venerdì 20 maggio 2011

Referendum sul nucleare in Sardegna: i sardi mandano un segnale forte e chiaro

Si è votato non solo per le amministrative in diverse città italiane, ma in Sardegnasi è svolto un importante referendum contro l’installazione di depositi di scorie nucleari. Il referendum, al quale ha votato oltre il 59% degli aventi diritto,  ha sancito la vittoria degli ambientalisti contrari al ritorno all’energia nucleare, e appare come un’anticipazione di quello che potrebbe succedere in Italia, il 12 e 13 Giugno, in occasione del referendum nazionale. Il 97,14% dei votanti ha espresso la propria contrarietà all’installazione di centrali e al deposito di scorie nucleari nell’isola.

"Nonostante il silenzio assordante – si legge in una nota Legambiente – di molti media sul tema del referendum sul nucleare e l’oblio che ormai cela la sciagura – ancora drammaticamente in corso – di Fukushima, l’enorme affluenza al voto in Sardegna conferma la volontà dei cittadini di partecipare concretamente alle scelte per il proprio futuro non solo energetico.

Il superamento del quorum – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – rappresenta il raggiungimento di un obiettivo per nulla facile. Questo successo ci esorta, quindi, a continuare con più forza la nostra battaglia per un futuro pulito, sicuro e partecipato perché, senza possibilità di equivoco, il primo risultato ottenuto oggi è quello della volontà dei cittadini”.

Laddove hanno potuto esprimersi, i cittadini hanno esercitato il loro diritto dichiarando in modo inequivocabile un secco No all’ipotesi del nucleare. Il governo prenda atto dell’orientamento degli italiani e s’impegni concretamente per un futuro energetico pulito e sicuro. Basta con le sospensioni e i giochetti: il nucleare va cancellato definitivamente”.

“Le pause strategiche e i trucchetti mediatici per far calare l’attenzione sui piani energetici del Governo non hanno funzionato – ha concluso Cogliati Dezza -. Sarà bene quindi accettare la volontà popolare e smettere di perdere tempo e denaro dietro ad un progetto vecchio e pericoloso per dare invece nuova vitalità al settore più moderno, pulito e conveniente delle energie rinnovabili”.

Fonte: [ilsostenibile.it]

Mentre siamo felici del NO corale al nucleare arrivato dai sardi che si sono recati al voto, ci piacerebbe avere un'analisi più approfondita sul bel risultato sull'affluenza al voto - vicino al 60%. In particolare, ci piacerebbe capire se il 60% di affluenza riguarda TUTTA la Sardegna, o solo i comuni nei quali il voto referendario è stato accorpato col voto amministrativo. Ferma restando la nostra impressione positiva, vorremmo capire di più. Chiediamo a Legambiente - o a qualunque sardo sia in grado di illuminarci - se questo referendum è stato votato in tutta la Sardegna, o solo nei comuni dove già ci si recava alle urne per il voto ammonistrativo. Grazie. Tafanus

domenica 15 maggio 2011

Stupri a Milano: la Moratti dà i numeri - Tg24 - Sky.it

...che fine hanno fatto le "colonnine antistupro" di donna Letizia?...

Secondo i dati diffusi in campagna elettorale dal sindaco uscente, le violenze sessuali nel 2010 sono state 14. Ma la clinica Mangiagalli ha curato 363 vittime e la questura ha ricevuto 192 denunce. E alla città resta un primato drammatico  

 

martedì 10 maggio 2011

Il tramonto del nucleare giapponese: nel silenzio assordante dei media italiani, chiude la centrale di Hamaoka

Il Primo ministro giapponese Naoto Kan chiede in diretta televisiva la chiusura di un impianto che si trova sulla congiunzione di due placche tettoniche ed è considerato uno dei siti atomici a più alto rischio sismico del Paese.

L’operatore di una centrale nucleare giapponese, situata vicino ad una faglia sismica, ha deciso di chiudere tutti i reattori dell’impianto, in seguito ad una richiesta del primo ministro Naoto Kan, riferisce l’agenzia Ansa. Si tratta della centrale di Hamaoka, situata presso la città di Omaezaki, a sud ovest di Tokyo, nella prefettura di Shizuoka. La decisione della Chubu Electric Power Co. e’ stata resa nota dopo una conferenza stampa, durante la quale il primo ministro Naoto Kan aveva chiesto la chiusura di tutte le operazioni nella centrale, nel timore che un altro forte terremoto possa innescare una nuova crisi nucleare, come è accaduto a Fukushima. “È una decisone che abbiamo preso pensando alla sicurezza della gente”, ha affermato Kan, riferendosi ad una stima del ministero della Scienza, secondo il quale vi è un 80% di probabilità che un sisma di magnitudo 8 si verifichi entro i prossimi 30 anni nella regione di Tokai, dove si trova la centrale. La Chubu Electric Power, che già nel gennaio 2009 aveva deciso la rottamazione dei reattori 1 e 2, ha fatto sapere che chiuderà i tre reattori rimanenti. In precedenza la società aveva detto di voler far ripartire a luglio il reattore 3, chiuso per una ispezione di routine [...]

(continua su www.giornalettismo.com)

giovedì 5 maggio 2011

Oggi facciamo pubblicità a Beppe Grillo. Ne ha bisogno

Oggi facciamo pubblicità a Beppe Grillo. Ne ha bisogno, visto l'andamento dei sondaggi, e l'affluenza di publico ai suoi comizi-shows...

Prendete Milano, 4 Maggio: per fare una svaccata di sostegno al bimbominchia Mattia Calise, ventenne senz'arte né parte, da lui candidato a sindaco di Milano (nientemeno!...), da perfetto megalomane, aveva prenotato Piazza Duomo. Niente di più raccolto. A Milano, secondo un giornale come l'Unità, che ha sempre (almeno fino a qualche tempo fa) simpatizzato col Sai Baba della mutua, nonostante il contorno di concertino (che attira sempre qualche migliaio di persone a cui non frega niente del comizio), la folla oceanica non c'era.

Ecco come descrive la scena Laura Matteucci su [l'Unità di oggi] l'Unità di oggi

Grillo Parlante a Milano

Grillo-milano-mag2011 Non si può dire gli piaccia il low-profile. Beppe Grillo sceglie nientemeno che piazza Duomo per la tappa milanese del suo tour elettorale, e lanciare la candidatura del ventenne Mattia Calise a sindaco di Milano per il Movimento 5 stelle. Perchè «il mondo lo cambiano solo i giovani», spiega. E come dargli torto? Del resto: «Questi nani di 74 anni senza capelli e senza prostrata che futuro ci prospettano? Ma poi basta ridere su Berlusconi. Non dobbiamo mandarlo via per il bunga bunga, mica si può mandare via un puttaniere per eccesso di puttane, ma per quello che è e per quello che ha fatto e che fa».

Il palco è montato dalla mattina, nel pomeriggio si danno il cambio comici, musicisti e candidati di lista, andranno avanti fino a notte. Ma i presenti in piazza Duomo aspettano solo lui. Il messia arriva un po’ sfiatato, si capisce che s’è sgolato nei comizi che sta tenendo in giro per l’Italia (l’ultimo l’altra sera a Cagliari), si ritrova in una piazza che, con 2.000 persone o giù di lì, non si può definire gremita, ma non per questo perde in verve. E parte subito all’attacco. Il mondo lo cambieranno anche i giovani, come ha sentenziato, ma intanto secondo lui "...questa città ha già deciso chi sarà il prossimo sindaco». Letizia Moratti è una incapace, Pisapia è vecchio..."

...menomalechegrillocè... altrimenti chi ci ammannirebbe la nostra dose quotidiana di cazzate? Perchè, è vero, Pisapia non è giovanissimo. Ha già 62 anni, anche se mi sembra molto più lucido e giovane di Grillo, che di anni ne ha uno in più di Pisapia, e che secondo me necessiterebbe di un serio check-up al sistema cardiocircolatorio... E' accertato. L'arteriosclerosi arriva in età sempre più giovanili...

Ma il Guru non ci sta. Per lui i 2.000 sono 20.000. Esattamente come i 120.000 del primo No-Berlusconi-Day a Roma per Mascia erano un milione e mezzo. Una volta e mezza ciò che si è visto per le strade di Roma per la beatificazione di Wojtyla... Ormai è accertato. il "fattore moltiplicativo" dei cazzari è un numero compreso fra 10 e 15.

Naturalmente, denunciare 2000 persone dove per Grillo ce n'erano 20.000 almeno (malcontati) è una lurida manovra dei giornali, della massoneria, della Spectre, delle forze pluto-masso-giudaiche... Vediamo l'incipit del [suo blog, home-page di oggi]. 5 Maggio (The Day After):

...a Milano ieri c'era la nebbia. I giornalisti della carta stampata tranne rarissime eccezioni non hanno visto almeno ventimila persone stipate sotto la Madonnina, anche quelli che danno quotidianamente lezioni di democrazia e giustizia agli altri sono stati ciechi e sordi...

Vi risparmio il resto. chi vuole, può leggere il resto sul blog del cazzaro. Non vi risparmio invece un'immagine di Piazza Duomo tratta da Google Earth. Assumendo, anzichè il parametro italoforzuto di 4 persone a metro quadro, un più prudente "tre persone a metro quadro", vediamo quanta piazza Duomo hanno riempito le 2.000 persone viste dall'Unità, e da tutta la stampa di regime. Abbiamo riprodotto Piazza Duomo, l'abbiamo misurata col righello. E' un rettangolo di 160x100 metri. Totale, 16.000 mq. Avrebbe potuto contenere 48.000 persone, ce n'erano 2.000. E' come quel tizio che avendo bisogno di una stanza in albergo, ne prenota 24...Sarebbe bastato il quadratino di 26 metri di lato che abbiamo colorato in rosso. Ebbene, persino in Piazzetta del Liberty, una bomboniera, in 2.000 avrebbero avuto tre volte e mezza lo spazio necessario.

Piazza-duomo
Un consiglio al cazzaro: per la prossima "adunata oceanica, prenoti un campo da tennis. Ha una superficie di 800 mq, e ci dovreste stare tranquillamente tutti, e sembrare anche tantissimi. E costa poco. Argomento al quale Grillo dovrebbe essere molto sensibile.

Tafanus

P.S.: Grillo Rag. Giuseppe,  il Giovane: nato a Genova il 21 luglio 1948
      Pisapia Avv. Giuliano, il Vecchio: nato a Milano il 20 Maggio 1949

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...

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