martedì 10 ottobre 2017

La Bella Politica - Lettera aperta a #Pisapiachi?

Caro Pisapia,

in quello che sto per dirle non c'è nulla di preconcetto. Le basti verificare che nel 2011 ho fatto parte del gruppo "Oltre il 51%", nato su iniziativa di Piero Bassetti a sostegno della sua candidatura a Sindaco di Milano, in contrapposizione a quella di Letizia Dolcizia Brichetto Arnaboldi Moratti Viendalmare. Il Gruppo Bassetti era nato su inviti di Bassetti alla prima cinquantina di aderenti, poi si è sviluppato (quando sono entrato a farne parte eravamo in circa 150). In verità non ho chiesto io di aderire, in primo luogo perchè si entrava per cooptazione dei membri fondatori, e in secondo luogo perchè mai avrei osato chiedere io di entrare in cotanto consesso... Ma mi è stato chiesto da alcuni membri, ed ho accolto l'invito con orgoglio, ma anche con un certo senso di "inadeguatezza".

Ho messo il mio blog al servizio del gruppo, per comunicati, discussioni e quant'altro. Solo per ricordare: a quell'epoca i blog non erano stati ancora gravemente attaccati dai "social media", e il modesto Tafanus aveva una media di visitatori unici giornalieri - per chi ha memoria - superiore a 2.000.

Era un bel gruppo, con dentro delle belle teste, e diversi amici personali. Solo per ricordarne alcuni, che potete trovare nell'elenco del post linkato in calce: Fiorello Cortiana, Nando Dalla Chiesa, Alessandra Kusterman, Luigi Lunari, Mario Martinelli, Annamaria Testa...   NEL POST  c'è l'elenco completo degli aderenti in maggio 2011.

Nessuna voglia di presenzialismo, Signor #Pisapiachi, ma solo voglia di dare una mano, con discrezione, perchè detestavo la Signora Viendalmare, e perchè avevo grande rispetto per Piero Bassetti, e discreto fiducia nel suo possibile operato. In effetti, al netto dell'incomprensibile supporto che lei non ha fatto mancare a Sala per l'affaire Expo, non mi sono mai pentito del mio appoggio.

Il suo iniziale finto appoggio agli "scissionisti" del PD era stato quindi accolto da me con piacere e fiducia. Piacere e fiducia di breve, brevissima durata.

Innanzitutto per il suo fare reticente, in stile vecchia DC. Mai scoprirsi, lasciarsi aperte tutte le porte, far finta di voler federare la sinistra vera (ciò che resta della sinistra purgata da Renzi e dai suoi cari), e poi... E poi iniziare a buttare sabbia nel motore... Il Tale si, invece il Talaltro no... Un aspirante "Federatore" che anzichè unire, divide. Anzi, frantuma. Messaggi in codice morse lanciati al berlu-renzismo, e veti a pezzi della sinistra, che non ha bisogno di escludere nessuno, anzi...

Caro Pisapia, lei ha rotto le scatole in maniera così ambigua, che alla fine ha fatto sbottare persino un moderato come Speranza che - afferrata l'antifona del finto federatore mandato li da qualcuno per impedire la federazione e per mandare in corto circuito qualsiasi tentativo in quella direzione - con educazione ma con fermezza ha spiegato che non c'è più il tempo di aspettare nessuno, e che il progetto di una entità - piccola o grande che sia - alla sinistra del PdR sarebbe partita - pena il superamento della dead-line, con o senza di lei.

Speranza è un ragazzo educato, ma sveglio e determinato, ed ha capito prima di altri quali fossero i suoi obiettivi: polverizzare tutto ciò che c'è a sinistra di Renzi, e costringere nei fatti ad andare verso l'unica maggioranza verso la quale si sta marciando senza più neanche un qualche tentativo formale di fare un maquillage alla cosa: una bella accozzaglia "Renzi+Berlusconi+Alfano+Varie ed Eventuali". Una cosa da vergogna. E se io dovessi ipotizzare di essere governato da questa puteolente accozzaglia, non farei mancare il mio appoggio alla sinistra vera. La sinistra non ha i numeri per vincere, ma ha i numeri per non consentire a Renzi, verso il quale lei sta correndo a lunghe falcate, di vincere senza il supporto di questi squallidi e squalificati personaggi trinariciuti. In particolare, su tutti lei non vuole quelli di "SI", eredi di quel "SeL" che è stato l'artefice della sua ascesa alla sindacatura di Milano

Aggiungo che la sua risposta strafottente alle sollecitazioni di Speranza distrugge in un minuto l'immagine che lei si era costruito in sei anni.

Vede, Avvocato Pisapia... ironizzare sui numeri da "prefisso telefonico" della sinistra residuale, è stato il peggior autogoal che potesse fare. E sa perché? Perchè i numeri residuali sui quali lei ha ironizzato sono situabili in un intervallo fra il 7% e il 9%. Con una soglia di sbarramento al 3%, mi creda, neanche la sinistra estrema sarà così cretina da non fare aggregazioni - magari tacitamente strumentali e a termine, fatte solo per superare la soglia e poi dirsi addio.

Il suo è un grande autogoal, perchè il suo disprezzare con tanta acredine i numeri altrui, ha spinto me ed altre realtà della rete ad indagare sui SUOI numeri. Ebbene, il suo "Campo Progressista" non è che sia messo molto meglio rispetto ai "partitini" che lei ha irriso (me lo lasci dire, con grande stupidità politica). Non è che sul suo "Campo Progressista" siano piovuti consensi a raffica...

Ho cercato a lungo dei sondaggi recenti dove il "Campo Progressista" fosse misurato separatamente dal pot-pourri degli "Altri Partiti". Poi, assistito dalla mia caparbietà, ho trovato... Il primo a "misurare " il Grande Consenso del suo partitino sembra essere stato Piepoli. Ecco, per la sua felicità, cosa ho trovato (Istituto Piepoli. Trova i dati sul sito sondaggipoliticoelettorali.com):

20171009-pisapia

Ora, mi consenta: qualsiasi bignamino di strategia militare spiega che un tizio che conta un 1,0%, già passato in pochi giorni prima a 0,9% e in ultimo a 0,7%, commette una enorme castroneria (aritmetica e politica) quando si mette a "dettare le tavole" ad un mucchietto di partitini nato intorno al 4%, e con tendenza attuale in direzione del 7/9%. Perchè allora si che diventa lecito porsi la fatal domanda: #pisapiachi? Vede, #pisapiachi, lo 0,7-0,9% vale esattamente la decima parte del 7/9% dei "partitini" ai quali ha indirizzato un ironico "Buon Viaggio". Buon viaggio anche a lei.

Pisapia, il suo tentativo di frantumare ciò che resta a sinistra di Renzusconi - ne prenda atto - è fallito. Sono ragazzi svegli, e la lasceranno andare verso Renzi, senza rimpianti. Chi sta male coi suoi numeri, non starebbe meglio con uno 0,7% in più. Se ne faccia una ragione: la sinistra non ha i numeri per vincere, ma ha i numeri per fare perdere l'accozzaglia Renzi-Berlusconi-Alfano-Pisapia. E non si disturbi a farmi le somme, e a spiegarmi che l'accozzaglia potrebbe valere intorno al 40%, sommandone le varie componenti. Prima di tutto col 40% e con una legge proporzionale non si governa. In secondo luogo, quando saranno espliciti i componenti dell'accozzaglia, TUTTI perderete dei pezzi. Lei ha ben poco da perdere (al massimo lo 0,7%); di Alfano e del suo 2% chi se ne frega... Ma il PdR e FI perderanno pezzi di brutto, perchè nel PdR c'è gente che si farebbe uccidere prima di votare per Berlusconi, e - simmetricamente - in FI c'è gente che si farebbe spellare viva pur di non votare per i "komunisti trinariciuti" che vedono dappertutto, persino nel renzismo post-democristiano. Quindi ipotizzi che gli unici che trarranno beneficio da questa porcheria saranno i partiti populisti, le destre più o meno estreme, e il Partito dell'Astensione, che diventerà il primo partito italiano. A questo punto penso che il minore di tutti i mali sia uno tsunami politico che spazzi via l'accozzaglia e i suoi membri.

Con quasi 5 milioni di poveri assoluti, 97% di assunzioni precarie, 12 milioni di italiani che non possono più curarsi perchè non possono più pagare le cure, né i ticket, né aspettare due anni per una mammografia, una "metastasi politica" vi distruggerà.

Mi permetta di salutarla ricambiando l'augurio da lei fatto ai "partitini" di sinistra: Buon viaggio anche a lei. Prossima fermata: Arcore!

Intenzioni di voto (ultimi 12 mesi)

20171010-sondaggi

Tafanus

 

 

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