martedì 6 febbraio 2007

…e D’Alema mandò leggermente "affanculo" l’Ambasciatore USA e i suoi cinque pechinesi

DalemaROMA - Il ministro degli Esteri D'Alema ha scritto una lettera ai sei ministri degli Esteri dei paesi che hanno firmato la lettera a Repubblica sull'Afghanistan, quindi anche agli Stati Uniti. Scrive che l'iniziativa della lettera dei sei ambasciatori "desta disapprovazione perché, per quanto animata da buone intenzioni, appare come una inopportuna interferenza esterna in un processo decisionale che coinvolge il governo e il Parlamento italiano".


Il testo integrale del comunicato: "Il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha scritto ai suoi colleghi di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Paesi Bassi e Romania per esprimere "sorpresa e disapprovazione" per la lettera aperta sull'Afghanistan che gli Ambasciatori di questi sei Paesi hanno pubblicato nei giorni scorsi sul quotidiano "La Repubblica".

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Il Ministro D'Alema ha ricordato ai suoi colleghi che l'Italia è impegnata con coerenza, con risorse e mezzi significativi, nelle operazioni delle Nazioni Unite e della NATO volte alla stabilizzazione e alla ricostruzione dell'Afghanistan, e che il Governo ha anche di recente confermato questo impegno con l'approvazione del Decreto Legge di rifinanziamento delle missioni internazionali dell'Italia.


Il Ministro degli Esteri D'Alema ha sottolineato, inoltre, che l'intervento pubblico dei sei Ambasciatori accreditati a Roma si presta ad essere interpretato come un'inopportuna interferenza esterna nel corso di un processo decisionale su una materia che è e resta di esclusiva competenza del Governo e del Parlamento. Fa parte infatti della normale dialettica politica interna di un Paese democratico il sereno e aperto confronto sugli strumenti e sulle modalità di un impegno così rilevante e delicato.

 

Pur dicendosi convinto che si sia trattato di un'iniziativa animata dalle migliori intenzioni, il Ministro D'Alema ha quindi richiamato l'attenzione dei suoi colleghi - ai quali ha comunque indicato di considerare il caso chiuso - sull'opportunità che i rispettivi Ambasciatori a Roma operino nell'ambito di un maggiore rispetto delle loro responsabilità e prerogative".

 

Traduzione omaggio per Mr Spogli e per i suoi cinque chupa-chupa (perché le cose siano chiare a prova li scemo). Trattasi di traduzione molto “libera”:

 

Dear Mr. Spogli,

 

I’d like to inform you and friends that since April, 2006, Mr Burlesconi is no longer the beloved premier of Italy, and Mr. Fini in no longer the Forein Affairs Minister. Therefore, you should realize that the relationship between Italy and USA will no longer follow the previous, confortable style.

 

As a consequence, you and your smaller followers, are kindly requested to adopt a more “adequate” behaviour vis-à-vis our country. If you want me to be more specific: the next time you have something to tell Italy as an indipendent nation, please don’t esitate to call me.

 

Would you please note that the relationship between Repubblica and our Government is different from the previous relationship between “Il Giornale” and Burlesconi Government. The resumé of this message could be strongly reduced to two simple words: FUCK YOU

 

Your sincerely, Massimo D’Alema

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