Nel mio post precedente su cimici e pulci bossiane, avevo ricordato altri esempi di "pulci della casa", ma colpevolemnte non avevo ricordato questo episodio. Ci ha pensato Filippo Ceccarelli, con un suo post che mi è stato segnalato da Charly Brown.
La ricorrenza della "cimice padana"
Come spesso accade, tutto è già accaduto. Ma il fatto stesso che ri-accada vuole sempre dire qualcosa – e non solo sulla più monotona ripetitività che affligge le vicende politiche italiane. Così, a proposito delle cimici trovate nella casa romana di Bossi, e da questi denunciate con opportuno ritardo, a bonifica ormai effettuata, e in un clima che vede la Lega in preteso vantaggio pre-elettorale, varrà la pena di segnalare che nei primi giorni di dicembre del 1993, pure in quel caso parlando con i giornalisti in notturna, il Senatùr fece la stessa denuncia e disse quello che ha detto ieri, compresa la scettica motivazione secondo cui su queste faccende è inutile indagare perché tanto non si arriva a nulla.
Anche allora in effetti – come accadrà oggi pomeriggio o domani mattina – vennero tirati in ballo i servizi segreti; e a un livello superiore, ma ancora più misterioso, la palude romana che si oppone al grande cambiamento: “D’altronde è già uscito il risultato che la Lega è il primo partito al Nord, con una media del 40/60% al di sopra del Po, e del 30/40% fino a Rimini”.
Dopo qualche giorno Bossi ridimensionò la sua denuncia. La posa delle microspie venne in un primo momento addebitata a ignoti, ma non ignari “mariti cornuti”; salvo poi tornare sulla pista del Viminale, ma deviando il messaggio su una dimensione rigorosamente coniugale: “Chissà la rabbia di Mancino a sentire me e mia moglie all’opera…” (...e già... come dimenticare la prima religione celtica, quella del "celodurismo"?... NdR)
Altri tempi – per quanto all’epoca Bossi non fosse esattamente sposato. Nel frattempo, tra microspie, dossier, strani furti, finti attentati e risultati elettorali più che certi si preannuncia un grande passaggio di potere all’italiana.
(di Filippo Ceccarelli)
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