L’abbiamo sentito in tutti i messaggi videoregistrati: l’ultima trovata in puro stile Zelig del Cavaliere Arrapato è che adesso farà un Consiglio dei Ministri, e verrà fuori col coniglio: la crescita al 4%. Roba che travolge, in una botta sola di idiozia, tutti i vari miracoli tipo ponte, centrali nucleari, Salerno-Reggio Calabria, asse Palermo – Trieste – Mosca – Vladivostock, le “Tre I”, il milione e mezzo di posti di lavoro, le dentiere per tutti, meno tasse, le due aliquote Irpef, e la ricostruzione de l’Aquila.
Il 4% di crescita ottenuto con un CdM... non si poteva decidere prima, a convocare questo cazzo di CdM? O era troppo impegnato a coltivare le sue affettuose amicizie?
Poi qualcuno deve averlo svegliato, e il 4% di crescita del PILU (che avrebbe travolto tutti i paesi del mondo tranne la Cina), ha cominciato a sgonfiarsi, come un soufflé. Qualcuno deve avergli spiegato che non basta deciderlo in CdM, di fare aumentare il pilu, perchè questo accada...
Già un giorno dopo il Grande Annuncio, la crescita del pilu era passata dal 4% al 3,5/4,0%. Oggi la triste verità (ha mica parlato con qualcuno che se ne intende, stanotte?): la crescita del pilu sarà del 3,5/4% in 5 anni! Avete capito bene! Insomma, cresceremo, dopo il CdM prossimo venturo, di ben lo 0,7% all’anno per 5 anni. Un valore che ci rassicura, e ci dà delle certezze. La disoccupazione continuerà a crescere, il reddito reale a dimunuire, e... la Grecia e il Portogallo sono sempre più vicini.
Per la cronaca, questi sono i dati di crescita della UE allargata a 27:
2008 2009 2010
UE 27 1,4 0,2 1,1
ITALIA 0,0 0,0 0,6
Avete capito bene. Un sogno. Da domani, la crescita del pilu passerà dallo 0,6% allo 0,7% annuale. Aiuto! Assumiamo il Mago Otelma come Primo Ministro, e Callisto Tanzi come Ministro dell’Economia!
Le minchiate pre-elettorali del 2008 del Cavaliere Miracoliere
Ecco quanto assicurava Culo Flaccido nel Febbraio 2008 (prendo solo le perle più note, dal programma del PdL, tratte dal Sole24Ore. Ognuno potrà misurare le minchiate con la realtà:
«Sette missioni per rilanciare l'Italia». Il Cavaliere ha presentato il programma del Popolo della libertà. In dodici pagine, le linee guida: rilanciare lo sviluppo, sostenere la famiglia, più sicurezza e giustizia, più servizi ai cittadini, (dalla sanità alla scuola, dalla ricerca all'ambiente), il Sud, federalismo e piano straordinario di finanza pubblica . Un programma stringato, dunque, che il Cavaliere, spiega, è stato chiuso a mezzanotte e controllato parola per parola. Annuncia che se il centrodestra vincerà le elezioni si farà subito «una due-diligence per verificare lo stato dei conti pubblici così come ci verranno consegnati». La prima promessa fatta dal Cavaliere agli elettori è che il Pdl non metterà le mani nelle tasche degli italiani e cercherà di ridurre la pressione fiscale sotto il 40 per cento. Sul fronte dell'energia, annuncia, si andrà in maniera decisa verso il nucleare. «Credo che non ci sia alternativa», dice alla platea dell'auditorium di via della Conciliazione, a un passo dal Vaticano. Accanto al programma, la carta dei valori, che Berlusconi considera «fondamentale».
Il programma per le famiglie prevede la totale eliminazione dell'Ici sulla prima casa, senza oneri per i Comuni, fin dal primo Consiglio dei ministri, dice il Cavaliere. Poi una graduale e progressiva introduzione del quoziente familiare, l'abolizione della tassa su successioni e donazioni, la graduale riduzione della pressione fiscale sotto il 40% del prodotto interno lordo, graduale e progressiva tassazione separata dei redditi da locazione, rafforzamento del contrasto all'evasione fiscale. Prevista la reintroduzione del bonus bebé e una riduzione dell'Iva su alimenti e prodotti per l'infanzia. Graduale aumento, poi, delle pensioni più basse e il rafforzamento della previdenza complementare. Il programma promette alloggi (una casa per tutti), migliori servizi sociali e un futuro ai giovani con la sperimentazione, per esempio, di un periodo di no-tax per le nuove iniziative imprenditoriali. Fondamentale, poi, l'obiettivo della piena occupazione. Sul fronte dei tagli alla spesa pubblica il Pdl dovrà «combattere gli sprechi nella pubblica amministrazione, ma anche metter mano all'apparato pubblico con il completamento della digitalizzazione già avviato» dal 2001 al 2006, con risparmi sui costi della pubblica amministrazione calcolati in 20 miliardi di euro.
«Coccoleremo gli industriali», dice. «Bisogna mettere fine a questa atmosfera di minacce e terrore che Visco e Prodi hanno introdotto nel Paese». E promette sostegno al made in Italy e un nuovo fisco per le imprese: dalla detassazione di straordinari, premi e incentivi legati alla produttività, alla riforma degli studi di settore, fino alla graduale e progressiva abolizione dell'Irap e una graduale riduzione dell'Iva sul turismo.
Questa mattina intervenendo a Panorama del Giorno su Canale 5 aveva annunciato la riapertura dei «cantieri chiusi» dal governo Prodi. «Ricominceremo i lavori per il Ponte sullo Stretto. Ci sono lavori epocali che porteremo a termine: il Mose di Venezia, il traforo del Frejus e il Corridoio 5». Presentando il programma promette che il 70% delle merci che oggi viaggia su gomma salirà a bordo dei treni, una volta completata l'alta velocità.
Da lunedì, spiega il Cavaliere, cominceremo a parlare di candidature per mettere a punto le liste. «Ci sarà posto per molti giovani, e per l'altra parte del cielo, le donne, ci sarà spazio per il 30 per cento. Le associazioni avranno adeguata rappresentanza». Nessuna soubrette nelle liste elettorali del Popolo della libertà. I candidati arriveranno anche dai circoli di Michela Vittoria Brambilla («non esiste», puntualizza Berlusconi, che i suoi candidati saranno solo 3, come ipotizzato da alcuni giornali) e da quelli di Marcello Dell'Utri.
...questo è quanto... "l'altra metà del cielo" ha trovato ampio spazio in parlamento e nel governo, con particolarer attenzione a soubrettes e troie. Il Bunga Bunga di Stato. Le centrali nucleari, se Dio vuole, sono a zero. Idel il mefitico Ponte, di cui per ora è stata messa la prima pietra,a Natale 2008, per un pezzetto di svincolo ferroviario, mai completato, e che non c'entrava un cazzo col Ponte Silvio. L'Italia è diventato il paese più tassato d'Europa dopo la Norvegia, ma senza avere i servizi della Norvegia. Silvio ha salvato l'economia?... Vediamo: i tyitoli di statoi italiani adesso costano 160 punti base più di quelli tedeschi. Prodi li aveva lasciati alla pari. Alcuni paesi sono già in dédault di fatto (Grecia, Irlanda, Portogallo). La Spagna lo sarà a breve. Poi... poi arriviamo noi. Arriveremo quinti. Quinti su 27. Non è una brutta performance...
Inutile sottolineare che nel "programma" nulla si minacciava circa la "riforma" Gelmini, il processo breve, i lodi Alfano, la separazione delle carriere dei magistrati, la censura su Internet, la nuova detassazione dei beni commerciali della chiesa, ed il bunga-bunga di stato. Possiamo quindi dire che il Cavaliere Arrapato è andato, col suo programma, anche oltre le promesse. Nella sua generosità, ha anche regalato l'Alitalia che avrebbe potuto vendere, ed ha avallato l'affossamento dell'ultimo settore che in parte, sia pur arrancando, ci rimaneva: l'auto. Viva il Cavaliere, Viva i Miracoli, Civa i Culi Flaccidi!
Buona Giornata a tutti. Tafanus
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