lunedì 27 agosto 2012

Umberto Zucconi, alias "Roberto il Partigiano", se n'è andato...

Fattoressa-17
Riccardino Maggini e Roberto il Partigiano: la "mascotte" e il "decano" del Tafanus

...l'ho appreso così, tornando da una breve vacanza, durante la quale non ho neanche provato ad aprire la posta, per la precarietà delle connessioni internet. Oggi, tornato a casa, ho aperto la posta, e ho trovato questo messaggio del 21 agosto:

Cari  redattori e lettori del "Tafanus",

 

sono Sergio Zucconi, figlio di "Roberto il Partigiano", Umberto Zucconi. Volevo comunicare a tutti quelli che gli hanno voluto bene che papà ci ha lasciati lo scorso 18 agosto. Per qualsiasi cosa potete scrivermi a questo indirizzo di posta elettronica

 

Cari saluti,  Sergio Zucconi

 

E quella che segue è la mia risposta:

Caro Sergio,

purtroppo questa tua lettera è stata spedita mentre ero in un paesino di montagna, senza la minima possibilità di collegarmi a Internet. Leggo quindi quanto mi scrivi con grande dolore. Forse tuo padre ti avrà parlato del lungo rapporto di amicizia e di stima che ci ha legati per molti anni. Ci siamo anche incontrati 5 anni fa a Firenze, ed è stato bellissimo. Ha avuto una bella vita, utile per il prossimo suo, e spero che abbia avuto una morte serena, come meritava.

Domani mattina pubblicherò un post per informare tutti i suoi numerosi estimatori, e spero di leggere, magari in fine di giornata, anche un tuo personale saluto ai lettori/amici di Umberto. Una presenza - lo dico senza alcuna piaggeria - sempre gradita sul blog. Per le informazioni che dava, per le polemiche vivacissime ma mai scorrette, per il sense of humour che informava ogni sua parola. Devi essere orgoglioso di lui.

Un abbraccio da Antonio, alias "Tafanus"

Umberto Zucconi, alias "Roberto il Partigiano", 24 Giugno 1923 - 18 Agosto 2012". Se n'é andato così, con discrezione... Un uomo che aveva appena compiuto 89 anni. Nato col "ventennio", e forse per questo diventato fervente e attivo antifascista, e Partigiano (posso scriverlo maiuscolo?). Roberto il Partigiano.

Da quanto tempo ci conosciamo? Sinceramente non lo ricordo. Da tanto tempo. Da prima che nascesse il Tafanus nella veste e col nome attuale. Forse da quando il Tafanus si chiamava "La Rassegna Stanca", forse da quando il blog non c'era ancora, ma c'era una newsletter firmata da un certo "Banane & Mazzette"

La foto che illustra questo post mi è molto cara. Scattata a Firenze, in occasione di una bellissima riunione conviviale di amici (ed ex amici) - circa 35 persone - prima virtuali (incontratisi con me e fra di loro attraverso il Tafanus), poi reali. Il tutto era stato organizzato magistralmente da un giovane amico fiorentino, Emanuele Maggini.  Nella foto sono insieme, teneramente, il batuffolo Riccardino (figlio di Emanuele e della bella Eleonora), e Umberto-Roberto, allora un giovanissimo 84enne.

Roberto il Partigiano viveva, in pensione, sulla costa tirrenica della Calabria. Per unirsi a noi, ha fatto un viaggio in treno Paola - Napoli - Roma - Firenze, più adatto a un liceale che a un uomo "di una certa età". Ma ha voluto assolutamente esserci, e di questo gli sarò sempre estremamente grato. Tutti noi dobbiamo qualcosa a Roberto (un pezzetto di libertà), ma io gli devo qualcosa in più: l'onore della sua amicizia.

Certamente, avevo notato le prolungate assenze dal blog, ma mentre la prima volta mi ero discretamente informato, questa volta non l'ho fatto. Caro Sergio, non è stata leggerezza o disinteresse. E' stata solo vigliaccheria. Avevo paura di apprendere brutte notizie, anche se alla vigilia dei 90 anni ci si può aspettare di tutto. Forse ho pensato di esorcizzare la morte evitando di vederla rappresentata in un nome, un cognome, e circa 800 commenti di tuo padre, che hanno arricchito questo blog. Cultura, ironia, aneddotica...

Per il trigesimo della sua morte, spero di riuscire a mettere insieme un ricordo decente di Roberto il Partigiano: un pot-pourri di suoi commenti, qualche foto in più, e i messaggi che certamente non mancheranno, da parte dei suoi amici reali e virtuali. 

Sergio, non dimenticheremo mai tuo padre. In parte è anche il padre di molti di noi, e il fratello maggiore di altri. Conoscendone il gusto per lo sberleffo, prima o poi, dovunque sia, sono sicuro che riuscirà ancora a farci pervenire qualcuna delle sue fulminanti perle.

P.S.: Ricevo da un'amica una datata email di Roberto che contiene parti private (che stralcerò) e passaggi che raccontano in breve sintesi passaggi della vita di Roberto, che molti ignorano, e che sono invece molto significativi per capire fino in fondo chi sia stato quest'uomo... Preciso di essere stato autorizzato a pubblicare la parte che riguarda la biografia di Roberto il Partigiano.

... nella vita ho avuto i miei momemti neri e duri: ho perso mio padre che, mentre io ero in montagna Partigiano, moriva  in un rastrellamento tedesco a Napoli; il mio primo fratello, militare, internato in Germania nel Lager di Muellhausen in Turingia; la nostra casa bombardata. Questa era l'Italia lasciatami dal re e dai fascisti, e per questa rabbia ho pianto poco e sono rimasto per sempre dentro il giovane Partigiano Roberto. Per il disgusto per la guerra e per il militarismo ho lasciato da tenente pilota l'aeronautica militare.

I miei compagni sono diventati poi tutti generali, e ora ogni anno mi chiamano, essendo io il più giovane del Corso, al Raduno dei veterani perche sanno che il volo ci ha resi fratelli. Io invece sono andato a fare l'Università , Ingegneria dei Trasporti, e poi in giro per il mondo a lavorare duro, dall'Arabia Saudita alla Norvegia, dalla Svizzera all'Olanda, etc. etc.. [...] Roberto il Partigiano

Questo piccolo estratto racconta molto di Roberto il Partigiano. e del perchè, anche prima di incontrarlo personalmente, ho nutrito nei suoi confronti grande rispetto, e grande affetto. Tafanus.

...orgoglio di zzzio... Pataleta Mae (al secolo Maeform Borriello) continua a mietere medaglie

Durante l'ultimo weekend, grazie al suo doppio passaporto, la mia nipotina abbronzata ha partecipato, nonostante i suoi 12 anni, ai campionati nazionali honduregni. Non conosco ancora tempi e dettagli, ma so che è tornata indietro con un container di medaglie: sei argenti, due bronzi, e - peccato! - un oro nei 50 dorso mancato per un centesimo di secondo!

Maeform-borriello

Intanto una cosa è certa: Maeform (Mae per gli amici, Pataleta per i MOLTO amici), fra non molto dovrà girare con una scorta pari almeno a quella di Calderoli... Tafanus.

lunedì 20 agosto 2012

Una buona notizia: facebook perde amici, scade il vincolo alla vendita delle azioni e il titolo frana al minimo storico

FacebookNon vorrei essere frainteso. Sono anch'io su facebook, che uso più come strumento di promozione del blog che non come strumento di cazzeggio; ho sempre detestato con tutte le mie forze l'arroganza di questo network, che cambia ogni 5 minuti interfacce e criteri di gestione, secondo i capricci e le idee (non sottoposte a verifica) di alcuni ragazzotti americani. Per dirne una: come indirizzo email facebook non ho potuto inserire NESSUNO dei miei indirizzi, validissimi, legati al dominio "tafanus.it" (indirizzi terminanti per @tafanus.it) perchè facebook, senza neanche prendersi la briga di verificarlo, dice che è un "indirizzo inesistente". Tanto inesistente, che è quello sul quale ricevo più posta (e più spamming).

Sul mio primo account facebook, d'un tratto mi sono scoperto bannato, senza riuscire a conoscerne la ragione. Su quello attuale, dalla mattina alla sera mi sono ritrovato a passare da 4750 "amici" a 5250, senza sapere perchè, e senza poter accettare richieste di contatti alle quali avrei detto si. Ho dovuto fare un lunghissimo lavoro di ripulitura. Ogni giorno, nonostante nelle impostazioni abbia detto che non voglio essere invitato a nulla (né eventi, né applicazioni), continuo a ricevere rotture di palle di tutti i generi. Infine, dalla mattina alla sera sono stato costretto, a discrezione del giovane miliardario di facebook, a ritrovarmi con la homepage cambiata in una grafica che detesto, esteticamente e funzionalmente.

E mentre il giovane Zuckerberg perde contatti, e oltre 400 milioni in un giorno (godo) scopro che anzichè chiedersi il perchè della diminuzione di "amici", cerca di rimediare altri soldi ingaggiando una banda di giovani e talentuosi hackers-smanettatori, ai quali affidare il compito di inventare altre intrusive applicazioni e rotture di coglioni per gli utenti. Spero che perda altre centinaia di milioni, e che questo lo porti finalmente a chiedersi "perché" la gente scappi da facebook. Prima o poi, se continua così, lo farò anch'io. Tafanus

Quello riportato in calce è un articolo Stefania Arcuri per IlSole24Ore-Reuters

La storia di Facebook a Wall Street assomiglia sempre più a un incubo senza fine. Il titolo è franato giovedì al minimo storico, arrivando a cedere nell'intraday più del 6,7% a 19,69 dollari per azione[...] Nella prima ora di scambi sono passati di mano oltre 62 milioni di titoli, più del doppio rispetto al volume giornaliero degli ultimi 30 giorni. Al termine della seduta i volumi di scambio si sono attestati a 156,5 milioni. Il titolo ha ceduto il 6,27% a 19,87 dollari per azione.

Dalla quotazione flop dello scorso 17 maggio, per Facebook non ne è andata dritta una: il prezzo di collocamento (38 dollari per azione) è subito sembrato troppo ambizioso, nei mesi successivi il titolo è calato progressivamente (ora vale attorno ai 20 dollari), la capitalizzazione di mercato si è più che dimezzata (dai 104 miliardi subito dopo l'Ipo agli attuali 42,6 miliardi) e la società ha chiuso in rosso il secondo trimestre, sulla scia di un rallentamento della crescita del fatturato e di un aumento dei costi.
 
Sui titoli Facebook la spada di Damocle del lockup - Il papà di Facebook (Zuckerberg) perde 423 milioni in un giorno ed esce dalla top dei più ricchi del pianeta - Facebook lancia gare tra hacker per sviluppare applicazioni software

Con la scadenza del lock-up gli investitori della prima ora, in particolare i sottoscrittori dell'Ipo, se lo desiderano possono vendere le azioni in loro possesso (il periodo di "blocco" impedisce appunto la cessione di titoli in mano a determinati azionisti). Significa quindi che, oltre ai 420 milioni di azioni di Facebook attualmente sul mercato, molti altri saranno disponibili per gli scambi, cosa non necessariamente positiva, soprattutto alla luce della scarsa domanda che ha sostanzialmente già dimezzato il valore del titolo.

Periodi di lock-up sono una consuetudine per le società che si quotano in Borsa, soprattutto quelle sostenute da private equity o venture capital: è un modo per rassicurare gli investitori e per sostenere il titolo tramite una riduzione dell'offerta. Bisogna dunque vedere se il titolo di Facebook pagherà la maggiore disponibilità di azioni sul mercato. Secondo alcuni analisti, in qualche misura il forte ribasso registrato dall'Ipo ad oggi ha "bilanciato in anticipo" la scadenza del lock-up, ma resta comunque l'incertezza su quanto saranno aggressive le vendite.

lunedì 13 agosto 2012

Stato dell'arte sulla nostra raccolta di fondi a favore di un morto sul lavoro

Il 25 luglio avevano lanciato una raccolta di fondi da devolvere alla famiglia di un ragazzo di 32 anni morto sul lavoro, alla cui famiglia le istituzione avevano deliberato di offrire un importo inferiore ai 2.000 €. Come è stato precisato, si è trattato di una iniziativa spontanea del Tafanus, non richiesta dalla famiglia del ragazzo. I lettori del Tafanus - anche grazie all'impulso dato da un articolo del Corriere della Sera - hanno reagito con tempestività e con generosità all'appello, tanto che in 36 ore abbiamo raccolto circa 190 donazioni, per un totale di 4.097,34 euro.

A questo punto un amico del ragazzo vittima dell'incidente del lavoro ci ha fatto sapere, tramite don Paolo Farinella, che la famiglia non intendeva accettare le somme offerte. La cosa mi è stata confermata personalmente, per telefono, dalla madre del ragazzo. Non abbiamo chiesto, e non intendiamo chiedere, il perchè di questa decisione, nel cui rispetto, abbiamo avvisato della sospensione della raccolta, informando contestualmente chi aveva contribuito che avremmo cercato destinatari alternativi, sempre nell'ambito del sostegno alle famiglie di vittime di "morti bianche". Anche su questa ricerca - ostacolata dal "generale agosto", che fa squillare a vuoto quasi tutti i telefoni, ho chiesto aiuto a Paolo Farinella. Ecco la sua risposta:

Caro Antonio,

emergo dal caldo che mi prostra e lavoro a rilento. Ho letto le tue e-mail e stavo pensando come fare a trovare un'associazione - se esiste - che si occupa di figli di "caduti sul lavoro" [omissis]
Un abbraccio a te e a Marisa.
Paolo prete

Anche noi, prostrati dal caldo e dai telefoni che squillano a vuoto, stiamo cercando ed immaginando alternative, nel filone principale del sostegno a superstiti di vittime del lavoro. A puro titolo indicativo, stiamo valutando l'opportunità/possibilità di "spacchettare" la somma che residuerà alla fine delle richieste di rimborso in un certo numero di sostegni "piccoli ma non troppo" a più ragazzi (ad esempio: il rimborso dell'acquisto dei libri di testo, o di una visita specialistica non fornita dal servizio sanitario nazionale, o - perchè no? - di una settimana di vacanza in un ostello della gioventù a qualche ragazzo che ha dovuto rinunciare a tempo indeterminato a questa piccola gioia).

Se dovessimo incontrare particolari difficoltà, indirizzeremo la nostra ricerca sulle famiglie delle vittime della Thyssen, e/o della Eternit. Nel ringraziare ancora tutti per la generosità dimostrata, assicuriamo che comunicheremo in dettaglio la/le destinazioni delle donazioni. Nel contempo, saremmo grati a chiunque volesse fornirci indicazioni utili e coerenti con lo spirito dell'iniziativa.

Abbiamo ovviamente offerto anche il rimborso totale ed immediato delle offerte a coloro che ne avessero fatto richiesta entro una settimana, e cioè entro il 3 Agosto. 

Ad oggi, su circa 190 persone che hanno contribuito, 9 hanno optato per il rimborso, prontamente effettuato, e le nostre disponibilità si sono ridotte di 478,17 €, a 3.619,17 € (Vedi lo screen-shot dell'account paypal):

Don Paolo Farinella, che ha accettato il compito di essere garante e sindaco dell'operazione, riceverà l'estratto conto dettagliato paypal con donazioni e rimborsi.

Da sottolineare che dal 28 Luglio non abbiamo più ricevuto alcuna richiesta di rimborso. Tuttavia lasceremo fino a tutto il mese di agosto una riserva di 1.000 € per poter soddisfare altre eventuali richieste di rimborso che ci dovessero pervenire.

martedì 7 agosto 2012

Genova: Bar a 5 Stelle - Arrestata la titolare, consigliera grillina. Al bancone del suo bar si spacciavano caffè a cappuccini, ma anche un vasto assortimento di droghe

Genova - Oltre al cappuccino e ai cocktail la titolare forniva ogni genere di droga. Un vero e proprio bazar con le sostanze suddivise in scatole dai diversi colori. Il cliente poteva così ordinare un caffè e qualche grammo di cocaina, o di hashish, marijuana e anche anfetamine, come la Mda, potente sostanza allucinogena e “sorella” della più conosciuta Mdma.

Ma quel supermarket della droga, camuffato da bar, è stato bloccato dagli agenti del commissariato di Sestri Ponente che mercoledì sera, dopo alcune settimane di indagini, hanno arrestato la proprietaria del negozio: si tratta di Diletta Botta, savonese di 36 anni, residente a Genova da tempo, consigliera municipale del Movimento 5 Stelle nel Municipio Ponente. L’arresto della Botta è stato convalidato nel primo pomeriggio da Massimo Cusatti, giudice per le indagini preliminari: la donna è stata trasferita nel carcere femminile di Pontedecimo.

Nel video (dal minuto 34), la presentazione della Botta durante la recente campagna elettorale, ad opera del Guru Beppe Grillo in persona. La Botta è la tizia con la giacca a vento che spiega, sinteticamente, di essere "scesa in campo" (col Mò Vi Mento a 5 Stelle, micacazzi), perchè stufa di tutto lo sporco che c'è nella politica altrui. Esilarante...

Il comunicato del Mò Vi Mento a 5 Stelle - Beppe Grillo ha pubblicato sulla sua pagina Twitter il link a un comunicato della sezione genovese del partito , in cui si esprime «sgomento per l’arresto di Diletta Botta» e si ricorda che la donna «come tutti i cittadini che hanno concorso alla recente competizione elettorale, ha partecipato alle attività del Movimento e ha presentato il certificato penale immacolato». Poco prima delle 18, Grillo ha “twittato” di nuovo: «Una consigliera municipale del M5S di Genova è stata arrestata per spaccio di droga ed è stata quindi allontanata immediatamente dal M5S».

Il locale è “Il solito posto”, in via Molfino. Le indagini sono partite dopo alcune segnalazioni da parte di residenti che avevano notato uno strano via vai da quel bar. Così, gli agenti la scorsa sera si sono presentati alle porte del locale. Ma quando la titolare li ha visti entrare, si è subito innervosita e ha iniziato a trafficare dietro il bancone. I poliziotti, così, hanno iniziato a perquisire il bar, trovando un vero e proprio supermercato della droga: oltre sette grammi di cocaina, tre grammi di Mda, 13 di marijuana, e uno di hashish.

A dare forza all’accusa di spaccio, anche un bilancino di precisione, con tracce di stupefacenti e alcuni sacchetti della spesa con ritagli circolari, ritagli usati per confezionare le singole dosi.

Gli agenti hanno anche sequestrato 845 euro in contanti, con ogni probabilità frutto dell’attività di pusher. La donna, è emerso dai controlli, nell’intera giornata di mercoledì, aveva incassato poco più di 82 euro, come registrato dagli scontrini emessi. Se quella somma non dovesse essere il provento dello spaccio, allora per la titolare ci sarebbero altri guai. Avrà mica fatto del nero? Si sarà “dimenticata” di battere qualche scontrino?

Il locale adesso rischia anche la chiusura. I dirigenti del commissariato, infatti, chiederanno al questore Massimo Mazza di potere applicare il Testo unico sulla pubblica sicurezza: in quel locale si spaccia ed è frequentato da gente pericolosa? Allora si può decidere di abbassare le saracinesche per un periodo di tempo determinato.

(di Laura Nicastro e Alberto Maria Vedova - Il Secolo XIX)

Grillo-ago.2012...quindi, tutti tranquilli... il Mò Vi Mento è a 5 Stelle, e il Guru in persona, prima di accettare le candidature, si fa mandare un certificato penale... Basta? No, evidentemente, perchè chiunque non sia ancora stato beccato, o non sia stato condannato, può esibire un certificato penale bianco, che più bianco non si può, neppure col candeggio.

Se Grillo vuole fare una scommessina, potrei mandargli una cassa di certificati penali immacolati di gente che lui, nel corso degli anni, ha pesantemente insultato sul suo blog,n tacciando a vario titolo di indegnità. Non so se riuscirei ad inviargli anche un SUO personale certificato penale immacolato, visto che è stato condannato per triplice omicidio colposo... Non saprei dire se ha goduto del beneficio della non iscrizione...

Ma il punto non è questo... Il punto è che se l'unico, auto-certificato MòViMento a 5 Stelle seleziona il suo ceto politico con questo tipo di strumenti, come predichiamo da un pezzo, è un movimento nato già in stato di avanzata putrefazione. Requiescat in pace. Tafanus

Droga al Bar a 5 Stelle: parlano i grillini

Ricevo, attraverso don Paolo Farinella, questo messaggio (ometto il nome del mittente per ragioni di privacy):

Caro Antonio,

ricevo adesso e subito inoltro a te. Io risponderò non subito, ma domani o domenica.
Un abbraccio

Paolo prete

Da: Mauro A.
Inviato: giovedì 26 luglio 2012 19:20
A: Paolo Farinella
Oggetto: per Matteo Armellini

Gentile Paolo Farinella, mi chiamo Mauro A., ero un caro amico di Matteo oltre ad essere un suo collega di lavoro. Le scrivo a nome di Paola Armellini. Innanzitutto per ringraziare voi e Tafanus per la sensibilità dimostrata, ma, in secondo luogo, per chiedervi di interrompere immediatamente la raccolta di soldi a favore di Paola che non ha in alcun modo intenzione di accettare [...] Per quanto riguarda la cifra già raggiunta, qualora non potesse essere restituita indietro, sarebbe volontà di Paola che andasse devoluta agli orfani dei morti sul lavoro.
 
Mauro A.

La signora Paola, con la quale abbiamo avuto un contatto telefonico, ha ribadito di non aver intenzione di accettare questo aiuto. Ci ha chiesto di precisare che lei è estranea a questa iniziativa (richiesta superflua, perchè mai abbiamo affermato il contrario).

I soldi possono essere restituiti - sempre attraverso PayPal -, a chi ne farà richiesta, al netto delle commissioni PayPal. Il resto della somma sarà invece devoluta ad un'associazione di orfani di morti sul lavoro, che individueremo col contributo di Paolo prete (e con la sua "sindacatura), e di chiunque possa suggerire ua associazione di questo tipo, nota ed affidabile per serietà.

Chi opterà per la restituzione, dovrebbe cortesemente farmene richiesta entro e non oltre il 3 Agosto, per email, all'indirizzo "tafanus chiocciola libero punto it", indicando chiaramente il nome usato per effettuare la donazione. Per coloro che non ci invieranno questa richiesta, intenderemo che concordano per la devoluzione delle somme raccolte residue a favore di un'associazione di orfani di morti sul lavoro, scelta col concorso di Paolo Farinella, prete. 

A titolo di aggiornamento, precisiamo che la cifra netta raccolta in 36 ore, aggiornata alle ore 12:00 del 27, era di 4.097 euro. Le richieste di rimborso pervenute fino alle 10:00 di oggi 28 luglio sono state sette su circa 200 (tutte prontamente disposte), e il totale è sceso a 3.619 euro. Lasceremo in vita questa opzione almeno fino al 3 agosto, poi chiederemo a don Paolo Farinella di devolvere l'avanzo ad una associazionew di sostegno di orfani di morti sul lavoro.

 Mi scuso sinceramente per il disagio arrecato, con tutti i generosi donatori, mossi solo da un ammirevole impulso di solidarietà, che spero possa trovare uno sbocco altrettanto utile e motivato. Tafanus

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