Ricevo dall'amico Luigi Lunari, commediografo e scrittore, questo
"consiglio di lettura":
"...cari amici del Tafanus,
mando anche a voi, nel tentativo di dargli la diffusione che a mio
avviso merita, il sommario e i risvolti di copertina dell'ELOGIO
DELLA RECESSIONE (ed Time Book, Milano). Lieto se vorrete diffondere il
tutto... Sono a vostra disposizione per eventuali chiarimenti, approfondimenti
et similia. Cordiali saluti
Luigi Lunari
A N O N I M O L O M B A R D O
(Manuale di sopravvivenza al tempo della crisi)
Nota biografica
L’Anonimo Lombardo – autore di questo libretto – possiede come ciascuno di noi precisi dati anagrafici. Ha compiuto studi regolari ed ha condotto e conduce vita del tutto normale. Da un punto di vista sociale, appartiene al ceto dei privilegiati,, creato e mantenuto in vita da un sistema di clamorose ingiustizie. Dalla percezione di queste ingiustizie nascono le riflessioni contenute in questo libretto: ma poichè si tratta di cose fortemente sgradite ai padroni del vapore (come appunto l’elogio della recessione, il benvenuto alla crisi, la drastica critica della democrazia) ha pensato bene di nascondersi dietro la formula dell’anonimato, inteso come la soluzione ideale per mettere in circolo certe idee “rivoluzionarie” senza subirne personalmente le conseguenze. Di solito, di fronte a certe idee scomode, si crocifigge o se ne delegittima l’autore. Qui – questa volta – non è possibile. Gettato il sasso, l’autore ha nascosto la mano. Nessuno potrà prendersela con lui, che è come se non esistesse. Restano le idee: povere e nude, come la vera filosofia. E difficilissime da crocifiggere.
Sunto
La crisi è inevitabile. Abbiamo prodotto troppo, e le vetrine sono
stracolme di merci invendute e invendibili. Il loro prezzo è magari alquanto
basso, poiché per economizzare siamo andati a produrle nei paesi “a basso costo
di mano d’opera”. Ma così facendo
abbiamo creato disoccupazione in casa nostra, e il potere d’acquisto del
consumatore italiano si è ridotto. Il potere politico sta facendo i tripli
salti mortali (incentivi, credito facile, inviti all’innovazione) per tentare
di rianimare la produzione e i consumi, ma la verità rimane quella: abbiamo
prodotto troppo, bisogna fermarsi, svuotare le vetrine, tornare a una
produzione che risponda ai bisogni della gente, e non che la seduca con
capricciosi ed inutili gadget secondo la logica del consumismo sprecone e
spendereccio. Il fermarsi, il fare un “passo indietro” nella produzione e nei
consumi, è quello che oggi viene chiamato “recessione”.
Per il sistema in cui
viviamo la recessione è un mostro che incombe minacciosamente e che va
combattuto con tutti i mezzi; in questo libretto non solo se ne dimostra
l’inevitabilità (come logica conseguenza dell’inevitabile crisi), ma la si
interpreta anche come la provvidenziale occasione per il recupero di una
dimensione umana della vita, liberata dallo stress della produzione , del
consumo, della concorrenza, della guerra economica di tutti contro tutti. Smontati
gli artifizi con i quali il sistema in cui viviamo difende e incoraggia gli
sprechi del consumismo, queste pagine anticipano il ritratto di un mondo
saggiamente ripiegato su se stesso, che rifiuta ogni forma di concorrenza
schiavizzante, che anteponga la vita al lavoro, che divida le cose da fare
secondo il principio del “lavorare meno, lavorare tutti”, ciascuno recuperando
se stesso nella conquista del tempo libero che si renderà disponibile. Una realtà a misura d’uomo, guidata
dall’ideale presenza di un “buon padre di famiglia”, che regoli con giudizio e
misura coloro che da lui dipendono.
Caro Luigi,
In attesa di poter
leggere il libro, mi piacerebbe solo sapere chi si nasconde dietro “l’anonimo
lombardo”: per caso sei tu? E in tal caso, perché un libro “anonimo”? Un abbraccio
Antonio Crea, alias
Tafanus
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