mercoledì 30 novembre 2016

20161127-gruber Peccato, Lilli Gruber... A volte anche i migliori "pisciano fuori dal vaso"... Ieri sera a "Otto e mezzo" è andata in onda una ignobile puntata della sua trasmissione.

Ignobile perchè eravamo a sette giorni dal voto. Ignobile perchè la AGCOM aveva appena stigmatizzato (e solo Dio sa quanto le sia costato) il fatto che sulle TV ci sia statauna fortissima, intollerabile predominanza di presenze di sostenitori del SI, che i media avrebbero in teoria avuto l'obbligo (morale e giuridico) di "riequilibrare" prima del voto.

E peccato che Lilli Gruber, giornalista certamente non ingenua e disinformata, abbia messo su una puntata nel corso della quale la sempre sorridente ed educatissima Sandra Bonsanti sia stata schiacciata fra un post-fascista, saltato "just in time" sul carro del SI, che per tutta la puntata - forse memore delle sue origini politiche - ha tenuto nei confronti della SIGNORA Bonsanti un atteggiamento irridente, da borgataro sceso in città per il sabato sera, e un acidissimo Crepet, sul cui lettino da psichiatra da talk-show non mi farei disporre neanche sotto la minaccia di un mitra. E poco importa che Crepet non fosse in sala ma in "collegamento esterno": cosa cambia? A volte addirittura è un vantaggio, perchè con la scusa del "ritorno in cuffia", i "collegati esterni" sono gli unici ad aver diritto di sproloquiare senza interruzioni.

Questa è stata, ieri sera, la "par-condicio" (o addirittura il "riequilibrio"?) firmato Lilli Gruber. Lilli, dunque, sulle non invidiabili scie dei Santoro, degli Sgarbi, dei Gad Lerner, e di tutti coloro che - per accaparrarsi, riprendersi o sperare di conservare un ben remunerato angolino tutto loro in RAI (Renzi Audizioni Italiane) o su altre reti nazionali, vogliono "salire sul carro" (almeno con un piede), in attesa degli scrutini di domenica prossima. Nessuno vuole fare le fine, evidentemente, di Bianca Berlinguer o di Massimo Giannini. Si sa... noi italiani siamo un popolo di "tengo-famiglia".

Dite che esagero? Bene: guardatevi - o se l'avete già vista riguardatevi con occhio attento la puntata di ieri sera. Lo ripeto: una trasmissione ignobile, costruita per schiacciare letteralmente la Bonsanti fra interruzioni, risatine e "facce dell'armi". Avrei gradito che la Bonsanti, dotata di cultura politica, fosse magari schiacciata fra altri due politici "diversamente ignoranti" sia sulla Costituzione vigente, che sulla riforma Renzi/Boschi/Verdini/De Luca. Invece Crepet e Barbareschi hanno mostrato solo arroganza, livore, ignoranza sul fatto che la Costituzione sia stata "aggiornata" in corso d'opera almeno una cinquantina di volte in 69 anni, dolcemente, senza fare rumore, senza farlo a botte di striminzite maggioranze diverse da quelle volute dal popolo, da un premier mai eletto da nessuno, e sostenuto da un parlamento eletto con una legge elettorale bollata come anticostituzionale dall'Alta Corte.

Un parlamento che detiene il record, dal 1948 ad oggi, del numero di "cambiatori di casacca", ognuno impegnato a ritagliarsi un pezzettino del Corpo Sacro del Serial Twitter da leccare amorevolmente. Povera Italia... Le cose che ho sentito dire ieri in trasmissione mi ricordano una celebre frase di Marinetti su D'Annunzio:

"...un cretino, che ogni tanto ha dei lampi di imbecillità..."

Guardate, e decidete voi se e a chi potrebbe essere adattato questo fantastico aforisma...

Tafanus

 

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