venerdì 27 febbraio 2009

Il nucleare da operetta di Berlù e Sarkò

Tafanus Forse è giunto il momento, di questa pericolosa minchiata, di occuparcene sul serio, sempre nella classica filosofia del "separare i fatti dalle pugnette". Non ci è chiaro se i risultati del referendum siano ancora validi, per quanto tempo lo siano, se per ribaltarli serva un nuovo referendum (ma di che tipo, visto che in Italia gli unici referenda ammessi sono di tipo abrogativo, e non legislativo?). Saremo grati a chi riuscirà a chiarirci le idee su questo problema. Nel frattempo ci occuperemo degli altri argomenti, più vicini alle nostre esperienze.E per iniziare, consentiteci di autocitarci: è interessante rileggere, oggi, un nostro post del maggio 2008, che iniziava così:

Nucleare alla Scajola: al Prof. Carboni di Tor Vergata piace

Quale onore! come reazione ai nostri scritti sul nucleare di Scajola, ci scrive nientepopodimeno che il Professor Giovanni Carboni, Docente presso il Dipartimento di Fisica dell'Università "Tor Vergata" di Roma, e con un indirizzo email (e suppongo quindi anche con un incarico) presso il CERN di Ginevra (quel CERN dove il Prof. Carlo Rubbia è stato Direttore, e dove non sappiamo quali mansioni svolga il Professor Carboni).

Con la tipica arroganza dei baroni noti solo ad una ristretta cerchia di amici, ed abituati a trattare prevalentemente con tremebondi ragazzini di 19/20 anni al primo o secondo esame, il Dott. Prof. Carboni ci invia queste poche righe, che trasudano buona educazione e modestia da ogni byte:

 

"Propaganda e' quello che scrivete voi sul nucleare. E, nel caso non lo sapeste, il metano bruciando produce CO2. Il metano non e' certo la soluzione al problema del gas serra. Che il nucleare non sia conveniente e' un'altra fandonia: un anno fa pagavo l'elettricita' a casa in Francia la meta' che in Italia. Ora il divario e' ancora cresciuto. Saluti"
G. Carboni

Il Dott. Prof. Carboni, insomma, ci ha fatto l'esamino, e ci ha bocciati per corrispondenza, senza pietà, e senza neanche sapere se di mestiere facciamo gli idraulici, i suonatori di sax o gli scienziati. Insomma, uno con l'occhio lungo... Uno che ci spiega, "qualora non lo sapessimo", che il metano, bruciando, produce CO2. Caspita! questa si che è una notizia! Però, a pensarci bene, lo sapevamo dal lontano 1956 [...]
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Non possiamo trascriverlo tutto: per chi fosse interessato, riportiamo il link a questo post, che è molto istruttivo:

[Nucleare alla Scajola: al Prof. Carboni di Tor Vergata piace...]

Questo post (e lo diciamo senza finta modestia) merita di essere riletto, oggi. Tutto, commenti inclusi. Come è spiegato nel post, i "giacimenti" italiani sarebbero stati sufficienti ad alimentare la SOLA centrale di Latina per SOLI 15 anni. Ma di che cazzo stiamo parlando? Ma smettiamo di parlare del post "vecchio", ed iniziamo con le notizie "nuove", che nuove non sono. Sono nuove solo per Berlusconi, per Scajola, e per chiunque voglia ficcare la testa sotto la sabbia.
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Avete mai osservato la cartina della distribuzione delle centrali nucleari nella Mitica Francia? Bene, ve la allego io. E' molto istruttiva:

Centrali-francia

Fatto? ...bene... ora osservate quella bella linea continua di centrali che inizia presso Marsiglia, con Marcoule, e prosegue con la mitica Tricastin (scassatasi tre volte solo negli ultimi 12 mesi), e poi con Cruas, Phenix, Saint-Alban, Bugery, Super-Phenix...

Vi dice niente la disposizione di queste centrali? No??? Ve lo diciamo noi; sono tutte "sopravvento" all'Italia, rispetto ai venti dominanti, che in quell'area sono prevalentemente da ovest (faux-mistral) o da nord-ovest (mistral). Lasciatevelo dire da chi in quell'area, inclusa fra il Golfo del Leone ed il Golfo Ligure, ha fatto 25 anni di vela...

In altri termini, se docesse succedere qualcosa di grave in quell'area, la Francia sarebbe toccata ben poco (solo un pezzetto di Provenza e di Costa Azzurra), ma la maggior parte della merda sarebbe trascinata verso le ricche regioni del nord-ovest italiano. Sarebbe un caso? No. Una semplice previsione. Trascurando infatti le brezze termiche, che per loro natura sono deboli, e si invertono due volte al giorno (quindi a fine giornata, fra avanti e indré, avranno lasciato la merda esattamente nello stesso posto), i venti "sinottici" viaggiano prevalentemente in direzione dell'Italia, e i meteorologi lo sanno benissimo, dai tempi della navigazione commerciale a vela.
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Ed ora sfatiamo un'altra minchiata: quella molto spesso usata dai tifosi del nucleare. La potete sentire ogni due o tre ore alla bocciofila, o al bar dello sport, e suona pressappoco così:

"...e già... questi comunisti... tutti contro il nucleare, ma poi comprano un sacco di energia di origine nucleare dalla Francia..."

Niente di più falso. Lo dicono i dati di fonte MSE. Sigla misteriosa? La Spectre? Niente di più falso!!! il MSE non è altro che il Ministero per lo Sviluppo Economico, cioè Scajola, cioè uno dei più accaniti rappresentanti della tifoseria nucleare, cioè l'inventore delle "centrali di terza generazione e mezza", che forse esistono solo ad Imperia e dintorni. Quale fonte più affidabile? Dunque, vediamola, questa dipendenza italiana dal "nucleare altrui":

Fonti-energetiche Osservato bene il grafico del Ministero di Scajola? Bene, nel 2005 il TOTALE dell'energia importata dall'Italia era esattamente del 5% (cinque per cento), INCLUSO il nucleare; perchè importiamo anche energia di origine NON nucleare. Dati del 2005? Certo. Ma cosa credete che sia cambiato, dal 2005 ad oggi, visto che in Europa NESSUNO, tranne la Slovenia e la Finlandia, ha messo in costruzione una centrale nucleare da 39 anni ad oggi?

Ma andiamo avanti: vediamo cosa succederebbe in Italia, in caso di disastro nucleare, o anche di semplice fuga radioattiva importante (da centrali, o da siti di stoccaggio delle scorie.) Sempre guardando alle carte dei venti dominanti, in Italia la situazione è, se possibile, ancora più chiara e drammatica che in Francia.

Venti-dominantiOsservate la cartina dei venti dominanti  allegata (direzione ed intensità prevalenti). I venti dominanti, in Italia, sono in assoluto quelli da maestrale, cioè da Nord-Ovest. Al secondo posto in classifica (prendeteci in parola), si piazza il vento esattamente opposto: lo scirocco, che soffia da Sud-Est.

C'è una ragione? Certo! I venti più frequenti e più forti, e cioè quelli che arrivano da Nord-Ovest, se per caso provassero a deviare verso est (direzione normale delle perturbazioni atlantiche) vanno a "sbattere" contro la barriera appenninica, e si acconciano a rimettersi in direzione da N-W verso W-E.

Ancora più facile il discorso per il versante adriatico: eventuali venti da Est non solo troverebbero, dall'altra parte, la dorsale appenninica, ma troverebbero anche l'Adriatico, cioè un fantastico tubo Venturi che incanala e costringe i venti sempre lungo l'asse della penisola italiana. Insomma, il giorno in cui dovesse succedere qualche cosa in Italia, le polluzioni radioattive si comporterebbero come la "Freccia del Sud" di buona memoria. Su e gù per l'Italia, con poche vie di fuga laterali. Non è fantastico? P.S.: è ovvio che le ragioni per le quali anche i venti dai quadranti meridionali tendono ad assumere la direzione dell'asse dell'Italia sono le stesse per le quali ciò avviene per i venti dai quadranti settentrionali, e cioè l'esistenza della dorsale appenninica - che fa da "barriera spartitraffico" - e di quel "tubo Venturi che è il Mare Afriatico.

Ricordate Chernobyl? quel poco di radioattività che è arrivata in Italia, si è messo a viaggiare da Nord-Ovest verso Sud-Est, anzichè "scavallare" l'Italia ed andare verso la penisola Iberica. Fantastico!

Prezzi-uranio E allora? forse l'uranio è conveniente! Ma guardate il grafico! Dal '92 al 2007 i minerali d'uranio sono passati da 10$ scarsi, a 130$ abbondanti, per poi crollare (si fa per dire...) a 70$, che sono sempre i prezzi del... 2007.

Forse il forte rialzo di prezzi è dovuto ad un eccesso di domanda? No, perchè come è stato detto, da 39 anni non entra in funzione una sola centrale,

Produzione-uranio Allora è una crisi da riduzione di produzione, in stile OPEC? Neanche per sogno. L'offerta, a numero di centrali invariate, è aumentata, sia pure in misura non clamorosa, da 85 milioni di once nel 1995 a 102 milioni nel 2006. E allora? Un economista potrebbe spiegarvi che, poichè le centrali non è facile fermarle, ed i paesi produttori sono ancor meno dei paesi dell'OPEC, i minerali d'uranio sono un bene fortemente "anelastico". Un paio di paesi si mettono d'accordo, e ricattano l'universo mondo.

Questo è il porcaio nel quale si accingono a cacciarci Berlù, Sarkò e Scajola: un allegro cammino verso l'inferno.

Ed ora parliamo di scorie e prezzi:
notizie molto interessanti sono state riportate da [Ecoblog]:

SCORIE
:

"...il 30 gennaio il presidente francese ha comunicato ai francesi che prossimamente verrà costruito un secondo reattore nucleare EPR a Penly. Il giorno successivo Greenpeace Francia ha risposto a Sarkozy affermando che questo nuovo tipo di reattore produrrà scorie sette volte più pericolose di quelle delle centrali di seconda generazione.

Secondo Areva - l’impresa francese che sta costruendo i reattori EPR - queste centrali saranno più potenti di quelle attuali, useranno il 15% in meno di uranio, e produrranno il 30% in meno di scorie. Peccato che nessuno precisi che il funzionamento dell’EPR prevede che il combustibile nucleare resti molto più tempo nel reattore, e questo implica un’usura - “burn up” - e dunque una radiotossicità molto più importante che nei reattori attuali.
 
Visto che non c’è ancora un reattore EPR funzionante, tutti i calcoli sulla quantità di scorie e sulla loro radioattività sono delle stime, ma è comunque interessante rilevare che anche una portavoce di Areva, Patricia Marie, ha ammesso che le scorie saranno più radioattive - ma “solo” del 15%.,,"

COSTI DELLE CENTRALI
:

"...un’ultima annotazione. Il prezzo dell’impianto finlandese sta raggiungendo ormai i 5,5 miliardi di euro - la previsione iniziale era di 3 miliardi. Il cantiere ha accumulato un ritardo di 38 mesi, e l’operatore elettrico finlandese ha fatto una richiesta di danni per 2,47 miliardi di euro. Quanto al cantiere francese di Flamanville sta seguendo la stessa strada, il budget è già stato sforato del 20%. Ogni giorno di ritardo implica un costo supplementare di un milione di euro al giorno..."
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Questo è quanto, almeno per il momento... anche perchè è quasi mezzanotte, e sono piuttosto stanco. Più avanti dedicheremo un altro post alle problematiche (tutt'altro che secondarie) del trattamento e della "messa in sicurezza" delle scorie radioattive, delle mitiche "centrali di quarta generazione", e degli aspetti giurudici: chi decide le localizzazioni, come si superano i risultati referendari, cosa costa il megawatt nucleare rispetto all'eolico, al fotovoltaico, ai pannelli solari. Insomma, piccoli problemi così. Non ultimo: chi paga? Tafanus
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P.S.: Ricevo da Camillo e pubblico volentieri il link ad un interessantissimo articolo di [greenreport.it] su una trasmissione di France 3 sulle mirabilia del nucleare francese (quello che vorrebbero buttare in Italia),
 

mercoledì 25 febbraio 2009

Appello per "Cittadinanza Attiva": La salute non ha passaporto

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo appello di "Cittadinanza Attiva", inviatoci dalla responsabile, dott.ssa Teresa Petrangolini. E' un'azione tendente a contrastare l'ignobile volontà governativa di sottrarre il diritto alla salute agli immigrati non in regola col permesso di soggiorno, trasformando i medici in delatori. Crediamo che dare una mano (dando e sollecitando adesioni, ognuno nel nostro giro di amici) sia doveroso, e costi poca fatica. Riportiamo di seguito l'appello e il link sul quale trovate il pulsante "join" per aderire. Dopo l'adesione, chi è su Facebook potrà riaprire la pagina, e troverà il pulsante "invite", col quale potrà invitare a firmare i suoi amici su facebook. Infine, col pulsante "condividi" si potrà portare l'appello sulla propria homepage facebook.

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Cittadinanza-attiva
Appello

 

LA SALUTE NON HA PASSAPORTO
Chiediamo che la Camera dei Deputati faccia tesoro delle osservazioni, delle perplessità e delle critiche sollevate dalla società civile sul testo approvato del pdl "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" (approvato dal Senato) (2180). In particolare nei confronti dell’emendamento con il quale il Senato ha soppresso nei giorni scorsi il comma 5 del DLgs 25 luglio 1998, n. 286 dal titolo “T.U. di disciplina dell’immigrazione”.

Il comma soppresso recitava: "L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano".

Chiediamo con forza che la Camera dei Deputati sopprima questa modifica e ristabilisca il testo originario poichè la norma appena approvata - nel quadro del c.d. “pacchetto sicurezza” - lascia fortemente perplessi per le seguenti ragioni:

- nega il fondamentale diritto alla salute delle persone che deve essere garantito a prescindere da ogni altro tipo di considerazione, coerentemente con l’articolo 32 della nostra Costituzione;

- crea non solo una sanità di serie A e una di serie B, ma anche una sanità di ‘polizia’ dove i medici, violando anche il codice deontologico, dovrebbero denunciare gli immigrati tradendo il rapporto di fiducia medico-paziente;

- scarica sui servizi socio/sanitari responsabilità che attengono agli organi di polizia o agli accordi fatti (e non rispettati) tra il nostro paese e i paesi di provenienza;

- introduce un pericoloso precedente in tema di diritti civili e di privacy perché rende “superabile” il segreto professionale in un settore così delicato come la salute;

- impedendo la cura degli immigrati irregolari, espone tutti i cittadini ai rischi di malattie trasmissibili (perché non gestite e non prevenute), aumentando l’insicurezza e con costi in prospettiva molto più alti;

- non tiene conto dei pareri dei presidenti delle Regioni che hanno competenza in tema di servizi sanitari;

- espone al gravissimo rischio di sviluppo di una “sanità ombra” - che in alcuni casi potrebbe essere gestita dalla criminalità organizzata - i cui utenti potrebbero rappresentare un inesauribile serbatoio di ‘manovali del crimine’;

- non risolverà il problema della presenza degli immigrati irregolari, ma scaverà un solco profondo tra i popoli, aumentando a dismisura tensioni sociali e disuguaglianze;

- rischia di dividere il paese dove crescono le reazioni critiche (provenienti da tante organizzazioni civiche come Medici senza Frontiere, dai sindacati dei medici e da organi di stampa come Famiglia Cristiana).

Al di là delle conseguenze concrete della norma che potrebbe anche restare sostanzialmente inapplicata come purtroppo molto spesso accade in Italia, è in gioco una scelta di civiltà. Su questa richiesta stiamo raccogliendo il sostegno di un ampio numero di interlocutori, organizzazioni civiche, soggetti del mondo medico e del lavoro. Mentre ci sembra importante far rilevare che alcune istituzioni regionali e provinciali si stanno muovendo su questo fronte.

Seguiremo, dunque, con molta attenzione i lavori parlamentari. Non escludiamo di adottare azioni concrete o simboliche a supporto di questo nostro impegno. Tra queste la possibilità di assistenza legale per tutti quegli operatori che fossero stigmatizzati o, addirittura, perseguiti per non aver denunciato gli immigrati. In casi estremi, ci mettiamo a disposizione dei soggetti discriminati per valutare le condizioni e l’opportunità di un ricorso alla Corte Costituzionale per un giudizio sulla norma.

Nel frattempo, ringraziamo molto per l’attenzione e la disponibilità e restiamo a disposizione se fosse necessario stabilire contatti, fornire informazioni o produrre valutazioni comuni.

Hanno aderito finora:

 

ALISEI
ANT
ADA
AUSER
BPCO
CIES (CENTRO INFORMAZIONE E EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO)
CILAP EAPN ITALIA
CIPAX – CENTRO INTERCONFESSIONALE PER LA PACE
CITTADINANZATTIVA
CNCA
COCIS
FEDERASMA
FIO.PSD
FISH
LEGAMBIENTE
MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO
TAFANUS
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Per Contatti: Ufficio Relazioni Istituzionali

Vittorino Ferla  Tel. 06 36718303  mail: v.ferla@cittadinanzattiva.it    

Daniela Quaggia  Tel. 06 36718315  cell. 328 2676142 mail: d.quaggia@cittadinanzattiva.it

Giuseppe Scaramuzza Tel. 0636718334

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Una piccola botta d'orgoglio - Alessia Filippi e la piccola Mae

Mae-alessia-filippi Perdonatemi un piccolo peccato d'orgoglio "ziesco": mi sono appena arrivate le foto della mia "nipotina abbronzata" italo-hondurena, Maeform Borriello, in arte Mae, coccolata da Alessia Filippi.

Mae aveva appena conquistato ai campionati nazionali due medaglie: un argento nel dorso, e un bronzo nel delfino. E dire che la sua specialità è lo stile libero...

Mae-argento-bronzo

lunedì 23 febbraio 2009

La lettera del Sen. Ignazio Marino a Rita

Marino-ignazio Quello che segue è il testo della seconda lettera del Sen. Ignazio Marino a Rita, sul problema del testamento biologico. Fa sempre piacere avere come riferimento un politico "che risponde". Invito tutti a firmare sul sito linkato. Questo sconcio di legge in prima istanza non deve passare. Se dovesse passare, dobbiamo affilare le armi per abrogarla per referendum. Questa volta il quorum lo raggiungeremmo, perchè contro questa legge c'è anche una maggioranza di elettori del centro-destra. Tafanus

Carissima  Rita,

grazie per la tua adesione all’appello per il diritto alla libertà di cura sul sito [Sito] , e grazie perché, anche con il tuo contributo, abbiamo già raggiunto quasi 100.000 firme!

Ti scrivo per chiederti un ulteriore sforzo per questa importantissima causa. Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l’idratazione e l’alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è allora l’utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure palliative, all’assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.

 

Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l’appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini vogliono essere liberi di scegliere.

 

Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l’appello,

Ignazio Marino

 

domenica 22 febbraio 2009

San Babila: doveva essere solo una pizza: è successo di tutto!

PaperMoon Il raduno dei Tafani a Milano (1), come spesso succede da qualche tempo, più che a rinsaldare delle amicizie, è servito a svelare i lati più oscuri della personalità umana. Fin dall'inizio, c'è stato qualcosa di losco. Ha iniziato Marco RedPassion, 17 anni, che con la sua giovinezza ha chiaramente voluto umiliarci. Prova ne sia il fatto che Futuro-passato-tafanus è venuto a sedersi alla destra del più vecchio del gruppo (2).

Osceno-calendario Appena fuori dalla pizzeria, nella strettissima via Bagutta, Giancarlo ci ha costretti ad essere fotografati con in mano dei calendari osceni da lui prodotti (2bis). Presto potremmo ricevere una telefonata da Fabrizio Corona.

Marisa-iscrizione Altre-iscrizioniAppena arrivati in San Babila, Marisa è stata colta in flagrante mentre era in fila, al gazebo del Partito del Predellino, per perfezionare l'iscrizione (3). Mentre alcuni di noi erano intenti ad infliggere delle punizioni corporali a Marisa, ecco che altri quattro del gruppo (Pasio, Wanda, Silvana e Fiorenzo), approfittando della confusione, si precipitavano, a loro volta, ad iscriversi al Partito di Berlusconi (4). 

PerNonSbagliare Mentre noi lasciavamo perdere Marisa per impedire alla banda dei quattro di consumare quest'altro tradimento, Marisa ne approfittava per correre ad iscriversi anche ad Alleanza Nazionale (5), forse travolta dal fascino di La Russa.

Penati-pompiere Solo la provvidenziale opera di mediazione di Penati (6) è servita a distogliere la folla inferocita dal proposito di linciare Marisa. Però, nel frattempo, si era sparsa voce dei fatti, e "le sinistre" hanno improvvisato una oscena gazzarra, che in pochi minuti ha visto raccogliersi spontaneamente alcune migliaia di persone, con le loro bandiere rosse lorde di sangue (7).
Manifestazione
Mai  più riunioni di tafani in pizzeria. La prossima volta, solo pizza a domicilio. Ognuno mangerà a casa sua, e ci riuniremo in teleconferenza.

P.S.: L'Ufficio Stampa del Tafanus suggerisce di cliccare sulle icone per vedere le immagini a grandezza completa.

martedì 17 febbraio 2009

Intervista a Chiamparino - di Riccardo Bocca

Voglio un leader che comandi
Espresso (di Riccardo Bocca - l'Espresso)

Via i vecchi capi. E disciplina di partito rispettata da tutti. Anche a costo di perdere pezzi. Parla il sindaco di Torino. Colloquio con Sergio Chiamparino

Chiamparino-sergio Il telefono squilla nell'ufficio torinese di Sergio Chiamparino. "Buongiorno sindaco, vorremmo intervistarla sull'emergenza nel Pd dopo la sconfitta in Sardegna e le dimissioni di Veltroni. Ci sono due pagine a disposizione". "Due pagine intere? Ma è uno spazio terrificante...", risponde. Fosse per lui, si risparmierebbe di sviscerare le conseguenze che questa crisi avrà sul suo partito. "Sono troppo amareggiato. Rischia di spegnersi qualcosa in cui ho molto creduto. Se andiamo avanti così, a scontri frontali, a contrapposizioni autolesioniste, senza costruire niente, finiamo dritti nella palude...". Per giunta, gli scappa, da Roma nessuno del partito si è fatto vivo, il giorno della rinuncia ("intempestiva") di Veltroni: "Nemmeno un sms, mi hanno mandato". E questo, dice, "è sintomatico del rapporto che nel Pd c'è tra amministratori locali e governo centrale. Cosa vuole che pensi, la gente comune? Penserà che il mio partito si sta avvitando su se stesso".

Ed è vero?
"È indubbiamente vero che nel Pd c'è un problema di esercizio della leadership. Dalla sconfitta alle elezioni politiche fino a oggi, si è praticata una politica in punta di piedi, fatta di mezzi passi. Una linea che non ha pagato, e che non pagherà più".

Pagheranno il decisionismo, le prese di posizioni drastiche?
"Non dico di entrare come elefanti nella cristalleria, ma ci vuole determinazione e chiarezza. A questo punto non ha senso tenere assieme i nostri cristalli con il Bostik".

Sta parlando di una scissione?
"Beh, non so... Qualche rumor l'ho sentito... Diciamo che se devo scegliere tra la conquista di un profilo netto, per il Pd, e una costante ambiguità, punto sulla prima opzione. A costo di perdere qualche componente".

Sia più esplicito: si riferisce a Francesco Rutelli?
"Per esempio. Ma il discorso è più ampio, in prospettiva. Il Pd ha una ragione d'essere se svolge una doppia manovra: prima di inclusione di tutte le forze che ne condividono il percorso, e poi di selezione in base ai comportamenti effettivi".

Come vede, in questo quadro, il contributo futuro di Antonio Di Pietro e dell'Italia dei valori?
"Di Pietro ha una base populista, molto distante da quello che dev'essere il Pd. Ma ciò non esclude un'alleanza corretta e leale. Ribadisco: corretta e leale. L'opposto di com'è stata finora".Franceschini-dario

E l'Udc di Pier Ferdinando Casini? Uno spicchio del suo partito lo guarda con simpatia.
"L'esperienza mi dice che non va escluso niente, in materia di alleanze. Ma devono essere circoscritte: sia sul fronte dei tempi che dei contenuti".

Intanto, tra pochi mesi, c'è il doppio appuntamento delle europee e delle amministrative. Come deve reagire il Partito democratico?
"Cercando di ricucire al suo interno, di ritrovare un profilo competitivo. Il tempo a disposizione è poco, miracoli non se ne possono fare. E allora si torni, ventiquattr'ore al giorno, con la testa dentro la società. Dobbiamo prendere atto, finalmente, che non si vive solo di caminetti e di discorsi dei leader".

È fiducioso, sotto questo profilo?
"Mah. Le dico come stanno preparando le amministrative dalle mie parti. La preoccupazione principale, nella creazione delle liste, è che ogni gruppo, ogni piccolo capo, e persino ogni vice abbia il suo angolo di potere. Vede, una volta c'era il correntismo nobile, quello stile vecchia Dc o Psi. Oggi, invece, c'è il correntismo straccione".

Dunque come ne uscirete?
"Una strada c'è: buttare le etichette e puntare sui contenuti. Penso, per esempio, alla valorizzazione dell'unità sociale, cara alla sinistra radicale; ma anche all'attenzione verso l'individuo e la famiglia, come chiedono i cattolici".

Sta proponendo di tornare al recente passato? Tutti insieme, dai nostalgici comunisti a Paola Binetti, condannati alla lite continua?
"Non intendo questo. Non può esserci, nel nostro futuro, una struttura che vada ancora da Rifondazione alla Margherita. Però le porte del Pd devono essere aperte: anche a chi, fino a ieri, ha militato nella sinistra radicale. Basta che s'impegni a lavorare in una prospettiva di governo. Per essere più esplicito: tutti possono parlare e contribuire, ma alla fine dev'esserci una linea unica. Sennò faremo ancora figuracce, com'è accaduto sulle coppie di fatto...".

A proposito di politiche sociali: non è anche una questione generazionale, questa difficoltà del Pd ad affrontare i temi della modernità?
"Beh, sarebbe bello che spuntasse un giovane interprete della nostra linea strategica. Ma ci vuole prudenza, nella situazione attuale. Perché è vero che Obama è diventato presidente degli Stati Uniti a 48 anni, ma è altrettanto vero che nel suo governo c'è gente che viene da lontano".

Il problema è che, nel Pd, non si vedono piccoli Obama. C'è invece il già rodato vice di Veltroni, Dario Franceschini. E ci sono vecchie volpi come Massimo D'Alema e Pierluigi Bersani. Saranno loro i protagonisti della prossima stagione?
"D'Alema ha dato, non è in lizza per la segreteria. Bersani invece vuole competere, ma il suo successo sarebbe un ritorno al già visto: non certo un trampolino per sintetizzare i diversi riformismi".

Perciò?
"Diciamo che la situazione è ingessata. Anche un giovane molto in gamba faticherebbe ad emergere".

Tutto questo mentre un settantaduenne, Silvio Berlusconi, brinda. In che misura, a suo avviso, il confronto mediatico tra il premier ridens, padre padrone del centro destra, e il Veltroni cupo degli ultimi tempi, stritolato dai pensieri e dai nemici di partito, ha inciso sulla débâcle finale?
"Sicuramente la comunicazione è un elemento cruciale, e Berlusconi è un uomo di propaganda, più che di governo... Ma il problema è un altro: oltre alla capacità di comunicare, in politica, ci vuole un buon prodotto da vendere. E il ragionamento vale anche per il Pd".

Allora da dove ricomincia, il Partito democratico? Magari da un passo avanti di Sergio Chiamparino?
"Mannò... Io sono in una botte di ferro: ho un lavoro che adoro, a Torino, e ho un impegno fino al 2011 con chi mi ha votato. Ne faccio una questione etica. Anche se, certo, non escludo che potrei dare una mano...".

In che senso 'una mano'?
"Una mano... Sempre restando sindaco, però".

E questa mano, se le venisse richiesta, come la darebbe?
"Cercando di sconfiggere la sindrome che ha affossato Romano Prodi, e che ci tormenta ancora: quella del tutti contro tutti".

Sul piano più concreto? Quale dev'essere l'agenda del Pd da qui all'estate?
"Attualmente c'è un grande, fondamentale appuntamento: si chiama crisi. Questo è il banco di prova con il quale dobbiamo confrontarci. Qui bisogna mostrarsi credibili: altrimenti qualsiasi progetto risulterà inutile".
Riccardo Bocca

lunedì 16 febbraio 2009

Miracoli Italiani

Foibe QUANDO ALEMANNO INSEGNA LA STORIA: Il viaggio organizzato dal Campidoglio dedicato alla civiltà istriano-dalmata e alla tragedia delle foibe si è concluso con una polemica per un opuscolo consegnato agli studenti romani. Il testo, intitolato "1945 nascita dello Stato comunista iugoslavo: la logica del terrore" [...] ha come immagine di controcopertina un uomo sofferente e legato a una falce e martello da un filo spinato. "Un errore" ha detto il sindaco, Gianni Alemanno, assicurando che l'opuscolo sarà "restituito, ritirato e sostituito con il libro che in origine avevamo scelto di consegnare agli studenti". (...e se goebbelsmanno imparasse a collegare il cervello alla mano PRIMA di firmare delle delibere? in fondo, un sindaco dovrebbe essere sindaco anche di quella metà di cittadini che non l'ha votato. O no?...)

[L'articolo di Repubblica]

DEDICATO A MIRACOLO ITALIANO: Caro Miracolo, di figure di merda mai pago... certo che ogni tanto ti cito!!! per me sei l'alfa e l'omega dei blogger. Sei la Stella Polare. Per fare un buon blog, è sufficiente individuare il tuo blogghino (roba da rabdomanti), e poi andare esattamente in direzione oppost.Non si può sbagliare!. Dunque, cominciamo dagli accessi: sono gentile, e ti fornisco un piccolo grafico degli ultimi due mesi abbondanti. Come persino un geometra potrà constatare, la linea di tendenza (polinomiale, Geometra, non lineare) punta oltre le 1500 visite uniche al giorno, sabato e domenica inclusi. Ah, Geometra, dimenticavo: Histats non rileva circa il 30% degli accessi (quelli realizzati la visitatori che usano IE7 ed IE8 con impostazioni di sicurezza medio-alte). Fatto il calcolino??? siamo a circa 2000 accessi, con punte (vedi morte di Eluana) di oltre 5000. . Fammi ricordare, Miracolo... tu dovevi fare carte false per avere 50 accessi. Dunque il fallimentare Tafanus fa in un giorno quello che tu facevi in un mese, a spanne. Corretto?
Accessi-tafanus
Sui commenti hai proprio ragione! siamo sulla settantina al giorno di media. Un vero crollo.

Comunque i tuoi giudizi sono confermati dalla [Classifica "Migliorblog.it"] che vede saldamente e stabilmente insediato il Tafanus come miglior blog italiano nella categoria "Politica e Società"

Mirà... ricordi??? per rompere i coglioni al Tafanus senza rischiare figure di merda, bisogna arrivare ben attrezzati. Fatti, non pugnette.

LA DESTRA E LE "SEMPLIFICAZIONI": Il ministro per la Semplificazione (omen nomen) Roberto Calderoli va addirittura oltre, e contro le violenze sessuali propone la castrazione chirurgica. "Di fronte a certi casi - spiega il coordinatore delle segreterie della Lega Nord in una intervista alla Stampa - non riesco a pensare alla riabilitazione. E pure la castrazione chimica è insufficiente". Meglio allora adottare la castrazione chirurgica che il ministro definisce "una terapia medica per reprimere l'istinto sessuale".

Carfagna01 MARA CARFAGNA HA PARLATO: Anche l'altra ministra tutta "Dio, Patria, Famiglia e Cabine dei TIR" ha parlato. Dobbiamo legare il permesso di soggiorno solo a coloro che hanno un contratto di lavoro stabile (cioè a tempo indeterminato. NdR). Quindi, prepariamoci. La Carfregna espellerà tre milioni di nostri figli (tutti quelli che lavorano a termine, a progetto, e via flessibilizzando). 



 

venerdì 13 febbraio 2009

Predica (forse) inutile a italiani e romeni - Predică (poate) inutilă pentru italieni şi români

Non è la prima volta che con Fabio (italiano) e Livia (romena), che gestiscono il blog [Quanto è bello] facciamo una iniziativa in comune, contro la violenza e contro l'intolleranza. La prima volta è stata quando abbiamo pubblicato congiuntamente in italiano e romeno un post dal titolo "La memoria corta degli italiani: quando gli albanesi eravamo noi".

Ora ci riproviamo, con questa lettera aperta agli italiani e ai romeni. Spero ardentemente che non si tratti di una predica totalmente inutile. Se anche dovessimo tocare il cervello, e/o il cuore di un solo italiano, di un solo romeno, lo sforzo di scrivere, tradurre, postare questa lettera aperta sarà stata ricompensata.

Ringrazio Fabio e Livia per aver accolto l'idea, e , che è laureata in Lingue a Bucarest, per la traduzione in romeno.
Tafanus

 

 

Predica (forse) inutile ad italiani e romeni - Violenza e razzismo

 
 

In questi giorni, probabilmente per una di quelle inspiegabili congiunzioni astrali sfavorevoli, si sono concentrati diversi episodi di stupro in branco che hanno visto coinvolte come vittime sia ragazze italiane che straniere, e che hanno visti coinvolti come carnefici romeni, italiani, nord-africani, albanesi... Gente di molte razze.

 
 

L'attenzione dei media si è accentrara maggiormente sul fenomeno dei romeni, perchè sono stati i più numerosi, limitatamente alle ultime settimane. I fenomeni di ritorsione razzista più violenti sono stati quelli perpretati da giovani italiani. Giovani de-ideologizzati e privi di qualsiasi freno etico, che hanno "approfittato" dell'alibi offerto dagli stupri, per scaricare la loro voglia di violenza su chi non c'entrava niente (vedi i tre disgraziati che hanno bruciato vivo un poveraccio indiano, dopo averlo prima massacrato di botte e cosparso di benzina). Ragioni idologiche? Nessuna. Organizzarsi una serata diversa dalle altre. Veder quanto tempo "ce mette 'a brucià", e poi comunicare la prodezza, con una catena di SMS, agli amici. Ne frega di più il telefonino, di questi bastardi, che non le indagini di polizia. Quando si è cretini, si è cretini fino in fondo.

 
 

Questa nostra lettera aperta vuole essere un appello, disperato quanto forse inutile, a fermarci, tutti, finchè siamo in tempo. TUTTI. Italiani, romeni, marocchini, albanesi, marziani... TUTTI.

 
 

Agli italiani, fra i quali cresce spaventosamente la percentuale dei "norapperi" (non sono razzista, però), un appello a filtrare le notizie che arrivano dai media, tenendo conto di quale sia il medium, e di chi sta parlando. Un conto è ricevere la notizia da un Maroni o un La Russa che esternano sul TgDux, un conto è sentire la stessa notizia da altra fonte e da altre persone, più attendibili. E' un invito non all'ignoranza delle notizie, ma ad un loro attento e sapiente filtraggio.

 
 

Agli italiani vorremmo ricordare che gli stupri compiuti da italiani sono stati, l'anno scorso il 55% del totale. Troppi o pochi? Intanto il più alto valore in assoluto. Però è pur vero che gli italiani, responsabili del 55% degli stupri, sono più del 90% della popolazione. Quindi pochi? Non tanto, perchè gli italiani vivono in condizioni socio-economiche mediamente molto più elevate di quelle di cui soffrono immigrati recenti, emarginati, incattiviti anche dal nostro latente razzismo. Per questo orrendo reato, il relativo benessere di chi lo compie è un'aggravante. L'emarginazione di chi lo compie è invece vissuta, in una certa misura, come un'attenuante.

 
 

Non è necessariamente così… lo stupro nasce per pura volontà di ferire, è un atto di pura predazione. E forse lo stuprare, nel caso degli stranieri, le donne del paese che li ospita, può dar loro un senso di potenza. Lo stupro è un reato compiuto da ricchi e poveri indifferentemente. Nasce da una pulsione di aggressione che serve a stabilire un primato su un'altra persona.  Non è come il rubare che può essere giustificato dallo stato di necessità. Vorremmo lanciare un appello a favore del rispetto della donna e di contrasto al femminicidio, al quale debbono partecipare tutti color che vivono nel nostro paese: italiani e stranieri.

 
 

I romeni, che sono circa il 2% della popolazione, sono responsabili del 38% degli stupri. Troppi, anche per persone mediamente tolleranti. Hanno delle attenuanti. Delle grosse attenuanti. Sono in genere molto poveri, sono arrivati dopo l'entrata della Romania nella UE, sperando di trovare l'Eldorado di Canale 5, e invece hanno trovato un paese in crisi, depresso, incazzato, impaurito, e chiuso nei propri egoismi. Un popolo di potenziali "norapperi". La sensazione di essere discriminati e mal tollerati, le campagne fasciste contro i rom, lo sfruttamento sul lavoro...

 
 

Le grandi crisi servono a regolare i conti coi grandi e piccoli egoismi di classe o di genere. E' recente l'episodio della rivolta, nella civile Inghilterra, contro l'assunzione di 300 "sporchi immigrati" italiani, che "portano via" il lavoro agli inglesi. Tutto il mondo è paese. Forse, dopo le epoche delle grandi migrazioni per fame degli italiani (interne ed esterne) ci toccherà dimenticare i "fasti" degli anni '60 e '80, spesso vissuti cafonescamente, da nuovi ricchi, e riabituarci al concetto che anche noi, e non solo gli immigrati "brutti, sporchi e cattivi", potremmo trovarci a dover sperare nell'aiuto altrui. E che comunque dovremo tornare ad una maggior sobrietà di consumi. L'epoca del "tutto e subito" è irrimediabilmente finita.

 
 

Ai romeni, ai nordafricani, a tutti altri immigrati, rivolgiamo il caldo invito a non cadere nella spirale "tu sei razzista", quindi io divento violento, e mi autogiustifico.  Non funziona. Quando i TG o i giornali danno la notizia di uno stupro in branco, non accompagnano la notizia con un trattato di sociologia sul legame funzionale fra emarginazione e criminalità. Danno la notizia e basta. E la notizia è di quelle che generano nuovo odio, nuovo razzismo, nuove reazioni al razzismo. In una spirale infinita.

 
 

A questi nostri ospiti, che nella stragrande maggioranza stanno da noi per raccogliere patate e piastrellare case e strade, o per badare ai nostri vecchi, diciamo che 10 stupratori fanno più rumore di 999.990 lavoratori. E' ingiusto, ma è così. Gli stupratori, gli spacciatori, i rapinatori, fanno rumore. Chi lavora in silenzio, in clandestinità, per quattro soldi, non fa rumore. Non aiutate noi italiani a diventare razzisti, perchè ci riusciamo benissimo anche da soli, purtroppo.

 
 

Aiutateci ad aiutarvi. emarginate dalle vostre comunità le mele marce. Collaborate con gli inquirenti italiani. Se arrestano un magnaccia o non lo arrestano, voi non ci guadagnerete e non ci perderete un euro. Se contribuirete a farne sparire dalla circolazione qualcuno, vi guadagnerete un grammo di simpatia in più (o un grammo di razzismo in meno) da parte degli italiani.

 
 

Agli italiani diciamo di non ricordarsi degli immigrati solo quando stuprano, ma anche quando muoiono per salvare dall'annegamento due bambini italiani, senza che nessuno si ricordi di dire grazie. Di ricordarsene quando badano ai nostri anziani, per cifre che sono ben lontane da quelle che servirebbero per pagare una casa di riposo per non autosufficienti. E di ricordarsene tutti i santi giorni, quando le statistiche ci riconfermano, settimana dopo settimana, che gli immigrati hanno l'indesiderato privilegio di essere rappresentati nelle percentuali delle "morti bianche" in misura ben maggiore di quanto spetterebbe loro, sulla base della loro presenza sul territorio italiano.

 
 

Predică (poate) inutilă pentru italieni şi români - Violenţă şi rasism

 
 

Fabio&Livia Zilele acestea , probabil datorită unei inexplicabile conjuncturi astrale nefavorabile, s-au petrecut diverse episoade de viol în grup ce au implicat atât femei italiene cât şi de alte naţionalităţi şi care au avut drept făptaşi români, italieni, nord-africani, albanezi...Persoane de multe naţionalităţi.

 
 

 Atenţia mass media s-a concentrat în cea mai mare măsură, asupra românilor, pentru că au fost cei mai numeroşi în ultimele săptămâni. Fenomenele de represiune rasistă cele mai violente au fost cele comise de tineri italieni. Tineri fără ideologii şi fără conduită morală care au „ profitat” de alibiul oferit de violatori, pentru a-şi descărca dorinţa de violenţă pe cei nevinovaţi( a se vedea cazul celor trei nefericiţi care au ars de viu un amărât de indian după ce l-au bătut şi l-au acoperit de benzină). Raţiuni ideologice? Niciuna. Vroiau să vadă în cât timp o să ardă şi apoi să comunice isprava printr-un lanţ de SMS-uri , prietenilor. Suntem interesaţi mai mult de telefonul celular al acestor bastarzi decât de ancheta poliţiei. Când unul e cretin, e cretin până la capăt.

 
 

Această scrisoare deschisă se vrea un apel pe cât de disperat pe atât de inutil poate, pentru a ne opri, cu toţii, atât cât mai avem timp. TOŢI. Italieni, români, marocani, albanezi, marţieni...TOŢI.

 
 

Pe italieni, în rândul cărora creşte înspăimântător numărul celor care-şi spun „ nu sunt rasist dar...” îi invităm să filtreze ştirile care ajung din mass media ţinând cont de sursă şi despre cine vorbesc. Una este să primeşti ştirea de la Maroni( ministru de interne), sau La Russa ( ministrul Apărării) care se exprimă pe TGDux( jurnal de ştiri pe Rai due care pare orientat spre dreapta şi extremă dreapta) şi cu totul altceva  este să auzi aceeaşi ştire  de la o altă sursă sau de la alte persoane demne de luat în seamă. Nu este o invitaţie în a ignora ştirile, ci la un filtraj atent şi înţelept.

 
 

Italienilor, am vrea să le amintim că violurile înfăptuite de italieni au fost anul trecut 55% din total.  Multe sau puţine? Oricum cea mai mare valoare în absolut. Dar, este adevărat că italienii responsabili de 55% dintre violuri sunt mai mult de 90% din populaţie. Deci puţini? Nu chiar, pentru că italienii trăiesc în condiţii socio-economice în medie cu mult mai alese faţă de acelea în care suferă imigranţi recenţi, emarginaţi, înrăiţi din cauza rasismului nostru latent.

 
 

Pentru această îngrozitoare infracţiune, relativa bunăstare a celui care o comite este un agravant, emarginarea este vazută în schimb, într-o oarecare măsură,  ca un atenuant.

 
 

Nu e neapărat necesar aşa...violul se naşte din dorinţa pură de a răni, e un act de prădare. Şi poate faptul de a viola, în cazul străinilor, femei aparţinând ţării care îi găzduiesc, le poate da un sentiment de putere. Violul este o infracţiune comisă şi de bogaţi şi de săraci fără distincţie. Se naşte datorită unei pulsiuni de agresiune util pentru a stabili un primat asupra unei alte persoane. Nu este la fel ca furtul care poate fi justificat prin starea de necesitate. Am vrea să lansăm un apel în favoarea respectării femeii şi contrastării violului, la care ar trebui să participe toţi cei care trăiesc în ţara noastră, italieni şi străini.

 
 
 

Românii, care însumează 2% din totalul populaţiei, sunt responsabili de 38% dintre violuri. Destul de mulţi chiar şi pentru persoane tolerante. Au un atenuant, un foarte important atenuant. Sunt in general foarte săraci, au ajuns în Italia după aderarea României la Uniunea Europeană, sperând că vor găsi Eldorado prezentat pe Canale 5, şi, au găsit în schimb o ţară în criză, depresivă, înfuriată, speriată şi închisă în propriul egoism. Un popor de potenţiali „nu sunt rasist dar...”. Senzaţia că sunt discriminaţi şi niciodată toleraţi, campaniile fasciste împotriva rromilor, exploatarea lor în câmpul muncii...

 
 

Marile crize servesc pentru reglarea conturilor cu marele sau micul egoism de clasă sau de gen. Este foarte recent episodul revoltei din Marea Britanie civilă, împotriva a 300 de imigranţi italieni „murdari” care „furau” dreptul la muncă cetăţenilor englezi. Peste tot e la fel. Poate, odată terminate perioadele marilor migraţii(interne şi externe) din cauza foamei a italienilor, a venit momentul să uităm „ fastul” anilor 60 şi 80, cel mai adesea trăit în mod mitocănesc de către noii îmbogăţiţi şi să ne obişnuim cu ideea că şi noi, nu numai imigranţii „ urâţi, murdari şi răi”, ne-am putea găsi în situaţia de a spera în ajutorul altcuiva. Şi că oricum ar trebui să ne întoarcem  la cumpătare în ceea ce priveşte consumul. Epoca în care aveam „ totul şi imediat” e iremediabil terminată.

 

Românilor, nord-africanilor, şi tuturor celorlalţi imigranţi adresăm invitaţia caldă de a nu cădea în capcana „ tu eşti rasist”, deci eu devin violent şi mă autojustific. Nu funcţionează. Când jurnalele de ştiri sau ziarele dau ştirea unui viol în grup, nu o însoţesc de un tratat de sociologie care să explice legătura funcţională dintre emarginare şi criminalitate. Dau ştirea şi atât. Ştirea este în general una dintre acelea care generează ură, rasism, noi reacţii la rasism, într-o spirală fără sfârşit.

 
 

 Oaspeţilor noştri, care în cea mai mare parte se află pe teritoriul Italiei pentru a aduna cartofi şi pentru a pardosi case sau străzi, sau pentru a-i asista pe bătrânii noştri, aş vrea să le spun că 10 violatori fac mai mult zgomot decât 999.990 de muncitori cinstiţi. Nu este corect, dar aşa se întâmplă.

 

Violatorii, traficanţii de stupefiante, hoţii, fac zgomot. Cine munceşte în linişte, în clandestinitate, pe doi bani, nu face vâlvă. Nu trebuie să ne ajutaţi pe noi, italienii să devenim rasişti, pentru că reuşim foarte bine singuri, din păcate.

 
 

Ajutaţi-ne să vă ajutăm. Excludeţi din comunităţile voastre răufăcătorii. Colaboraţi cu autorităţile italiene. Dacă arestează un proxenet sau nu, voi, nu câştigaţi şi nici nu pierdeţi vreun euro. Dimpotrivă, câştigaţi „un gram” de simpatie(sau „un gram” de rasism mai puţin) din partea italienilor.

 
Italienilor le spunem că n-ar trebui să-şi amintească de imigranţi numai când violează, ci şi atunci când mor pentru a salva de la înec  doi copii italieni, fără ca nimeni să-şi amintească să spună mulţumesc. Să-şi amintească de imigranţi când îi asistă pe bătrânii noştri pentru cifre care sunt departe de cele care ar fi necesare pentru a plăti o casă de bătrâni. Şi să-şi amintească în fiecare sfântă zi, când statisticile reconfirmă, săptămână după săptămână, că imigranţii au privilegiul nedorit de a fi reprezentaţi în procentele „morţilor albe”(morţi în accidente de muncă) într-o măsură mult mai mare decât le-ar reveni, pe baza prezenţei lor pe teritoriul italian.

mercoledì 11 febbraio 2009

Eluana, Berlusconi e i suoi scherani senza vergogna

20090210 "...ora rimangono soltanto le macerie di un paese. Adesso che Eluana è morta, assistiamo una parte di paese sfrangiato, privo di pietà, opportunista. Con minuti di silenzio che suonano di opportunismo, battaglie etiche che vanno a perdersi nel calcolo delle opportunità, delle alleanze, o del piacere o no al Vaticano.

La povera Eluana è stata usata su tutto, lei con la sua sofferenza, per tentare di scardinare la Costituzione Italiana, per arrivare a uno scontro politico, per attaccare il Presidente della Repubblica. La crudeltà delle parole irresponsabili è quasi intollerabile. “Avvenire” di oggi arriva a dire che Beppino Englaro, padre di Eluana, «si è fatto giudice e boia». C’è un clima orrendo che non ha nulla a che fare con il rispetto della vita, e non ha a niente a che spartire con l’etica e la buona fede.

Gente come Maurizio Gasparri aveva ancora una volta l’occasione per tacere e non l’ha fatto, gridando: «Assassini» nell’aula del Senato. Andava rispettato il dolore di un padre che ha attraversato una tragedia con coraggio e immenso dolore per 17 anni, calpestando e stracciando tutto. Senza remore e con un cinismo che non ha eguali.

Ma era prevedibile che sarebbe accaduto questo. Perché il centrodestra, perché questa classe dirigente, non sia riuscita, pur su posizioni che potevano essere non condivisibili ma legittime, ad avere la capacità di tenere questa vicenda nell’ambito del dibattito etico e morale, oltre che giuridico, è facilmente comprensibile. Perché non è classe dirigente, perché sono crudeli e in cattiva fede. Perché sono accecati dal potere. Perché è solo questo che conta [...]

Ieri in Senato si è messa in scena l’anima e la cultura di questa gente. «La cultura della vita e non della morte», dice Silvio Berlusconi. Utilizzando tre parole, cultura vita e morte, che dette in questo contesto e in questo modo servono soltanto ai sondaggisti per capire quanti punti si guadagnano nel voto cattolico. Ignorando che buona parte del mondo cattolico, nelle stesse condizioni, si sarebbe comportato come Beppino Englaro.

(Roberto Cotroneo - L'unità)

lunedì 9 febbraio 2009

Quando "il branco" è fatto da italiani

20090208 Quando il "branco" è italiano - Ecco come il Corsera riporta la notizia:

Nel bresciano branco stupra una ragazzina: arrestati quattro minorenni La vittima ha 14 anni. Gli arrestati tutti tra i 14 e i 16. E' stata portata in stato di shock in ospedale

MILANO - Una terribile vicenda di violenza sessuale aggravata tra minori ha portato la Procura dei Minorenni di Brescia, sulla base delle indagini dei carabinieri della compagnia di Salò (Brescia), a chiedere ed ottenere quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti ragazzi, che sono stati arrestati. Del branco farebbe parte almeno un altro minore che, però, avendo meno di 14 anni, non è imputabile. La vittima è una ragazza di 14 anni. Gli arrestati hanno età comprese tra i 14 e i 16 anni e le indagini si sono sviluppate nella zona di Sabbio Chiese, in Valsabbia. La violenza sarebbe avvenuta nel mese di dicembre ad una festa durante la quale era stato bevuto parecchio alcol. Dopo la violenza, la vittima è stata portata in stato di shock in ospedale. La denuncia poi è stata presentata dalla madre della ragazza, italiana così come gli aggressori. (ecco, la nazionalità dei membri del "branco" arriva solo alla fine dell'articolo. Nei titoli e nei sottotitoli neanche un accenno. E se fossero stati romeni, una menzioncina, almeno nell'occhiello, non ci sarebbe stata?...)

Lunedì 9 Febbraio, alle ore 17 in Piazza del Lionello ad Udine, è stata organizzata una manifestazione di sostegno al Sindaco ed al Dr. A. De Monte. Vi prego di partecipare per sostenere il Dr. De Monte e tutto il gruppo degli infermieri che sta lavorando nell'ombra. Per favore fate girare. Cinzia20090209
 

"Provo orrore nei confronti di un padre che ha il coraggio di chiedere la morte della figlia. E' quello che penso, ed è quello che avrei risposto se avessi ricevuto la lettera che Beppino Englaro dice di aver inviato nel 2004 alle più alte cariche dello Stato e, per conoscenza, anche al ministro della Salute. Ma io quella lettera non l'ho mai vista". Ad affermarlo è Girolamo Sirchia, che nel 2004 ricopriva proprio la carica di ministro della Salute.

CHE BRAVA PERSONA, QUESTO SIRCHIA...

(Repubblica — 18 febbraio 2005)

MILANO - C' è un colosso della farmaceutica internazionale come la Johnson & Johnson dietro il nuovo capitolo dell' inchiesta che vede indagato per corruzione il ministro della Sanità Girolamo Sirchia. Dopo le rivelazioni sulle consulenze - pagate in nero ed estero su estero - dagli americani di Immucor, ora a pesare sul fascicolo processuale del ministro ci sono altri due capi d' accusa. Entrambi portano a Johnson & Johnson. Sirchia avrebbe intrattenuto rapporti con due società del gruppo multinazionale. A una avrebbe assegnato appalti per forniture di macchinari al Policlinico di Milano. Dall' altra avrebbe ricevuto contratti di consulenza per 110mila euro l' anno a partire dal 1996 e fino alla vigilia dell' ingresso nel governo [...]


La Commissione Internazionale di Giuristi (Icj) boccia le iniziative del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sul caso di Eluana Englaro. L' Icj (organizzazione non governativa che ha sede a Ginevra con status consultativo presso l'Onu) parla di "grave conflitto di poteri" riferendosi al decreto legge "prodotto" dal premier. la Commissione, invece, ha accolto "positivamente" il rifiuto del presidente della Repubblica di firmare il Dl.

domenica 8 febbraio 2009

Eluana: solo un "sondaggio" potrà salvarla dalla "vita"

(dal sondaggio Ipr Marketing per Repubblica.it)

La maggioranza è con Napolitano Sul conflitto Quirinale-Governo, la percentuale favorevole a Berlusconi è del 30% - Il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it mostra che la gente ha idee molto chiare sulla vicenda e condivide la scelta della famiglia Caso Englaro.Berlusconi_napolitano

 

Lasciare andare Eluana Englaro, farla finita con l'uso politico della sua vicenda e piena ragione al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel conflitto istituzionale con il governo Berlusconi. Sono i risultati del sondaggio in tempo reale di Ipr Marketing per Repubblica. it. Ne esce un Paese con le idee piuttosto chiare su questa vicenda. Un Paese come sempre più avanti della politica e, in questo caso, anche delle posizioni espresse dalle gerarchie vaticane. I risultati, tra l'altro, non mostrano grandi differenze anche se si guarda alle preferenze politiche degli intervistati. Una trasversalità, dunque, che sembra corrispondere a un'opinione tanto salda quanto diffusa.

Alimentazione e idratazione. Le prime due domande riguardano esplicitamente il caso di Eluana. Il 61% è favorevole a interrompere alimentazione e idratazione della ragazza in coma da 17 anni; solo il 26% esprime contrarietà, il 13% non ha un'opinione in merito a testimonianza che anche il dubbio ha un suo spazio in questa drammatica vicenda. Dal punto di vista politico, non c'è praticamente differenza: gli elettori di centrodestra e quelli di centrosinistra sono favorevoli all'interruzione in percentuali pressoché identiche (62% e 63%). Risultati identici per quanto riguarda il concetto di "terapia medica" riferibile o meno all'alimentazione e all'idratazione di una persona nelle condizioni di Eluana. Per il 61%, in questo caso, si tratta di terapie mediche che, quindi, possono essere sospese. Il 27% la pensa diversamente e il 12% non ha opinione.

Testamento biologico. Sul testamento biologico, inteso come la possibilità di una persona di indicare in vita i limiti delle cure che s'intende ricevere in casi estremi, la maggioranza è addirittura schiacciante: l'84 per cento è a favore di un provvedimento in materia, appena il 7% è contrario e il 9% non ha opinione.

La politica e il conflitto Quirinale-Palazzo Chigi. La maggioranza degli intervistati condivide la scelta del capo dello Stato di non firmare il decreto e ritiene "non opportuna" la decisione di Berlusconi di intervenire con un decreto d'urgenza. Più in generale, il 50% del campione ritiene addirittura che sulla questione non si doveva intervenire per legge e che, semmai (27%) l'intervento spettava al Parlamento. Solo il 15% ritiene legittimo l'intervento d'urgenza dell'esecutivo. L'8% non ha opinione.

Più nel merito, il decreto d'urgenza di Berlusconi viene ritenuto "non opportuno" dal 56% del campione e "opportuno" dal 32%, mentre il 12% non ha opinione. A una domanda esplicita sul conflitto istituzionale, il 55% condivide la scelta di Napolitano di non controfirmare il decreto e il 29% non la condivide. Il 16% non sceglie. In entrambe queste domande, la trasversalità notata precedentemente, scende con l'elettorato di centrodestra che si divide praticamente a metà tra Colle e Palazzo Chigi. Quello di centrosinistra, ovviamente, è quasi tutto dalla parte di Napolitano.

...solo se questo nano della politica, che viaggia perennemente col sondaggino "ready-to-use" in tasca, dovesse realizzare che la faccenda Eluana potrebbe nuocergli anche fra il SUO elettorato, Eluana può sperare di salvarsi, morendo...

venerdì 6 febbraio 2009

PdL, il Partito della Libertà: La Cina è vicina

Finalmente! Città più sicure! Un registro delle persone senza fissa dimora, i "clochard"; la possibilità per i medici di denunciare all'autorità giudiziaria gli immigrati clandestini; una tassa per il permesso di soggiorno che può arrivare fino a 200 euro; il via libera alle "ronde padane", ma senza armi; una multa fino a 2mila 500 euro per i writers che però non rischiano più il carcere. Con il sì (154 i voti favorevoli e 114 quelli contrari) dell'aula di Palazzo Madama al ddl del governo che ora passa al vaglio della Camera viene di fatto rivoluzionata la strategia della sicurezza nel nostro Paese.


Clochard Un sì che è stato accompagnato da roventi polemiche: soddisfatto il centrodestra, soprattutto tra le file leghiste, fortemente critica l'opposizione che bolla il provvedimento come demagogico e pericoloso. "E' una legge che dà precedenza ai diritti degli italiani perché per noi vengono prima gli italiani. Noi non siamo razzisti, l'opposizione dovrebbe vergognarsi", commenta il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri.

"Da oggi si abbandona il buonismo: d'ora in poi sarà lotta dura alla criminalità e all'immigrazione clandestina. Questa legge è un successo che dedichiamo ai nostri militanti", dice il capogruppo leghista a Palazzo Madama, Federico Bricolo. Un provvedimento che è "uno spaventoso manifesto ideologico: si è varcato il limite che sta tra la legge e la persecuzione", è il commento di Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato.

Molti i passaggi del provvedimento che hanno fatto registrare uno scontro fra maggioranza e opposizione. Come quello che prevede la possibilità per i medici del Servizio sanitario nazionale di denunciare gli immigrati clandestini. Una modifica al testo originario apportata con il sì all'emendamento presentato dalla Lega che ha visto 156 voti favorevoli e 132 contrari. In arrivo, inoltre, la tassa sul permesso di soggiorno, che potrà variare da un minimo di 80 euro a un massimo di 200 euro [...]Rondepadane

Altro articolo del provvedimento che ha suscitato dure reazioni da parte dell'opposizione è il 46, quello che istituisce le cosiddette "ronde padane". Gli enti locali potranno avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini che potranno segnalare agli organi di polizia locale "eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio ambientale". Le "ronde", però, non potranno girare armate, secondo quanto previsto da un emendamento del Pd approvato dall'aula. 

Con il sì al ddl del governo nasce il "registro dei clochard": le persone senza fissa dimora che si trovano sul territorio italiano dovranno essere registrate in un apposito elenco, istituito presso il ministero dell'Interno, da avviare entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge.

Novità in arrivo anche per i writers, con sanzioni più lievi rispetto a quelle previste dal testo originario del provvedimento. Se il reato è commesso a danno di beni immobili o mezzi di trasporto pubblici e privati la multa potrà variare da 300 a 1.000 euro. Se invece è commesso su "cose di interesse storico o artistico" la sanzione pecuniaria sarà di 1.500 euro. Nei casi di recidiva, la multa salirà fino a 2.500 euro (contro i 10mila inizialmente previsti).
Roma, 5 feb. Adnkronos/Ign

Tafanus Finalmente un complesso di norme così articolato, che potrà alimentare almeno un mese di Porta a Porta  e del TgDux col solito nulla...

Ci diranno quanto sia bella una legge che impedirà al clandestino di farsi curare: o rischia la morte per polmonite, o si cura la polmonite e poi lo si rimanda in Farfur o in Sierra Leone. Insomma, ampia libertà di scelta.

Finalmente lo stato ha trovato una fonte di finanziamento per le casse vuote: 200 euro (più i 71 che già ci sono adesso) per il rinnovo del permesso di soggiorno a questi disgraziati di immigrati.

Le Guardie Padane potranno vestirsi da Boy Scouts un pò cretini, e... fare quello che può e deve fare qualsiasi cittadino già oggi: segnalare situazioni "strane" alla polizia. Però vuoi mettere l'orgoglio che ciò genererà nel panettiere di Ronco Briantino?

Una cosa esilarante sarà la richiesta di generalità (incluso il "domicilio), ai clo0chard senza fissa dimora: "...dipende... se fa freddo, sotto Ponte Milvio. D'estate, sul litorale di Fiumicino..."

Infine, liberiamo la creatività dei giovani: se in dieci vorranno devastare una vettura del metrò (tanto per dare libero sfogo alla loro esuberanza creativa) potranno cavarsela don 30 euri a testa. La creatività al potere.
Tafanus


mercoledì 4 febbraio 2009

Gravi indizi di sconquasso di giustizia

(di Beppe Del Colle - Famiglia Cristiana)

Sul tema della durata dei processi la Banca mondiale ci ha classificati al 156° posto su 181 nazioni.

Famiglia-cristiana L'Italia condivide con tutto il mondo la crisi economico-finanziaria, e con Spagna e Francia l’angosciante questione dell’immigrazione. Ma è sola alle prese con un problema Giustizia che fa accapponare la pelle. Tale questione è esplosa negli ultimi mesi ed è questa settimana di fronte al Parlamento, chiamato a discutere e votare su un progetto di legge del Governo. Sul finire della scorsa settimana le aperture dell’Anno giudiziario alla Cassazione e in tutte le 29 Procure della Penisola hanno fornito le cifre di un vero e proprio disastro, culminate in quelle che riguardano l’inefficienza e la lunghezza dei processi: la Banca mondiale ci ha classificati al 156° posto su 181 nazioni.

Le cause di tale disastro sono note da anni. Attualmente le denunce più pesanti che arrivano dal mondo giudiziario riguardano la carenza di mezzi e di personale, la dispersione di tanti piccoli Tribunali in troppe località, i ritardi nell’informatizzazione dei servizi, l’eccesso di burocrazia, la scarsa selettività fra i reati e i conflitti aperti davanti alle corti, molti dei quali potrebbero essere risolti senza ricorso ai processi.

Il risultato è che, come ha detto il procuratore Grechi a Milano, «abbiamo un "debito pubblico" di cause civili pendenti che è quasi il doppio della Germania, più del triplo della Francia, più del quadruplo della Spagna». Per di più, e proprio per questo, solo a Roma ci sono 21 mila avvocati, a fronte di 44 mila in tutta la Francia. Il quadro desolante si arricchisce con l’aumento dei reati, con la pessima condizione delle carceri, con la progressiva crescita della non effettività della pena, e così via.

AlfanoDi fronte allo sconquasso ci si aspetterebbe un esame parlamentare del progetto di legge governativo libero da pregiudizi ideologici e strettamente politici, ma c’è un ma: si tratta di un progetto che, anziché badare agli aspetti pratici e immediati del sistema, da un lato offre altri tagli di spesa (del 40 per cento in tre anni), dall’altro propone rimedi "ordinamentali", come la riforma del Csm, la separazione delle carriere dei magistrati, un robusto ridimensionamento del ricorso alle intercettazioni telefoniche e ambientali (con microspie).

Moltissimi magistrati sono d’accordo col giudizio drastico del senatore Casson, già Pm a Venezia e ora capogruppo del Pd nella commissione Giustizia di Palazzo Madama:
«Nessuna riforma del Csm, o la separazione formale delle carriere, o il taglio delle intercettazioni, potrà abbreviare di un solo giorno nessuno dei milioni di processi pendenti, e non renderà in alcun modo più certa l’esecuzione della pena».

Il conflitto fra Governo e magistratura è stato esacerbato ultimamente dalla sorte programmata delle intercettazioni (accusate di troppe ingerenze ingiustificate nella privacy dei cittadini) di cui si accorcia la durata, e che si consentono solo in presenza di "gravi indizi di colpevolezza", mentre finora si accettavano per "gravi indizi di reato". Bruno Vespa, su Il Gazzettino, ha proposto di limitare i danni sostituendo la parola "gravi" con "sufficienti". Ma rispondono in coro i giudici: con "sufficienti indizi di colpevolezza" si possono già disporre mandati d’arresto, non c’è bisogno di intercettazioni.

Beppe Del Colle

Ancora una volta, per avere un articolo semplice, chiaro, onesto su cosa stanno facendo alla giustizia questi lestofanti, guidati dal duo Alfano - Berlusconi, abbiamo dovuto aspettare Famiglia Cristiana. Ci sarebbero piaciuti degli editoriali di Panebianco, di Galli della Loggia, e di altri Venerati Maestri di questo calibro. Attendiamo fiduciosi. Tafanus


lunedì 2 febbraio 2009

Off Topics del 2 Febbraio 2009

CANDELORA CANDELORA DELL'INVERNO SIAMO FORA

"If Candelmas Day be fair and bright
Winter will have another fight
If Candelmas Day bring clouds and rain
Winter is gone and won't come again"


...ecco come "semo fora" dall'inverno (dallo studio del Tafanus)

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Ricominciamo. Gli israeliani, mentre Hamas rispettava la tregua, hanno continuato a tirar bombe sulla Striscia dik Gaza (per distruggere le "gallerie segrete", of course). Hanno proseguito finchè i nervi di Hamas sono saltati, e questi hanno tirato tre tubi kassam. Quanto è bastato, a questi "Serial Kippa" (definizione rubata a Lameduck) per ricominciare a bombardare.

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...

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