Quale onore! come reazione ai nostri scritti sul nucleare di Scajola, ci scrive nientepopodimeno che il Professor Giovanni Carboni, Docente presso il Dipartimento di Fisica dell'Università "Tor Vergata" di Roma, e con un indirizzo email (e suppongo quindi anche con un incarico) presso il CERN di Ginevra (quel CERN dove il Prof. Carlo Rubbia è stato Direttore, e dove non sappiamo quali mansioni svolga il Professor Carboni).
Con la tipica arroganza dei baroni noti solo ad una ristretta cerchia di amici, ed abituati a trattare prevalentemente con tremebondi ragazzini di 19/20 anni al primo o secondo esame, il Dott. Prof. Carboni ci invia queste poche righe, che trasudano buona educazione e modestia da ogni byte:
"Propaganda e' quello che scrivete voi sul nucleare. E, nel caso non lo sapeste, il metano bruciando produce CO2. Il metano non e' certo la soluzione al problema del gas serra. Che il nucleare non sia conveniente e' un'altra fandonia: un anno fa pagavo l'elettricita' a casa in Francia la meta' che in Italia. Ora il divario e' ancora cresciuto. Saluti"
G. Carboni
Il Dott. Prof. Carboni, insomma, ci ha fatto l'esamino, e ci ha bocciati per corrispondenza, senza pietà, e senza neanche sapere se di mestiere facciamo gli idraulici, i suonatori di sax o gli scienziati. Insomma, uno con l'occhio lungo... Uno che ci spiega, "qualora non lo sapessimo", che il metano, bruciando, produce CO2. Caspita! questa si che è una notizia! Però, a pensarci bene, lo sapevamo dal lontano 1956, quando abbiamo superato con un misero 27/30 il nostro primo esame universitario: Chimica Generale, con una commissione composta dal Prof. Giordani, dalla Professoressa Bakunin (figlia del rivoluzionario russo), e dal Prof. Vitagliano. In particolare, del Prof. Francesco Giordani, Presidente della terna di esaminatori che mi ha affibbiato un misero 27, leggo:
"...Francesco Giordani (1896-1961), si laurea in Chimica generale e inorganica a Napoli dove diventa professore di chimica generale e direttore del laboratorio di elettrochimica della stessa università. Giordani è stato presidente dell' IRI, del CNR e del CNEN. Accademico d'Italia, membro dell'Accademia dei Lincei (di cui fu presidente dal 1956 al 1961), della Pontifica Accademia delle Scienze. Autore di ricerche di elettrochimica, Giordani ideò con Pomicio un metodo adattato in moltissimi paesi del mondo per l'estrazione della cellulosa dalla paglia di cereali..."
Poi è arrivato il turno di "Fisica Sperimentale", superato questa volta con un 30/30, col Prof. Antonio Carelli, ex presidente della RAI, unico professore dell'ateneo napoletano di cui si fidasse il Prof. Majorana (che forse lei, Dott. Prof. Carboni, ha persino sentito nominare). La rinvio a questo articolo:
Articolo su Majorana - Carelli
Quanto ad Analisi Matematica mi sono dovuto accontentare delle lezioni (e degli esami) di tale Prof. Renato Caccioppoli, il matematico che ha ispirato il film "Morte di un matematico napoletano". Un genio. Si fa quel che si può. E' andata peggio con Geofisica: mi è toccato tale Giuseppe Imbò, che era solo Direttore dell'Osservatorio Geofisico del Vesuvio. Mi è andata bene e male (dipende dai punti di vista) con la Geologia Applicata: Prof. Felice Ippolito (se cerca su Wikipedia, può farsi un'idea del personaggio). Benissimo mi è andata invece con Idrogeologia (nel frattempo mi ero trasferito in Belgio), dove ho avuto la fortuna di incontrare ed avere come "tutor" per una mia ricerca il Prof. Paul Fourmariér, dell'Università di Liegi, che ha avuto la bontà di sponsorizzare, insieme al dottor J. Simpson dello US Geological Survey, una mia ricerca sperimentale sui movimenti della falda freatica in funzione delle variazioni della pressione atmosferica. Non era una ricerca fine a se stessa, ma era fatta per studiare possibili soluzioni per il problema, irrisolto, dello stoccaggio e della messa in sicurezza delle scorie radioattive nel sottosuolo. Problema irrisolto, caro Professore! Quanto al prof. Fourmariér, faccia conto, se non ne conosce il nome, che sta alla Idrogeologia come Enrico Fermi sta alla energia nucleare.
E veniamo alla Francia, ed ai costi dell'energia elettrica in Francia. Premetto che qualcosa di Francia so. Dal '60 al '62, mentre lavoravo in Belgio, ci ho trascorso quasi tutti i weekends; dal '65 al '68, sono andato a Parigi due volte al mese, per lavoro. Dal '69 al '75 con frequenza dimezzata (una volta al mese). Dal '75 al 2000 ci ho trascorso tutti i week-ends ed i ponti primaverili ed autunnali, tutte le vacanze estive, e da quando sono andato in pensione, non meno di 120 giorni all'anno. Dimenticavo: ci ho fatto anche un anno all'Unesco. Dal 2000 a tutt'oggi ci vado ogni volta che lo desidero, avendo mio fratello preso una casa a Nizza. Se sommo tutto, forse ci ho trascorso l'equivalente di dieci anni! Quindi non mi dice niente di nuovo. Quello che invece non dice (forse perchè non l'ha capito), è quanto segue:
-1) La Francia opera nel campo del petrolio da ben prima che nascessero l'Agip e l'ENI.
-2) La Francia non ha, nella bolletta, costi impropri come i nostri, dovuti per l'eternità per lo smantellamento di centrali nucleari mai entrate in funzione.
-3) fra costo industriale di un prodotto, e prezzo al consumatore, a volte non c'è una relazione molto logica. Succede, sa? Nei casi di monopolio, nei casi di prezzi politici, e nei casi in cui nella cost-analysis non viene correttamente inserito il costo, dormiente ma non morto, della sistemazione delle scorie, e dello smantellamento delle centrali. Nessuno vieta alla Francia di ignorare questi costi industriali. Però lei, per piacere, eviti di ripetere questo errore. Quei costi, prima o poi, qualcuno dovrà pagarli. Noi, per otto centrali mai entrate davvero in produzione, li paghiamo da trent'anni sulla bolletta dell'Enel. O no?
-4) Che gli elevati costi del nucleare siano una fandonia (anche quando correttamente calcolati, includendo il problema dello smantellamento delle centrali e dello smaltimento delle scorie), lo vada a spiegare a quei paesi che, pur non avendo, come noi, vincoli referendari, è da trent'anni che non mettono in cantiere nuove centrali di terza generazione. Lo spieghi agli USA, non a noi.
-5) Infine, i costi: noi siamo dipendenti dall'importazione di petrolio, è vero. Sarebbe molto meglio essere dipendenti dall'importazione dell'uranio? E perchè? Si da il caso che la mia tesi di laurea si intitoli "Metodi di ricerca e prospezione dei minerali di uranio", relatore il Prof. Antonio Scherillo, Istituto di Mineralogia della Università di Napoli. Se è interessato e fortunato, la trova ancora. Quando l'ho scritta, il petrolio non costava un tubo, e quindi non c'era uno straccio di giacimento italiano di uranio economicamente sfruttabile. Trent'anni fa, la zona più promettente era nelle Alpi Orobie, ad una quota fra i 900 ed i 2000 metri di altitudine, senza vie d'accesso. Il potenziale di quel GRANDE giacimento, a prescindere dagli irragionevoli costi di estrazione e trasporto, avrebbero consentito di mandare avanti la SOLA centrale di Latina, per SOLI 15 anni. E le altre? e poi? Andiamo, prof., anche una matricola di Tor Vergata capirebbe che se facessimo davvero delle centrali vecchie come il cucco, a fissione, diventeremmo dipendenti dai mercati esteri dell'uranio ancor più di quanto non lo siamo oggi per il petrolio. A che pro? per far contenti Berlusconi e Scajola? Lasciamo perdere.
-6) Qualcuno della facoltà di Economia di Tor Vergata le ha spiegato che i prezzi delle materie prime variano in funzione di domanda, offerta e visioni speculative? Vede, Dott. Prof., basterebbe che tre/quattro paesi si rimettessero a correre verso il nucleare vecchio (perchè è quello, che abbiamo) perchè in cinque minuti la grande speculazione sui futures delle materie prime buttasse a mare il prezzo del greggio, e facesse salire alle stelle quelli della pechblenda e di altri minerali uraniferi. Si concentri, non è difficile. Le uniche cose che gli speculatori non possono trattare alla borsa merci di Chicago sono il sole ed il vento, che se ne sbattono dei confini geopolitici, delle sue e delle nostre teorie.
Le nostre teorie possono essere errate, per carità... però qui sembra che siamo tutti vittime di un abbaglio collettivo. Altrimenti non si spiegherebbe come mai solo nel 2007 siano stati messi in opera impianti fotovoltaici pari alla somma di TUTTI quelli messi in opera nei trent'anni precedenti. Tutti pazzi, tranne il Prof. Carboni? Andiamo, professore, sia più modesto. Eserciti di più il suo spirito critico. Quando scrive che "facciamo propaganda", abbia la compiacenza di spiegarci anche contro chi, a favore di chi, e con quale fine recondito.
P.S.: Mi scriva, se vuole, quando sarà inaugurata la prima centrale di "terza generazione avanzata" (???) costruita dal duo Scajola - Berlusconi. La prima delle 10-5-6-8 di cui si è straparlato in questi giorni, sparando ogni giorno una cifra diversa.
Dal dizionario francese "Le monde et la nature":
"Un jour de 1962, des prospecteurs chargés de dresser l'inventaire des ressources de l'Italie en uranium s'arretent pour déjuner à Novazza, près de Bergame, dans le Nord du pays. Tout près du restaurant se trouve une fontain publique. Saudain, un des prospecteurs, qui a gardé son compteur Geiger à portée de la main, entend son appareil crépiter. C'est l'indice que de l'uranium se trouve dans les parages. La radioactivité qui fait crépiter le compteur provient de la fontaine et, en particulier, d'un des grands blocs de pierre dont elle est faite. Renseignement pris, ce bloc provient d'une montagne voisine. Les prospecteurs se rendet à l'endroit où la pierre a été enlevée. Ils découvrent que la montagne recèle des roches dont la teneur en sels d'uranium est suffisante pour justifier la mise en exploitation. Aujurd'hui, près de Novazza, l'unique mine d'uranium d'Italie fournit un kilogramme de ce métal par tonne de roche extrait."
Ora la nostra ex - unica - miniera di minerali uraniferi è tristemente chiusa, e nessuno parla di riaprirla, nonostante che il greggio sia arrivato (ed abbia superato) i 130 $ al barile. Si è chiesto perchè, Professore? Il fatto che noi non abbiamo centrali attive non c'entra nulla. Quello che non si consuma in Italia, si può esportare, o no? Unico vincolo: il minerale estratto deve costare meno di quanto il mercato sia disposto a pagarlo. Elementare, Mr. Watson!
Mi permetta, inoltre, di suggerirle una lettura molto istruttiva:
. Daniele Ravagnani - I Giacimenti uraniferi italiani e i loro minerali
>
Luca 1047 ha detto:
RispondiEliminaCome avevo spiegato quando ci si incontrò nella pizzeria di largo Cairoli a novembre, una centrale nucleare non è migliore di una termoelettrica tradizionale in termini di rendimento, anche se la cosa non ha poi così grande influenza, visto che il consumo di "combustibile" è decisamente più piccolo. A meno che non si riesca ad adattare il ciclo di produzione a quello combinato (e magari, già che ci siamo, anche con il teleriscaldamento), il che si fa già con le centrali tradizionali (ENEL lo sta facendo). Resta poi il problema di dove piazziamo le scorie, che QUALUNQUE reattore produce. A casa di
tafanus ha detto:
Anto, propendo per la tua interpretazione. Non avevo visto il sorriso..
anto ha detto:
Taf, alla fine della frase che citi c'è anche un :), che mi fa propendere per l'ironia... e i grafici che dimostrano come negli ultimi 2 anni il prezzo dell'uranio è in salita libera pure, insomma uno mica afferma una cosa e poi fornisce prove che lo smentiscono... ma questa è una mia interpretazione...
tafanus ha detto:
Anto, direi di no, perchè la frase di marcodima, che riporto: "...direi che questo e' decisamente il momento giusto per puntare sull'uso dell'uranio come fonte di energia..." o vuole essere ironica, o vuol dire che non ha ben interpretato il grafico. Il grafico dice che i prezzi a dollari costanti dell'uranio, rapportati al 2007, sono stati costanti nella fascia 10/20 dollari per tutto il periodo 1988/2004, e cioè per 17 anni. Improvvisamente, dal 2005 al 2007, balza ad oltre 120 dollari. Le ragioni possono essere tre: -1) è cresciuta la domanda per usi bellici; -2 il petrolio a 130$ fa crescere le aspettative per un maggior impiego del nucleare civile; -3) semplicemente, come per il petrolio, si sta creando una bolla speculativa sui futures, che quando scoppierà produrrà gli stessi danni che sta producendo in tutto il mondo lo scoppio della bolla specultiva edilizia (vedi mutui sub-prime) Insomma, su mercati altamente speculativi, il mettere in cantiere o meno delle centrali (che richiedono anni ed anni per entrare in funzione) non è decisione che possa essere presa guardando alle quotazioni speculative contingenti. Se il prezzo attuale dell'uranio fosse non speculativo ma strutturale, ci sarebbe una ulteriore buona ragione per lasciar perdere le centrari di Scajola.
anto ha detto:
scusate, forse leggo male i grafici, ma guardando il link indicato da marcodima a me pare che intenda anche lui sottolineare che il prezzo dell'uranio è in crescita esponenziale, o sbaglio?
Giancarlo ha detto:
RispondiElimina@ marcodima 18:19 Grazie per l'appunto, la prossima volta starò più attento. Nel frattempo, per farmi perdonare, inizierò a costuirmi il mio piccolo reattore personale sul balcone. Unico problema ho la cabina doccia e dovrò ristrutturare per ripristinare la vasca da bagno per la barra di uranio. Dalle tue tabelline risulta più economica del petrolio.
Patty ha detto:
Marcodima, forse il discorso ideologico l'hai fatto tu.
Tafanus ha detto:
Vincenzo, Alenano di nero non ha solo l'etichetta, ma anche il "contenuto"...
Vincenzo Carollo ha detto:
charly brown | 28/05/08 a 21:13 che la risposta al quesito non doveva avere nulla di seriamente scientifico appariva implicito nella formulazione della domanda. Non era facile arrivarci, ma la risposta è comunque assai simpatica. Sarà un caso, ma se penso ad Alemanno, quel "Vecchia Romagna etichetta nera"... crea veramente un'atmosfera.
charly brown ha detto:
Vincenzo, in effetti la soluzione del problema e' una questione di "spirito" Purtroppo la laurea honoris causa offerta dalla prestigiosa universita' di Tor Minchiata, non verra' conferita in questa sessione. La risposta al quesito, quale e' il liquido ideale e' : Vecchia Romagna etichetta nera, il brandy che crea un atmosfera.
Tafanus ha detto:
@ Axel 10,21: se su questo tuo conteggio inserisci anche la variabile "Indice del costo della vita (110,5 nell'aprile 2000, 133,5 nell'aprile 2008), e depuri gli 80 euri al barile non solo dal rapporto di cambio €/$, ma anche dall'indice del costo della vita, i 72 euri del 2000 si confrontano con... i 67 di oggi. Fantastico. @ marcodima delle 17,08: se ti fossi preso la briga di leggere con un minimo di attenzione il mio post (ed in particolare la seconda parte (dal punto -4) in avanti) avresti capito che nel mio post non c'è nulla di ideologico. C'è, caso mai, l'esperienza di uno che, avendo avuto a che fare sia col problema "scorie" che col problema della ricerca e dalla prospezione dei minerali d'uranio, giudica l'idea di Scajola & Berlusconi un'autentica minchiata (come chiunque si intenda non "ad orecchio" del problema). Il nucleare è un problema troppo serio perchè si possa pensare di affidarlo ad un ex galeotto che non ha mai visto una barra d'uranio o una piscina di acqua pesante in vita sua, e che non ha mai visto da vicino gli effetti di una fuga di materiale radioattivo. Io li ho visti. Se vuoi la centrale, chiedi che sia fatta nel comune dove vivi, a patto che sia almeno a 200 chilometri da Milano, e sottovento rispetto ai venti dominanti. Per capirci: se la fai verso Forlì o Rimini, non ho nessun problema (ma forse lo hanno i romagnoli. Prova a chiedere). P.S.: Prova anche a raccontarmi anche come e dove stoccheresti le scorie, tenendo presente che le centrali nucleari di oggi producono scorie che, se trattate, hanno una emivita (periodo di dimezzamento della radioattività) di 20.000 anni (10 volte il tempo trascorso dalla nascita di Cristo ad oggi). Se invece le scorie sono non trattate, l'emivita è di 2.000.000 di anni (duemilioni). Conosci molte tipologie di contenitori e di siti che ti possano tranquillizzare? Io non ne conosco nessuno. Però capisco che adesso tu, che forse non hai mai fatto questo mestiere, dirai a me, che l'ho fatto, che assumo "posizioni ideologiche". Lasciamo perdere, vuoi?
Vincenzo Carollo ha detto:
RispondiEliminacharly brown | 28/05/08 a 20:35 Avevo pensato ai 760 mm di mercurio, ma il fatto che il mercurio andrebbe a collocarsi in fondo mi fa sfuggire l'idea di equilibrio superficiale dei livelli: ma forse non ho bene afferrato lo spirito del problema
charly brown ha detto:
P.S. un aiutino: deve essere un liquido che oppone la stessa misura di pressione di un atmosfera.
charly brown ha detto:
Vincenzo: no, non e'acqua. Prova ancora.
Vincenzo Carollo ha detto:
charly brown | 28/05/08 a 19:17 Io, sicuro di rischiare la mia laurea di Fisica honoris causa dall'univerita' di Tor Vergata (verga= minchia=tor minchiata), direi semplicemente acqua, e aspetterei la scientifica minchiata di Sua eccellenza.
charly brown ha detto:
Un quesito di fisica per tutti gli appassionati di questo ramo della scienza. Chi sapra' rispondere gli sara' conferita la laurea di Fisica honoris causa dall'univerita' di Tor Vergata (verga= minchia=tor minchiata) elargita personalmente da Sua Eccellenza Prof. Dott. G. Carboni. Ecco: in una storta a forma di U riempita di acqua, viene su una delle due estremita' applicata una pressione uguale ad 1 atmosfera. Quale liquido e'il piu' indicato, se versato nell'estremita' opposta della storta, per compensare esattamente la pressione di un'atmosfera?
marcodima ha detto:
@ Giancarlo 17:30 magari la prossima volta, prima di partire in quarta a controbattere, leggi con più attenzione i titoli dei grafici... :o)
juicy ha detto:
Solo un commento per Tafanus: BRAVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
annarosa ha detto:
Vincenzo: :D
Vincenzo Carollo ha detto:
RispondiEliminaAnnarosa, sai cm'è, una volta nel bosco a raccogliere fragole gli verrà anche la voglia di raccogliere dei funghetti e siccome non è specialista nemmeno in quelli...
Giancarlo ha detto:
@ marcodima 17:08 Questa è la fotografia ad oggi del prezzo del greggio. Cerca una tabellina delle previsioni e scoprirai che il greggio è destinato a scendere, o pensi che gli USA continueranno a mantenere il dollaro così basso. Lo ho sentito da una dichiarazione del direttore della rivista Valori Prof. Di Stefano. La revisione è di un ritorno a 60$ non mi ricordo entro quanto però. In quanti mesi pensi si potrà realizzare una centrale nucleare? 1, 3,5, 10. Ci vogliono anni, e le scorie radioattive poi dove le stocchiamo? Nel giardino di quelli che accetteranno di avere la riduzione delle bollette purchè accettino di avere la centrale fuori casa? http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/scajola-progetti/scajola-progetti.html
annarosa ha detto:
Vincenzo tu sei molto buono,gli daresti anche le fragole al contrario di me che forse ho una giornata "storta".
annarosa ha detto:
Scajola, ma una centrale vicino a casa tua no eh? Penso sarebbe il posto giusto e poi infilarti dentro un bidone bello schermato, insieme alle scorie; sarebbe sempre poco per quelli come te.
Vincenzo Carollo ha detto:
Nucleare, Scajola rilancia "Sconti a chi ospiterà i siti" Intanto gli anni necessari per i'energia nucleare non sono più 5, ma 18. Quando ha detto "cinque" (ieri), pensava all'asino che vola? Ora, promettendo sconti a chi ospiterà i siti, starà pensando al cardellino che raglia! Ma come si fa a vomitarle così grosse? Praticamente, chi deciderà di ospitare il nucleare? Si faranno le votazioni comunali, regionali, si sceglieranno i siti facendo decidere alla monetina buttata in aria? A chi è dichiaratamente in disaccordo coi vicini favorevoli ad ospitare il sito verrà comunque imposto il sito e gli sconti o soltanto il sito, senza sconti? E se Scajola andasse a raccogliere fragoline di bosco? potremmo contare sulla sua buona educazione e saremmo certi che almeno mentre mangia fragoline non parla.
marcodima ha detto:
RispondiEliminaAl di la' di qualsiasi discorso, che a volte rischiano di essere parzialmente inquinati da posizioni ideologiche, forse vale la pena dare un'occhiata all'andamento dei prezzi del combustibile: http://www.uxc.com/review/uxc_g_hist-price.html direi che questo e' decisamente il momento giusto per puntare sull'uso dell'uranio come fonte di energia... :)
Giancarlo ha detto:
Sarà lui? Universita'. Esame di Fisica. Si presenta il primo studente. Il professore: "Sei in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?". "Mah, apro il finestrino". "Bravo! Calcola la variazione di Entropia". "???? Mi servirebbe qualche dato in piu' ...". "No". (Pausa) "Lo sai?". (Pausa). "No? (Pausa) Va bene, vada". E il primo viene sbattuto fuori. Arriva il secondo, poi il terzo, il quarto e il professore fa la stessa domanda con lo stesso risultato. Arriva l'ultimo studente: "Sei in treno, in uno scompartimento. Fa Caldo. Che fai?". "(Sicuro) Mi tolgo la giacca". "Si', va be', ma fa ancora caldo, che fai?". "Mi allento la cravatta". "Ma fa ancora caldo. Che fai?". "Mi sbottono la camicia". "(Incazzandosi) Si', ma fa ancora tanto caldo. Che fai?". "Senta, professore, puo' fare quanto caldo vuole, ma io quel cazzo di finestrino non lo apro".
Asimov ha detto:
ON TUTTI CARBONI VENGONO PER (s)CUOCERE Oltre al "Prof."Carboni c'è anche la Dr.ssa Daniela Carboni che, per fortuna, risolleva le sorti del cognome (v. => http://download.repubblica.it/pdf/2008/rapporto_amnesty.pdf). V. anche gli Off-topics di oggi
red passion ha detto:
perchè nessuno dei nostri teleamati giornalisti televisivi è in grado di fare due più due senza chiedere consenso a chi di dovere, onde evitare di fare la fine della illustrissima Sig.ra Tagliafico, che per evitare di asservire il suo mestiere e la sua dignità si licenziò da vicedirettrice (mica bruscolini) del più importante (purtroppo) TG nazionale?
Axel ha detto:
Un calcolo semplice, con risultati stupefacenti: Nel 2000 1 $ = 1.2 euro e 1 barile di petrolio = 60$ e quindi 1 barile = 72 euro Oggi 1 $ = 0.62 euro e 1 barile circa 130$, e quindi 1 barile = 80 euro (Oups !) Domanda 1: Se in Europa il barile costa più o meno la stessa cifra rispetto al 2000 perchè la benzina è raddoppiata ? Domanda 2: Come mai nessuno dei nostri amati telegiornali pare in grado di effettuare questo elementare calcolo ?
Vincenzo Carollo ha detto:
RispondiEliminaVisto che i Paesi produttori di energia nucleare, come la Francia, sono energeticamente meno dipendenti dell’Italia, a Scaiola sembra logico dedurre che se produciamo anche noi energia nucleare, avremo finalmente risolto il nostro problema energetico, con tutti gli astronomici risparmi che tale soluzione comporta. Dunque, entro cinque anni, visto che Berlusconi lo ha nominato ministro, promette le centrali nucleari di quarta generazione, quelle centrali che ancora sono oggetto di studio, sia per superare enormi difficoltà tecniche, sia perché l’energia prodotta dalla fusione risulti superiore a quella immessa dall’esterno per mantenere il plasma a temperatura termonucleare e cioè a svariati milioni di gradi, con soluzioni di confinamento “leggermente” più complesse di come pensa Scaiola. In un limite temporale di cinque anni, Scaiola non può che riferirsi alle attuali centrali nucleari a scissione, costosissime, pericolose e sempre meno interessanti rispetto a nuove forme di energia assai promettenti. I nanoconduttori, recentissima scoperta olandese, consentono, per esempio, di moltiplicare per tre il rendimento delle cellule fotovoltaiche. Ed è probabile che fra cinque anni Scaiola il suo vecchio nucleare a scissione lo potrà buttare nel cesso e conservarsi le scorie radioattive, rimanendo ancora irrisolto tale gravissimo problema. Uno dei grandi problemi della politica e quello che chiunque può fare il ministro di qualsiasi ministero, senza un minimo di competenza… e sparare minchiate.
Tafanus ha detto:
Non infierite sul dott. Prof. Carboni. In fondo ha anche una email al cern, e scrive anche sul Geniale...
Axel ha detto:
Relativamente al livello di alcune "personalità" accademiche riporto una vecchia battuta con protagonista Schopenhauer: "Se continua così mangeremo solo merda. Speriamo ce ne sia per tutti". Egregio Prof. G. Carboni, in aggiunta alla innegabili sottolineature espresse dagli altri frequentatori del presente blog, le vorrei ricordare che i costi di installazione di una centrale nucleare (di qualsivoglia generazione, ma questa è una storia che non riprendo per evitare al sig. Scajola altre brutte figure) si aggirano sui 40 €/Watt installato, contro i circa 7 di un sistema fotovoltaico ed i circa 2,4 di un sistema eolico. Che peraltro non necessitano di combustibile per funzionare. Sottolineo ciò in quanto, modestamente, le ricorderei che le barre di plutonio, necessarie per il funzionamento di codesta centrale, non sono nè gratuite ne facili da trovare, nè si possono buttare senza costi in uno dei fantsmagorici siti di smaltimento identificati dal genio che riveste la funzione di presidente del consiglio dei ministri (immagino posti in zone Campane ove il sottoscritto si approvvigiona di fragranti mozzarelle di bufala). Vede, professore, da queste parti il nostro motto è "fatti, non pugnette", e le vorrei anche comunicare che in linea di massima sta parlando con un gruppo di persone che hanno una certa preparazione. Le risparmio l'illustrazione delle credenziali di alcuni protagonisti di questo blog, ma le assicuro che, in particolare nel settore energetico, queste le risulterebbero alquanto interessanti. E, a proposito: è probabile che Lei non ne sia a conoscenza, ma dalla combustione del metano, con opportuni accorgimenti (gorgogliatori H2O), è possibile evitare anche di emettere biossido di carbonio, generando in sua vece acido cloridrico. Dalle barre di plutonio esauste invece non riesco ad immaginare altra applicazione di proiettili balistici ad alta densità...
Silvano ha detto:
RispondiEliminaCon il cognome che porta,mi sembra cosa buona e giusta mandarlo a scavare carbone,e comunque molto lontano dai nostri ragazzi...........sai che co-ultura. Poveri noi...... Silvano
Tafanus ha detto:
@ Charly Brown: esiste! purtroppo esiste. Per correttezza, dato che ha un nome molto comune, prima di scrivere questo post gli ho scritto per controllare che non fosse solo un caso di omonimia. Mi ha confermato si essere proprio lui (Tor Vergata e Cern). Allora ho scritto il post, perchè oltretutto non sopporto la supponenza. Per correttezza, gli ho scritto per comunicargli di avergli dedicato questo post, e per metterlo in condizione di entrare in contraddittorio, se ne ha voglia e interesse.
Carlo Asili ha detto:
Chapeau, Antonio!! Tafanus for President! Il Prof.Carboni purtroppo esiste, comunque, e con quel cognome non poteva che occuparsi di CO2 ("nomen omen", dicevano i latini...): lasciate perdere il sito ufficiale dell'Università Tor Vergata, fa solo rima con "cagata", perchè è pessimo per le ricerche di docenti, infatti non vi porterà a lui; invece inserendo in Google, sotto "ricerca avanzata", i suoi nome e cognome, ho finalmente trovato chi è il nostro prode, evidentemente imparentato con il Dott.Prof. Guido Tersilli di sordiana memoria..eccovelo, allora, in tutta la sua sapienza (ah no, è vero che lui insegna a Tor Vergata...): http://people.roma2.infn.it/~carboni/campi-EM/ http://www.galileo2001.it/materiali/documenti/Giovanni_Carboni/07_04_08_carboni.php capito ora come la pensa il nostro Prof.Giovanni CO2? Cazzo, se fosse per lui altro che elettrosmog e nucleare!! Dovremmo vivere direttamente in una camera a gas o a Chernobyl: aggiungi che scrive pure su quella carta igienica de "Il Giornale"...e dulcis in fundo: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1299665 riguardo a questo ultimo link, Veronesi, Regge e Garattini, anch'essi firmatari di quella invereconda lettera, possono, con tutta la loro bravura e preparazione, andare cordialmente a FARE IN CULO, insieme a Carboni, ovviamente: il nucleare se lo vadano a fare da altre parti, se ci tengono tanto!! http://people.roma2.infn.it/~carboni/
charly brown ha detto:
Taf, Prof. Carboni e'una bufala. A parte che un fisico anche di basso livello non si permetterebbe di esprimersi in termini cosi' banali, non mi risulta esistere tale personalita' nel mondo della scienza. E se esistesse sarebbe un emerito cretino. Nel caso che mi sbagliasi dagli pure il mio indirizzo e- mail. Sono dispostissimo a far 4 chiacchiere con questo genio.
Tafanus ha detto:
RispondiElimina@ Anto: ho visto che nel comitato c'è anche l'Ing. Ugo SPEZIA, Dirigente della SoGIN, che se non sbaglio è la società che dovrebbe chiudere le vecchie centrali italiane, svuotarle, metterle in sicurezza, ed occuparsi (come, lo sa solo Dio) delle scorie relative.
anto ha detto:
e come se non bastasse è membro di Galileo2001, sedicente associazione per la dignità della scienza, che tra i suoi soci fondatori annovera nomi da far accapponar la pelle (sorprendentemente c'è pure Veronesi) http://www.galileo2001.it/identita/socifondatori.php
anto ha detto:
Da una veloce ricerca su web risulta che il profe Carboni non solo è favorevole al nucleare de noantri, ma è anche un negazionista dell'elettrosmog e, manco a dirlo, secondo lui le energie rinnovabili sono "costosissime"
Tafanus ha detto:
@ Marco 22,40: no, Marco, il mito era Renato Caccioppoli... di giorno genio dell'analisi matematica, di sera debosciato ubriacone cogli scaricatori di porto... D'inverno, quelle rare volte che faceva freddo, arrivava in aula con un impermeabile che al confronto quello del tenente Colombo sembrava una cosa da nababbi. Un giorno, per fare una zingarata, gli abbiamo fatto trovare sulla cattedra un preservativo. Non ha fatto una piega. Lo ha preso in mano, e rivolto all'aula ha chiesto: "Chi di voi ha dimenticato il cappello sulla cattedra"? Mitico. Però è stato il primo che è riuscito a farmi capire cosa fossero una derivata o un integrale, e a cosa servissero. Sul nucleare, sono d'accordo con te, tanto che posso riprendere alla lattera le tue parole: "...sono favorevole, lo
claudio r.
claudio r. ha detto:
Mah questo Carboni fautore del nucleare: mi sembra un po' un ossimoro personificato. Facciamole a Tor Vergata le centrali nucleari, o magari anche ad Arcore.
red passion ha detto:
e in 2^ superiore invece si impara cos'è un processo di decadimento radioattivo. Sa, sul mio libro di fisica del biennio c'era un bel disegnino, si partiva dall'Uranio U-duecentoqualcosa e si arrivava alla relativa forma stabile, e in mezzo c'erano i disegnini di tutti gli stadi intermedi, collegati con le freccettine, e sulle freccettine c'erano i periodi... ops! il decadimento radioattivo delle scorie di uranio impiega qualche miliardo di anni a diventare innocuo... faccia un po' lei il conto, tra 1 mld di anni (sempre ammessa l'esistenza di unverso, terra e umanità), di quante scorie avrà accumulato il pianeta... e dove le mettiamo? su marte? la navicella la guida lei, esimio prof dei miei stivali? Che il nucleare è la soluzione a tutto lo dica a qualcun altro, ma non a me please. Se c'è un qualcosa su cui puntare, sono le energie pulite, che si è vero per produrre le strumentazioni (attualmente, antieconomiche perchè poco diffuse) si usano materiali e si inquina, ma almeno nell'arco della loro "vita produttiva" sono più operosi e meno nocivi di lei...
red passion ha detto:
anche io sarei favorevole al governo berlusconi, se invece che in Italia fosse nell'antartide a dire ai cristalli di ghiaccio che di toccare R4 non se ne parla. Uhm, a ripensarci, è una cosa che non augurerei nemmeno a loro... quindi su questo niente. Comunque, cos'è una reazione di combustione e che cosa libera fra i prodotti di reazione, si impara anche in 3^ media inferiore, esimio Prof. Carboni... fortuna che all'Università sarà improbabile andare a Roma, quando sarà il momento...
marco esposito ha detto:
RispondiElimina@ Antonio. Sei un mito ! hai studiato con Caccioppoli ! Non porto il cappello, ma fai conto che lo abbia tolto davanti a te. Poi sul nucleare, di cui ho sentito che il 70% degli italiani è favorevole, direi solo una cosa: sono favorevole, lo faccio vicino casa tua, e là ci metto anche il deposito di scorie. Poi riconto i favorevoli...
tafanus ha detto:
Caccioppoli per me è sempre stato un indecifrabile mito! Ho capito a posteriori perchè lo fosse anche per il cinema, che si è ispirato a lui per produrre il celeberrimo "Un matematico napoletano"... Ricordo un giorno in cui, al suo arrivo in aula, gli abbiamo fatto trovare sulla cattedra un profilattico gonfiato, al cui interno avevamo infilato un bigliettino con un cortese bigliettino: "Felice giornata, Prof!"
Ci aspettavamo una scenata. Invece il prof ha preso con le punte delle dita il coso, ha letto il biglietto, e poi mostrandolo all'aula ha avvertito: "...qualcuno di voi ha perso il cappello?" Un modo molto creativo per darci delle "teeste di cazzo".