giovedì 22 dicembre 2016

Bufera sul ministro Poletti e sul figlio: soldi pubblici per 500 mila euro. Mozione di sfiducia contro il ministro

Dopo le frasi contro i giovani emigrati, richiesta di dimissioni presentata dal M5S, Si e Lega. Critici anche i giovani del Pd. Intanto Manuel si difende: "Sui fondi mio padre non c'entra" (Fonte: notizie.tiscali)

Una mozione di sfiducia contro il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, è stata presentata in Senato. A firmarla i senatori di Sinistra italiana, del M5S, della Lega e di alcuni senatori del Gruppo Misto. Il Ministro - si legge nella mozione - "ha nelle ultime settimane dato riprova di un comportamento totalmente inadeguato al suo ruolo, esprimendosi in più di un'occasione con un linguaggio discutibile e opinioni del tutto inaccettabili". Il figlio Manuel nella bufera

20161222-poletti e figlio

Una bella coppia: il Ministro Poletti e il figlio

In particolare a risultare piuttosto fastidioso è stato lo scivolone del ministro del Lavoro sui giovani italiani che emigrano. "Conosco gente che è bene non avere tra i piedi", aveva detto tirandosi dietro la censura collettiva. Polemica a cui hanno fatto da cassa di risonanza i social e che continua alla luce della vita lavorativa del figlio del ministro, Manuel. Il quale dirige il Sette Sere Qui, settimanale che copre i territori di Faenza, Lugo, Ravenna e Cervia. L'editore è una delle tante coop dell'Emilia Romagna la Cooperativa giornalisti "Media Romagna" che ha dieci soci e Manuel Poletti nel ruolo di presidente. Ebbene: nel 2015 il giornale diretto da Poletti Jr ha incassato ben 190 mila euro di fondi pubblici grazie ai finanziamewnti per l'editoria.

I social hanno fatto da perfetta cassa di risonanza per le vicende di un ministro che da una parte denigra chi è costretto a emigrare per cercare lavoro e dignità e dall'altra ha un figlio che conduce facile vita lavorativa. Accedendo ai fondi pubblici appunto.

Il contributo non rimane isolato. Perché in un triennio il periodico Sette Sere Qui ha intascato ben 521.598 euro versate dalle casse pubbliche. Manuel, come il padre, ha costruito la sua vita lavorativa all'interno di Lega Coop Romagna, di cui Giuliano, prima di diventare titolare di uno dei ministeri chiave (sua la riforma che cancella l'art. 18, chiamata Jobs Act) era presidente nazionale. Come evidenziato da Italia Oggi, Manuel Poletti oggi guida anche il network Treseiuno sostenuto da un'associazione di imprese nei settori della comunicazione e dell'informatica.

Poletti figlio si difende: "I soldi pubblici? Mio padre non c'entra" - In un'intervista al Fatto Quotidiano, Manuel difende suo padre. "Non l'avrei detto in questi termini - assicura Manuel riferendosi alle parole pronunciate dal padre sui giovani emigrati italiani -. (Condivido) il significato, sì. Le parole usate, no. Non è automatico considerare un cervello in fuga chi va all'estero e un mediocre chi decide di restare in Italia", spiega bocciando la sortita nei modi ma non nel merito. E spiega che i soldi pubblici incassati attraverso la legge sull'editoria sono arrivati "rispettando la legge", nonostante il sistema sia criticabile. Il governo, ha detto il 42enne, "ha gestito il fondo con tagli retroattivi, dopo che nel 2012 la riforma Peluffo aveva già ridotto giustamente le risorse cambiando i criteri". In relazione alla pubblicità che la sua società raccoglie, il giornalista professionista nega che i proventi siano facilitati dal fatto che il padre sia ministro. "Abbiamo 250 inserzionisti che comprano i servizi redazionali o la pubblicità tabellare", spiega. E aggiunge: "Non credo che mio padre abbia mai influenzato la mia attività" .

 

TafanusAnch'io voglio "non credere" che il milione di lire al giorno per tre anni incassati da Manuel Poletti per il suo giornaletto non abbia niente a che vedere col mestiere del padre. Non ci credo, e così anch'io posso sperare. Visto che secondo Alexa il Tafanus è posizionato, nel ranking nazionale e mondiale, molto meglio del giornaletto di Manuel Poletti (vedi screen-shots in calce), in rapporto alla miglior classifica, posso sperare di vedermi assegnare 2,5 milioni di lire al giorno per tre anni? E' questo, infatti, il rapporto fra Tafanus e Settesere. Quindi "presenterò istanza" (si dice così?) al Ministro Poletti affinchè anch'io possa "godere delle provvidenze".

Tafanus

Tafanus-total

Settesere-total

 

 

sabato 10 dicembre 2016

Le frasi destinate a diventare celebri del sig. Capizzi (l'Unirenzità)

20161210-capizziDall'articolo citato di Tal Capizzi sull'Unirenzità (FONTE), ho voluto estrarre alcune perle nere. Insomma, una sorta di abstract del "meglio del peggio".

"...dopo una giovinezza passata ad assistere alle vittorie della Dc credevo di aver trovato con Matteo Renzi un leader concreto, ma evidentemente alla maggioranza degli italiani questo non piace..."
Indovinato

"...Il Popolo italiano pensa che possa fare il Presidente del Consiglio un giovanotto senza arte né parte, mediocre studente universitario, che oltre allo staff della comunicazione necessiterebbe di avere accanto una maestra che gli spieghi la coniugazione e l’uso del congiuntivo e la differenza tra verbi transitivi ed intransitivi? Va bene così e buon divertimento..."

Dopo questa critica ai "congiuntivi" altrui, il Signor Capizzi scrive:

"...Ma, vivaddio, ha le qualità del leader, di un leader che decide, che rifugge le mediazioni infinite..."
Coso, sappia che si rifugge DALLE mediazioni, non si rifugge LE mediazioni... Si conceda qualche annetto di CEPU.

"...Del resto, se non fosse uno che decide, si sarebbero, in mille giorni, approvate tutte le leggi e le riforme che il Parlamento ha approvato?..."
Coso, ma allora approvare una legge ogni 5 giorni si può, vero, nonostante lo storytelling dell'immobilismo a cui condannerebbe il bicameralismo??? Il problema, Coso, non è quello di approvare MOLTE leggi, ma di approvare BUONE leggi.

20161210-lavia"...Mai visto che una parte del Partito facesse campagna contro la posizione ufficialmente espressa (e ancora non ho capito i motivi di dissenso sul merito della riforma)..."
Ancora non ha capito??? Ma allora, Coso, lei è davvero senza speranza...

"...Il Popolo italiano pensa che sia in grado di governare il Paese una banda di furbi incompetenti..."
E' proprio così, Coso. Ci mancherà la competenza politica ed economica del Renzino, i suoi tweet, le sue slides. E ci mancheranno moltissimo le competenze di Marianna Madia (La Madonna del Perugino, quella che sbaglia ministeri e porte alle quali bussare, e vede la sua magnifica riforma della PA "cremata" dal Consiglio di Stato), di Maria Etruria Boschi... Ci mancherà la competenza del Ministro Poletti nell'arte delle Acconciature, e le competenze della professoressa di lettere Pinotta nel campo degli Starfighter, dei Tornado e degli elicotteri da combattimento Apache.

"...Il Popolo italiano è così immaturo da farsi abbindolare dalla propaganda che vuole fare considerare establishement e casta uno che è appena arrivato e non è neanche parlamentare? Va bene così, evviva il Popolo sovrano..."
Coso, mi raccomando, ci parli anche dei 200.000 euri spesi da Renzi come sindachino in cene e cenette... Ci parli dell'Air Fonzie One, dell'appartamentino in comodato gratuito di tale Carrai, e ci parli di tutta la famigglia allargata di Maria Elena insediata a far danni in Banca Etruria... Mi raccomando: come definirebbe queste cosucce? Certo non "Casta". La Casta, per "Coso Capizzi", sono sempre e solo gli altri.

A't salut.

Tafanus

P.S.: Ma da dove li ha tirati fuori Renzi direttori come Lavia, e giornalisti come Tal Capizzi??? Poi non possiamo certamente meravigliarci se l'Unirenzità è piombata intorno alle 5.000 copie (poco più di un ciclostile)... Mi meraviglio che con queste eccellenze riesca ancora a restare in vita. Ma chi paga le perdite dell'Unirenzità? E a quanto ammontano?

 

mercoledì 7 dicembre 2016

Legge di stabilità: Approvata in Italia, ma già bocciata dalla Commissione Europea da 5 dicembre. Mancano 16 miliardi

Renzi-carriola

Ecco cosa i giornali avrebbero potuto apprendere (o lo hanno appreso e taciuto?) fin da lunedì, sui giudizi dell'Eurogruppo sulla Magnifica Legge di Stabilità dell'accoppiata "Renzi&Padoan". Ora - finalmente e forse - (la riserva è d'obbligo, cogli annunci del Serial Twitter) si dimetterà in giornata. Preghiamo caldamente il Presidente Mattarella, verso il quale nutriamo una "fiducia con riserva" di non affidare la formazione di un governo (breve e "di scopo") a qualche acritico cameriere di Renzi. Nessuno sembra vergognarsi, nel magnifico mondo renzino, dei nomi fatti circolare "per assaggio" (voglio sperare) di Graziano Delrio o di Padoan, che ha controfirmato tutte le scemenze finanziarie prodotte dal renzismo? Ma ecco la parte del rapporto - prodotto già da due giorni dall'Eurogruppo - che riguarda l'Italia:

Eurogroup Statement on the Draft Budgetary Plans for 2017 - Brussels, 5 December, 2016

[...] ITALY – We agree with the Commission's assessment that the budget is at risk of non-compliance with the requirements of the SGP. We note that according to the latest Commission assessment, Italy's structural fiscal effort in 2017 will be -0.5% of GDP, whereas +0.6% of GDP is required under the preventive arm. On that basis, significant additional measures would be needed.

We also note that an ex post assessment of overall budget execution, encompassing additional costs related to the refugee crisis, security measures and costs arising from recent earthquakes, may result in Italy being able to have a smaller though still significant deviation from the adjustment path towards its MTO.

We invite Italy to take the necessary steps to ensure that the 2017 budget will be compliant with the rules of the preventive arm of the SGP. The high debt level in Italy remains a matter of concern. We recall the commitment to use windfall revenues or unforeseen expenditure savings in 2017 and step up privatisation efforts to bring the debt ratio on a declining path. We take note that in light of prima facie non-compliance with the debt reduction benchmark, the Commission will issue a new report under article 126(3) TFEU.

...Paese avvisato, mezzo salvato... Non si può promettere a chiacchiere una riduzione del deficit strutturale di 0,6 punti di PIL, e poi, a furia di spargere mancette elettorali, arrivare ad avere un peggioramento di 0,5 punti. La somma algebrica fa peggiorare la situazione di bilancio italiana di 1,1 punti di PIL, pari ad oltre 16 miliardi di euro, il cui reperimento Renzi lascia in eredità a chi verrà dopo di lui.

Intanto apprendiamo che alle 19:00 Renzi presenterà le seconde "dimissioni irrevocabili" (speriamo che siano anche le ultime), e che nessuno gli chieda di "restare per spirito di servizio". Noi ci riteniamo soddisfatti ad abundantiam dei "servizi" che Renzi ha reso all'Italia, e che pagheremo - se ci va bene - per dieci anni.

Chi avesse voglia di leggere l'intero documento dell'Eurogruppo, può scaricarlo da QUESTO LINK

Tafanus

P.S.: Le Comiche Finali - In questi minuti l'aiuto capo-comico Gennaro Migliore (allievo di Maria Teresa Meli?) sta tessendo l'elogio delle dimissioni di Renzi, l'unico (sic!) che avrebbe avuto - secondo il Migliore e nei secoli - il coraggio di dare le dimissioni.

Possiamo educatamente ricordare a questo ragazzotto napoletano folgorato tardivamente sulla via di Frignano sull'Arno che le dimissioni "irrevocabili"  e di fatto "irrevocate" le ha date, molto prima di lui, senza alcuna "revoca per spirito di servizio", e per una "colpa" molto più piccola, l'odiatissimo e disprezzatissimo "dinosauro e cacciatore di poltrone" Massimo D'Alema?

 

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...

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