domenica 10 agosto 2008

...e i francesi che s'incazzano...

Difficile, essere al tempo stesso francesi ed intelligenti? Ricordo all'epoca della prima, vergognosa elezione del Cipria, nel '94. Amici francesi barcaioli, che sapevo per certo essere di destra, mi prendevano giustamente per il culo perchè l'Italia aveva eletto questo pagliaccio. Tutto perfetto, non fosse per il fatto che questi tizi avevano votato a Marsiglia per Le Pen, e a livello nazionale per Bernard Tapie, la cui biografia sembra quella, in sedicesimo, del nostro nano. Inclusi problemi giudiziari, ed un passato da sedicente chansonniér...

E' nota la virulenza di Leblac, patron del Tour, verso i corridori italiani, giustamente cacciati dalla gara al primo sospetto di doping... Purtroppo questo integerrimo signore ci ha messo tre anni per accettare il fatto che anche il mitico Virenque fosse esperto in tutte le porcherie disponibili allo stato dell'arte...

Ricordate il "Bartali" di Paolo Conte, coi "francesi che si incazzano"? Mi è tornato in mente la prima volta quando Soldini salvò da morte sicura, in piena burrasca, Francoise Arnaud, prigioniera nel suo scafo capovolto. Il tizio francese che era in lotta (ma con grande distacco) da Soldini per la vittoria della regata in solitario intorno al mondo, prima recriminò perchè a suo avviso la giuria aveva dato un bonus troppo generoso a Soldini, per la deviazione compiuta per salvare Francoise; poi ebbe a recriminare accampando il fatto che Francoise per il resto della regata avesse aiutato fisicamente Soldini. Ma lui come faceva a saperlo? Questo cazzone, di cui non cito il nome per pudore, deve aver ingoiato litri di bile quando Chirac insignì Soldini di una delle principali onorificenze francesi...

Poi c'è stato il commissario tecnico della nazionale francese: quel simpaticone, tutto empatia, di Domenech, per i quale se la Francia batte ai rigori l'Italia in una finale, "i rigori fanno parte del gioco"; se invece succede il contrario, "i rigori sono una lotteria; prima si farebbe a gettare una monetina in aria...

Premiazione_spada Infine, oggi, l'edificante comportamento di Fabrice Jannet, "Il Favorito", strabattuto con irridente facilità, in finale, da Matteo Tagliarol. Fabrice le ha provate tutte: ha anche tentato, dopo un parziale vergognoso di 0-8 (dal 3-1 per lui al 9-3 per Matteo) di deconcentrare il giovane italiano contestando il funzionamento dei sensori della sua spada (sua di Jannet...). Non è stato battuto per una stoccata contestata nel terzo e ultimo round. E' stato battuto 15 a 9, e non c'è stato bisogno neppure del terzo round, perchè a meno di metà del secondo round è arrivata la 15ma e decisiva stoccata, che ferma gara e cronometro.

Osservate la foto del podio. Quello a sinistra di chi guarda è il prode Jannet, argento. A giudicare dalla faccia, sembra che gli abbiano appena ammazzato il padre e stuprato la sorella; come se avesse subito uno scippo; come se la sua vittoria fosse un atto dovuto; come se la marsigliese non fosse un inno tronfio di retorica (come tutti gli inni), ma il Vangelo secondo Fabrice. "Le jour de gloir est arrivé". E' vero, ma per il suo avversario, Matteo Tagliarol, da Treviso.

P.S.: per completare l'opera di costruzione della sua "antipatia, Matteo, negli ottavi, aveva eliminato un altro francese, Ulrich Robeiri...

Nessun commento:

Posta un commento

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...

Tafanus: Ricciardi inchioda Meloni in Aula: “Ma cosa festeg...