Una giornata indimenticabile: demoliti Iva Swiatek da Jasmine Paolini, e Donald "Trumpet" dalla Machado
Una giornata così... Il giorno dei miti che crollano. In una giornata che non possiamo che definire indimenticabile, due miti (o meglio... un mito e un mitomane) crollano quasi contemporaneamente.
Iniziamo dal fatuo, che ci sbrighiamo prima - Oggi erano in programma a Wuhan i quarti di finale di un WTA 1000 di tennis. Uno degli incontri il cui esito era dato per scontato dagli "espertoni" dei siti web di tennis e dai siti di scommesse, era quello fra la "quasi-eterna" leader Iga Swiatek, con un record di vittorie consecutive e di permanenza al n° Uno del tennis quasi senza pari, e la irresistibilmente simpatica (e da un paio d'anni anche bravissima) Jasmine Paolini.
Lo confessiamo: eravamo fra quelli che temevano una "quasi certissima" sconfitta di Jasmine. Invece... Pronti, via! Si inizia con la Swiatek al servizio, e Jasmine le infligge un break vergognoso: 4 punti a zero. Si fila lisci fino al 4/0 per Jasmine, che a questo punto perde l'unico game del primo set, e poi chiude in bellezza il primo set con un incredibile 6/1, in mezz'oretta scarsa.
Non molto diverso il secondo set, che si chiude con la vittoria di Paolini. Il tutto si consuma in 65 minuti, con un nettissimo 6/1 6/2 per Paolini. Una cosa che spiazza tutto il mondo del tennis. All'inizio dell'incontro, gli espertoni dei siti di tennis e di scommesse quotavano per "quasi certissima" la vittoria della polacca.
Incuriosito dal nettissimo punteggio, scorro all'indietro l'elenco degli incontri della Swiatek, per capire a quando risaliva l'ultima sconfitta per un complessivo 3 games a 12... Ho dovuto smanettare fino agli US Open 2022 per trovare un risultato invertito fra le due, ma tre anni fa la Swiatek era stabilmente n° uno al mondo, e Jasmine navigava intorno alla 50° posizione.
E' vero che la Swiate ha perso quest'anno 3/12 dalla Gauff, ma è altrettanto vero che la Gauff è una che ha perso tre incontri su tre da Paolini!
In precedenza, bisogna risalire fino al giugno 2019 per trovare una sconfitta della Swiatek col passivo di 3/12. ma nel 2019 la sua avversaria era tale Stosur (allora fra le top-players), e la Swiatek aveva 17 anni, ed era solo una promessa da verificare.
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E ora andiamo sulle cose serie...
Donald "Trumpet" e il tentativo di "appropriazione indebita" del Nobel per la Pace
Donald Trumpettone vince il Nobel per la Stupidità. Quello per la pace lo pretendeva, ma è stato trombato (omen...nomen). E la cosa tragica per il trumpismo" è che chi lo ha "stirato" non solo è una donna, ma non è neanche una komunista trinariciuta, ma una donna di destra democratica (esistono, ogni tanto, anche a destra...)
Raccogliamo nelle righe che seguono il "chi é" di Maria Corina Machado, rubandolo da
https://www.ilpost.it/2025/10/10/maria-corina-machado-vincitrice-nobel-per-la-pace/
e sperando che ilpost non ce ne voglia...
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María Corina Machado, vincitrice del Premio Nobel per la Pace del 2025, è la leader dell’opposizione al regime di Nicolás Maduro in Venezuela: a causa della repressione politica del regime oggi vive in clandestinità, ma rimane probabilmente la politica più popolare del paese, e l’unica che è stata capace negli ultimi anni di unificare l’opposizione.
Machado è formalmente leader dell’opposizione dal 2023, quando vinse le primarie dell’opposizione con oltre il 90 per cento dei voti, ma è una figura importante della politica venezuelana da decenni. È una politica di centrodestra, con idee liberiste e conservatrici soprattutto in economia, e una contrarietà profonda al regime autoritario di ispirazione socialista guidato da Maduro.
A causa della sua popolarità, il regime le impedì di partecipare alle elezioni del luglio 2024, e lei scelse un suo alleato, l’ex ambasciatore Edmundo González, come candidato della Piattaforma Unitaria Democratica (PUD), l’ampia coalizione di 11 partiti provenienti da tutti gli schieramenti che lei aveva messo insieme. Benché González fosse il candidato ufficiale, la campagna elettorale fu condotta quasi esclusivamente da Machado, che era la leader di fatto e dei due la politica decisamente più popolare.
Secondo tutti i conteggi indipendenti, il PUD vinse le elezioni. Ma il regime di Maduro dichiarò ugualmente vittoria, falsificò i dati elettorali e cominciò una violenta repressione. Per alcuni mesi Machado e González cercarono di fare pressione sul regime, organizzando grandi manifestazioni nella capitale Caracas e in altre città del Venezuela. Ma la repressione si fece via via più asfissiante e arrivò a minacciare l’incolumità fisica dei due oppositori. González decise di andare in esilio in Spagna. Machado fu brevemente arrestata a gennaio del 2025, poi entrò in clandestinità, e da allora non si sa dove si trovi. In una intervista, qualche settimana fa, ha detto di essere ancora in Venezuela e di esserci sempre rimasta, ma nascosta.
Dopo i brogli elettorali del 2024 e a causa della dura repressione, l’opposizione in Venezuela si è disgregata. Alle successive elezioni legislative e amministrative di maggio di quest’anno l’opposizione ha deciso di boicottare il voto, una tattica già usata in passato e sempre in maniera fallimentare. Il regime ha vinto con un’ampia maggioranza parlamentare e ha ottenuto il controllo di 23 stati federali su 24.
Il comitato norvegese ha detto di avere premiato Machado per «il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici per il popolo venezuelano e per la sua lotta per ottenere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia».
Al tempo stesso, la scelta di Machado è quella che potrebbe essere meno sgradita al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che puntava tantissimo a ottenere il riconoscimento. Trump per mesi ha detto molto esplicitamente di meritarsi il Nobel, e ha minacciato ripercussioni sul comitato di selezione e sulla Norvegia (il paese che lo organizza), se non lo avesse ricevuto [...]
Tafanus



1 Commenti:
Invece secobdo me la vittoria di paolini e’ una sorpresa nei limiti. Non vedo giocare la seiatek da un po, ma i risultati segnano una preoccupante involuzione. Wimbledon e’ stata una eccezione in una stagione piena di sconfitte non da lei. Non mi sorprenderei troppo im un ritiro precoce, perche’ la famiglia e’ a posto per 10 generazioni, e lei mentalmente ha sempre sofferto molto il tennis. Avesse avuto una mente piu’ solida (per l’agoniamo intendo, per il poco che la ho conosciuta e’ una ragazza stupenda) avrebbe vinto il doppio degli slam
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