martedì 21 gennaio 2014

Stefano Rodotà su Matteo Renzi: «Deriva etica incontrare il capo di Forza Italia»

Il costituzionalista a "Che tempo che fa": «A breve Berlusconi sarà o ai domiciliari o ai servizi sociali, un'anomalia rilegittimare chi è in questa condizione». (Fonte: l'Unità)
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Per Stefano Rodotà è “deriva etica” se ci si dimentica chi è Berlusconi. E si rammarica per la perdita della memoria. Il il giurista a “Che tempo che fa”, ospite di Fabio Fazio, stronca l'incontro Renzi-Berlusconi.

«Sento grandi inni al realismo da chi dice che l'incontro si doveva fare ma io sono sempre prudente di fronte agli eccessi di realismo e ai danni che ha provocato negli anni», ricorda il costituzionalista. Il fatto è, osserva, che «non si può mettere tra parentesi chi fossero gli interlocutori, anzi, uno degli interlocutori».

«Per chi è cittadino del Paese - osserva ancora Rodotà - e ritiene che ci sia da ricostruire un'etica pubblica e civile, abbiamo perduto tutta la memoria se non ricordiamo che Silvio Berlusconi è stato condannato a agosto e che solo da poche settimane è stata dichiarato decaduto da senatore».

Rodotà segnala che «uno solo tra i commentatori ha detto che Berlusconi a breve sarà o ai domiciliari o ai servizi sociali e allora c'è un'anomalia se abbiamo bisogno di rilegittimare chi si trova in questa condizione». Anche perchè, pronostica, «quando finalmente quella decisione arriverà, immediatamente Berlusconi dirà 'guardate, oggi che sono un padre della patria che modifica la Costituzione, come mi tratta questa giustizia». Per questo avverte che «questa è la deriva che sta di fronte a noi. Dobbiamo esserne consapevoli ed anche questo è segno di quanto ancora fragile sia il nostro sistema».

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