giovedì 12 gennaio 2017

FCA-Fiat: crollo in borsa. L'azienda beccata dalle autorità americane con le mani nella marmellata delle "centraline" che aggiustano i dati sulle emissioni.

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...e bravo Marpionne!... Quella che sembrava una specialità tedesca, è "consumata" anche in FCA-Fiat. E l'azienda paga pegno... Oggi il titolo FCA-Fita perde il 13%, ma forse non è finita qui. Chissà cosa ne pensa l'amico ed estimatore Matteo Renzi dall'esilio di Frignano sull'Arno...

L’Agenzia per la protezione ambientale americana (Epa) ha notificato a Fca – Fiat Chrysler violazioni del Clear Air Act, ovvero delle norme sulle emissioni, su circa 104.000 veicoli. Lo afferma l’Epa in una nota, sottolineando che Fca potrebbe incorre in sanzioni civili. I veicoli sui quali sarebbe stato montato il software che consente emissioni diesel più alte degli standard sono i Grand Cherokee e i Dodge Ram. La notizia ha affondato il titolo della casa auto che sta registrando un crollo superiore al 13 per cento.

La notizia arriva a una manciata di giorni dall’accordo da 4,3 miliardi di dollari raggiunto tra Volkswagen e le autorità americane per chiudere il dieselgate esploso poco più di un anno fa. Ma soprattutto arriva in un momento molto delicato per le case automobilistiche che operano negli Stati Uniti in gara per mostrarsi campioni del Made in Usa al cospetto del presidente eletto Donald Trump che ha minacciato l’imposizione di pesanti dazi alle corporation che lasciano gli Stati Uniti. E Fca è stata tra le prime a farsi sotto, lunedì 9 gennaio, annunciando 1 miliardo di dollari di investimenti negli Usa con 2mila posti di lavoro in più

(Fonte: Il Fatto)

 

 

 

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