giovedì 5 aprile 2007

Papa Natzinger: "Non se ne parla, ma l'Inferno c'è"

Ratzinger: pene eterne per chi non si pente - Il Papa in una parrocchia romana evoca la figura del demonio. Gli scenari delineati nel nuovo Catechismo

Demoniodi ORAZIO LA ROCCA - Repubblica

CITTÀ DEL VATICANO - "L'Inferno esiste ed è eterno, anche se non ne parla quasi più nessuno". Papa Ratzinger torna a rilanciare il luogo della dannazione eterna evocato da secoli dalla tradizione cristiana, declassato, però, negli ultimi tempi ad argomento di serie b nell'immaginario collettivo del popolo dei credenti. Il posto scelto per ribadire l'attuale "pericolosità" di Satana non è la scenografica basilica di San Pietro, ma una anonima parrocchia della periferia romana, visitata ieri mattina da Benedetto XVI nella sua veste di vescovo di Roma. Nell'omelia, come un vecchio parroco, il pontefice tiene una ferma lezione di teologia partendo dal significato del "perdono cristiano così come ci è stato insegnato nel Vangelo attraverso la parabola dell'adultera", la donna salvata dalla lapidazione dalla famosa frase "chi è senza peccato scagli la prima pietra" rivolta da Gesù ai suoi accusatori. Uno dei più noti episodi evangelici dal quale il Papa parte per mettere in guardia i cattolici dalle "insidie" del demonio "se non si pentiranno dei peccati e non chiederanno il perdono divino" [...]

Si tratta - in sostanza - degli stessi scenari previsti nel Compendio del nuovo Catechismo della Chiesa cattolica alla voce Inferno firmato da Ratzinger poco tempo dopo la sua elezione pontificia. L'Inferno - vi si legge tra l'altro - "consiste nella dannazione eterna di quanti muoiono per libera scelta in peccato mortale" e "la pena principale dell'Inferno sta nella separazione eterna da Dio". Su questo insegnamento si è sempre mosso il teologo Joseph Ratzinger, sia da vescovo che da cardinale. In perfetta sintonia con papa Wojtyla, che durante il suo lungo pontificato in più occasioni ha invitato i cattolici "a pregare Dio perché nessuno sia o vada all'Inferno", spiegando che al luogo della dannazione eterna sono destinati coloro i quali "usano male la libertà offerta loro da Dio". Ma uno dei più grandi teologi del secolo scorso, Urs Hans von Balthasar, ha teorizzato che "l'Inferno c'è, ma potrebbe anche essere vuoto" perché "la misericordia di Dio è infinita come il suo perdono".

...no, l'Inferno di Natzinger non può essere vuoto, visto che ogni giorno si aggiungono alla lista dei peccati e dei peccatori interi capitoli. L'inferno di Natzinger è il luogo più affollato dell'Universo. Peggio della metropolitana di Tokio alle 5 del pomeriggio...

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