condizione precaria di soggiorno in Italia. I dieci ne approfittavano per continuare i loro atti di prevaricazione e sopraffazione e di intolleranza razziale. Tutti sono stati accusati di rapina aggravata, lesioni, minacce con l'aggravante della discriminazione e dell'odio razziale.

venerdì 21 novembre 2008

I Grandi Desaparecidos: Carlo Taormina

ChilhavistoL' avvocato Taormina fonda Lega Italia Una forza politica contro il bipartitismo

ROMA - Carlo Taormina ha deciso di fondare un nuovo partito politico. Si chiamerà Lega Italia e nascerà oggi a Firenze, dove si riunirà l' assemblea costituente. L' avvocato spiega che la nuova formazione nasce per dire basta con una politica fondata «su un verticismo esasperato», su un «bipartitismo che è solo un modo diverso per spartirsi la torta», dove «emergono "nani e ballerine" messi lì dai vertici». Il primo obiettivo di Lega Italia, spiega Taormina, è la presentazione di liste alle elezioni amministrative e a quelle europee, «anche perché noi vogliamo un' Europa di Stati e non uno Stato europeo dove difendere con forza il Made in Italy in tutti i sensi». Taormina, penalista, ex parlamentare di Forza Italia e ed sottosegretario agli Interni nel governo Berlusconi del 2001: fu costretto a lasciare per alcuni attacchi alla magistratura. (10/11/08)Taorminacarlo

...ci stavamo appunto chiedendo: che fine ha fatto il più grande pene-analista italiano? Cacciato dal Club dei Veggenti Italiani dopo aver promesso di svelarci il vero nome dell'assassino di Cogne; cacciato da Porta a Porta; cacciato da sottosegretario agli Interni; cacciato dal collegio di difesa della Franzoni (ma non prima di averle procurato qualche anno di galera); braccato da amici (ormai pochi) e da nemici (finalmente tanti), il grande pene-analista è finalmente riapparso, per darci dei nuovi, grandi momenti di Bagaglino.

Taormina fonda un partito. Un partito dove saranno banditi (in che senso, scusi?) "nani e ballerine". Il grande pene-analista ha attraversato per 14 anni il berlusconismo, in tutte le sue sfaccettature, senza accorgersi che questo movimento era costituito da un nano, amorevolmente circondato da ballerine.

Qualcuno sa come ci si iscrive? Iscriviamoci tutti, e al primo congresso, forti delle nostre tessere, eleggiamo segretario di questo partito Gherardo Colonbo o Ilda Bocassini.

Un'occasione da non perdere: "Pellegrinaggio ad Hammamet"

Hammamet_2 Al Gentile Organizzatore che si firma Roberto Giuliano, da uomo di marketing, vorrei suggerire alcuni piccoli incentivi, che certamente farebbero salire alle stelle le partecipazioni:

-1) Assicurare la partecipazione (almeno in sagoma cartonata) degli architetti Panseca & Larini, di Giallombardo, e di Chiara Moroni.

-2) Assicurare la presenza (almeno in video e in voce) di Silvio Berlusconi.

-3) Dare in omaggio, a tutti i partecipanti, un santino ricordo di Alma Agata Cappiello,

-4) Consentire a tutti i partecipanti di pagare la quota di partecipazione tramite bonifico bancario da farsi sul conto "Protezione". Si prega di fornire le coordinate bancarie esatte.

-5) Vendere a tutti i partecipanti la raccolta, elegantemente rilegata in 18 volumi, dei fax di Bettino del periodo Hammamet.

-6) Regalare a tutti i partecipanti le biografie di Di Pietro, Davigo, D'Ambrosio, Colombo, Borrelli e Greco, scritte da Mario Giordano, Emilio Fede, dal primo e dal secondo Littorio Feltri, dal primo e dal secondo Marcello Pera.

-7) Assicurare la presenza come cubiste, per le serata in discoteca, di Stefania Craxi, Margherita Boniver, Chiara Moroni e Sandra Milo, con la regia di Gianni De Michelis.

Se ci saranno questi incentivi, il Tafanus assicura la partecipazione di numerosissimi lettori, che potranno già fin d'ora opzionare la loro partecipazione, motivandola compiutamente.

Altri suggerimenti promozionali da parte dei lettori, volti ad assicurare al pellegrinaggio il successo che questo merita, saranno benvenuti. Tafanus

mercoledì 19 novembre 2008

...per Annamaria e Carlo...

Australia416208_2 Ad una settimana dalla scomparsa di Annamaria, oggi il suo compagno di una vita, Carlo, ha fatto quello che io non ho avuto il coraggio di fare in questi giorni: mi ha scritto. Si è sviluppato un breve, ma intenso scambio di lettere. Carlo è rimasto molto toccato dai numerosissimi messaggi di solidarietà che gli sono pervenuti attraverso il blog, da moltissimi amici. Gli ho detto che il modo migliore per ringraziare queste persone sarebbe stato quello di far conoscere loro, attraverso le ultime foto ed attraverso ciò che emerge dal nostro breve scambio di lettere, cosa abbia rappresentato Annamaria per tutte le persone che l'hanno conosciuta in vita.

Carlo ha lasciato a me la responsabilità della decisione, ed io mi sono assunto la responsabilità di "raccontare" Annamaria a chi non l'ha conosciuta, e a chi l'ha conosciuta superficialmente, anche attraverso queste lettere. Sono sicuro che, se avesse potuto decidere lei, avrebbe detto si, senza esitazioni, ed accompagnando quel si con un sorriso ed una delle sue battute fulminanti.

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Caro Antonio,

sto cercando con immensa fatica di ritrovare il senso della realtà dopo la scomparsa di Annamaria, ma vedo che non ci sto riuscendo molto bene. Mi mancano le forze fisiche e psicologiche e francamente non so dove cercarle. Tutti quelli che incontro mi danno la loro ricetta, mi dicono cosa fare e mi ripetono come un’ossessione quello che io già so. La strada più giusta, più corretta e anche la più sicura è quella di uscirne da solo con le mie forze. Presso l’Hospice ospedaliero di Garbagnate dove ho trascorso con Annamaria i 40 giorni più drammatici e più teneri della nostra vita in comune, mi hanno messo a disposizione degli psicologi per cercare di farmi superare quest’immensa crisi che mi sta distruggendo, ma dovrei lasciarmi condurre per mano rinunciando alla mia personalità che non concede niente a nessuno e che non permette interferenze anche se esercitate per farmi aiutare. Australia17208_2

Il 21 Ottobre scorso ho avuto il permesso dai medici di portarla a casa, con tutte le precauzioni, per festeggiare il nostro 46° anniversario di matrimonio. Eravamo noi due soli, come abbiamo sempre fatto per tutta la vita. Era felicissima, ma io sapevo che era l’ultima volta che avrebbe visto la sua casa e messo mano a tutte le sue innumerevoli attività per aiutare le tante associazioni di volontariato a cui era legata.

Per mesi abbiamo peregrinato tra studi di medici specialisti, cliniche private, centri diagnostici e ospedali per capire l’origine del malessere che continuava a denunciare. Nessuno è riuscito a darci una risposta, nonostante si sia fatto ricorso alle tecniche d’accertamento più moderne. Solo alla fine di settembre mi hanno comunicato che il tumore primario, invisibile fino a quel momento, aveva fatto un danno devastante e irreversibile e che ci davano pochi giorni di vita.

In questi Hospice si è ricoverati per trascorrere in modo dignitoso e con le terapie del dolore più adatte, gli ultimi giorni della propria vita, ma lei non lo sapeva. Pensava di rimettersi in forze per iniziare, appena uscita, un ciclo di chemioterapia. Io invece sapevo tutto e ogni giorno dovevo recitare una parte che non mi era congeniale. Ho trascorso 24 h al giorno con lei perché volevo che mi vedesse appena sveglia e in ogni momento della giornata, ma ora ho il cuore gonfio di questi ricordi drammatici e meravigliosi.

Io ho voluto averti vicino durante la cerimonia funebre in chiesa perché avevo bisogno di te. Mi scuso se ho forzato un po’ la mano, ma sei l’amico di più lunga data che ho conosciuto con Annamaria e la tua presenza mi ricordava tutto l’arco della nostra vita.

Mosca10906_2 Ti mando alcune fotografie d’Annamaria che ho ripreso durante gli ultimi due anni in diverse parti del mondo. Andrò poi a rivedere le foto del passato che ci vedranno tutti insieme.

Grazie a tutti coloro che hanno scritto al tuo Blog, e che pur non conoscendo Annamaria, hanno voluto testimoniare la loro presenza e solidarietà con parole bellissime e molto commoventi. Ho apprezzato il modo specifico la lettera di Paolo Farinella.

Un abbraccio molto forte a te e a Marisa. Grazie per la tua disponibilità e il tuo affetto.

Carlo

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Caro Carlo,

che tu ci creda o no, sono due giorni che cerco di scriverti. Poi, tutte le volte che mi sono messo davanti al PC, non ho trovato le parole. Neanche sotto tortura sarei riuscito a scrivere banalità del tipo "devi farti coraggio", o "la vita continua". No, Carlo, non ti darò ricette miracolose. So benissimo che la vita "non continua": la vita cambia, drasticamente. e una casa con Annamaria dentro non è la stessa casa, senza di lei. E questo fatto non c'è supporto psicologico che possa modificarlo. Quello che io e Marisa possiamo offrirti è solo la nostra vicinanza, sincera, e non "didattica". Una parmigiana di melanzane (Marisa è bravissima, lo sai!) nella quale piangere in tre, rievocando gli anni belli. Una sorta di "amarcord" terapeutico, con la scatola delle scarpe piena di foto sbiadite in bianco e nero...Istria17giugno08

Si, Carlo, di Annamaria ricordo ogni singolo momento trascorso insieme... sai che l'ho conosciuta esattamente nello stesso momento in cui ho conosciuto Marisa, ad una festicciola di amici... a distanza di anni, posso anche confessartelo (tanto a Marisa l'ho già detto un sacco di volte): per tutta la serata sono stato incerto se "fare il filo" a Marisa o ad Annamaria. E poi è andata come è andata... l'incontro con te, la formazione di questo fantastico quartetto... Marisa, così "saggia", che finisce con un pazzo pericoloso come me. Annamaria, così "napoletana", che finisce con uno come te, che più "milanese" non si può... absit iniuria verbis...

Poi i primi stipendi, le prime utilitarie, i primi appartamentini, i figli, le diverse carriere che portano anche fisicamente lontani. E i decenni trascorsi senza mai uno scazzo. Ogni tanto la vita ci faceva perdere di vista, ma poi finivamo sempre col ritrovarci, nei momenti importanti. Si, fino a quest'ultimo momento importante.

Tutto si è consumato così in fretta... Marisa ed io abbiamo rispettato la tua volontà di non incoraggiare la processione di volti preoccupati al capezzale di Annamaria, ed abbiamo condiviso la tua scelta di lasciarla nell'illusione che sarebbe tornata a casa, dopo qualche cura. E' bello sapere che se n'è andata senza sapere che era giunta l'ora... E tuttavia siamo sempre stati vicini ed informati, attraverso suo fratello.

E' vero, in chiesa "hai forzato un pò la mano", ma ti sono estremamente grato di averlo fatto. Conoscendomi, avrei voluto essere lontano mille miglia dal tuo dolore, che ha acuito il mio. Poi, quando mi hai inviato come ambasciatore tuo figlio, a chiedermi di stare al tuo fianco durante la funzione, mi sono sentito mancare, ed ho pregato il "Dio degli Atei" di darmi la forza di starti vicino riuscendo a conservare, grazie a dei robusti occhiali da sole, una minima parvenza di dignità.

Poi, stamattina, ho aperto la posta, ed ho trovato questa tua, ho aperto le prime foto, e... si sono riaperte le cataratte... Ho dovuto "temporaneamente" interrompere la visione quando ho aperto le foto fatte in Australia quest'anno, in febbraio. Cristo... era solo nove mesi fa... e lei era sempre la stessa di sempre, una iniezione di ottimismo e di allegria. Perchè, perchè è toccato a lei? Mandami le altre, ti prego, anche quelle di quando questa lunga storia è cominciata.Russiainsiemesan_pietroburgo906_3

Per quanto concerne gli amici del blog, ho già provveduto a ringraziare, uno per uno, quelli hanno voluto rendere un omaggio ad Annamaria, a te, e persino a me (in fondo, molti, dal fatto che io abbia chiuso il blog per alcuni giorni - cosa assolutamente inusuale - hanno capito quale sia stato il rapporto d'affetto che ci legava).

Antonio

P.S.: Credo che dovresti seriamente riflettere se non sia il caso di pubblicare, eventualmente depurate da qualche frase, e corredate da alcune foto di Annamaria, queste nostre lettere, che credo diano esattamente la misura di ciò che è stata Annamaria, e di ciò che è stata la nostra amicizia. Un omaggio postumo ad Annamaria, che di questa amicizia è stata, in fondo, il collante. Fammi sapere, e nel frattempo vedi se riesci a recuperare qualche foto dei vecchi tempi...

Un grande abbraccio.

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Caro Antonio,

Sto vivendo le mie giornate e soprattutto le nottate in compagnia di una disperata malinconia senza tregua. Ogni tanto non vedo più ciò che scrivo al PC e mi devo strofinare gli occhi. Poi faccio un respiro profondo e riesco a tirare avanti.

Nel leggere la tua risposta ho cercato di pulirmi gli occhi diverse volte per vedere meglio. L’ultima foto che ti ho inviato è del 16 giugno di questo anno scattata in Istria.

Antonio, io non sono in grado di giudicare se le nostre lettere vanno pubblicate con le correzioni opportune. In fondo anche la corrispondenza privata può diventare pubblica se riesce a suscitare in chi legge emozioni e sentimenti che non si trovano facilmente in questo mondo egoista, ipocrita e corrotto.

Se Annamaria si fosse trovata al mio posto l’avrebbe fatto? Ti lascio tutto l’onere della risposta e della decisione finale. Senza riserve.

Quando avrò trovato quello che cercavo verrò da te e Marisa, con la scatola delle scarpe, a mangiare la parmigiana di melanzane. Che Marisa sia bravissima lo so, perché vengono entrambe dalla stessa scuola.

Un abbraccio. Carlo.

Disonorevoli Politici rubano e si auto-assolvono

20081119Sono disperato/1: il mondo sta crollando; alcuni economisti sostengono che "la tempesta perfetta" debba ancora iniziare; le carceri, dopo l'indultino, scoppiano di nuovo, e già si parla di amnistia (alla faccia della tolleranza zero: facciamo zero virgola?); sette milioni di persone sono a rischio di indigenza; si apre un buco di 11.000 miliardi di lire - nuovo di pacca - perchè quelli che hanno "condonato" nel 2003 si sono scordati di pagare, e questo stronzo trova la voglia di fare cucù alla Merkel? Schiatta, nano, schiatta! Come dice la preghiera? "...liberaci dal male, e così sia..."

Sono disperato/2: Il Guardasigilli Alfano critica da sempre l'indulto, ma mette mano a un ddl sulla certezza della pena con una mezza amnistia per i reati fino a quattro anni. Rispolvera l'istituto pensato dal predecessore Mastella, la "messa in prova", ma raddoppia la massima pena prevista. Chi rischia un processo, prima che cominci (fino al rinvio a giudizio), può chiedere al giudice "d'essere messo alla prova" in cambio di un lavoro socialmente utile. Che alla fine cancellerà tutto, il processo e pure il reato. Peggio dell'indulto dunque, che almeno lascia traccia del delitto sulla fedina penale.

martedì 18 novembre 2008

Onorevoli Fannulloni e Superladroni

SuperladroniLa Camera ha reso noti i valori delle presenze dei deputati alle votazioni. Un'avvertenza è dovuta: i dati sono sopravvalutati. Infatti i deputati "in missione" figurano nelle statistiche come presenti alle votazioni in aula. Se poi anzichè essere in "missione", sono in una beauty-farm, o a vedere Milan-Palermo, la statistica dei presenti ai lavori parlamentari non cambia.

I dati, elaborati da noi, presentano aspetti esilaranti. Ad esempio, i deputati "valutati sono in totale 628, così suddivisi per gruppo parlamentare:

  • 28 dell'Italia dei Valori
  • 60 della Lega Nord
  • 218 del Partito Democratico
  • 271 del "Popolo della Libertà" (una sola "libertà", quella di obbedire)
  • 35 del Gruppo UDC
  • 15 del Gruppo Misto

Analizzando i Grandi Ladroni (quelli che sono presenti a meno del 50% delle sedute), abbiamo i seguenti dati (che potremmo assumere come "propensione a rubare lo stipendio").

  • Gruppo Misto: 25,00%
  • Partiro della Libertà: 18,08%
  • Lega Nord: 15,00%
  • Italia dei Valori: 10.70%
  • Partito Democratico: 7,80%
  • Gruppo UDC: 5,71%


Da notare che la percentuale di chi ruba lo stipendio per almeno il 50% delle sedute, nel PdL, è più che doppia rispetto al PD. Anche la Lega Nord (quella che "Roma Ladrona")  ruba mica male: quasi il doppio del PD. Il partito del Savonarola Di Pietro "ruba" una volta e mezza il PD.

Ma altre valutazioni esilaranti si potrebbero fare analizzando i "superladroni", quelli che non partecipano neanche ad una seduta su cinque: sono quaranta, così suddivisi:

  • 1 del Gruppo Misto
  • 2 del PD
  • 7 di "Roma Ladrona"
  • solo 30 del PdL (FI+AN)

In questa fanno la loro porca figura alcuni tipici esemplari di efficientismo all'amatriciana: da Berlusconi (n° 1 in classifica) a La Russa, alla Prestigiacomo (la Sicilia, si sa, non ha ancora il ponte...), a Maroni, alla Coscialunga Desaparecida Brambilla, ad Angelino Alfano, integerrimo custode della morale nazionale, alla Carfregna, a Tremonti, alla MaryStar Gèlmini, alla Roccella (troppo impegnata a difendere vegetali, amebe, staminali e spermatozoi), e, last but not least, LUI, il re degli Sterminatori di Fannulloni, la Brunetta...

lunedì 17 novembre 2008

Benvenuti nella Campania Felix di Berlusconi & Bertolaso

Berlusconi_bertolaso Benvenuti nella Campania Felix di B & B, dove, unica regione in Italia, Bibì e Bibò vorrebbero mandare in galera i cittadini che buttano per strada la monnezza. Giusto, ma sarebbe giusto anche in Trentino o in Toscana. O no? Oppure la monnezza è tutta uguale, ma in alcune regioni è più uguale che altrove?

Nel frattempo, Bibì & Bibò assegnano alla Campania Felix un nuovo record: quello dell'unica regione in Italia dove, contemporaneamente alla "galera in esclusiva" (che la Corte Costituzionale butterà nel cesso al primo ricorso), si istituisce un "premio in danaro" per ogni chilo di monnezza portato dove è obbligatorio portarlo. Già immagino interi nuclei familiari stringere accordi con sorveglianti di "isole ecologiche". Lo stesso furgoncino di monnezza sarà "conferito" più volte al giorno a numerose isole ecologiche. Sempre lo stesso furgoncino, che si sposta rapidamente da un'isola ecologica all'altra, come le vacche di Fanfani nei poderi dell'Opera Sila.

Poi a sera, in pizzeria, si faranno i conti e si dividerà il malloppo. Scommettiamo che in sei mesi l'ISTAT certificherà che la monnezza ordinatamente "conferita" a premio nei luoghi appositi supererà il totale di TUTTA la monnezza storicamente prodotta a Napoli?

(AGI) - Napoli, 13 nov. - Da lunedi’ la Campania diventera’ la regione pilota nello smaltimento dei rifiuti, dato che il sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, firmera’ l’ordinanza prevista dall’articolo 1 del decreto 172/08 e creera’, all’interno delle 33 piazzole Conai gia’ esistenti nella regione, luoghi in cui i privati cittadini possano conferire carta, cartone, vetro e alluminio “ed avere indietro un indennizzo economico”. Ad annunciarlo e’ lo stesso Bertolaso, rispondendo ad una specifica domanda nella conferenza stampa che segue la firma del protocollo di affidamento ad A2A della gestione del termovalorizzatore di Acerra. “Lunedi’ firmero’ l’ordinanza - dice Bertolaso - per organizzare quella rivoluzione che qualcuno pretendeva venisse fatta in 24 ore. Una rivoluzione, invece, che necessita di una attenta valutazione. Questa norma consente il ritorno all’antica abitudine di portare carta, cartone, vetro e alluminio ed avere indietro un indennizzo economico.

Ricominciamo dalla Campania per fare vedere che siamo oltre l’emergenza e che la Campania e’ una regione pilota nello smaltimento dei rifiuti”

...AZZ...

...chi ha voglia di impiegare utilmente un po del suo tempo, guardi questa puntata di "Report" sul nucleare di Scajola, altro noto esperto italiano di nucleare di terza generazione e mezza...

                                 [ Dove siamo con le scorie radioattive? ]

domenica 16 novembre 2008

La sanità in Sicilia funziona! Ha avuto in cura anche 51.000 morti!

Altanfutmer_2 ...è sempre bello iniziare la domenica con una ventata d'ottimismo...

Finalmente una Sanità che funziona. In Sicilia non si abbandona nessuno a se stesso. I medici curavano anche 51.000 morti.

"...promette chiarezza su quanto è successo a Genova, durante il G8 del 2001, il capo della Polizia Antonio Manganelli. E' convinto "che il Paese abbia bisogno di spiegazioni su quello che realmente accadde a Genova..."

Manganelli, che con quel cognome che si ritrova, non poteva che fare quel mestiere, bene farebbe a spiegare perchè abbia preso questa eroica decisione sette anni e 4 mesi dopo i fatti, quando il tutto sta per essere sepolto sotto la coltre della prescrizione. Manganelli le spiegazioni le cerchi e le dia a se stesso. Noi, quello che è successo a Genova, e per colpa di chi, crediamo di saperlo dal luglio 2001.

Poteva mancare la minchiata del leghista della CEPU? No, non poteva, ed infatti è arrivata, con grande puntualità: "...Umberto Bossi non entra nel merito della sentenza, ha però una sua idea: "È una decisione della magistratura, quindi, visto che la magistratura è in larga parte di sinistra, significa che ha scelto come vuole la sinistra..."

Il "percorso politico di Riccardo Villari, che ormai si è inchiavardato alla poltrona di Presidente della Commissione di Vigilanza con quattro bulloni passanti, è, nel suo genere, illuminante. Intanto non sa un cazzo di comunicazione, visto che è "un grande esperto di epatite C", e questo, per Berlusconi, è un bene. Almeno c'è un presidente che non sa di cosa parla. Poi il cursus honorum strettamente politico: dai CDU di Rocco Buttoiglione (nientemeno!), all'UdEur di Clemente Mastella (a-ri-nientemeno!), a Cicciobello Rutelli, infine al PD. Questo "coso" è la prova clinica del perchè la c.d. "sinistra di governo" in Italia non vincerà mai più, neanche se Berlusconi dovesse finire sotto un TIR. No, non si dimetterà MAI.Berlusconimalore

Epifani: "Sembro uno che si vuole isolare? Quando il capo di un sindacato [Bonanni - ndr] va a cena nell'abitazione privata del capo del governo è lui a rompere l'unità ed è lui che si isola". Quella cena a Palazzo Grazioli l'ha fatto molto arrabbiare. "Non è la prima volta, ormai ci ho fatto l'abitudine, ma il fatto nuovo è stato la presenza di Emma Marcegaglia. Cisl, Uil e Confindustria a cena da Berlusconi per parlare di contratti con la voluta assenza della maggiore organizzazione sindacale. Qual è il senso? Che cosa significa?".  (Dall'articolo di Eugenio Scalfari)

Significa, Caro Epifani, che ormai il sindacato giallo è una realtà. Di questo si tratta, quando un "sindacalista" va a discutere degli interessi dei lavoratori rappresentati con Berlusconi e Marcegaglia. L'altro giorno Bonanni ha trovato una patetica scusa: "...non potevo essere a quella cena, perchè ero a "Porta a Porta". Tutti sanno che la trasmissione dell'insetto viene precotta nel pomeriggio. Quella cena, dopo Bonanni, nessuno l'ha smentita. Un uomo senza onore e senza vergogna. Tafanus

80 (Ottanta) miliardi di euri. Centosessantamila miliardi del "vecchio conio" A lire correnti, due funanziarie "monstre" di Giuliano Amato. A lire costanti, il doppio. Ma questo stronzo dove pensa di trovarli, tutti questi soldi, sotto un cavolo? oppure aumenterà le aliquote IRPEF ai cassintegrati ed ai precari dei call-centers?

sabato 15 novembre 2008

Che furbetto quel Brunetta! (della serie "predica bene, razzola male)

(di Emiliano Fittipaldi e Marco Lillo - l'Espresso)

La trasferta a Teramo per diventare professore. La casa con sconto dall'ente. Il rudere che si muta in villa. Le assenze in Europa e al Comune. Ecco la vera storia del ministro anti-fannulloni 

Brunetta01 La prima immagine di Renato Brunetta impressa nella memoria di un suo collega è quella di un giovane docente inginocchiato tra i cespugli del giardino dell'università a fare razzia di lumache. Lì per lì i professori non ci fecero caso, ma quella sera, invitati a cena a casa sua, quando Brunetta servì la zuppa, saltarono sulla sedia riconoscendo i molluschi a bagnomaria. Che serata. La vera sorpresa doveva ancora arrivare. Sul più bello lo chef si alzò in piedi e, senza un minimo di ironia, annunciò solennemente: "Entro dieci anni vinco il Nobel. Male che vada, sarò ministro". Eravamo a metà dei ruggenti anni '80, Brunetta era solo un professore associato e un consulente del ministro Gianni De Michelis.

Ci ha messo 13 anni in più, ma alla fine l'ex venditore ambulante di gondolette di plastica è stato di parola. In soli sette mesi di governo è diventato la star più splendente dell'esecutivo Berlusconi. La guerra ai fannulloni conquista da mesi i titoli dei telegiornali. I sondaggi lo incoronano - parole sue - 'Lorella Cuccarini' del governo, il più amato dagli italiani. Brunetta nella caccia alle streghe contro i dipendenti pubblici non conosce pietà. Ha ristretto il regime dei permessi per i parenti dei disabili, sogna i tornelli per controllare i magistrati nullafacenti e ha falciato i contratti a termine.

Dagli altri pretende rigore, meritocrazia e stakanovismo, odia i furbi e gli sprechi di denaro pubblico, ma il suo curriculum non sempre brilla per coerenza. A 'L'espresso' risulta che i dati sulle presenze e le sue attività al Parlamento europeo non ne fanno un deputato modello. Anche la carriera accademica non è certo all'altezza di un Nobel. Ma c'è un settore nel quale l'ex consigliere di Bettino Craxi e Giuliano Amato ha dimostrato di essere davvero un guru dell'economia: la ricerca di immobili a basso costo, dove ha messo a segno affari impossibili per i comuni mortali.

Appena venticinquenne, Brunetta entra nel dorato mondo dei consulenti (di cui oggi critica l'abuso). Viene nominato dall'allora ministro Gianni De Michelis coordinatore della commissione sul lavoro e stende un piano di riforma basato sulla flessibilità che gli costa l'odio delle Brigate rosse e lo costringe a una vita sotto scorta. Poi diventa consigliere del Cnel, in area socialista. Nel 1993, durante Mani Pulite firma la proposta di rinnovamento del Psi di Gino Giugni. Nel 1995 entra nella squadra che scrive il programma di Forza Italia e nel 1999 entra nel Parlamento europeo.

Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la 'legge dei tornelli' invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da 'L'espresso', in dieci anni è andato in seduta plenaria poco più di una volta su due. Per la precisione la frequenza tocca il 57,9 per cento. Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12 mila euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. "Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l'indennità per le spese generali viene dimezzata", spiegano i funzionari di Strasburgo [...]

La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non sembra primeggiare: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l'efficienza degli eletti a Strasburgo. L'ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le interrogazioni scritte, che sono - a detta di tutti - prassi assai poco impegnativa. Lui ne ha fatte 78. Un confronto? Il deputato Gianni Pittella, Pd, ne ha presentate 126. Non solo. Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L'ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per "denunciare l'atteggiamento scortese e francamente anche violento" degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare. Persino gli odiati politici comunisti, che secondo Brunetta "non hanno mai lavorato in vita loro", a Bruxelles faticano molto più di lui: nell'ultima legislatura il no global Vittorio Agnoletto e il rifondarolo Francesco Musacchio hanno percentuali di presenza record, tra il 90 e il 100 per cento.
(13 novembre 2008)

Omaggio di un ateo a due preti (e viceversa)

PaolofarinellaCara Annamaria,

Non ti conosco personalmente, ma attraverso Antonio, che invece conosco dentro e fuori e so che dice di te che sei un sorriso e che sei sempre stata portatrice sana del virus contagioso dell’allegria e che hai contagiato tanti. Se lo dice lui, è sicuramente vero. Allora la tua morte non è una tragedia, ma la presa d’atto che il mondo non può vivere senza persone come te. La tua morte ci richiama all’esigenza che abbiamo bisogno di te perché tu sei una testimone di vita e di gioia. Ora tu puoi arrivare a contagiare molti, tanti altri più di quanto non potessi fare in vita. Io sono profondamente credente e so che tu non sei morta, ma che adesso vivi la pienezza della vita e vedi faccia a faccia il principio e il fondamento della gioia e dell’allegrezza. Ora, ne sono, sicuro, tu ti sei già fatta carico di tutti quelli che oggi ti piangono e li saprai consolare e saprai dare loro un segno che le lacrime nella loro umanissima fragilità non possono essere segno di fragilità, ma parole d’amore che le parole non sanno esprimere. Quando non sappiamo come dire l’amore e il dolore, noi piangiamo.

Cara Annamaria, ora sei seduta sulle ginocchia di Dio Padre, lo puoi vedere occhi negli occhi, sono felice per te e spero di avere anch’io al più presto questa gioia. Sì desidero la morte come la pienezza della vita, il momento supremo e la verità della vita vissuta. Non ti chiedo nulla, solo di dare una carezza al Padre anche per me.

Dice una tradizione ebraica che in ogni generazione vi sono trentasei giusti nascosti e sconosciuti a tutti, che tengono in piedi il mondo. Sono le colonne su cui poggia l’umanità. Se venissero meno, il mondo si affloscerebbe su se stesso. Ogni volta che muore un giusto, da qualche parte del mondo, nello stesso istante, ne nasce un altro e così via fino alla fine del mondo. Ognuno di noi può essere questo giusto, anche senza saperlo. Sono certo che tu sei una dei trentasei. Ora non so dove c’è qualcuno che ha preso il tuo posto, potrei essere io, Antonio, Marisa, o ognuno di coloro che leggono e scrivono sul Tafanus. Per questo per me diventa un impegno a vivere nella giustizia per non tradire il mondo, per non tradire te, per non tradire la mia coscienza e il Dio in cui credo con tutto me stesso.

Sono contento di averti conosciuta così immaginando il tuo sorriso che non ho mai visto, il tuo volto che no ho mai conosciuto. Ora ho la sensazione di averti sempre conosciuta e di averti sempre frequentata. TI ringrazio del dono che sei per tutti noi. Ciao, Annamaria. Letteralmente «Ad-Dio» che per me si traduce in un «Arrivederci!». Con amore e con gioia, tuo

Paolo Farinella,  prete
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Aldoantonelli Caro Antonio,

hai tutta la mia “solidarietà” in questo “vuoto” che ti si è parato davanti. Vedi, devo essere sincero. Non avendo conosciuto Annamaria non posso parlare di “condoglianze” come se l’avessi conosciuta… Conoscendo però i vostri percorsi e la ricchezza di certi rapporti  non posso non sentirmi solidale con questi e con quelli. Non so per quale strana legge avviene che sia proprio la perdita, la mancanza che assegna il significato alle cose. E' proprio quando ci abbandonano che le cose si rivelano importanti, insostituibili! Perché? Consumiamo aria stupidamente e solo quando essa è avvelenata rimpiangiamo “l’aria pura dei monti”. Perché? Sciupiamo spavaldamente acqua e solo quando ci manca la promuoviamo a tesoro. Perché? Consumiamo amori ed amicizie con spaventosa bulimia, e solo quando restiamo soli ci accorgiamo della loro insostituibile preziosità.

Perché?  C'è un passo del prometeo di Eschilo in cui dice: io liberai gli uomini dal freddo, insegnai a costruire case; da una cosa sola non li potei liberare:dalla Morte. La morte, questo segno massimo della più radicale privazione, è, purtroppo, il segno costante del nostro incivile vivere. C’è in giro un tripudio di morte che fa spavento E' strano, osservava Raniero La Valle qualche tempo fa, come l'Occidente non si renda conto che sta costruendo il mondo su un'apologia della morte. “La civiltà che si doveva difendere si è invaghita della morte, e su di essa fonda la sua durata". Conoscendo te, Antonio, immagino che anche Annamaria abbia lottato contro le mille forme di morte camuffate. Se così è, credente o non credente, ci sia sufficiente continuare a piantare segni di vita, dentro e fuori di noi, convinti, con Victor Hugo, che "Mourir n'est rien; ne pas vivre est terrifiant"! Ti abbraccio

Don Aldo Antonelli (E questa volta il "don" che non sia di parata!)

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...

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