martedì 14 ottobre 2025
domenica 12 ottobre 2025
...ma guarda un po'... il "branco non era costituito da immigrati, ma da bravi ragazzi italiani...
Palermo, cerca di sedare una rissa: muore con un colpo in fronte. Fermato il presunto omicida
Credit: Repubblica.it Francesco PatanèLa vittima, Paolo Taormina, 21 anni, figlio del titolare del locale. La prima ricostruzione: ha cercato di bloccare il branco che si stava scatenando contro un ragazzo a terra. Il fermato è un giovane di 28 anni dello Zen. I carabinieri gli hanno trovato addosso una pistola
E' stato fermato, nel rione Uditore, il presunto autore dell'omicidio di Paolo Taormina, il 21enne ucciso la notte scorsa a Palermo. Il fermato è Gaetano Maranzano, un ventottenne originario dello Zen. Il giovane era in casa assieme alla compagna. Nella perquisizione i militari gli hanno rinvenuto addosso una pistola.
L’omicidio nella zona champagneria, nel cuore di Palermo e della movida palermitana, a 50 metri da Teatro Massimo. Un giovane è stato ucciso con un colpo di pistola alla fronte fra i tavolini del locale O'scruscio in piazza Spinuzza. Il delitto è avvenuto alle 3:30. Da quanto si apprende l'omicidio è avvenuto al culmine di una rissa a cui la vittima non ha partecipato.
Il giovane si chiama Paolo Taormina, 21 anni, ed è figlio dei titolari del locale. Avrebbe tentato di calmare un gruppo di avventori che stavano picchiando un ragazzo. La vittima pare volesse fermare la furia del branco contro un ragazzo a terra. Pareva esserci riuscito. Ma all'improvviso uno del branco ha estratto la pistola e gli ha sparato a bruciapelo.
Il gruppo si è poi dileguato a bordo di scooter. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto che constatare il decesso. Le indagini sono affidate ai carabinieri del reparto operativo e della compagnia di piazza Verdi. La zona è stata transennata per consentire i rilievi del nucleo investigazioni scientifiche.
Gli investigatori hanno visionato le molte telecamere dei locali di piazza Spinuzza. Comprese quelle del locale O’ Scrusciu. Da quanto trapela e dal racconto dei testimoni chi ha sparato era a volto scoperto, come gli altri protagonisti del feroce pestaggio del ragazzino.
Non è confermato ma si tratterebbe ancora una volta del gruppo di giovani dello Zen. Le ricerche per ora si stanno concentrando su questa pista. A pochi metri di distanza c’è il locale dove i protagonisti della strage di Monreale, anche loro dello Zen, si fotografarono prima di salire e uccidere i tre ragazzi a fine aprile.
«I locali di piazza Spinuzza sono uno dei punti dove si ritrovano – racconta Mariano, barista di un locale a pochi metri – Questo è uno dei punti da cui partono a tarda notte per fare casino».
"Ma come si fa? Qual è la motivazione. Mi hanno distrutto la vita. Come si fa a sparare in testa a un ragazzo? Come faccio a vivere ora? Mi avete tolto la speranza". Urla disperata la madre di Paolo Taormina. Attorno alla donna parenti e amici che cercano di consolarla.
"C'era una rissa. In dieci picchiavano un ragazzino. Paolo è uscito e ha detto loro di smetterla e di spostarsi perché loro dovevano lavorare. Sembrava finita, quando uno lo ha colpito a distanza ravvicinata". Così uno dei giovani che ieri era davanti a O Scruscio racconta l'omicidio di Paolo Taormina. "Stava lavorando, stava lavorando. Si stava guadagnando il pane. Come si fa ad ucciderlo per una banale rissa?", si chiede il giovane che era amico della vittima.
venerdì 10 ottobre 2025
Una giornata indimenticabile: demoliti Iva Swiatek da Jasmine Paolini, e Donald "Trumpet" dalla Machado
Una giornata così... Il giorno dei miti che crollano. In una giornata che non possiamo che definire indimenticabile, due miti (o meglio... un mito e un mitomane) crollano quasi contemporaneamente.
Iniziamo dal fatuo, che ci sbrighiamo prima - Oggi erano in programma a Wuhan i quarti di finale di un WTA 1000 di tennis. Uno degli incontri il cui esito era dato per scontato dagli "espertoni" dei siti web di tennis e dai siti di scommesse, era quello fra la "quasi-eterna" leader Iga Swiatek, con un record di vittorie consecutive e di permanenza al n° Uno del tennis quasi senza pari, e la irresistibilmente simpatica (e da un paio d'anni anche bravissima) Jasmine Paolini.
Lo confessiamo: eravamo fra quelli che temevano una "quasi certissima" sconfitta di Jasmine. Invece... Pronti, via! Si inizia con la Swiatek al servizio, e Jasmine le infligge un break vergognoso: 4 punti a zero. Si fila lisci fino al 4/0 per Jasmine, che a questo punto perde l'unico game del primo set, e poi chiude in bellezza il primo set con un incredibile 6/1, in mezz'oretta scarsa.
Non molto diverso il secondo set, che si chiude con la vittoria di Paolini. Il tutto si consuma in 65 minuti, con un nettissimo 6/1 6/2 per Paolini. Una cosa che spiazza tutto il mondo del tennis. All'inizio dell'incontro, gli espertoni dei siti di tennis e di scommesse quotavano per "quasi certissima" la vittoria della polacca.
Incuriosito dal nettissimo punteggio, scorro all'indietro l'elenco degli incontri della Swiatek, per capire a quando risaliva l'ultima sconfitta per un complessivo 3 games a 12... Ho dovuto smanettare fino agli US Open 2022 per trovare un risultato invertito fra le due, ma tre anni fa la Swiatek era stabilmente n° uno al mondo, e Jasmine navigava intorno alla 50° posizione.
E' vero che la Swiate ha perso quest'anno 3/12 dalla Gauff, ma è altrettanto vero che la Gauff è una che ha perso tre incontri su tre da Paolini!
In precedenza, bisogna risalire fino al giugno 2019 per trovare una sconfitta della Swiatek col passivo di 3/12. ma nel 2019 la sua avversaria era tale Stosur (allora fra le top-players), e la Swiatek aveva 17 anni, ed era solo una promessa da verificare.
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E ora andiamo sulle cose serie...
Donald "Trumpet" e il tentativo di "appropriazione indebita" del Nobel per la Pace
Donald Trumpettone vince il Nobel per la Stupidità. Quello per la pace lo pretendeva, ma è stato trombato (omen...nomen). E la cosa tragica per il trumpismo" è che chi lo ha "stirato" non solo è una donna, ma non è neanche una komunista trinariciuta, ma una donna di destra democratica (esistono, ogni tanto, anche a destra...)
Raccogliamo nelle righe che seguono il "chi é" di Maria Corina Machado, rubandolo da
https://www.ilpost.it/2025/10/10/maria-corina-machado-vincitrice-nobel-per-la-pace/
e sperando che ilpost non ce ne voglia...
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María Corina Machado, vincitrice del Premio Nobel per la Pace del 2025, è la leader dell’opposizione al regime di Nicolás Maduro in Venezuela: a causa della repressione politica del regime oggi vive in clandestinità, ma rimane probabilmente la politica più popolare del paese, e l’unica che è stata capace negli ultimi anni di unificare l’opposizione.
Machado è formalmente leader dell’opposizione dal 2023, quando vinse le primarie dell’opposizione con oltre il 90 per cento dei voti, ma è una figura importante della politica venezuelana da decenni. È una politica di centrodestra, con idee liberiste e conservatrici soprattutto in economia, e una contrarietà profonda al regime autoritario di ispirazione socialista guidato da Maduro.
A causa della sua popolarità, il regime le impedì di partecipare alle elezioni del luglio 2024, e lei scelse un suo alleato, l’ex ambasciatore Edmundo González, come candidato della Piattaforma Unitaria Democratica (PUD), l’ampia coalizione di 11 partiti provenienti da tutti gli schieramenti che lei aveva messo insieme. Benché González fosse il candidato ufficiale, la campagna elettorale fu condotta quasi esclusivamente da Machado, che era la leader di fatto e dei due la politica decisamente più popolare.
Secondo tutti i conteggi indipendenti, il PUD vinse le elezioni. Ma il regime di Maduro dichiarò ugualmente vittoria, falsificò i dati elettorali e cominciò una violenta repressione. Per alcuni mesi Machado e González cercarono di fare pressione sul regime, organizzando grandi manifestazioni nella capitale Caracas e in altre città del Venezuela. Ma la repressione si fece via via più asfissiante e arrivò a minacciare l’incolumità fisica dei due oppositori. González decise di andare in esilio in Spagna. Machado fu brevemente arrestata a gennaio del 2025, poi entrò in clandestinità, e da allora non si sa dove si trovi. In una intervista, qualche settimana fa, ha detto di essere ancora in Venezuela e di esserci sempre rimasta, ma nascosta.
Dopo i brogli elettorali del 2024 e a causa della dura repressione, l’opposizione in Venezuela si è disgregata. Alle successive elezioni legislative e amministrative di maggio di quest’anno l’opposizione ha deciso di boicottare il voto, una tattica già usata in passato e sempre in maniera fallimentare. Il regime ha vinto con un’ampia maggioranza parlamentare e ha ottenuto il controllo di 23 stati federali su 24.
Il comitato norvegese ha detto di avere premiato Machado per «il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici per il popolo venezuelano e per la sua lotta per ottenere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia».
Al tempo stesso, la scelta di Machado è quella che potrebbe essere meno sgradita al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che puntava tantissimo a ottenere il riconoscimento. Trump per mesi ha detto molto esplicitamente di meritarsi il Nobel, e ha minacciato ripercussioni sul comitato di selezione e sulla Norvegia (il paese che lo organizza), se non lo avesse ricevuto [...]
Tafanus
venerdì 3 ottobre 2025
Ci siamo inutilmente preparati a ridere su Camila Giorgi all'Isola dei Fumosi. Ci ha traditi!
Camila Giorgi lascia L’Isola dei Famosi, spunta una foto che fa sorgere i dubbi sulla reale motivazione
Le parole di Camila Giorgi in diretta: “Non potevo restare”
“Ho lasciato a casa una situazione difficile. I miei cari si trovano in Argentina e stanno attraversando problemi di salute, per questo hanno bisogno di me”, ha dichiarato Camila nel corso della puntata. “L’esperienza sull’Isola è stata intensa e complicata. Non ero pronta del tutto, ma ho vissuto comunque momenti belli e ho conosciuto persone speciali”, ha concluso con emozione.
La conferma della sua uscita anticipata è arrivata anche dalla conduttrice Veronica Gentili, che ha rivelato come la produzione fosse stata contattata poche ore prima dai familiari della Giorgi per comunicarne le difficoltà.

[...] Secondo quanto riportato, la Giorgi avrebbe rimandato più volte l’incontro con la produzione prima della partenza, e si sarebbe mostrata poco entusiasta all’idea di partecipare. Alcune voci parlano anche di una trattativa parallela con Pechino Express, che avrebbe contribuito al suo comportamento esitante.
Nel frattempo, anche Nunzio Stancampiano e Spadino hanno abbandonato l’avventura honduregna, ma a differenza della tennista si sono concessi un giorno di relax nel resort della produzione prima di fare ritorno in Italia. Mare, sole e comfort a cinque stelle: una chiusura decisamente più soft rispetto al clima teso sull’isola.
In molti si chiedono se il loro ritiro sia stato coordinato per godersi il viaggio di ritorno insieme, alimentando critiche da parte del pubblico e generando malcontento anche all’interno della produzione, già provata da una lunga serie di abbandoni [...]
L’Isola dei Famosi 2025 in difficoltà: troppi ritiri e tensioni interne - Con l’uscita di Camila Giorgi, Nunzio e Spadino, il numero dei concorrenti che hanno lasciato il reality cresce in modo preoccupante. Questa edizione rischia seriamente di entrare nella storia come la più instabile di sempre, sia per i bassi ascolti, sia per le continue defezioni.
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Un vero peccato! Stavamo già pregustando le sapide considerazioni della Giorgi dall'isola, ma siamo stati mollati sul più bello... Chissà perché...
Che abbia improvvisamente scoperto che con l'Honduras ci sia la possibilità di essere instradati verso l'Italia, per rispondere nei tribunali dei tanti reati sui quali lei e la famigliola sono accusati?
Un piccolo campionario: falso ideologico per l'affaire "vaccinazioni anti-Covid" falsamente certificate; evasione fiscale totale per miliardi, essendo sconosciuta al fisco italiano; inadempienza contrattuale con la FIT; fuga dalla villa di Calenzano, dimenticandosi di pagare i canoni arretrati d'affitto della villa, e portandosi via un container di mobili e tappeti pregiati...
Oppure è troppo impegnata nella scrittura del libro di favole che aveva minacciato di dare alle stampe?
Ai posteriori l'ardua sentenza!
Tafanus
mercoledì 1 ottobre 2025
In morte del blog "Tafanus"
Come annunciato nei giorni scorsi, il glorioso "Tafanus" è stato ucciso, col breve preavviso di tre settimane, dalla piattaforma "Typepad" (che oltre tutto non era neanche gratuita). Un preavviso di tre settimane per trasferire circa ventimila post!
Fatti i conticini? Venti giorni di tempo per trasferire su altra piattaforma ventimila post. Mille post al giorno, ma senza alcuna possibilità di trasferire ANCHE alcune decine di migliaia di commenti che - lo dico con sincerità - spesso erano anche più interessanti dei post ai quali si riferivano.
Su ventimila e passa post, ieri, implacabilmente puntuale, alle ore 24, tutto si è fermato. Avevo fatto in tempo, in tre settimane di fatica, a salvare e trasferire circa 1500 post su 20.000, e lo zerovirgola dei commenti.
TUTTI i post dal 2017 a oggi sono persi, insieme al 99% dei commenti.
TUTTA la sezione "Tennis" è andata persa, così come la "Rassegna Stanca"
Nessun danno economico, perchè non accetto NESSUN banner pubblicitario (per decisione personale, a garanzia della indipendenza delle mie opinioni - giuste o sbagliate - dai "danée")
Da oggi ciò che resta (e ciò che arriverà) chi ha voglia lo troverà, per il "tafanus", a uesto link:
https://tafanusnew.blogspot.com/
Gli appassionati di tennis troveranno qualcosa di vecchio (e tutto il nuovo che arriverà) su quest'altro link:
https://tennis-tafanus.blogspot.com/
Infine, gli appassionati di tennis e/o di buona musica jazz "main-stream" , troveranno molta roba selezionata sulla mia pagina youtube, a questo indirizzo:
@antoniocrea6058
Chiesto processo per Papi Tiziano Renzi e mum Laura Bovoli (Emissione di fatture false... non hanno ammazzato nessuno...)
Tiziano Renzi e Luigi D'Agostino
La procura di Firenze ha fatto richiesta al gip di rinvio a giudizio per i genitori dell’ex premier e segretario del Pd, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, accusati di emissione di fatture false tramite l’azienda di famiglia Eventi 6 e la Party srl nell’ambito dell’affare degli outlet The Mall del gruppo Kering (Gucci). Chiesto il processo anche per il loro ex socio, il faccendiere pugliese Luigi Dagostino, che deve rispondere delle stesse accuse più di un’altra per truffa.
L’inchiesta condotta dai pm fiorentini Christine von Borries e Luca Turco, ha acceso un faro su un incasso illegittimo di quasi 200mila euro ricevuto tra giugno e luglio 2015 dalle due società riconducibili ai genitori di Matteo Renzi. Grazie appunto a due fatture che gli inquirenti ritengono false e, soprattutto, ai magheggi di Dagostino. Secondo la ricostruzione dei pm, in particolare, i genitori dell’allora capo del governo si erano accordati con lo sviluppatore degli outlet, per emettere la fattura più rilevante, quella da 140mila euro oltre all’Iva, relativa a uno studio di fattibilità che però “non era mai stato effettuato”. La fatturazione è stata piuttosto laboriosa visto che sono state necessarie almeno due bozze prima di arrivare alla versione definitiva che parla di uno studio di fattibilità di un’area food nei pressi del The Mall di Leccio Reggello. Inizialmente, invece, come testimonia uno scambio di email, gli indagati avevano pensato a motivare il pagamento con lo studio di una “struttura ricettiva alberghiera” e dei relativi supporti logistici, quindi avevano aggiunto il food e poi hanno deciso che sarebbe bastata la sola ristorazione che compare nella terza e definitiva versione della fattura.
Grazie poi all’intervento di Dagostino che ha fatto tempestivamente mettere in pagamento le fatture, la Bovoli e Renzi hanno ricevuto quello che i pm definiscono “un ingiusto profitto” ai danni della società che ha effettuato il pagamento. Cioè la Tramor. Quest’ultima era un’impresa riconducibile alla famiglia Moretti di Arezzo che è servita da contenitore per lo sviluppo del progetto di ampliamento del The Mall di Leccio Reggello e che, a fine lavori, a giugno del 2015, è stata ceduta al committente Kering. Dagostino ne è stato amministratore fino al passaggio di mano, ma secondo gli inquirenti ha “abusato di tale carica anche dopo le dimissioni, agendo quale ideatore ed esecutore materiale” di quella che, sempre secondo gli inquirenti, si configura come una truffa. Che è venuta a galla quando, a fine 2017, l’amministratore di Kering in Italia ha corretto la dichiarazione dei redditi presentata dalla Tramor per il 2015, dopo aver verificato che due anni prima era stata pagata una fattura “non supportata da adeguata documentazione, dato che non rinveniva né il contratto di affidamento a tale società (la Eventi 6,ndr) né lo studio di fattibilità menzionato in tale fattura”.
Dopo la notizia della richiesta di rinvio a giudizio, è stata diffusa una nota di Federico Bagattini, legale dei genitori dell’ex premier: “La richiesta diffusa dalla stampa e della quale la difesa non ha conferma ufficiale è ampiamente compatibile con la nostra richiesta di andare a processo, formulata qualche tempo fa. Siamo certi di poter dimostrare in sede processuale l’assoluta correttezza dei comportamenti tenuti dai signori Renzi”.
Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...
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Come annunciato nei giorni scorsi, il glorioso "Tafanus" è stato ucciso, col breve preavviso di tre settimane, dalla piattafor...
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Camila Giorgi lascia L’Isola dei Famosi, spunta una foto che fa sorgere i dubbi sulla reale motivazione ...
