domenica 23 maggio 2010

Il greggio del Golfo del Messico: un incubo senza fine

Tafanus Scusate se, per una volta, ci citiamo. Esattamente una settimana fa, il Tafanus ha pubblicato [un post] dal titolo "Marea nera: peggio dell'11 Settembre", che mi piacerebbe qualcuno rileggesse oggi. In questo post descrivevamo, con l'ausilio della carta del Golfo del Messico, e della carta delle correnti atlantiche predominanti, ciò che sarebbe successo. Fra l'altro, scrivevamo:

"...guardate la corrente sud-equatoriale: si infila dritta come una fucilata NEL Golfo del Messico, e spinge il greggio in un cul-de-sac, passando per il buchetto fra Cancun e Cuba. Non può tornare indietro dallo stesso buco. Quindi una grossa parte sarà spinta verso terra: verso New Orleans. Poi, la quantità in eccesso non potrà che "girare a destra", verso la Florida; lordarne ben bene la costa occidentale, fare boa su Miami, passando fra Miami e Cuba, sbattere alquanto contro le Bahamas, ed essere "catturata dal ramo ascendente della Corrente del Golfo, che la porterà verso Nord-Est, seguendo la linea della "East Coast degli USA, lordandone parecchia..."

Marea-nera

Eravamo stati (e non ne siamo felici) ottimi profeti. Guardate questo video della CBS: dopo una breve introduzione pubblicitaria, mostra la "cannuccia da bibita" che la BP ha trionfalmente infilato nella voragine da cui esce il greggio: un tubicino ridicolo da 15 cm. di diametro, dal quale la BP dice di riuscire a recuperare 2.000 barili di greggio al giorno, che così non finiscono in mare. Ne siamo felici. La BP ne raccoglie 2.000, mentre 68.000 continueranno a finire in mare. Avevamo previsto anche questo flop. La definizione di "cannuccia da bibita" non è di oggi. Non è "senno di poi".

Ma la cosa più terrorizzante (ma non sorprendete, almeno per noi), è quello che si vede verso la fine del filmato: una animazione del percorso del greggio, a causa delle correnti. Ebbene, con grande sorpresa degli "esperti" americani, si sta verificando, in fotocopia, ciò che avevamo descritto con le parole citate sopra, una settimana fa. Il greggio sta andando esattamente dove avevamo previsto che andasse, come in una "corsia protetta. Ma ecco il video (cliccate sul simbolino "play" in basso a sinistra):


Ed ora confrontate quanto abbiamo scritto una settimana fa (in alto, in rosso), con quanto scrive [Tiscali - Notizie], facendo un estratto di articoli di giornali americani:

Marea nera, il petrolio minaccia la Florida e Miami. Obama chiede l'avvio di un'inchiesta

Si chiama “Loop Current”, la “Corrente del Cappio, l’involontario ma allo stesso tempo pericolosissimo alleato della marea nera. La corrente, che dalle profondità del Golfo ruota su se stessa per centinaia di miglia, spingendo le acque inquinate verso le isole a sud della Florida, gli isolotti dell'arcipelago di Key West, è diventata nelle ultime ore l’incubo degli ambientalisti e dell’amministrazione Obama. Il greggio della Deepwater Horizon, che continua a sgorgare dalle profondità del mare, non è ancora entrato nella Loop Current ma, secondo gli esperti impegnati nelle operazioni di soccorso, è soltanto una questione di tempo. Quando la marea nera verrà “risucchiata” dalla corrente potrebbe essere un vero disastro, soprattutto per l'arcipelago delle Key West e per il sud della Florida. Addirittura le spiagge di Miami potrebbero essere a rischio. (...eviterei l'uso del condizionale. Non aiuta a ritrovare realismo e livello d'allarme. NdR)

Per questo l'amministrazione Obama vuole un'inchiesta approfondita e severa, sia sulle cause che sulle possibili conseguenze del disastro cominciato il 20 aprile scorso con l'incidente alla piattaforma Deepwater Horizon, di proprietà della società svizzera Transocean e gestita dal colosso petrolifero britannico BP. La Casa Bianca ha confermato che, su specifica richiesta del presidente, Barack Obama, sarà varata "entro la settimana" una commissione d'inchiesta che dovrebbe mettere sotto esame l'intero settore industriale legato alle trivellazioni offshore.

La Bp minimizza rischi per l'ambiente - Nel frattempo l'amministratore delegato della BP, Tony Hayward, intervistato a Londra da Sky News, ha minimizzato i rischi di conseguenze ambientali gravi. "Penso che l'impatto ambientale di questo disastro sarà molto, molto modesto. Impossibile dirlo ora, organizzeremo una valutazione dettagliata. Ma tutto ciò che possiamo vedere in questo momento sembra suggerire che l'impatto totale sull'ambiente sarà molto, molto modesto". (...beato lui...)

La British Petroleum ha annunciato di riuscire a recuperare 2mila barili di petrolio al giorno grazie a un tubo, lungo 1,6 chilometri, inserito nel pozzo sottomarino eruttato. Nel comunicato la compagnia sottolinea come, grazie a questo sistema, si stia recuperando circa la metà del petrolio che si sta disperdendo in mare. Secondo Bp, infatti, la perdita è di circa 5mila barili al giorno, ma secondo stime indipendenti, basate sulle immagini sottomarine, la fuga di greggio è nettamente superiore, anche di dieci volte. (...osservatori indipendenti, nei giorni scorsi, dal filmato sul "buco", hanno stimato la portata fra i 70.000 e i 100.000 barili al giorno. Altro che 5.000! NdR).

Macchie di petrolio nelle Key West - La Guardia Costiera americana intanto ha già trovato tracce di catrame sulle spiagge di alcune delle isole di Key West. Si tratta di una ventina di “macchie”, di una ventina di centimetri l'una, che sono state immediatamente prelevate e portate in laboratorio per essere esaminate. La National Oceanic Atmospheric Administration (NOAA) vuole verificare se siano da mettere o meno in relazione con la macchia nera della BP, e ha già cominciato le sue analisi.

Marea nera sulle coste entro 8 giorni - L'amministratrice della NOAA, Jane Lubchenco, si è per ora limitata a confermare che "una parte della marea nera potrebbe finire nella Loop Current, precisando che da quel momento al petrolio basteranno dagli 8 ai 10 giorni per raggiungere le coste [...]
(19 maggio 2010)

Cos'altro aggiungere? Obama, anzichè prendere "la decisione giusta" per fermare il maledetto getto di greggio, vuole fare un'inchiesta. Giusto farla, ma DOPO. Ora c'è una sola priorità: fermare il maledetto buco, e tutti sappiamo come. La BP "minimizza" (e cos'altro potrebbe fare?); intanto ci racconta che con la cannuccia sta succhiando "quasi la metà" del greggio che fuoriesce. Allora dov'è il problema? basta infilare altre due cannucce da bibita, e il problema è risolto. Ma la BP continua a straparlare di una fuoriuscita di 5.000 barili al giorno, mentre osservatori meno interessati parlano di 50.000/70.000 barili al giorno. Come dire che la BP sta recuperando dal 3 al 4% del greggio. Niente di niente. Intanto gli avamposti della marea nera sono già arrivati a Key West, il paradiso terrestre di cui era innamorato Hemingway. Poi... Poi succederà quello che abbiamo raccontato una settimana fa. Tafanus

sabato 22 maggio 2010

...auguroni a Marisa, per un compleanno importante...

...oggi Marisa festeggia un compleanno importante, ed io voglio ricordare questa ricorrenza con la foto di una vacanza non molto lontana, che entrambi ricordiamo con tanta nostalgia... i bei momenti vissuti insieme sono il carburante dei momenti difficili. Auguri, Marisa, dal "rompiballe"...

  Marisa2


giovedì 20 maggio 2010

oIl sindaco di Milano "normalmente delinquente" - Il Papa portoghese - L'integerrim corruttore (di Paolo Farinella, prete)

«Chi fa il sindaco di Milano normalmente delinque»

Moratti-letizia La Moratti, che di nome fa Letizia, nonostante il volto sempre triste, e di mestiere, per volere berlusconiano, fa il sindaco di Milano, ad un convegno sulla integrazione dell’Università Cattolica, il 10 maggio 2010, ebbe a dire: «I clandestini che non hanno un lavoro regolare normalmente delinquono». Si noti la stringente logica: chi è senza lavoro, delinque. Scoperta da premio Nobel per la profondità e l’acume  dell’analisi. Peccato che nessuno dell’Università, che normalmente sono personcine perbenino, l’abbia presa e buttata nel naviglio! Con una così, sfido io che a Milano delinquono anche le pietre, visto che da quando c’è la destra a governare Milano, il tasso di mafiosità, ‘ndrangheta e camorra sono aumentati in modo esponenziale. La signora sindaca per meriti berluisconisti non sa che il 51% degli operai che le  stanno attrezzando l’Expò sono immigrati. Vada a dirlo a loro, magari all’ora di uscita, e ci vada accompagnata dai suoi compari.

Che ne dice del presidente dell’Expò, tale signor «Stanca» che si becca lo stipendio di deputato e quello di Presidente dell’Expò senza fare nessuno dei due lavori? In forza del principio letizio - morattiano non è anche Stanca un malfattore e delinquente? Chi prende due stipendi come deve essere definito? W la Milano da bere di craxiana memoria!

Il papa portoghese

Ratzinger01 Il papa ha detto una cosa sacrosanta a Fatima: «La persecuzione alla Chiesa non viene da fuori, ma dai peccati commessi al suo interno. E’ andato in Portogallo a dire questo, l’unico paese ancora, per ora, indenne da scandali pedofili. Meglio tardi che mai. E’ vero, sono d’accordo col papa: il marcio è dentro non fuori. Se le cose però sono chiare, che si cominci una profonda riforma, dalle fondamenta: come ha fatto intendere il cardinale di Vienna, Christoph Schönborn; faccia dimettere Sodano, fascista  fin nel midollo dell’osso, sostenitore di Pinochet e dei generali argentini colpevoli della scomparsa dei desaparecidos, che ha avuto l’impudenza di definire «chiacchiericcio» la piaga della pedofilia ad opera di preti.

Chiunque può notare che per ora la quasi totalità dei pedofili sono tutti di una certa area: difensori strenui della tradizione, accaniti fautori del ritorno alla Messa tridentina, amanti dei vestiti liturgici lussuosi, categorici nell’imporre la morale sessuale «stretta» alle coppie, senza cedimento alcuno su pillole e compagnia, severi sui principi, adoratori dei principi non negoziabili, agguerriti guerrieri contro il mondo moderno, nemici giurati del concilio ecumenico Vaticano II.

Se le cose stanno così, il papa non ha alcuna responsabilità? Non è forse lui che ha concesso tutto il concedibile a questi immaturi, veri nemici della Chiesa, rafforzandoli con il suo motu proprio con cui autorizza il ritorno alla Messa preconciliare? Non è forse il papa, questo papa, degno successore del precedente polacco ad avere messo la Chiesa nelle mani delle sètte, il cui unico carisma  era arraffare beni e deformare coscienze? IL caso del puttaniere fondatore dei «Legionari di Cristo» (povero Cristo!), Marcial Maciel Degollado, che ha seminato figli dappertutto, ha violentato bambini e studenti per tutta la vita, tanto che lo stesso Vaticano lo definisce «immorale», è solo un caso? Costui era ossessionato dalla teologia della liberazione, pretendeva che i suoi vestissero rigorosamente «in lungo»,  era rigorista in morale (degli altri), non ammetteva privacy (per altri, beninteso).

Mi farebbe piacere che il papa aprisse prima che sia troppo tardi il capitolo che riguarda il fondatore dell’Opus Dei, Josemaría Escrivá. Lo hanno fatto santo. Quando si scopriranno tutti gli altarini, ci sarà da ridere sulla sua santità, perché se fosse vero solo un decimo di quello che si sa, non solo ci sarà da ridere, ma verrà messa in discussione anche l’infallibilità del papa che lo ha dichiarato in fretta e furia santo senza andare tanto per il sottile. Stiamo a vedere. Sì, caro papa, il male viene da dentro (cf Mt 23,27-28).

PS. Ora che quelli che avevano un «posto la sole» nelle cerimonie pontificie, sono indagati per truffa, furto concussione e corruzione, come la mettiamo? Ci possiamo aspettare una piccola dichiarazione di chiarificazione, magari pubblicando la lista di chi li ha proposti e in cambio di cosa? Caro papa, non faccia il portoghese!
        
L’integerrimo corruttore

Berlusconi-0910 Berlusconi non ci sta. Non tollera che i suoi ministri e dipendenti in parlamento e nella protezione civile e nel sottobosco e dintorni della politica possano metterlo in difficoltà: vuole cacciare via chi ha preso i soldi, chi si è fatto arrangiare, comprare, risistemare la casa e litania a seguire. Dovrebbe ascoltare il papa, almeno questa volta: il marcio viene da Palazzo Chigi, dependance di Palazzo Grazioli. Un tribunale ha sancito che lui è corrotto e corruttore, evasore fiscale; le intercettazioni hanno dimostrato che se c’è uno come lui è solo lui; e cosa vuole, che i suoi dipendenti non lo prendessero sul serio e non lo imitassero? Li ha scelti lui apposta! Quale il padrone, tali gli schiavi, con tutto il rispetto per gli schiavi.

Tra gli utilizzatori finali di Anemone & C. c’erano anche monsignori del Vaticano. Tutto si regge e tutto si mantiene, secondo il principio omeopatico: corruzione alla corruzione, innaffiata da una spruzzatina di acqua, magari fornita dalla protezione civile di Berlolaso e i suoi cari (moglie, cognato e parentucci). Ora aspettiamo che i vari Sodano e Bertone proteggano gli anemoni vaticani dal chiacchiericcio della stampa di sinistra e comunista. Motivo di più per pretendere all’unanimità il varo della legge antintercettazione, almeno in futuro i figli di cotanti padri, monsignori compresi, saranno al riparo della giustizia per continuare nel lupanare della corruzione malavitosa. Non disperate, fratres, ci pensa lo zio Berlusconi, uomo notoriamente integerrimo, cattolico divorziato, fedele comunicatore, nel senso che fa la comunione, secondo le prescrizioni di santa romana Chiesa: che ci sia almeno una telecamera a riprendere, altrimenti non è valida

Bertone  e Bagnasco non mi hanno ancora risposto sulla «comunione» di Berlusconi al funerale di Vianello, ma io non dispero: l’eternità è lunga. Visto che ritardano, potrebbero approfittare per aggiungere nella risposta una chiarificazione sullo IOR, il vero demonio che infetta la Chiesa. Ogni volta che in Italia e fuori c’è movimento di marcio, malaffare, delinquenza organizzata, fuga di capitali e riciclaggio, tutto conduce al portone dello Ior, dove l’omertà si chiama prudenza, la correità si chiama attenzione; la delinquenza scientifica si chiama Istituto Opere di Religione. La targa del Vaticano è «SCV» acronimo di «Se Cristo Vedesse» oppure «Se Cristo Venisse». Beati loro che Cristo è girato dall’altra parte e non è intenzionato a venire perché lui non ha paura di morire in croce, ma di essere sepolto nella sentina, si!
Paolo Farinella, prete
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L'ultimo libro di Paolo Farinella
Libro-farinella

E’ in libreria l’ultimo libro  di Paolo Farinella, «IL PADRE CHE FU MADRE».  Una rilettura moderna della parabola del Figliol Prodigo. Il Segno dei Gabrielli Editore, pp. 312, € 16,00. E’ reperibile nelle librerie, dove si può ordinare se non fosse disponibile, oppure direttamente presso l’Editore, ai seguenti recapiti: Gabrielli editori, via Cengia, 67 - 37029 San Pietro in Cariano (VR); mail: scrivimi@gabriellieditori.it;  http://www.gabriellieditori.it
 
La recensione

L’amore non si divide, si espande, si moltiplica e contagia. Ecco il messaggio che ci arriva leggendo il nuovo libro di Paolo Farinella sulla nota parabola del Figliol Prodigo. Come il padre che apre le braccia e accoglie, ma che soprattutto ascolta e non giudica, così Dio accoglie e senza aspettative dà ad ognuno la possibilità di sperimentarsi. Questa parabola per l’Autore è «la parabola delle parabole», ovvero la chiave ermeneutica di tutta la rivelazione biblica. Viene presentata ai lettori con una interpretazione che può apparire «nuova», anche se è «antica» perché la sua rilettura si attacca alla esegesi giudaica e tiene conto dell’ambiente e del contesto in cui Luca l’ha pensata e scritta.

L’Evangelista narra di «un uomo che aveva due figli» (Lc 15,11) e già con questa informazione, posta sullo sfondo narrativo, Luca scaraventa il lettore nel cuore della pienezza di umanità senza particolarismi: «un uomo» fu ieri, è oggi e sarà anche domani. «Un uomo» che potrebbe essere ognuno di noi; sei tu che leggi. La parabola non è un racconto edificante, non intende esporre una morale o un sistema di valori, ma vuole essere un affresco del nuovo metodo di agire di Dio: il metodo dell’«amore a perdere» o, come suole dirsi, dell’amore gratuito che esiste per sé e non per quello che riceve.

Paolo-Farinella PAOLO FARINELLA, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme “per risciacquare i panni nel Giordano” e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista “Missioni Consolata” di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un’apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: “Crocifisso tra potere e grazia” (2006), “Ritorno all’antica messa” (2007), “Bibbia. Parole, segreti, misteri” (2008).

 

domenica 16 maggio 2010

Sedicenne australiana completa il giro del mondo in barca a vela in solitario

Jessica è arrivata nel porto di Sydney dopo aver percorso 42.000 chilometri in 210 giorni in mare, battendo così il primato che apparteneva a un connazionale e risaliva al '99

Barca
  Ella's Pink Lady

Sydney, 15 maggio 2010 - La sedicenne australiana Jessica Watson è diventata la persona più giovane a completare il giro del mondo in barca a vela in solitario, senza scalo e senza assistenza. Dopo 210 giorni in mare e con 42.000 chilometri alle spalle, Jessica è arrivata nel porto di Sydney con la sua barca di 10 metri, "Ella's Pink Lady", battendo il primato che apparteneva al connazionale Jesse Martin che nel 1999 aveva circumnavigato il globo a 18 anni.

L’arrivo è stato ritardato di alcune ore per il mare mosso. Ad accogliere la giovane c’erano migliaia di fan che come milioni di australiani hanno seguito la sua impresa sul web. Jessica era partita da Sydney il 18 ottobre 2009 e aveva fatto rotta verso est, mantenendosi per lo più nell’emisfero orientale e doppiando le punte meridionali di America e Sudafrica. Un percorso abbreviato che, probabilmente, le costerà la mancata omologazione ufficiale del primato.

A giugno uscirà il suo libro "Jessica Watson-True Spirit", accompagnato da un tour pubblicitario in tutta l’Australia. L’impresa di Jessica, che martedì compirà 17 anni, è stata accompagnata da polemiche per la sua giovane età. Un viaggio analogo programmato da una tredicenne olandese era stato bloccato da un tribunale nei mesi scorsi. E un’altra sedicenne, l’americana Abby Sunderland, sta tentando di circumnavigare il globo in solitaria ma ha dovuto rinunciare a farlo senza assistenza perchè la sua barca ha avuto bisogno di riparazioni in Sudafrica.

Sul [Quotidiano.Net] le altre foto dell'impresa
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Tutti i miei amici conoscono il mio sconfinato amore per la vela. Eppure in questa storia di Jessica - ferma restando l'ammirazione per l'impresa sportiva - c'era qualcosa che mi suonava stonata, ma non riuscivo a metterla a fuoco. Poi, improvvisamente, è riaffiorata. Si tratta di un libro, che ho comprato oltre 30 anni fa, ed ho dovuto disseppellire dalla mia disordinatissima libreria. E' un libro-inchiesta scritto dal giornalista Renato Prinzhofer, e si intitola "Dossier Fogar".

E' un libro scritto da Pronzhofer subito dopo la tragedia della traversata del '78 col piccolo "Surprise", finita male per il compagno di viaggio di Fogar, Mauro Mancini, anti-eroe del mare, che profondamente conosceva, amava e rispettava. Mauro Mancini era un mito, fra i diportisti del Mediterraneo, perchè aveva scritto una serie di libri. che potremmo definire "portolani non ufficiali": piccoli tesori di informazioni pratiche sui trabocchetti del Mediterraneo, ma anche sulle sue infinite opportunità. Li avevamo tutti, in barca, e li chiamavamo familiarmente "i mancini", così come parlavamo dei bignami, del devoto-oli, del georges...

Come alcuni ricorderanno, l'avventura finì male. Il Surprise affondò per l'incontro non amichevole con un cetaceo (questa la versione di Fogar, della quale non abbiamo ragione di dubitare). I due trascorsero 74 giorni nell'autogonfiabile, prima di essere miracolosamente ritrovati, quando nessuno ormai li cercava più. Fogar, più giovane e forte, sopravvisse. Mauro, più provato, più debole, morì dopo due giorni.

Ambrogio Fogar non aveva ancora avuto l'incidente - che ebbe durante la Parigi-Dakar del '92, e che lo ridusse su una sedia a rotelle. Quindi Prinzhofer scrisse il suo libello, molto informato, libero da obblighi di pietà. Non fu un bel libro, per Fogar. Prinzhofer avanzò l'ipotesi che dopo la falla, se Fogar avesse subito chiamato i soccorsi, forse si sarebbero salvati. Ma c'era in ballo, come in quasi tutte le imprese di Fogar, un evento librario, o giornalistico, o televisivo, "prevenduto". (Nel caso specifico, una esclusiva per "Gente"). Insomma, l'analisi di Prinzhofer portò molti a pensare che gli scritti di Ambrogio non raccontassero le imprese, ma che fossero le imprese ad adeguarsi ai racconti.

Molti, troppi "guasti" alla radio, dopo i quali sistematicamente Fogar riappariva in aree molto lontane (forse troppo) da quelle dalle quali aveva avuto gli ultimi contatti radio. E' successo più volte in mare, è successo sulla banchisa polare quando col cane Armaduck era impegnato in un'impresa con esclusive già vendute. Ecco, quello che non mi veniva in mente, a spiegazione del mio disagio, era il "sistema Fogar", come descritto da Prinzhofer. Con tutto il rispetto per questa giovane, coraggiosa ragazza, mi lascia perplesso il fatto che un mese dopo la fine dell'impresa ci sia, già bell'e pronto, un libro che narra l'impresa stessa, e sia già pronto un "tour" mediatico attraverso l'Australia, paese nel quale la vela è quello che da noi è il calcio.

Il giro fatto dalla ragazza, giovanissima, è certamente una prova che richiede coraggio, preparazione, bravura. Ma c'è anche la passione? su questo, rimango col mio disagio, e coi miei dubbi, forse ingenerosi. Ma io ho vissuto nel mito di altri velisti:


 Joshua Slocum: "...La sera del 24 aprile 1895, Slocum salpò con lo Spray da Boston senza una meta precisa. Tre anni, due mesi e due giorni dopo, il 27 giugno del 1898, dopo una traversata di circa 46.000 miglia, alle 01:00 gettò l’ancora a Newport. Aveva circumnavigato il globo, da est verso ovest, passando per lo stretto di Magellano e la Terra del Fuoco. Il suo terzo libro, "Solo intorno al mondo" ebbe un buon successo e permise a Slocum di acquistare la sua prima casa in terraferma. Come tutti i grandi miti della storia, la sua morte è avvolta nel mistero. Nel 1909, all'età di 65 anni, Joshua Slocum salpò per l'ultima volta con lo Spray verso le Indie Occidentali. Non arrivò mai. Né Joshua Slocum né lo Spray furono più ritrovati..."

Bernard Moitessier: "...proprio mentre stava organizzando un ambizioso viaggio, venne indetta dal Sunday Times nel 1968 la prima regata intorno al mondo in solitario, la Golden Globe Race, con partenza da un qualsiasi porto inglese e ritorno dopo aver passato i tre capi. Moitessier, titubante per il rischio di declassare una impresa eroica a semplice competizione sportiva, vista la posta in palio accettò e decise di partire da Plymouth il 22 agosto 1968. Dopo aver doppiato i tre capi e superato Knox che era partito con circa un mese di anticipo ed era sempre stato primo, con grande stupore del mondo intero, annunciò di non voler ritornare in Europa, abbandonando così la gara e le 5000 sterline del premio a vittoria praticamente sicura.
 l'ultimo Gypsy Moth di Chichester
GypsyMothProseguì quindi la rotta meridionale superando per la seconda volta il Capo di Buona Speranza e percorse un altro mezzo giro del mondo, senza scalo, fino a raggiungere il 21 giugno del 1969 dopo aver percorso 37455 miglia ( 69367 km ), Tahiti, nella Polinesia francese perché, come scrisse: «... perchè sono felice in mare, e forse anche per salvare la mia anima...»

Sir Francis Chichester: nato nel 1901, nel 1970, con una diagnosi di carcinoma polmonare,   tenta di navigare 4000 miglia in 20 giorni, ma fallisce l’obiettivo di un giorno. In ogni caso riesce a percorrere 1000 miglia in 5 giorni, nel Mar dei Caraibi, dimostrando così che è possibile navigare oltre la soglia delle 200 miglia al giorno, ancor oggi un traguardo di tutto rispetto per monoscafi da crociera. Morirà due anni dopo, nel 1972.
(Note tratte da Wikipedia, e dai libri originali, editi dalla Mursia)

Ma Chichester è stato un mio mito anche per la sua capacità di prendersi in giro. Celebre una sua frase, sfuggitagli mentre carica casse di gin a bordo: «Ogni sciocco potrebbe fare il giro del mondo a vela, ma ci vuole un marinaio con gli attributi per riuscire a farlo da sbronzi»
Tafanus

sabato 15 maggio 2010

J’accuse: lettera aperta a Silvio Berlusconi - di Axel

Egregio presidente del consiglio,

fin dal suo cosiddetto “contratto con gli Italiani” il sottoscritto, ricordando qualche corso di marketing seguito all’estero, la considera poco più che un venditore di saponette, oltretutto decisamente poco capace nell’arte di intraprendere. Onestamente.

Si ricorda, immagino, che senza la collaborazione di un signore che risponde al nome di Massimo D’Alema il fallimento delle sue aziende nel settore della TV sarebbe stato inevitabile, tanto è vero che il suo fedele Confalonieri aveva già deciso di dichiarare il fallimento di Mediaset, scampato non già grazie alla sua capacità di gestione, ma alla sfacciata collaborazione di una parte della politica che le aveva garantito che “…le sue TV non le avremmo toccate…”.

Oggi, con lei presidente del consiglio intento esclusivamente a gestire le beghe giudiziarie che la sua strafottente metodologia di corruzione e di malaffare le hanno garantito, si ritrova nella spiacevole condizione di osservare che i suoi tirapiedi oltre che servirla prendono la palla al balzo e sfruttano biecamente la loro posizione per esclusivo vantaggio personale.

L’incapacità endemica che su questo blog è stata immediatamente evidenziata in occasione del terremoto in Abruzzo oggi esplode clamorosamente in una storia di malaffare che investe la protezione civile ed i ministeri tutti come uno tsunami di guano.

Questa sporcizia insozza tutti i volontari che, nella civile assistenza dei bisognosi, evidenzia uno spirito umanitario rispettoso dell’altrui difficoltà e uno spirito di unità che caratterizza la nostra nazione: sporcizia e malaffare che divengono oltretutto offensive quando i personaggi che lei ha scelto quali ministri in luogo di farsi processare deridono i cittadini Italiani ergendosi a vittime perseguitate.

Si sa che lei, signor presidente, ha amaramente preso atto che “… qui rubano tutti.”

Il rispetto che porto alle istituzioni mi impedisce di degenerare in invettive che colpirebbero chi, nell’evidenza dei fatti, si barrica dietro a frasi di questo tipo dimenticando che queste persone sono state scelte dal presidente del consiglio.

Persone che, si sottolinea, sono state in precedenza già toccate da procedimenti giudiziari e che non sono esattamente lo specchio della trasparenza: che dire infatti di un ministro che si fabbrica un volo Albenga-Roma a spese degli azionisti Alitalia ?

O forse dobbiamo parlare di un signore che grazie a terremoti e sciagure varie ha dissanguato le casse statali ? e che mi dice di un ministro che è stato inquisito per una brutta storia di concussione nel settore della sanità? O di uno beccato con le mani nel sacco con una bustarella in mano? O magari di un ministro che ha cavalcato la paura dell’influenza aviaria ed ha una moglie che se ne è avvantaggiata direttamente? O di un ministro implicato in una truffa ai danni della comunità europea?

Vede, signor presidente del consiglio, a casa mia se faccio entrare i ladri mi devo aspettare che questi mi derubino: e a maggior ragione se io faccio il guardiano di una casa non devo lasciare entrare nessuno, in quanto io ho la responsabilità che in un luogo che mi stato affidato nulla possa accadere.

Lei, signor presidente, non solo ha spalancato la porta ai ladri, ma ha anche dato loro l’elenco dei beni disponibili, oltre che una lettera in cui lo stesso governo che li vede come rappresentanti li perdona automaticamente per qualunque comportamento possano tenere.

E questo, signor “imprenditore”, per salvare solo sé stesso.

Egregio signor presidente del consiglio, legga le informative dalla guardia di Finanza: ci troverà una serie di nomi che rappresentano il gotha della politica e del malaffare in Italia. Che si sono approfittati di un sistema che scarica sui cittadini Italiani il costo di una impalcatura rivoltante di favori e contro favori con costo esorbitante per le finanze pubbliche.

Si ricordi, signor presidente, che il responsabile di tutto questo non è il sistema. Il "sistema" che lei vede è stato creato proprio da lei e da una massa di criminali che lei stesso ha contribuito a far prosperare.

Egregio presidente, dimostri una volta tanto che quella massa di cialtroni che ha scelto sono tali: li faccia sparire, approvando un decreto legge che mandi direttamente i concussori in galera per un minimo di dieci anni.

E magari, visto che straparla di “orgoglio nazionale”, sia una volta tanto coerente con le cose che dice: ci restituisca il nostro orgoglio rimettendo al presidente della repubblica il suo mandato, atteso che il gruppo di banditi che lei comanda sono poco più che rubagalline ed è lei che li ha scelti. E di solito chi si somiglia si piglia.

Axel

venerdì 7 maggio 2010

Off Topics del 7 Maggio 2010 - Berlusconi e la Sacra Sindone

Miracolo a Torino! Berlusconi produce la Vera Sacra Sindone!

Sacra_Sindone
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Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...