Cosa sta succedendo in Honduras?
Per tutti quelli che vogliono sapere la verità, questo è un messaggio che ho appena inviato al direttore di un quotidiano italiano. Spero che lo facciate girare perchè la gente sappia quello che sta succedendo veramente. Pasquale P.
Egregio direttore,
sono un italiano che vive da 16 anni in Honduras, e scrivo per raccontare la verità su quello che sta succedendo nel paese che mi ospita, dove mi sono fatto una famiglia ed ho due splendide figlie.
Le notizie che arrivano a livello internazionale non raccontano le cose come stanno effettivamente. In Honduras non c'è stato un colpo di stato militare, c'è stata la deposizione e l'allontanamento di un futuro dittatore prima che il suo progetto fosse compiuto. Zelaya e' stato cacciato dalle Forze armate con l'autorizzazione del Congresso della Repubblica e sotto un ordine della Corte Suprema di Giustizia.
Zelaya per mesi non ha rispettato la Costituzione, ha disatteso leggi del Congresso e ha deriso la Corte Suprema. Ha tentato di fare un referendum incostituzionale, senza autorizzazione, senza un quorum, e che aveva lo scopo di far cambiare la Costituzione in modo che potesse essere rieletto. La gente non sta con Zelaya, la gente sta con la Costituzione, solo che quelli a suo favore creano disordini e violenza nel paese, l'altra parte marcia pacificamente come ieri in Tegucicalpa, dove migliaia di persone hanno appoggiato il presidente pro tempore Micheletti (che è anche italiano, quindi meglio cosi) e la Costituzione.
Zelaya ora sta facendo la vittima all'estero e nelle televisioni dietro ai suoi amici comunisti Chavez, Ortega, Morales e Castro. Lo scopo di Zelaya appoggiato da Chavez era quello di instaurare il socialismo in Honduras. L'Honduras non vuole il socialismo, l'Honduras è un paese piccolo, poco importante, povero, bello e amabile ma sopratutto liberale, non socialista. Mai lo è stato e la gente non lo vuole. Vi prego di far sapere che non c'e' stato colpo di stato, siamo un piccolo paese che ha avuto il coraggio a ribellarsi a questa onda comunista che sta invadendo i paesi latinoamericani. L'Honduras è un baluardo all'arroganza di Chavez, va difeso, non abbandonato come l'intero mondo sta facendo (Obama in testa).
Pasquale P.
sono un italiano che vive da 16 anni in Honduras, e scrivo per raccontare la verità su quello che sta succedendo nel paese che mi ospita, dove mi sono fatto una famiglia ed ho due splendide figlie.
Le notizie che arrivano a livello internazionale non raccontano le cose come stanno effettivamente. In Honduras non c'è stato un colpo di stato militare, c'è stata la deposizione e l'allontanamento di un futuro dittatore prima che il suo progetto fosse compiuto. Zelaya e' stato cacciato dalle Forze armate con l'autorizzazione del Congresso della Repubblica e sotto un ordine della Corte Suprema di Giustizia.
Zelaya per mesi non ha rispettato la Costituzione, ha disatteso leggi del Congresso e ha deriso la Corte Suprema. Ha tentato di fare un referendum incostituzionale, senza autorizzazione, senza un quorum, e che aveva lo scopo di far cambiare la Costituzione in modo che potesse essere rieletto. La gente non sta con Zelaya, la gente sta con la Costituzione, solo che quelli a suo favore creano disordini e violenza nel paese, l'altra parte marcia pacificamente come ieri in Tegucicalpa, dove migliaia di persone hanno appoggiato il presidente pro tempore Micheletti (che è anche italiano, quindi meglio cosi) e la Costituzione.
Zelaya ora sta facendo la vittima all'estero e nelle televisioni dietro ai suoi amici comunisti Chavez, Ortega, Morales e Castro. Lo scopo di Zelaya appoggiato da Chavez era quello di instaurare il socialismo in Honduras. L'Honduras non vuole il socialismo, l'Honduras è un paese piccolo, poco importante, povero, bello e amabile ma sopratutto liberale, non socialista. Mai lo è stato e la gente non lo vuole. Vi prego di far sapere che non c'e' stato colpo di stato, siamo un piccolo paese che ha avuto il coraggio a ribellarsi a questa onda comunista che sta invadendo i paesi latinoamericani. L'Honduras è un baluardo all'arroganza di Chavez, va difeso, non abbandonato come l'intero mondo sta facendo (Obama in testa).
Pasquale P.
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Caro Pasquale,
pubblicherò domani il tuo scritto su Tafanus, anche se, come puoi immaginare, non condivido la divisione manicheista delle colpe fra comunisti e non comunisti. Istintivamente, chi vuole cambiare la costituzione per fare due mandati anzichè uno, come Zelaya, non mi piace. Ma, come sai, anche in Italia abbiamo qualcuno, non propriamente comunista, che, fino all'esplosione di "puttanopoli", avrebbe voluto cambiare la costituzione, per portarci verso un presidenzialismo senza contrappesi. Un presidenzialismo che la gente non vuole.
Come vedi, certe cose non sono comuniste o anticomuniste, ma più semplicemente sono giuste o sbagliate. Zelaya sta facendo la cosa sbagliata. La storia del mondo è piena di dittatori, ma non appartengono tutti alla destra o tutti alla sinistra. Ci sono stati Stalin, Castro, Mao, ma ci sono stati anche Mussolini, Hitler, Pinochet, Franco. No... la propensione verso la dittatura non è un problema di destra o di sinistra. E' un problema di più o meno marcata propensione verso il potere assoluto, o, il che è lo stesso, contro il liberalismo (quello vero).
Auguro a tutti voi (a te, a tua moglie che non ho fatto in tempo a conoscere), alle tue figlie, a Gaetano, Lydia, Mae, a tutti gli honduregni, e a tutta la colonia italiana che vive in Honduras un rapido rasserenarsi della situazione, rispettoso della costituzione vigente. Un saluto anche a Carlos, (il figlio dell'ex Pres...). Un popolo democratico, quando è stufo della costituzione che ha, dovrebbe non già combatterla o stravolgerla, come ha tentato di fare Zelaya, ma dovrebbe cercare di cambiarla democraticamente, cogli strumenti costituzionalmente previsti. E questo è quello che posso augurarvi.
Un abbraccio a tutti voi. Antonio, Marisa, Marzia, Marianna
pubblicherò domani il tuo scritto su Tafanus, anche se, come puoi immaginare, non condivido la divisione manicheista delle colpe fra comunisti e non comunisti. Istintivamente, chi vuole cambiare la costituzione per fare due mandati anzichè uno, come Zelaya, non mi piace. Ma, come sai, anche in Italia abbiamo qualcuno, non propriamente comunista, che, fino all'esplosione di "puttanopoli", avrebbe voluto cambiare la costituzione, per portarci verso un presidenzialismo senza contrappesi. Un presidenzialismo che la gente non vuole.
Come vedi, certe cose non sono comuniste o anticomuniste, ma più semplicemente sono giuste o sbagliate. Zelaya sta facendo la cosa sbagliata. La storia del mondo è piena di dittatori, ma non appartengono tutti alla destra o tutti alla sinistra. Ci sono stati Stalin, Castro, Mao, ma ci sono stati anche Mussolini, Hitler, Pinochet, Franco. No... la propensione verso la dittatura non è un problema di destra o di sinistra. E' un problema di più o meno marcata propensione verso il potere assoluto, o, il che è lo stesso, contro il liberalismo (quello vero).
Auguro a tutti voi (a te, a tua moglie che non ho fatto in tempo a conoscere), alle tue figlie, a Gaetano, Lydia, Mae, a tutti gli honduregni, e a tutta la colonia italiana che vive in Honduras un rapido rasserenarsi della situazione, rispettoso della costituzione vigente. Un saluto anche a Carlos, (il figlio dell'ex Pres...). Un popolo democratico, quando è stufo della costituzione che ha, dovrebbe non già combatterla o stravolgerla, come ha tentato di fare Zelaya, ma dovrebbe cercare di cambiarla democraticamente, cogli strumenti costituzionalmente previsti. E questo è quello che posso augurarvi.
Un abbraccio a tutti voi. Antonio, Marisa, Marzia, Marianna
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