domenica 25 marzo 2018

Oggi parliamo di operatori telefonici e internet. Ho conosciuto magliari molto più presentabili

Wind-infostradaLa mia storia (con lieto fine, almeno per ora...) parte da Infostrada. Un operatore internet che ho tenuto per anni, all'epoca dell'ADSL dominante. Finchè un brutto giorno Infostrada crea una joint venture con Wind, ed iniziano i guai. Collegamenti internet già non velocissimi in partenza, crollano regolarmenta a livelli inaccettabili. Le disconnessioni, e la necessità di reinstallare il software del modem, sono pluriquotidiane. In compenso, l'assistenza è pronta e gentile. Spiego di non poter andare avanti così, e anzichè attaccarsi a cavilli da azzeccagarbugli, accolgono la mia richiesta di passare ad altro operatore senza penali.

Tre-h3g-logoCosa fare? La nostra palazzina confina col parco. Dall'altra parte del parco c'è il Municipio. Sul tetto del municipio spunta come un fungo una antenna multipla. Chiedo di cosa si tratti, e un mio amico mi spiega che sono antenne ripetitrici di molti operatori wi-fi, fra cui la TRE, alla quale lui è abbonato. Me ne parla benissimo, e mi presta per alcuni giorni il suo "cubo", per provarlo. Ottimo. Conosco velocità che mai avevo conosciuto prima. Venti mega in download, mai meno di 5 in upload, disconnessioni quasi nulle. Mi sembra di sognare. Con due blog e una intensa attività social, ne ho davvero bisogno. Inoltre, scopro un punto-vendita a pochi chilometri da casa, il cui gestore è un concentrato di cortesia e competenza. Passo cinque anni tranquilli. Mi abbono. Un "cubo" fisso per casa, un "WebPocket" per le connessioni fuori casa, smartphone mio e di mia moglie. Tutto bene per oltre 5 anni. Anzi, benissimo.

...poi un brutto giorno...

Poi un brutto giorno telefono, il mio ormai amico mi dice che la TRE stava fondendosi con la Wind. Sembra quasi una buona notizia. Sembra di capire che unificheranno le due reti fisiche, raddoppiando copertura ed estendendo l'offerta anche alle connessioni via linee materiali (rame e fibra). Invece non è così. TRE passrà rapidamente alle strutture hardware Wind. Tremo, "...et pour cause...". Poche settimane, e la velocità delle mie connessioni crolla. Tutto quello che tocca Wind (prima Infostrada, adesso TRE), è destinato ad infettarsi. Si "infetta" anche il servizio di assistenza. Conoscete gli sketches della serie "...se vuole xy, prema il tasto 1, se vuole wz, prema il tasto 2..."? Bene: dalla TRE è sparito qualsiasi tasto che risponda alle mie esigenze. Finalmente, dopo qualche telefonata minacciosa, mi mettono in contatto con un fantastico centro di assistenza... in Albania. Operatori pieni di buona volontà, meno pieni di esperienza tecnica, che mi fanno fare giorni di prove assurde, e spesso ripetitive. Mai funzionanti.

Mi viene il lampo di genio. Cerco su google "blackout tre wind", e trovo decine di articoli sulla cecità ormai quasi totale di Wind-TRE in tutta Italia. Mi incazzo. Non tanto per il disservizio (se due reti si fondono, si può capire un periodo di disagio, Ma basta informare i consumatori con un comunicato stampa, e dare una previsione sui tempi - area per area - dei disagi). Mi incazzo per il tempo che mi hanno fatto perdere con prove inutili e a volte assurde, sapendo che il problema non era MIO, ma LORO. La portata del disastro Wind-TRE è epocale. Più di mezza Italia è al buio sia per i servizi voce che per i servizi dati. In calce l'immagine del disastro, e il link al sito che monitorizza il disastro. Si fa prima a citare le aree senza problemi che quelle con problemi

20180325-mappa-tr3eDisastro Planetario TRE-Wind

Molte zone d'Italia sono al buio da mesi. Non posso permettermelo. Decido di cambiare operatore sia che io riesca, sia che io non riesca ad uscirne senza penali economiche. Vedo la pubblicità della fibra TIM. Sono un felice cliente di TIM da sempre per la telefonia fissa, mi fido. Non mi fido dei contratti fatti via telefono. Vado in un negozio TIM, controllano la copertura della mia zona, e mi confermano: "lei è fortunato. il "cabinet" con la fibra ottica è arrivato nel suo comune, e lei ha un cabinet a 119 metri da casa sua". Perfetto. Firmo subito un contratto per la "Iperfibra" a 200 mega. Mi informano che arriverà un sms per concordare l'appuntamento con un tecnico che verificherà a casa mia la situazione delle linee. L'SMS arriva già il mattino seguente, e il tecnico già nel pomeriggio. Tutto troppo bello

20180325-tim-7-megaNel pomeriggio non arriva un tecnico per un sopralluogo, ma un tizio di una società appaltante esterna, già armato di modem, cavi, cavetti... Tutto troppo perfetto. Infatti, il "tecnico del sopralluogo" è un installatore, che arriva con ciò che serve per installarmi una simil-fibra "fino a" 30 mega, con minimo garantito per legge di ben UN mega. Gli chiedo di telefonare subito alla TIM per verificare che io abbia firmato un accordo per il 200 mega, senza subordinate. Lo fa, e mi informa che la TIM provvederò a correggere il contratto. Mi faranno sapere.

Passano i giorni, e non li sento più. Chiamo io, e una gentile signorina mi informa che la richiesta è stata "congelata", perchè non possono darmi il 200 mega. Anzi no. Possono, ma devo prima passare per il 30/1 mega per un periodo indefinito. Non capisco la ratio, e non capisco il periodo indefinito. Li mando a cagare, e chiudo qualsiasi ipotesi di contratto con loro. Per inciso, questa cagata di finta fibra imbrogliona stanno cercando, per ragioni che mi sfuggono, di sbolognarla coi sistemi che ho descritto, e con fiumi di pubblicità contestuale online.

Non passano 24 ore, e ricevo un sms col quale mi si comunica che la mia richiesta del 200 mega è stata accolta. li ri-mando a cagare, spiegando che "hanno accolto" la mia richiesta troppo tardi. Cinque minuti dopo la richiesta di passare per il 30/1 prima di avere il 200, avevo già stipulato un contratto con la Vodafone, la cui fibra arriva allo stesso "cabinet" vicino a casa mia. Nessun problema ad avere il 200 mega. Passo a loro anche la telefonia fissa. Il tutto avviene l'8 marzo. La Vodafone si prende 60 giorni di tempo massimo per l'attivazione del tutto. Per contratto, la Vodafone paga una penale di 10 euro al giorno oltre il 60°, in caso di ritardo. La signorina con cui tratto mi spiega che raramente ci impiegano trenta giorni, spesso di meno. Contratto firmato l'8 marzo. Una settimana dopo mi avvisano che la linea è in fase di attivazione. Due giorni dopo mi consegnano la Vodafone Station, e una chiavetta con sim 4g con la quale posso connettermi fino a 15 giga al giorno fino al momento dell'attivazione della fibra. Due giorni, e mi avvisano che la mia linea sarà attivata il 22 marzo. Il 22 marzo mi sveglio alle 7, sento il bip del telefonino, guardo i messaggi, e c'è già la comunicazione che la linea era stata attivata, e che potevo attaccare il modem. Ci metto dieci minuti a configurarlo (una cosa di semplicità estrema). Mi connetto, misuro la velocità della connessione, e non credo ai miei occhi... Dai 15/25 mega di un mese fa con la TRE, e dai 3/5 mega degli ultimi desolanti giorni, passo stabilmente a 130/150 Mega effettivi in download, senza particolari cadute nelle ore di maggior traffico!

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L'AGCOM - Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - La "protezione" dell'utente internet è una insipiente presa per il culo

Da anni si parla di offrire all'utenza uno strumento con valore legale per la misurazione delle connessioni internet, che possa consentire di misurare le inadempienze contrattuali, e la risoluzione senza spese dei contratti di servizio non rispettati. Ora provo a spiegarvi perchè è la più grande ed inutile miscela di insipienza statistica e tecnica dell'ultimo decennio.

Gli "esperti" dell'AGCOM hanno messo a punto con loro consulenti un sistema di misurazione delle prestazioni internet che avrebbe valore legale per la risoluzione dei contratti. Un sistema che non ha mai funzionato, che mai funzionerà, e anche qualora funzionasse, resterà un bidone per i consumatori. E vi spiego perchè. QUI è illustrato in dettaglio il sistema AGCOM

Il sistema messo a punto da questi geni si chiama Ne.me.sys, e funziona così: si scarica il programma, si fa andare il programma per 48 ore, alla fine si scaricano i risultati (uno ogni 15 minuti), e se i risultati espressi come media delle 192 misurazioni sono inferiori ai minimi garantiti dal provider, il contratto può essere risolto senza costi. Suona bene, vero??? Però c'è un però... Anzi, una miriade di però, che rendono praticamente impossibile l'uso di questo strumento propagandistico. Avete qualche minuto ancora di pazienza? Bene:

-a) Per misurare la velocità del collagamento internet, c'è bisogno di un collegamento internet. Se il collegamento va via, voi non misurate un cazzo (come dicono i francesi).

-b) Le misurazioni devono essere COMPLETE. Il che significa che se vi salta - magari per una disconnessione - una misurazione, questa dovrà essere fatta il giorno dopo alla stessa ora. Quindi la prova può anche - in presenza di una connessione scadente - non terminare MAI. Magari perchè qualche furbetto di gestore si premura, una o due volte al giorno, di far mancare la connessione in un orario di misurazione.

-c) Il PC non dev'essere usato, durante TUTTA la prova, per applicazioni "high-consuming" (ad esempio streaming video). E se io apro Repubblica e questi mi mandano un video pubblicitario? E' streaming.

-d) Durante tutta la durata della prova, nessun apparecchio dev'essere collegato in wi-fi all'utenza principale. E se viene a trovarmi mia figlia, e il suo smartphone si collega automaticamente alla rete di casa, perchè è così configurato? Fallo! prova annullata, perchè qualcuno si è "connesso", anche se non ha fatto niente.

-e) Ma mettiamo che tutto funzioni alla perfezione. Poichè negli ultimi tempi dalla mia connessione TRE-wi-fi in piena notte (diciamo dall'una alle sette di mattina) ricevevo a volte fino a 110 mega in download perchè agganciavo il segnale LTE, e poniamo che dalle sette all'una il segnale piombasse a zero. Qual è la velocità media di connessione??? Semplice: 100 mega per sette ore, zero mega per 17 ore. Media? 29 mega, più che sufficienti per far dire all'AGCOM che ho un fior di connessione. Ma io di notte cerco di dormire!

-f) Il sistema Ne.Me.Sys ha valore probatorio legale solo per le connessioni fisse (cavo+ethernet), ma nessun valore per le connessioni mobili. Chi è connesso in mobilità, si fotta pure tranquillamente. Anzi no, perchè la previdente AGCOM si è preoccupata di misurare lei per me la velocità, in tutte le aree del paese, delle connessioni mobili, ,e di mettere i risultati a disposizione degli utenti. Che bello! Finalmente una cosa che funziona! Questo IL LINK AL SITO

Sono andato a cercare la connessione mobile del mio paesello (10.000 abitanti, ma nella pancia della Brianza ricca, e sede di prestigiose aziende). Niente da fare. Nel mio paesello altamente industrializzato, in ANNI dall'avvio delle misurazioni del sistema, non è stata ancora effettuata alcuna misurazione. Allora mi sposto su Vimercate, che è il secondo più importante comune della provincia "Monza e della Brianza". Stesso risultato. Nessuna misurazione. Provo col capoluogo, Monza. Buio totale.CONTROLLARE QUI  per credere.

Ora sono felicemente passato a Vodafone, e questi sono i risultati nei primi giorni (metà sinistra del grafico riguarsa tre-wind, metà a destra Vodafone):

Grafico

Magari domani si fonderanno con la Wind-TRE e creperanno anche loro, ma una lezione l'ho imparata: non fare mai un contratto con vincoli lunghi, ma solo contratti risolvibili con costi di disarttivazione accettabili, in modo da poter cambiare operatore come si cambia linea del metro o del tram.

Tafanus

 

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